giovedì 31 gennaio 2019

31 gennaio 2019: guasti agli impianti, guasti ai treni. Il servizio ferroviario lombardo non cambia.

Giovedì 31 gennaio 2019: la linea Cremona-Treviglio-Milano è nuovamente paralizzata, con ritardi fino a 60 minuti, a causa di un guasto agli impianti di circolazione nella stazione di Castelleone, di competenza di RFI.

Riepiloghiamo i fatti già esposti infinite volte:
- gli impianti della linea Cremona-Treviglio-Milano sono soggetti a continui guasti;
- la manutenzione di RFI è insufficiente;
- da anni, il ministero dei trasporti ignora questo problema;
- il ministro dei trasporti Delrio Graziano, dopo il disastro ferroviario di Pioltello nel gennaio 2018, parlò dai giornalisti  indagini per appurare che fine avessero fatto i fondi statali erogati a RFI per la manutenzione della rete ferroviaria Lombarda;
- Fontana Attilio, della giunta della Lega Nord insediatasi in Regione Lombardia nel 2018, ha più volte menzionato ai giornalisti i fondi statali per la rete ferroviaria italiana, che RFI non sblocca;
- nessuno indaga sul perchè i vertici di RFI non intervengano come dovrebbero;
- nessun parlamentare della Lega Nord ha mai avanzato interrogazioni in merito nella giusta sede (il Parlamento);
- la Lega Nord è ferocissima nel sostenere le grandi opere dell'Alta Velocità (per merci e persone), al servizio dell'elite di imprenditori famelici di appalti statali e benestanti che vogliono viaggiare comodo, ma non spreca una sola parola sulla malagestione delle linee ferroviarie convenzionali da parte di RFI.

Tanto Trenord è precisa nel riferire su Trenord.it i disservizi causati da RFI, tanto è invece elusiva quando su tratta di spiegare i propri.
Alla stazione di Treviglio,  a fronte del treno 10456 delle 7:22 da Cremona in ritardo di 30 minuti per colpa di RFI, Trenord DEVE spiegare ai passeggeri perchè il successivo treno delle 7:28 (10716 da Brescia) per Milano è in ritardo di 5 minuti, in quanto il passeggero del treno precedente subisce 11 minuti di ritardo, che a loro volta si amplificano a ogni ulteriore mezzo pubblico da utilizzare in città.

Invece, nè RFI nè Trenord spiegano perchè il 10716 è in ritardo.


Su Trenord.it la pagina dedicata alla linea Verona-Brescia-Milano riporta un disservizio della linea Cremona-Milano.



Il treno 10716 si presenta con l'abituale convoglio vecchio, il cui riscaldamento non funziona. Considerando le temperature, si resta allibiti da come Trenord continui a effettuare la sola manutenzione minima indispensabile, pur avendo un parco treni con un'età tale da richiedere un diverso tipo di manutenzione. Ma se Trenord ragiona nell'ottica di tagliare i costi e massimizzare i profitti, come se fosse un'azienda privata, la colpa è dei suoi padroni.
Il padrone al 50% di Trenord è FNM, azienda a capitale pubblico che nomina anche la dirigenza di Trenord. FNM è controllata da Regione Lombardia, cioè dalla Lega Nord, e i suoi dirigenti sono nominati dalla Lega Nord (vedi Gibelli Andrea). Anche l'amministratrice delegata di Trenord, Farisè Cinzia, era stata voluta dalla Lega Nord di Maroni Roberto. L'attuale amministratore delegato di Trenord, Piuri Marco, è persona gradita a Fontana Attilio, che infatti ha avallato ogni sua decisione di taglio dei servizi di Trenord (a parità di finanziamenti pubblici).
Chi è quindi che ha il potere di imporre la politica aziendale di Trenord e le permette di operare nello stesso scellerato modo da anni?




martedì 29 gennaio 2019

29 gennaio 2019: Trenord e RFI nuovamente all'opera per erogare disservizi e non dare informazioni

