mercoledì 31 maggio 2017

Il giorno dopo l'annuncio della puntualità del servizio di Trenord, inferiore del 10% a quanto stabilito dal contratto


Nella mattinata di mercoledì 31 maggio 2017, alla stazione di Treviglio, si assiste al famoso 10% di puntualità sul servizio che Trenord non fornisce, pur essendo nel contratto per cui viene pagata, e che essa si guarda anche bene dal citare nei suoi comunicati stampa (dove invece vanta di aver raggiunto l’85% della puntualità, invece che ammettere di essere rimasta solo a questa cifra, e di non essere in grado di fornire il 95% di puntualità, come da contratto).

Sono le 7:17, ma il treno 10606 per Novara delle 6:55 che doveva partire con 20 minuti di ritardo è ancora fermo. Durante il tragitto, questi diventano 25 minuti di ritardo.
Il treno 10453 per Cremona è annunciato con 10 minuti di ritardo.
Il treno 10456 da Cremona arriva in stazione con largo anticipo, riparte alle 7:23, e comincia a rallentare, a fare soste in mezzo al nulla, a rallentare di nuovo. Questo 10456 funziona così da mesi e mesi; nelle ultime settimane (o giorni?) si era notato un miglioramento dei suoi tempi, ma oggi Trenord (ebbra del suo favoloso 85% di puntualità) ha evidentemente deciso che è meglio non viziare i passeggeri fornendo loro un servizio quasio dignitoso (in ogni caso, 25 minuti per la tratta Treviglio-Milano Lambrate sono grotteschi).
Il 10456 arriva a Milano Lambrate alle 7:49, sebbene il suo orario di ripartenza da detta stazione sia quello delle 7:48. E’ quindi in ritardo, ovviamente: ciò farebbe perdere la “coincidenza” 2160 per Milano Centrale delle 7:49, ma anche questo treno è in ritardo. Il 2160 delle 7:49 arriva in stazione alle 7:52, e non riparte, accumulando 8 minuti di ritardo.
Chissà come li conteggia Trenord questi ritardi, nel suo 85% di puntualità che nessun passeggero può verificare e nessun ammninistratore (tipo Sorte Alessandro) vuole verificare? 

Nella serata,  il treno 2077 delle 17:25 da Milano Centrale per Verona parte saturo, arriva a Treviglio in ritardo di 5 minuti senza spiegazione e ha un numero infimo di carrozze con aria condizionata: Trenord dovrebbe riportare anche questi fatti nelle sue statistiche, perchè la regolarità dei disservizi elencati è impressionante: 4 giorni si 5 in una settimana.

martedì 30 maggio 2017

Trenord annuncia di aver portato la puntualità all'85%. Ma è pagata per fornire il 95%. Traguardo? No, fallimento degli obiettivi.

Nella mattinata di lunedì 29 maggio 2017, alla stazione di Treviglio c’è il solito esempio dell’efficienza di #LombardiaConcreta, nonché dell’attenzione che Trenitalia e Ferrovie dello Stato dedicano copiosamente al trasporto pubblico: i treni da Cremona subiranno infatti ritardi fino a 30 minuti a causa dell’ennesimo guasto di un passaggio a livello tra le stazioni di Casaletto e Caravaggio.
Il treno 10456 delle 7:22 ha un ritardo di 10 minuti, e lo stesso vale per il 10458 delle 7:45.

La linea Treviglio-Milano è stata quadruplicata, con costi enormi, e l risultato di treni pendolari sempre affollati, e più lenti di quanto erano 10 anni fa. La linea Cremona-Treviglio è invece rimasta a un solo binario, il che significa interruzione del servizio a ogni guasto di treno o di passaggio a livello (per non parlare degli impianti di circolazione). E ciò significa che il mancato servizio non è all’ordine del giorno, ma poco ci manca.
Però non si vede alcun intervento in merito da parte di coloro che dovrebbe chiedersi perché Trenitalia e FS lavorano per il profitto, invece che per fornire un servizio pubblico che è anche una strategia per il futuro: il ministro dei trasporti, l’assessore regionale alla mobilità, eccetera.
E ovviamente, se persino le persone “elette” o ”scelte” per gestire la cosa pubblica sono così miopi e concentrate solo sui propri interessi immediati, è impossibile aspettarsi che gli elettori comuni dimostrino maggiore lungimiranza in merito.

Sempre a Treviglio, il treno 2090 Brescia-Milano delle 7:33 arriva in ritardo di qualche minuto, di cui però non viene reso noto nulla. Alla stazione di Milano Lambrate, il treno ha 5 minuti di ritardo, che però non vengono comunicati.

Nella serata, il treno 2074 da Verona per Milano Centrale delle 17:35 ha 10 minuti di ritardo, proponendo il solito "enigma di Pulcinella" dei continui ritardi senza spiegazione sulla tratta dove è appena stata inaugurata l'Alta Velocità Brescia-Treviglio che, secondo il competente parere del ministro Delrio "fai vedere che ti interessa anche se non è vero" Graziano è destinata ad "aiutare" il trasporto pendolare regionale (non ci ha detto come).