Come ben noto, Fontana Attilio della giunta della Lega Nord al comando di Regione Lombardia è un personaggio uso a parlare in tono apparentemente ragionevole, pur trasmettendo sempre contenuti perentori e vagamente minacciosi, oltre che sprezzanti.
Per esempio, quando la sconcertante quantità di roghi in Lombardia spinse alcuni a paragonare questa regione alla cosiddetta "terra dei fuochi" dell'Italia meridionale, Fontana fece di tutto per far passare la teoria delle attività indipendenti (e non del crimine organizzato), paventando denunce per "procurato allarme". Di recente, il procuratore generale Alfonso Roberto ha parlato di un fenomeno che lascia ipotizzare la presenza di un’unica regia: chissà se Fontana lo ha denunciato?
Fontana ha sempre usato gli stessi toni anche nel difendere l'operato di Trenord, accusando invece sempre e solo RFI e Trenitalia. Di recente, Fontana ha approvato un nuovo amministratore delegato per Trenord, Piuri Marco, e ne ha poi difeso l'operato: col solito tono altezzoso e di sufficienza, Fontana ha accantonato le critiche e le obiezioni (concrete) dei comitati pendolari, affermando che a Trenord bisognava lasciare la libertà di sostituire le corse ferroviarie con corse di autobus, e che bisognava attendere e vedere cosa sarebbe successo.
Trenord ha anche ricevuto da Trenitalia quei treni di cui lamentava la mancanza per inadempienza della stessa Trenitalia come socio aziendale al 50% (cosa di cui nessun parlamentare leghista ha mai detto nulla nel parlamento nazionale, cioè nella sede opportuna dove avanzare interrogazioni che possano avere conseguenze).

Fontana è stato completamente muto riguardo ala malagestione operata da quegli intoccabili dirigenti di Trenord che hanno portato l'azienda alla situazione attuale: organico progressivamente ridotto sino a essere sottodimensionato; straordinari continui per i macchinisti; manutenzione dei treni (vecchi) ridotta al minimo, e quindi del tutto inadeguata; treni lasciati andare a pezzi; sforzi aziendali concentrati sulla vendita online di prodotti di terze parti (assicurazioni, corso d'inglese, spese al supermercato).

Il risultato è ovvio: sostituendo treni con autobus, Trenord ha tagliato i costi (pur incassando sempre le stesse cifre di denaro pubblico da Regione Lombardia e dai viaggiatori); continuando a non manutenere i treni come dovrebbe, ha risparmiato. E in futuro potrà vantare tanti utili per il 2019, proprio come ha fatto per il 2018 nonostante SIANO MORTI TRE PASSEGGERI SUI SUOI TRENI, dato che il profitto è l'unica logica di questa azienda A CAPITALE PUBBLICO.

Fontana Attilio e la Lega Nord approvano.

Martedì 29 gennaio 2019, Trenord continua a erogare il servizio schifoso di sempre.

#Discoverytrain
Treno 2604 Bergamo-Milano. Convoglio di modello Vivalto. Cancellato da Verdello a Milano Centrale per guasto alle porte. Arriva a Milano Certosa con 83 minuti di ritardo.










Treno 10802 Bergamo-Milano Porta Garibaldi. Percorso deviato con fermate soppresse. 47 minuti di ritardo.











Treno 2606 Bergamo-Milano: parte in anticipo, e senza preavviso
Treno 10816 delle 7:54 (non riportato da My-link.it quando si esegue una ricerca per fascia oraria) aggiunto di recente come "rinforzo" ai collegamenti Bergamo-Milano (per sopperire al ponte chiuso): ritardo di 15 minuti (e nessuna informazione sul ritardo finchè non parte).







Il colossale disservizio di Trenord e di RFI è ulteriormente aggravato dal caos delle informazioni diffuse da RFI, e dalla scomparsa del personale di Trenord (come sempre, i capitreno tacciono sul disservizio incombente, e si volatilizzano non appena i passeggeri si accorgono che qualcosa non va).

Sulla pagina Facebook di "Quellideltreno - Comitato pendolari bergamaschi", la situazione viene riportata quasi in diretta e nel dettaglio.


Ecco le testimonianze dei passeggeri, cioè quelle che la Lega Nord e Forza Italia (vedi Sorte Alessandro) hanno sempre ignorato o liquidato con arrogante disprezzo:

Micaela Wade Siamo stati sul 7:02 come dei fessi per 15 min senza alcun avviso. Poi si svegliano e ci vogliono far scendere....ma le porte sono TUTTE bloccate. Ne aprono solo una e tutto il treno deve scendere da li con annessa processione tra una carrozza e l'altra x uscire. Banchina che straripa di persone...e assalto alla diligenza x riuscire a salire sul primo treno disponibile x correre al lavoro. Vergognoso!!!!

Elena Imi Aggiungerei : il [capotreno] alle 7:02 ha iniziato a passare tra le vetture a chiedere il biglietto ma NESSUNA INFORMAZIONE è stata data .. siamo stati oltre mezz’ora sequestrati nella carrozza perché le porte erano bloccate, il controllore sparito, nessuna informazione [all'interfono] o da parte del [capotreno] che forse non sa che la sua funzione nn è solo quella di chiedere il biglietto! VERGOGNA!

Stefano Alberti Si sta meglio sulla SeaWatch che su un treno di Trenord.

Letizia Bosco Treno delle 7.16 arriva a porta garibaldi com 50 min di ritardo, SALTANDO la fermata villapizzone.
Grazie trenord.

Silvia Vitali Ma soprattutto...7.32 pronto al binario 7 dalle 7.05 (era il 4904 proveniente da Bs che normalmente diventa il 7.16 per Garibaldi)...4906 in ritardo di dieci minuti abbondanti che diventa il 7.16 (arrivo previsto per il 7.23). Posso capire i guasti e le carenze (forse), ma la logica qual è?

Rossana Rossetti Anche il treno delle 10.02 è stato cancellato! 

Marcello Prestini Sono su 7.45 che è arrivato da porta Garibaldi con 20 minuti di ritardo e sta partendo per Greco Pirelli alle 7.57

Giuseppe Ruggieri Anche 7.45 e 8:02 tutti in ritardo senza alcuna comunicazione

Se ne parla anche su l'Eco di Bergamo

lunedì 28 gennaio 2019

28 gennaio 2019: treno Malpensa-Mlano Centrale delle 6.37

Lunedì 28 gennaio 2019.
Treno Malpensa-Mlano Centrale delle 6.37.
Un cinquantenne con valigia e cane al guinzaglio, perennemente con l'orecchio incollato al telefono per una interminabile chiamata, ignora gloriosamente le deiezioni fecali che il suo cane deposita sul pavimento della carrozza.
Il capotreno transita nella carrozza, scansando le deiezioni senza commentare.
A Milano Porta Garibaldi, il cinquantenne scende dal treno, prosegue la sua telefonata, e lascia che il cane continui a defecare liberamente.

venerdì 25 gennaio 2019

Venerdì 25 gennaio 2019: a un anno dal disastro ferroviario di Pioltello, un altro guasto agli impianti della linea Cremona-Treviglio. Lega Nord e Fontana commemorano ciò che un anno fa snobbarono, e nel frattempo sono stati capaci solo di dare a Trenord ancora più autonomia nel non erogare il servizio

Venerdì 25 gennaio 2019: a un anno dal disastro ferroviario di Pioltello, la politica di quelle persone che per anni hanno governato o comandato, mentre le premesse dell'incidente del 2018 si accumulavano, spende tante belle parole che sono un esercizio di vuota retorica. Dal capo dello dello Stato alla formazione politica che per anni ha malgestito le ferrovie della Lombardia, passando per la formazione politica che ha apertamente parteggiato per il trasporto ferroviario d'elite, ignorando o deridendo i pendolari straccioni del trasporto regionale .


Purtroppo, da parte della Lega Nord, del PD e del capo dello Stato, non viene spesa una parola sul clamoroso divario tra le smodate quantità di denaro spese per costruire le infrastrutture dell'Alta Velocità, per il trasporto delle merci come delle persone.
Nessuno di loro menziona come la rete ferroviaria "convenzionale" lombarda, già satura, sia stata ulteriormente sovraccaricata con il traffico dei treni FrecciaRossa, con tutte le conseguenze che essi comportano: aumento elevato dell'usura delle infrastrutture, ma anche precedenza continua sui treni regionali "convenzionali" dei lavoratori pendolari che si trovano continuamente "messi in buca" senza ricevere spiegazioni.

E infatti RFI, azienda sempre prontissima a spendere denaro pubblico per le infrastrutture dell'Alta Velocità (si veda il caso della linea Brescia-Verona, per i cui lavori RFI aveva già stanziato e comprato e preparato e stava spasimando per partire, finchè il ministro Toninelli non ha fermato la cosa), ma assai risparmiosa quando si tratta della manutenzione delle linee convenzionali (si veda la ridda di guasti quasi quotidiani sulle linee ferroviarie di Bergamo, Brescia, Cremona, Novara e Varese, che questo blog riporta continuamente), celebra questa giornata con un altro guasto agli impianti della linea Cremona-Treviglio.

Treno 10484 Cremona-Treviglio: 27 minuti di ritardo per guasto a un passaggio a livello, di competenza di RFI.


Treno 23012 Treviglio-Varese: cancellato da Treviglio a Milano Certosa (significa che il treno è guasto).








Nella serata, il treno 2076 Verona-Milano subisce 20 minuti di ritardo per ritardo del treno corrispondente (del cui ritardo Trenord non fornisce motivazione).