Martedì 30 maggio 2017, Trenord emana un proclama che l'Eco di Bergamo riporta in maniera desolantemente acritica: Trenord, puntualità in aumento.
Ci vuole l'intervento del solito MetroNews per fare presente che Trenord ha fallito l'obiettivo di fornire il servizio per cui viene pagata: infatti, la puntualità del contratto è quantificata al 95%. Se Trenord ha portato la percentuale all'85%, allora è al di sotto di 10 punti.
Il titolo onesto dell'articolo de l'Eco sarebbe: "Trenord: puntualità solo all'85%".

Perchè gli amministratori regionali, come l'assessore Sorte Alessandro, tacciono, davanti a una simile mistificazione?
Perchè nessuno si chiede come possa Trenord vantare tali utili, se poi i treni regionali si guastano in continuazione a causa della mancata manutenzione, e i pezzi di ricambio nei magazzini di FNM si esauriscono? Dove vanno questi utili? O meglio, da dove vengono? Forse dal risparmio eccessivo che Trenord attua, erogando un servizio al di sotto dei valori previsti?
Chiediamoci anche se qualche pendolare ha mai visto gli "intervistatori" che hanno raccolto i dati sul gradimento del servizio di Trenord: non sarà che questi "intervistatori" vengono inviati a sondare i soli passeggeri delle linee più funzionanti, e magari in orari lontani da quelli di punta, dove si concentrano disservizi, guasti, ritardi e cancellazioni?
E perchè Trenord non rende pubbliche le statistiche dei suoi servizi suddividendole per fasce orarie? Deve forse coprire le gravi carenze delle fasce di punta?

In questa stessa giornata dell'annuncio trionfale di Trenord (nonostante la litania di treni guasti di cui questo blog elenca quotidianamente solo una parte), la rete ferroviaria continua ad andare a pezzi (e magari Trenord dirà che la cosa non le compete, perchè quasi tutto è in mano a RFI, cosa che effettivamente fa sentire i pendolari molto meglio, e permette ai vari Sorte Alessandro e Delrio Graziano di tacere, o di vantare successi immaginari):

- alle 7:20, a Treviglio, i treni da e per Brescia e Verona potranno subire ritardi fino a 15 minuti per un guasto agli impianti tra Treviglio e Romano di Lombardia;
- il treno 2160 delle 7:49 arriva a Milano Lambrate alle 7:51, ma l'orologio (appena "sostituito"? Ricollocato?) sul tabellone del marciapiedi 10/11 indica le 12:00;
- alle 13:30, nella stazione di Milano Centrale, un guasto alla rete elettrica tra Pavia e Certosa di Pavia causa ritardi fino a 10 minuti su quella linea;
- alle 17:15, i treni per Bologna e Piacenza subiranno ritardi fino a 15 minuti per un guasto agli impianti della stazione di Casal Pusterlengo;
- il treno delle 17:25 per Alessandria partirà con un ritardo di 10 minuti per guasto al treno;
- il treno 2077 per Verona delle 17:25 parte saturo, bollente, con pochissime carrozze dotate di aria condizionata, e arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo che certo non possono essere spiegati col guasto che si trova dopo la stazione di Treviglio (anche perché altrimenti il guasto sarebbe presente ogni giorno, dato che il treno 2077 subisce questo ritardo senza spiegazioni 4 giorni lavorativi su 5);
- sempre alla stessa ora, i treni da e per Brescia e Verona sulla linea convenzionale potranno subire ritardi fino a 15 minuti per un guasto agli impianti tra Treviglio e Romano di Lombardia;
- infatti, alla stazione di Milano Lambrate, il treno delle 17:28 da Verona per Milano è annunciato con 20 minuti di ritardo.

La parola "convenzionale" ci riporta al nocciolo della questione: Ferrovie dello Stato ha permesso alla sua controllata Trenitalia di spendere enormi quantità di denaro pubblico per continuare a realizzare infrastrutture per l'Alta Velocità, riservata a una ristrettissima fetta di cittadini benestanti, mentre ha lasciato che RFI fallisse nel compito di manutenere le infrastrutture delle linee puubbliche dedicate ai miserabili (ma assai più numerosi) pendolari non abbienti.

Il problema è che i cittadini che non usano il treno non si rendono conto che questa discriminazione attuata dallo Stato non si limita al solo trasporto ferroviario: è già presente nella sanità, nella scuola, nel lavoro; e parecchi sintomi dimostrano che sta arrivando anche in altri settori, come l'acqua. Quanto manca alla discriminazione nell'accesso ad aria respirabile?

venerdì 26 maggio 2017

I meravigliosi treni che servono Treviglio secondo il sindaco Gori Giorgio

Giovedì 25 maggio 2017, il treno 2090 da Brescia per Milano Centrale arriva a Treviglio in ritardo, e continua ad accumularne, raggiungendo 7 minuti di ritardo.

Nella serata, alla stazione di Milano Centrale, un annuncio rende noto che il treno 25226 delle 17:10 per Biasca partirà con 10 minuti di ritardo.
Alle 17:25, il treno è ancora fermo: sarà stato aggiornato, l'annuncio di ritardo?
Sul sito di My-Link.it, il treno in questione non va a Biasca, ma a Chiasso: se non si conosce il numero a memoria, come si può individuarlo senza giocare all'investigatore?
Restiamo in attesa di sapere chi gestisce My-Link e chi gestisce le informazioni in stazione Milano Centrale, per sapere a chi Trenord potrà dare la colpa.
Conoscendo il numero, però, si scopre che il treno è arrivato a destinazione con 29 minuti di ritardo (in un viaggio di 42 minuti: notevole #LombardiaConcreta).