Il treno 2091 Milano-Brescia, la cui storia abbiamo raccontato molte volte, subisce per l'ennesima volta 23 minuti di ritardo, e questa volta Trenord spiega che è per il ritardo del treno corrispondente (del cui ritardo Trenord non fornisce motivazione). Ma è sconcertante come questo treno, quasi ogni sera, sia vittima di un caso diverso. Chissà se Fontana Attilio e la Lega Nord vorrano mai indagare su questa palese truffa, o sceglieranno invece di fingere di essere ciechi e sordi, come accade ormai da anni quando Trenord e la Lega Nord sono coinvolte?

Rettifica e colpo di scena: con soli 35 minuti di ritardo, il treno 2076 viene cancellato alla stazione di Milano Lambrate.
Alla faccia del "ritardo per dare la precedenza".
Esisterà mai la possibilità di chiarire perchè Trenord abbia agito così?
NO, perchè la Lega Nord e Formigoni Roberto hanno creato Trenord conferendole un'enorme arbitrarietà nell'autocertificare il proprio operato, e per tutti questi anni la Lega Nord ha continuato a proteggere attivamente la cappa di omertà che nasconde le vere cause dell'operato di Trenord.

A proposito di Fontana Attilio e della Lega Nord, vale la pena di ricordare la loro doppiezza con una coppia di dati di fatto.
2) Durante il 2018, Fontana ha rilasciato molte dichiarazioni, ma i suoi atti concreti sono consistiti nel lasciare tutta la dirigenza di Trenord al proprio posto (eccetto l'uomo di paglia che fa da amministratore delegato e che da solo può cambiare ben poco, sempre che lo voglia), e nel dare a Trenord ancora più discrezionalità e autonomia nel NON erogare il servizio ferroviario pubblico (infatti ora Trenord sostituisce corse ferroviarie con un servizio di autobus, a piacere, e ricevendo comunque gli stessi finanziamenti da Regione Lombardia, a parità di minor servizio effettuato).

Treno 2074 Verona-Milano: 27 minuti di ritardo. Trenord non fornisce motivazione.




martedì 22 gennaio 2019

21 gennaio 2019: a quasi un anno dal disastro ferroviario di Pioltello

Il 25 gennaio ricorre il primo anniversario del deragliamento del treno 10452 che da Cremona portava il suo carico di studenti e lavoratori a Milano. Ecco cosa faranno i pendolari bergamaschi

#intrenoconnoi


Lunedì 21 gennaio 2019.

Treno 10453 Treviglio-Cremona: ritardo di 13 minuti per guasto al treno.




Treno 20406 Piacenza-Milano Greco Pirelli: cancellato per motivo non riportato sul sito trenord.it.










Treno 20408 Piacenza-Milano Certosa: cancellato per motivo non riportato sul sito trenord.it.








Martedì 22 gennaio 2019.

Il famigerato treno 2091 Milano-Brescia, la cui storia di soprusi subiti da Trenord e Trenitalia è stata da noi spesso riepilogata, subisce 30 minuti di ritardo.
Il treno 10731 subisce 5 minuti di ritardo che diventano 20 minuti di ritardo.
Il treno 2079 Milano-Verona subisce 15 minuti di ritardo che diventano 27 minuti di ritardo.
Il treno suburbano 24153 per Albairate Vermezzo subisce 5 minuti di ritardo che diventano 25 minuti di ritardo.

venerdì 18 gennaio 2019

18 gennaio 2019: niente manutenzione e treni guasti in modo cronico; omertà sulle cause dei ritardi; il sistema ferroviario della Lombardia sta tornando ai livelli di disservizio antecedenti allo sfacelo del 2018?

#Discoverytrain, #InLombardia
Venerdì 18 gennaio 2019.
Alla stazione di Treviglio, alle ore 7:20, nessuna informazione è ancora stata diffusa riguardo al treno 10456 Cremona-Milano delle 7:22.
Cosa ne sia stato, lo si apprende solo tramite internet: il treno 10456 è fermo a Caravaggio per guasto alle porte.
Di nuovo.
Si tratta di un convoglio di modello Vivalto di prima generazione, ristrutturato e fornito a Trenord da Trenitalia: ciò basta alla Lega Nord e a Trenord per ricominciare la manfrina del socio malvagio Trenitalia che fornisce solo treni vecchi a Trenord.
Cerchiamo di non prenderci in giro, però: che ne è stato della manutenzione che Trenord deve effetturare?
Vogliamo ricordare alla Lega Nord che Trenord esegue una manutenzione inadeguata e non ha un organico sufficiente per eseguirla a dovere?
Non stiamo più nemmeno parlando di manutenzione "preventiva", in questo caso: il guasto è noto e ricorrente. E' davvero colpa di Trenitalia, se la dirigenza di Trenord non agisce da anni nell'ottica della manutenzione continua di un parco treni notoriamente vecchio?
E' davvero colpa di Trenitalia, se Trenord non ha provveduto a sostituire il personale che andava in pensione, diminuendo insensatamente il numero di macchinisti e manutentori, e costringendoli a contuini straordinari?