Può la giornata concludersi senza un treno guasto? Secondo il programma di #Trenord, avallato dall'assessore Sorte Alessandro di #LombardiaConcreta, no.
Quel che conta è che Sorte non ne parli mai, ma si limiti a proclami propagandistici che vantano risultati non misurabili e non verificabili dai passeggeri del trasporto ferroviario lombardo.
Ecco quindi che, a Treviglio, il treno suburbano 10653 da Novara viaggia con un ritardo di 10 minuti a causa di un guasto a un treno precedente (di nuovo un "recente" convoglio suburbano?).

A proposito di Treviglio, è necessario dire che il 2077 Milano Centrale-Verona delle 17:25 parte saturo di passeggeri in piedi, ha pochissime carrozze climatizzate, e arriva in ritardo di 5 minuti?

Questi sono i servizi di cui "gode" la stazione di Treviglio, che è solo un passaggio di linee che portano centinaia di passeggeri in altre importanti città: treni guasti, treni lenti, treni vecchi, ritardi, ressa sulle carrozze, scarsa informazione, pessima organizzazione.
E' la stessa stazione che il sindaco di Bergamo, Gori Giorgio, ha dipinto come traboccante di treni per un'utenza ridottissima rispetto a quella bergamasca: un bengodi dei pendolari, a sentire lui.
Sindaco Gori, oltre a pensare a farti rieleggere, perchè non provi a viaggiare tu da Treviglio a Milano nelle ore di punta dei pendolari?
Magari ti riuscirà di capire che un vero amministratore non innesca "guerre tra poveri" a scopo elettorali, ma sceglie invece di fare fronte comune contro l'azienda responsabile della fornitura di servizi difettosi, scadenti, inadeguati, sottodimensionati, eccetera.
Invece di coltivare il tuo miserabile orticello, perchè non proponi un'alleanza di sindaci che costringa l'assessore Sorte Alessandro a cambiare il suo disco incantato di elogi a Trenord, l'azienda sempre in attivo col denaro pubblico e a spese dei pendolari?

mercoledì 24 maggio 2017

L'ossimoro del Regionale Veloce, e la matematica arbitraria del sindaco bergamasco Gori

 Mercoledì 24 maggio 2017, alla stazione di Treviglio si sa già alle 7:18 che il treno 10458 da Cremona per Milano Porta Garibaldi arriverà con 10 minuti di ritardo.

Alla stazione di Milano Lambrate, il 2272 da Parma per Milano Centrale ha 18 minuti di ritardo.
Grottescamente, Trenitalia insiste nell’uso imbarazzante dell’ossimoro del “regionale veloce”.

Il treno 2290 da Bologna per Milano Centrale è annunciato con 5 minuti di ritardo. Al suo arrivo, porta 18 minuti di ritardo.

Sul marciapiedi del binario 12, il tabellone elettronico che riporta le informazioni sui treni in arrivo è spento. In compenso, gli orologi analogici che erano stati asportati settimane fa, sono stati rimessi al loro posto.
Li avranno riparati?
Tra l’orologio del binario 11 e quello del binario 12 c’è una divergenza di orario di almeno 10 minuti

A metà giornata, bisogna scegliere se tornare a Treviglio col treno Milano Centrale-Verona delle 14:25, o se prendere un treno suburbano.
Scelgo il Verona, e per questa volta sono fortunato: infatti, il treno suburbano 23047 arriva a destinazione con 38 minuti di ritardo. Il motivo è l'ennesimo guasto al treno: e dire che questi suburbani non possono avere vetture vecchie, dato che non esistono da molti anni.

Com'è che anche queste si guastano ogni tre per due? Non c'è proprio verso che l'assessore Sorte Alessandro chieda conto a FNM e Trenord della mancata manutenzione che ormai persiste da mesi, se non anni?
Intanto, ecco la prova che a nessun amministratore locale interessa il bene della collettività, e che a costoro preme solo di inseguire il proprio elettorato, anche a costo di distorcere la verità e danneggiare servizi e ambiente e salute degli anni a venire (perchè tanto chi se ne importa del futuro? Ciò che conta è il tornaconto immediato; e gli elettori, bovinamente, si adeguano, salvo poi torcersi le mani e lanciare maledizioni negli anni successivi, per la situazione schifosa in cui sprofondano).


Nella propria battaglia i pendolari bergamaschi incassano un sostegno importante, forse fondamentale: è quello del sindaco di Bergamo Giorgio Gori che si è impegnato in prima persona per provare a sospendere la decisione, annunciata nei giorni scorsi dall’assessore alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia Alessandro Sorte, di inserire quattro nuove fermate in orario di punta alla stazione di Treviglio Ovest.

Una novità che dovrebbe diventare operativa dall’11 giugno, allungando il tempo di percorrenza del Bergamo-Milano via Pioltello, nell’ordine dei 7 minuti: “Un ritardo che può sembrare di poco conto ma che in realtà causa gravi disservizi – spiega Stefano Lorenzi, rappresentante del Comitato Pendolari Bergamaschi -. Il 10 maggio Rfi ci aveva rassicurato che queste 4 fermate erano ancora al vaglio e sarebbero entrate in vigore a settembre, se approvate: poi abbiamo appreso dai giornali la verità per bocca dell’assessore Sorte. Siamo preoccupati, da tempo chiediamo che la distanza si riduca e invece così viene addirittura allungata: ci chiediamo perché le nostre istanze, che non hanno alcun colore politico, vengano sistematicamente ignorate. La nostra battaglia non è solo per i cittadini di Bergamo ma, soprattutto, per i tanti che vivono in provincia e per i quali quei minuti fanno la differenza tra prendere e perdere la coincidenza con altri mezzi”.