Sulla linea Milano-Brescia-Verona, Trenord continua la politica di non indicare le cause dei disservizi in maniera chiara.


Treno 10718 Brescia-Milano Greco Pirelli: 13 minuti di ritardo, a causa di un guasto a qualcosa che non viene precisato

Treno 10720 Brescia-Sesto S. Giovanni: 14 minuti di ritardo. Senza spiegazione.
Treno 2092 Verona-Milano: 13 minuti di ritardoSenza spiegazione.



17 gennaio 2019: fascia oraria del rientro dei pendolari, linea Milano-Verona, treni guasti, impianti di circolazione guasti, ritardi, informazioni sui ritardi non erogate, #LombardiaConcreta

Giovedì 17 gennaio 2019, nella stazione di Milano Centrale, il treno 2629 Milano-Bergamo delle 17:05 è ancora fermo al binario alle ore 17:18.
Gli schermi non riportano alcun ritardo. E il treno risulta "in partenza". Il treno ha invece accumulato 13 minuti di ritardo.
Di chi è la competenza di questa disinformazione? Del capotreno (di Trenord)? Di RFI (che controlla il traffico ferroviario e decide chi parte, e quindi per forza di cose sa quale treno è in ritardo, e deve comunicarlo sugli schermi che essa stessa gestisce)?
E quale istituzione mai veglia su questa quotidiana mala gestione, per fare da garante ai cittadini che possono solo subire tale disservizio?
Ah, già: la Regione Lombardia, cioè l'istituzione che da anni è in mano alla Lega Nord, e ha condotto le ferrovie della Lombardia alla situazione attuale, troppo impegnata com'era a sostenere la costruzione e il ripianamento dei conti in rosso di autostrade "private" fallimentari come Brebemi e Pedemontana.


Sul sito trenord.it compaiono alcuni ritardi con informazioni.

Treno 2077 Milano-Verona: ritardo di 14 minuti per guasto "temporaneo" agli impianti di circolazione, di competenza di RFI (da notare come Trenord sia precisa, quando desidera essero).

Treno 2091 Milano-Brescia: ritardo di 13 minuti per guasto a un altro treno (da notare come Trenord ometta il numero del treno guasto, la natura del guasto, e il nome dell'azienda responsabile del treno).

Treno 2076 Verona-Milanoritardo di 13 minuti per precedenza a un altro treno (da notare come Trenord ometta il numero treno che ha la precedenza, il motivo del diritto di precedenza, il motivo dell'ovvio ritardo del treno, e il nome dell'azienda responsabile del treno).


In precedenza:

- treno 2074 Verona-Milano: 15 minuti di ritardo;





- treno 2075 Milano-Verona: 16 minuti di ritardo

- treno 2076 Verona-Milano: 20 minuti di ritardo










- treno 2077 Milano-Verona: 16 minuti di ritardo;











- treno 2091 Milano-Bresca: 18 minuti di ritardo (vedi sopra).





giovedì 17 gennaio 2019

17 gennaio 2019: Trenord continua a cancellare treni, ma la legge riduce le pene a chi si intascava il denbaro pubblico della lombarda e leghista azienda FNM

Giovedì 17 gennaio 2019: a Treviglio, il treno Brescia-Milano delle 7:28 è cancellato. Senza spiegazione.
Ne consegue la lotta per tentare di salire sul successivo 2090 Brescia-Milano che arriva ovviamente già saturo di passeggeri.
E tutto ciò avviene ovviamente in una fascia oraria di punta, subito dopo le dichiarazioni di Piuri Marco (AD di Trenord) sul netto miglioramento del servizio dopo la sua "cura" (chè è consistita nel tagliare le corse "minori" aumentando l'inquinamento del trasporto su gomma).



Da Il Fatto Quotidiano:

Ferrovie Nord, pena ridotta all’ex numero 1. Norberto Achille incassa anche derubricazione

È stata ridotta, in appello, la pena per Norberto Achille, ex presidente di Ferrovie Nord Milano holding (Fnm), accusato di aver sottratto alla società 429 mila euro da fondi che aveva a disposizione per il suo ruolo, ma che invece utilizzava per spese sue e della sua famiglia (multe, viaggi, alberghi, ristoranti, abbigliamento, arredi, scommesse sportive, pay-tv, film a luci rosse…). La pena è scesa dai 2 anni e 8 mesi inflitti in primo grado per peculato e truffa, ai 2 anni, con pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziario.

Lo sconto è stato reso possibile dal patteggiamento in appello, dalla restituzione dei soldi alla società, ma soprattutto dalla derubricazione del reato principale di cui Achille era accusato: non più peculato, ma appropriazione indebita. Hanno vinto i suoi difensori, Gianluca Maris e Barbara Randazzo. D’accordo anche Fnm, già risarcita, che era parte civile rappresentata dal legale Massimo Pellicciotta. Ha vinto soprattutto lo studio di Valerio Onida, presidente emerito della Corte costituzionale, che ha firmato il “parere pro veritate” secondo cui Fnm, benché sia controllata da Regione Lombardia (57,57 per cento) e Ferrovie dello Stato (14,74 per cento), non può essere considerata società pubblica. Onida sostiene che Fnm, quotata in Borsa, svolge un’attività da holding finanziaria di controllo, con operatività privata che ha l’obiettivo di remunerare i soci azionisti; a differenza delle società operative (come le controllate Trenord e Ferrovienord), che svolgono invece attività pubblica perché sono titolari di pubbliche concessioni per gestire una parte del servizio ferroviario in Lombardia.
Achille, dunque, non può essere considerato “incaricato di pubblico servizio” e non può essere accusato di peculato, ma solo del più blando reato di appropriazione indebita. Un precedente che non fa bene alla lotta alla corruzione e alla trasparenza dentro la holding ferroviaria di Regione Lombardia e Fs.
Lo hanno subito rilevato i responsabili di Transparency international, che era parte civile nel processo: “Ciò che questa sentenza ha affermato”, dichiara il responsabile italiano Virginio Carnevali, “è che le regole e gli strumenti giuridici che si applicano nella pubblica amministrazione non hanno valore per la società di trasporto, a questo punto non più controllata dal pubblico, benché detenuta per oltre il 50 per cento da Regione Lombardia, e i cui vertici, incluso ovviamente Achille, sono tutti di nomina politica. Si apre una breccia nella lotta alla corruzione, fornendo un’arma in più per farla franca a corrotti e corruttori nelle aziende controllate”. Aggiunge il legale di Transparency Italia, l’avvocato Fabrizio Sardella: “Questa decisione può creare un precedente grave per la lotta effettiva contro la corruzione. Da domani costituire società di natura privatistica da mettere a capo delle società pubbliche potrebbe essere un mezzo sufficiente per evitare di incorrere in condanne per reati contro la pubblica amministrazione”.
 Complimenti alla Lega Nord. E se non capite perchè, il problema è che state vivendo in un mondo di fantasia.


mercoledì 16 gennaio 2019

16 gennaio 2019: ritardi di mezz'ora per altri treni sulla linea. RFI e Trenord scoprono l'acqua calda

Mercoledì 16 gennaio 2019: alle ore 7:20, alla stazione di Treviglio Centrale, i treni da Brescia sono annunciati con ritardi fino a 30 minuti per "treni precedenti sulla linea".
Questa frase, diffusa da RFI, è inspiegabilmente opaca: perchè mai altri treni dovrebbero causare ritardi di mezz'ora ai treni successivi?
Si tratta per l'ennesima volta di treni di Trenord che si sono guastati, alla faccia delle dichiarazioni dell'amministratore di TRenord, Piuri Marco, scelto da Fontana Attilio della Lega Nord? 
Si tratta di treni fermi per guasti agli impianti gestiti da RFI?
Inutile ricordare che nel gennaio 2018, a fronte del deragliamento del treno Cremona-Milano, Trenord e RFI parlarono di "inconveniente tecnico": il pendolare ha tutti i motivi per diffidare delle informazioni diffuse da queste due aziende, che da tempo hanno dato prova di essere nemiche della trasparenza sulla loro gestione di questo servizio pubblico, alla quale i cittadini hanno diritto. Il pendolare ha ulteriore motivo di diffidare perchè dette aziende godono di una impunità garantita dal silenzio sistematico della giunta della Lega Nord alla guida della Regione Lombardia, la quale periodicamente si esibisce in proclami pubblici a beneficio di mezzi d'informazione ed elettori tonti, ai quali non fa però seguito alcuna azione nelle sedi opportune (per esempio, qualcuno ha mai visto u'interrogazione parlamentare della Lega Nord per la malagestione degli impianti ferroviari in Lombardia?).

Treno 2054 Verona-Milano: da 15 minuti di ritardo a 20 minuti di ritardo a 28 minuti di ritardo. A causa di treni precedenti sulla linea (treni guasti?).









Treno 10714 Brescia-Milano: da 30 minuti di ritardo a 39 minuti di ritardo. In seguito, cancellato da Milano Lambrate a Milano Greco PirelliA causa di treni precedenti sulla linea (treni guasti?).