E i numeri del bacino di riferimento, snocciolati dal sindaco Gori, sono impressionanti: “Il 70% della popolazione di Bergamo, 773mila persone, insiste sul polo Bergamo-Verdello – commenta -. Inserire le nuove fermate sulle corse delle 6.32 e 8.32 in partenza da Bergamo e delle 17.22 e 18.22 di rientro da Milano vuol dire colpire questo bacino d’utenza. Significa portare il viaggio via Pioltello da 39 a 46 minuti ed eliminare la fermata di Pioltello, come ipotizzato, non può essere la soluzione”.

Poi il confronto con la situazione di Treviglio: “Il bacino di Bergamo dalle 6.05 alle 9.10 ha 14 treni per Milano mentre Treviglio, che rappresenta il 20% del bacino provinciale, nello stesso lasso temporale ne ha 27. Nella fascia serale dalle 19.05 Bergamo ne ha 9, Treviglio 19 che diventeranno 20 da giugno. Aggiungiamo che Treviglio Ovest dista 800 metri da Treviglio Centrale, con un parcheggio esattamente a metà tra le due che non dà alcun vantaggio di una fermata rispetto all’altra”.

Chissà se il sindaco Gori Giorgio vuole solo arruffianarsi una bella fetta di potenziali elettori, o se invece davvero non ci arriva?
I treni che servono Treviglio sono treni provenienti da Cremona, Brescia, Verona, eccetera, e quindi arrivano a Treviglio con un certo carico di passeggeri, e a volte sono già saturi. Invece, i treni che servono Bergamo sono vuoti quando partono da Bergamo: evidentemente, per Gori non esistono i Bresciani, i Veronesi, i Cremonesi, eccetera; per lui esiste solo l'utenza di Treviglio e dintorni, e quelle tonnellate di treni che vi si riversano da altre tre città arrivano fin lì vuote.
E' in malafede o è davvero così sprovveduto? O forse è solo gravemente disinformato? E non sa fare di conto?
Non gli viene il dubbio che così tanti treni debbano trasportare un gran numero di persone? Non sa che Trenord e Trenitalia si guardano bene dal mettere una sola carrozza in più del necessario, su qualunque linea, oltre alla sua sventurata Bergamo? O forse per lui i non-Bergamaschi non contano (perchè non lo devono votare)?
Non deve stupire il fatto che Gori sia un seguace di un altro manipolatore di verità e bugiardo inveterato come Renzi Matteo.
Ma dato che è così ricco di cifre, Gori Giorgio potrebbe anche precisare se nel suo conteggio dei treni da Treviglio ha incluso anche i suburbani, cioè quegli spaventosi treni che compiono una fermata ogni due minuti, impiegando un tempo enorme per arrivare a Milano. Quelli, chiaramente, non sono treni da tenere in considerazione, perchè la loro lentezza li rende inefficienti e inutili per i pendolari "normali", esattamente come si ritiene diverranno i treni Bergamo-Milano fermando a Treviglio Ovest.
O forse, per Gori e amici, solo i pendolari provenienti da Bergamo hanno diritto a un trasporto veloce?

Alla richiesta di sospensione delle quattro fermate, ritenute accettabili solamente a fronte dell’inserimento di nuovi treni diretti nelle stesse fasce orarie, si aggiunge quella sul materiale rotabile: “Dei sei Vivalto promessi nel 2014 solo tre sono entrati in servizio, di cui solo una sulla Bergamo-Milano – sottolinea Lucia Ruggiero, rappresentante del Comitato Pendolari Bergamaschi e del Comitato Regionale – E uno dei tre è sempre in manutenzione: sono treni solo apparentemente nuovi, perché concepiti 20 anni fa. E dei 53 treni comprati per Expo nessuno è idoneo alla Bergamo-Milano via Carnate, tratta completamente esclusa dall’assegnazione di nuovi mezzi”.

E finalmente si arriva a dire ciò che tutti dovrebbero esigere da Trenord e Trenitalia: un numero maggiore di treni per gestire il flusso crescente di pendolari, e abbattere il traffico su auto.
Ma Gori Giorgio non ci pensa, Sorte Alessandro non ci pensa, Maroni Roberto non ci pensa, Delrio Graziano non sa di cosa si parli.
Perchè l'importante è solo fare profitto e accumulare voti con iniziative ruffiane, miopi e meschine.

martedì 23 maggio 2017

I treni della Lombardia concreta non deludono mai

Martedì 23 maggio 2017, dopo 4 giorni di assenza, ritorno a utilizzare il trasporto regionale pubblico della regione Lombardia, quella che si fa conoscere con l'hashtag #LombardiaConcreta.
E cosa trovo? Forse i successi vantati dall'assessore Sorte Alessandro? I risultati? I miglioramenti? I nuovi convogli? Le guardie giurate? Lo stesso servizio alla stessa elevata tariffa? Qualche giornalista del TG3 che voglia riportare i fatti?

Basta con la fantascienza.