I ritardi continuano a imperversare, e Trenord.it si assicura di smettere di precisarne la causa.
L'impunità è stata garantita dalla Lega Nord e da Formigoni, che crearono Trenord dandole la prerogativa di autocertificare la qualità del proprio servizio: se il garante del trasporto pubblico ferroviario (Regione Lombardia) è guidato dalla forza politica (Lega Nord) che sceglie da anni la dirigenza dell'azienda ferroviaria pubblica regionale (Trenord), quando mai accadrà che la Regione verifichi l'effettiva adeguatezza di Trenord ed esiga l'adempienza degli obblighi contrattuali?

Treno 10717 Milano-Brescia: ritardo di 17 minuti. Il motivo del ritardo non è riportato.
Treno 2062 Verona-Milano: ritardo di 10 minuti per ritardo di un altro treno (quale? Perchè non è elencato?).





Treno 2077 Milano-Verona delle 17:25 dopo aver superato la stazione di Cassano, compie un paio di soste nel nulla, accumulando più di 5 minuti di ritardo prima di raggiungere la stazione di Treviglio.
Quali informazioni eroga Trenord in merito alle soste eseguite? Nessuna.
Come spiega il ritardo accumulato in prossimità della stazione di Treviglio? In nessun modo.
Cosa fa il personale di bordo, nel frattempo?
La risposta è: chiacchiera.
Il capotreno, infatti, indifferente a qualunque altra cosa, trascorre il viaggio nella carrozza di testa, conversando amabilmente con il rappresentante dei peggiori stereotipi sui meridionali, e cioè un tizio che urla, sbraita, sghignazza, dà spettacolo e si comporta come se fosse a casa propria, e come se gli altri passeggeri non avessero il diritto al silenzio in carrozza, e a viaggiare senza dover subire una conversazione altrui che viene sguaiatamente urlata senza sosta. E ovviamente il capotreno, che già se ne infischia del diritto all'informazione dei passeggeri, lo lascia fare: cosa interessa al capotreno del fatto che gli altri passeggeri abbiano diritto almeno a viaggiare in pace, sul treno in ritardo?


martedì 15 gennaio 2019

15 gennaio 2019: guasti agli impianti di RFI, guasti ai treni di Trenord, ritardi ferroviari in Lombardia

Martedì 15 gennaio 2019, alla stazione di Treviglio, i disservizi iniziano con un guasto agli impianti nella stazione di Peschiera che causa ritardi fino a 30 minuti (secondo RFI).
Ovviamente ne conseguono ritardi di durata doppia o peggio.

Il treno 2054 Verona-Milano subisce 16 minuti di ritardo.










Il treno 2059 Verona-Milano subisce 59 minuti di ritardo.











Il treno 2058 Verona-Milano subisce 42 minuti di ritardo.










Il treno 2092 Verona-Milano subisce 63 minuti di ritardo.











Il treno 2094 da Brescia è in orario.


Ecco come si presentano le carrozze ai passeggeri in attesa sul marciapiedi alla stazione di Treviglio. Completamente sature di passeggeri.
E' impossibile salire.

L'affollamento da saturazione dei convogli è un problema che esiste da anni sulla linea Verona-Brescia-Treviglio-Milano: e stiamo parlando della situazione abituale, non delle emergenze dovute ai ritardi spropositati degli altri treni sulla linea.

Nonostante questo, ancora prima del tracollo gestionale del 2018, Trenord ha sempre continuato indefessa a erogare treni con frequenza e capienza insufficiente su questa linea. Trenord ha contributo sopprimendo i FrecciaBianca Brescia-Milano nel 2017, per imporre i FrecciaRossa come unica e costosa alternativa, costringendo così ancora più pendolari a viaggiare sui treni regionali di Trenord, già inadeguati per il quotidiano bacino di utenza.

I ritardi continuano a trascinarsi ben oltre la soluzione del guasto, ed le competenze aziendali diventano di difficile individuazione.
Quello che è certo è che i treni di Trenord continuano a guastarsi.


Treno 23046 Treviglio-Varese: 10 minuti di ritardo per guasto al treno.


Treno 2068 Verona-Milano: 17 minuti di ritardo per guasto al treno.
Treno 2070 Verona-Milano: 17 minuti di ritardo per ritardo di altri treni.


venerdì 11 gennaio 2019

11 gennaio 2019: Trenord e RFI ricominciano a erogare disservizi, dai treni guasti agli impianti guasti ai ritardi senza motivo ai treni cancellati

Venerdì 11 gennaio 2019.
Dopo un breve periodo in cui il servizio ferroviario lombardo ha dato l'impressione di aver recuperato, passando dal livello vergognoso al livello mediocre-ma-costoso che è una costante dai tempi della nascita di Trenord, la fiera dei guasti ai treni e agli impianti con cancellazioni aggiuntive è ricominciata in tutto il suo sconcertante splendore in salsa federalista e autonomista.