Alla stazione, il treno 10456 delle 7:22 da Cremona per Milano Certosa è in ritardo di 25 minuti causa guasto al treno precedente, fermo tra le stazioni di Casalbuttano e Soresina (sì, perchè sono stati spesi capitali enormi per costruire i binari per l'Alta Velocità, un servizio dedicato a una ridottissima fetta di benestanti che vogliono usare un treno comodo come un aereo, ma la linea Creemona-Treviglio usata solo da pendolari pezzenti è ancora adesso dotata di un solo binario, e un qualunque guasto blocca il servizio).
Pochi minuti dopo, il treno è cancellato.
Nel frattempo, gli annunci rendono noto che, a causa del guasto di un treno precedente, i treni della linea di Cremona subiranno ritardi fino a 30 minuti. In che categoria di ritardo rientra il mio 10456, che è stato cancellato?
Come sempre, la divergenza tra gli annunci (gestiti da chi? RFI? FNM? Trenord?) e la gestione vergognosa del parco treni regionali (manutenzione a opera di FNM) e delle corse con i suoi ritardi (Trenord) è imbarazzante: e la chiamano #LombardiaConcreta.

Lo stesso vale per il glorificato suburbano, la lumaca detta "passante ferroviario", dato che il treno 23007 da Novara è cancellato (non è dato sapere il motivo), ma solo dopo essere arrivato alla stazione di Pioltello e aver accumulato 27 minuti di ritardo. Non è difficile immaginare cos'è successo: siccome gli altri treni stanno transitando per Pioltello, gli impianti questa volta non si sono guastati; di conseguenza, si è nuovamente guastato un treno della linea suburbana (ma l'assessore Sorte Alessandro non se ne accorge, e non chiede spiegazioni a FNM).

Per non smentirsi, Trenord e FNM dimostrano di infischiarsene delle conseguenze della cancellazione di un treno della fascia di punta come il 10456.
Infatti, il successivo treno utile per Milano, cioè il treno 10906 da Brescia per Greco Pirelli, arriva con la solita inadeguata dotazione di poche carrozze a un solo piano, tutte occupate dagli studenti (di cui a Trenord interessa meno di niente, e lo stesso vale per l'assessore Sorte Alessandro).
Con l'afflusso dei pendolari di Treviglio, il treno riparte in modalità "soprasatura", con gente pigiata anche in prossimità delle antiquate e inquietanti porte a soffietto di questo vecchio modello di catorcio (carrozza?).

Nella serata, alla stazione di Milano Centrale, la gestione ferroviaria di #MilanoConcreta e #Trenord fa il bis, non volendo accontentarsi di un solo treno guasto, propone ancora uno dei suoi più grandi successi.
Il treno 2659 per Mantova delle 17:15 partirà con un ritardo di 5 minuti, che sale poi a ritardo di 20 minuti. Come è noto, la stazione di Milano Centrale comunica il disagio con una strategia di intensificazione che illude vanamente i passeggeri, spingendoli ad attendere 5 minuti, poi altri 15, e poi 40, e alla fine il treno è cancellato.
Sarà andata così anche questa volta? Non lo so, perchè stranamente il mio treno 2070 è in orario. Peccato che le carrozze siano bollenti, essendo state lasciate a cuocere sotto il sole per chissà quanto, prima di introdurle nella stazione. Meno di metà di esse ha l'aria condizionata, e ovviamente sono già tutte sature. Complimenti alla pianificazione delle risorse.
Per inciso, qual è la causa del ritardo del 2659? Ma naturalmente un guasto al treno. Avevo detto che Trenord stava concedendo il bis, no?

Alle 18:15, alla stazione di Pioltello, gli schermi elencano un treno per Sesto San Giovanni in ritardo di 5 minuti, un treno per Bergamo in ritardo di 10 minuti, e un suburbano per Treviglio in ritardo di 10 minuti: non bisogna scontentare nessuna linea, quando si gestiscono i disservizi lombardi.
E per fortuna che l'assessore Sorte ha promesso che il servizio resterà invariato, nel 2018, senza aumento delle tariffe dei biglietti, ma con un gran numero di guardie private a bordo dei treni (non sovraffollati) a verificare che tu abbia il biglietto, quando il treno resta fermo per 40 minuti senza spiegazione, e tu ti annoi e non sai come ammazzare il tempo.

giovedì 18 maggio 2017

Dopo lo sfacelo dei treni, ecco il collasso degli impianti della rete ferroviaria lombarda

Lunedì 15 maggio 2017, il treno delle 14:25 da Milano Centrale per Verona arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo, tutte le carrozze occupate, ma pochi passeggeri in piedi.
L'inizio di settimana è quindi accettabile: incredibilmente, ho viaggiato per un giorno intero senza incontrare disservizi rilevanti (se si esclude il mistero dei perenni ritardi sui treni che vanno a Brescia e Verona).

Nella mattinata di martedì 16 maggio 2017, il treno 10456 da Cremona per Milano Certosa arriva nelle vicinanze della stazione di Milano Lambrate alle 7:44, e si ferma senza che vengano date spiegazioni.
In seguito, il treno giunge a destinazione con 12 minuti di ritardo.
La coincidenza con il treno per Milano Centrale delle 7:49 non va persa solo perché il 2160 in questione è in ritardo di 15 minuti.
La causa è un guasto agli impianti della stazione di Pizzale-Lungavilla, che secondo l’annuncio causerà ritardo fino a 15 minuti per i treni delle linee di Sestri Levante, Novi Ligure, Genova.
Infatti, sugli schermi è possibile leggere che il 2180 da Sestri Levante ha 25 minuti di ritardo, mentre il treno 2181 diretto a Sestri Levante ha 30 minuti di ritardo.
La scritta relativa ai 15 minuti persiste anche alla stazione di Milano Centrale, sebbene alle 8:05 risulti che il treno 2181 (ancora fermo in stazione) ha un ritardo di 50 minuti.
Solo gli annunci sonori vengono corretti, precisando che i treni potranno subire ritardi o cancellazioni (come è noto, FNM e Trenitalia costringono i passeggeri a vane attese di almeno 40 minuti, prima di comunicare che il treno è stato cancellato; in questo modo, impediscono a questi fastidiosi cittadini che pretendono di usare un servizio pubblico che hanno pagato due volte, di cercare soluzioni alternative, anche se più lente). Alla stazione di Milano Lambrate si osservano ritardi di 5 minuti e ritardi di 10 minuti rispettivamente per due treni e per un treno che viaggiano su linee non coinvolte nel guasto: come mai?
Il treno 2180 arriva infine a destinazione con 36 minuti di ritardo, cioè più del doppio della stima dichiarata dalle società del gruppo Ferrovie Dello Stato.
Il treno 2181 riesce a partire con un ritardo di 62 minuti.

Nella stessa mattinata, il treno 10758 Bergamo-Milano Porta Garibaldi arriva con 22 minuti di ritardo, mentre il 10760 Bergamo-Milano Centrale arriva con 25 minuti di ritardo.
Alle ore 13:00, l’annuncio è stato corretto in ritardi fino a 30 minuti, variazioni o cancellazioni . Ma il guasto agli impianti non è più temporaneo: è cronico, come il dissesto di tutti gli impianti delle linee “convenzionali”, quasi come se le società del gruppo Ferrovie Dello Stato preferissero spendere tutto il loro denaro (pubblico) a vantaggio dell’esclusiva e limitata clientela dell’Alta Velocità, piuttosto che eseguire la dovuta manutenzione delle strutture ferroviarie del servizio pubblico (da loro sprezzantemente definiti “convenzionale”), il quale trasporta ogni giorno un numero di cittadini superiore a quello dell’AV, ma le cui tasse vengono usate solo a vantaggio dell’elite benestante e privilegiata in questione.

Nella mattinata di mercoledì 17 maggio 2017, alla stazione di Milano Lambrate le informazioni visive continuano a fornire informazioni secondo criteri opinabili.
Alle 7:46, gli schermi indicano come “in partenza” il treno delle 7:43 per Milano Centrale, nonostante il convoglio abbia già lasciato da tempo la stazione.
Risulta invece cancellato il suburbano S9 24109, causa guasto al treno, dopo aver accumulato un ritardo di 14 minuti.
Come noto, per Trenitalia e Trenord, un treno che parte e che poi si guasta irreparabilmente non è un treno “cancellato” e non rientra nelle statistiche che il Gruppo Ferrovie Dello Stato sbandiera trionfalmente sulle pagine della rivista ”Note” che produce e regala a nostre spese. Ovviamente, il ministro Delrio Graziano e l’assessore Sorte Alessandro tacciono, invece che pretendere che nelle statistiche c ompaia la voce “treni partiti e cancellati causa guasto”.
La responsabile della manutenzione di questi treni regionali è l’azienda lombarda FNM: qualcuno ha mai sentito Sorte Alessandro parlare dei guasti a catena che hanno afflitto i treni negli ultimi mesi, a causa della mancata manutenzione preventiva da parte di FNM, la quale aveva inspiegabilmente esaurito le scorte dei pezzi di ricambio necessari?

Nella serata, alla stazione di Milano Centrale, è segnalato un guasto agli impianti della stazione di Carnate, con conseguenti ritardi.
Da segnalare la mancata preparazione di un treno per Salerno, che causa un ritardo di 20 minuti, aumentato poi a ritardo di 30 minuti.

Nella stessa giornata, altri guasti:


Problemi sulla linea per Milano: impianti di circolazione in tilt.

«Possibili ritardi fino a 15 minuti a causa di un guasto agli impianti che regolano la circolazione dei treni tra le stazioni di Paderno Robbiate e Calusco d’Adda». lo annuncia Trenord.

Grottescamente, nella stessa giornata, l'assessore Sorte Alessandro dimostra di vivere come sempre in un'altra realtà, dove i treni evidentemente funzionano:


«Sia che passi l’emendamento, sia che venga stralciato - ha continuato Sorte - le tariffe non aumenteranno nel 2018. E anche il servizio rimarrà invariato».

Parlare di “servizio invariato” a fronte dell’ennesima giornata dell'ennesima settimana di guasti e ritardi sembra una autoparodia involontaria, o forse un’ammissione di impotenza e incapacità.
E ci mancherebbe solo che il prezzo dei biglietti aumentasse: quale sarebbe la motivazione, viste le continue mancate erogazioni del servizio?
Bisogna aumentare il prezzo per non poter usufruire del trasporto pubblico? 
E davvero Sorte ha merito in questo risultato?