#LombardiaConcreta
Treno 10453 Treviglio-Cremona: 38 minuti di ritardo per guasto ad altro treno.
Treno 10456 Treviglio-Cremona: 30 minuti di ritardo per guasto ad altro treno.
Esattamente, Trenord, QUALE treno si è guastato?


#Discoverytrain, #InLombardia
Treno 2094 Brescia-Milano: cancellato per guasto al treno.
Treno 4897 Brescia-Milano: ritardo di 16 minuti per motivo sconosciuto.
#communitydeltreno
Treno 2057 Milano-Verona: fermo per guasto agli impianti di circolazione (di competenza di RFI).
Treno 2092 Verona-Milano: ritardo di 18 minuti per guasto a non si sa cosa.
Treno 10715 Milano-Brescia: fermo per guasto agli impianti di circolazione (di competenza di RFI).
In seguito, il 10715 viene cancellato.

#communitydeltreno, #InLombardia
Sulla linea Piacenza-Milano, il treno 20406 subisce 51 minuti di ritardo per motivo sconosciuto.









#Trenord, #InLombardia
Il treno 20408 è cancellato per guasto al treno.

Il treno 2292 è in ritardo di 31 minuti per guasto a un treno di un'altra impresa ferroviaria.








Nella mattinata, i disservizi sulla Verona-Milano dovuti ai guasti agli impianti di circolazione, di responsabilità di RFI,  raggiungono i 70 minuti di ritardo, come accade al treno 2062.



Com'è possibile che una rivista come l'Espresso, che da tempo conduce una battaglia contro iu 49 milioni di euro di finanziamenti pubblici che la Lega Nord ha involato (nell'indifferenza dei loro elettori), non punti mai il dito verso la piaga della malagestione ferroviaria della Lombardia, da anni in mano alla Lega Nord?
Com'è possibile che su l'Espresso (o anche su Repubblica) si trovino al massimo articoli che celebrano il talento dell'AD di FS (ai tempi di Mazzoncini Renato) o dell'AD di Trenord (ai tempi di Farisè Cinzia), di cui abbiamo parlato nei mesi passati?
La risposta è ovviamente da cercarsi nelle pagine di pubblicità che il Gruppo Ferrovie dello Stato compra su l'Espresso: la battaglia contro l'affarismo clientelarista e arraffone della Lega Nord si ferma, quando si rischia di infastidire un danaroso cliente. E di conseguenza, sempre a favore del danaroso cliente, la battaglia si sposta contro chi, come l'imbranato e pateitico Toninelli, cerca goffamente di opporsi alla stortura classista e immorale dell'azienda pubblica che sceglie di investire i capitali pubblici non nel servizio a tutti i cittadini, ma nelle costose infrastrutture per un servizio ristretto asll'elite più benestante, ed erogato a spese del servizio "convenzionale" utilizzato dai ceti più poveri.



Treno 10728 Brescia-Sesto S. Giovanni: 26 minuti di ritardo per guasto al treno.
Sulle linee suburbane con capolinea a Treviglio, regna un caos memorabile, da vera #LombardiaConcreta, gentile omaggio di anni di governo della Lega Nord e di dirigenti di Trenord nominati dalla Lega Nord tramite FNM.
Treno 10642 Pioltello-Novara: cancellato a Milano Certosa per guasto al treno.

Treno 10651 Novara-Pioltello: rettificato da non si sa cosa (l'avviso è già stato rimosso: cosa volete da me?) a cancellato.

Treno 10656 Pioltello-Novara: cancellato fino a Milano Certosa per guasto al treno.

Treno 10653 Novara-Treviglio: in ritardo di 20 minuti (in seguito 28) per ritardo di altro treno.

Sulla linea per Bergamo, compare solo un mesto 2628 Bergamo-Milano in ritardo di 15 minuti per guasto al treno.

Complimenti a Trenord e FNM: ve li siete proprio saputi meritare, i treni che vi ha comprato la Regione Lombardia, e i treni che vi ha fornito Trenitalia, e il personale aggiuntivo fornito da Trenitalia.
Adesso sì che sapete come manutenerli, e vi impegnate a farlo. Aveva proprio ragione il severo fustigatore Fontana Attilio della Lega Nord, a ordinare di "aspettare e vedere", perchè tanto Trenord non si tocca neanche se eroga autobus da 10 posti in sostituzione di treni si cui viaggiano centinaia di persone.