Come sempre, gli unici a dare informazioni un po' più oggettive sono i giornalisti "a gratis" (tipo Mara Ventura di Sabina Guzzanti) che lavorano per MetroNews, riferendo la parte avuta dal M5S nel cancellare dalla Legge di semplificazione la norma che permette aumenti delle tariffe dei treno in caso di investimenti (finanziari), il che vuol dire che gli autori della Legge (la maggioranza) volevano invece aumentare le tariffe, alla faccia degli annunci di trionfo di Sorte.

Da notare anche la citazione dell'incendio sulla Voghera-Milano, con ritardi di 20 minuti.

Riguardo al silenzio del ministro Delrio Graziano, a parte la sua filosofia personale sul mentire alle persone che vuoi manipolare esposta durante un apericongresso del Partito di Destra guidato dal suo capoccia Renzi Matteo, bisogna convenire che si tratta di un comportamento condiviso dai suoi colleghi.
L'ennesima dimostrazione che ai governicchi Renzi e Gentiloni premono solo gli interessi di imprese, imprenditori e manager, viene dalla rivelazione di un disastro ambientale che ebbe luogo più o meno all'epoca in cui la ministra Guidi dormiva con un rappresentante delle lobby petrolifere, mentre invece Renzi faceva di tutto per far affondare il referendum sul rinnovo gratuito delle concessioni alle trivelle petrolifere. Chissà come mai l'evento fu tenuto nascosto? E davvero nessuno al governo ne sapeva nulla? Si trattava di un governo di incapaci, di inetti o di minorati mentali, per restare all'oscuro di un tale avvelenamento del suolo pubblico?


Capita che un centro oli, un impianto di estrazione del petrolio, inizi a “perdere liquidi” ad agosto dell’anno scorso. Liquidi che, fatalmente, si disperdono nell’ambiente circostante, più precisamente nel sottosuolo. Succede che la perdita prosegua fino a novembre, sino a raggiungere l’interessante cifra di 400 tonnellate di petrolio sversato. Accade che l’ente che gestisce l’impianto in questione riveli la lieta novella solo qualche giorno fa, incidentalmente, a un tavolo tecnico convocato dal governo, stando a quanto riportano i principali media.

Alla diffusione della notizia dello sversamento non si sono registrate particolari reazioni pubbliche, anche solo in termini di domande o dubbi, sulla compatibilità di quella presunta condotta del gestore dell’impianto, che si chiama Eni, con quelle norme del Codice dell’ambiente. Tutto quello che emerge è l’intenzione di alcuni enti pubblici di un’ispezione futura, dopo che Eni stessa ha ammesso gli sversamenti.

Succede, infatti, che il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, intervistato sulla questione, dichiari, restando serio, che il “suo Ministero non ha competenze sul Cova (Centro oli Val D’Agri, ndr) perché il titolo V della Costituzione non gliele assegna”.

abbiamo trovato un’altra norma, di segno opposto, ancora nel Codice ambiente, richiamata dal succitato articolo 242: prevede che, in casi del genere, il medesimo ministro dell’Ambiente, “in qualsiasi momento, ha facoltà di: a) chiedere all’operatore di fornire informazioni su qualsiasi minaccia imminente di danno ambientale o su casi sospetti di tale minaccia imminente; b) ordinare all’operatore di adottare le specifiche misure di prevenzione considerate necessarie, precisando le metodologie da seguire; c) adottare egli stesso le misure di prevenzione necessarie” (art. 304, c. 3).

forse il ministro voleva dire questo: non essendogli pervenuta alcuna informativa dal Prefetto, perché i responsabili dell’impianto non hanno effettuato alcuna immediata comunicazione, non ha potuto attivare alcuno dei poteri\doveri di cui è investito.

Nella mattinata di giovedì 18 maggio, alla stazione di Treviglio il treno 2090 delle 7:30 da Brescia per Milano è cancellato.
Un annuncio rende noto che i treni di tutte le linee (pure i Cremona) subiranno ritardi fino a 30 minuti, variazioni o cancellazioni per il prolungarsi della manutenzione agli impianti della linea nella stazione di Brescia.
Come si apprende in seguito, ma solo tramite internet, i treni cancellati sono sei, e il guasto (chiamato con leggerezza “inconveniente tecnico”) è avvenuto alle 5 :00, per cui quello che stiamo osservando è un mancato servizio che si protrae da più di due ore, altro che “inconveniente”.
Un’altra cosa da notare è che Trenord non dichiara che il disservizio è causato da “motivi non dipendenti da Trenord”, frase che invece l’azienda ci cala solertemente sulla testa non appena può scaricare le responsabilità altrove.
 
Salta inoltre all’occhio la mancanza dell’aggettivo “convenzionale”, quello con cui si indica con disprezzo le vecchie linee ferroviarie del trasporto pubblico. Dati i precedenti di abuso di potere e conflitto di interessi da parte dell’azienda Trenitalia nella gestione dei FrecciaRossa, avallati da ministri e assessori chiusi in un imbarazzante mutismo, ci stupirebbe lo scoprire che il guasto si è verificato sulla linea dell’Alta Velocità, e che i treni regionali vengono soppressi per consentire ai FrecciaRossa di viaggiare sulle linee convenzionali?

Sempre a Treviglio, il treno 10456 delle 7:22 per Milano Certosa è composto da carrozze a un solo piano, dopo alcune settimane di carrozze a due piani e servizio dignitoso.
Di tutti i giorni per far regredire un servizio a malapena dignitoso, Trenord sceglie proprio oggi, il giorno in cui la linea parallela da Brescia è fuori servizio da due ore, e i pendolari che ne usufruiscono sono costretti a riversarsi su altre corse già sature della loro fetta di pendolari.
Il 10456 arriva alla stazione di Milano Lambrate in ritardo, facendoci perdere la "coincidenza" delle 7:49 per Milano Centrale: un volgarissimo viaggio tra Treviglio e Milano Lambrate che dura 27 minuti, e nessuno obietta.

mercoledì 17 maggio 2017

2017: si attendono gli effetti del quadruplicamento della linea Treviglio-Milano del 2007.

Nella mattinata di giovedì 11 maggio 2017, c'è un treno guasto tra Somma Lombarda e Sesto Calende.
Di conseguenza, il treno 2143 da Domodossola ha 61 minuti di ritardo: sembra surreale ma è più di un'ora di ritardo, nuovamente per un guasto a un treno, dopo mesi di malagestione e mancata erogazione del servizio per guasti su guasti causati dalla mancata manutenzione dei treni di FNM causa esaurimento dei pezzi di ricambio, per non parlare della terribile morte di un passeggero.
 Chissà se quello guastatosi oggi è uno dei "treni nuovi" continuamente annunciati da gente come Delrio Graziano, Mazzoncini Renato e Sorte Alessandro?

Su un'altra linea (la mia), il treno 2059 Milano Centrale-Verona viaggia con 7 minuti di ritardo: per tutti i treni della linea Verona-Brescia-Milano, il ritardo minimo di 5 minuti è una costante, da quando sono stati imposti da Trenitalia i costosi ed elitari treni FrecciaRossa. Le istituzioni trovano che questa discriminazione tra cittadini, con penalizzazione per la maggioranza che usa il trasporto ferroviario pubblico, non abbia nulla di sbagliato: infatti tacciono.

Il treno 2274 Bologna C.le-Milano Centale viaggia con 8 minuti di ritardo.
Il treno 2094 Brescia-Milano Centrale viaggia con 6 minuti di ritardo.

Nella serata, alla stazione di Milano Centrale il treno delle 18:10 per Biasca (stazione inesistente sul sito my-link.it) ha un ritardo di 15 minuti, a causa di un guasto a un passaggio a livello in prossimità della stazione di Seregno.
Le infrastrutture ferroviarie, la cui manutenzione è a carico dell'erario pubblico, cadono a pezzi: cosa fanno RFI e le altre società del Gruppo Ferrovie dello Stato? Cosa dice il ministro Delrio? E l'assessore Sorte?
Nulla. Sono tutti impegnati a celebrare investimenti in autostrade e simili, nonostante anche queste crollino (quelle vecchie; a loro interessano quelle nuove che arricchiscono gli imprenditori "amici").
Il treno da Bellinzona ha 20 minuti di ritardo.
Persino un treno per Torino (forse un AltaVelocità?) ha un ritardo di 20 minuti.

Il treno 2077 per Verona delle 17:25 è saturo già alla partenza, e i passeggeri si accumulano nei corridoi.
Parte in ritardo, ma a bordo non viene diffusa nessuna spiegazione in merito. Tutti, però, tranne Delrio Sorte e collusi con la dirigenza di Trenitalia, possono vedere due FrecciaRossa transitare (in ritardo) sui binari ai lati del binario del treno 2077.
Il treno arriva a Treviglio con 8 minuti di ritardo.
Da menzionare una rumorosa e sguaiata scolaresca delle superiori che si distingue per l'idiozia. Non sono da meno i docenti, che hanno pensato bene di far rientrare questa scolaresca con un treno dei pendolari nell'ora di punta. E credevano anche di trovare posto?

Nella mattinata di venerdì 11 maggio 2017, la realtà della #LombardiaConcreta in opposizione alla #LombardiaInventata della #LegaNord, di Maroni Roberto e di Sorte Alessandro si fa sentire ancora.
Il treno 10914 Brescia-Milano è cancellato.
Il treno 2068 Verona-Milano viaggia con 8 minuti di ritardo.

A metà giornata, il treno 10911 da Sesto San Giovanni per Brescia viaggia con 7 minuti di ritardo.


Nella serata, il treno 2077 delle 17:25 da Milano Centrale per Verona è saturo, caotico, intasato di bagagli e turisti e pendolari e migranti, e arriva a Treviglio con un ritardo di 10 minuti.
Come sempre, la folla di passeggeri causa resse, spintonamenti e blocchi del deflusso di passeggeri: ma il personale ferroviario non si fa vedere, o non interviene. A Trenord infatti non interessa dare un servizio ai passeggeri, e usa il proprio personale (e quello aggiuntivo generosamente pagato dalla regione Lombardia di Maroni Roberto con denaro pubblico) per verificare che i pendolari non stiano viaggiando senza biglietto. Ma chi verifica che Trenord fornisca veramente il servizio per cui è pagata, dato che lo stesso Sorte Alessandro non sa nulla al riguardo, e si limita a leggere le veline che gli fornisce la stessa Trenord?

E chissà se qualcuno mai (la Corte dei Conti?) chiederà conto ai vari assessori lombardi alla mobilità e ministri dei trasprti riguardo a queste osservazioni:


A dieci anni dall’attivazione del quadruplicamento ferroviario tra Milano e Treviglio

Il quadruplicamento Milano-Treviglio è costato oltre 450 milioni di euro

I quattro binari ci sono dal 2007, ma solo nel giugno 2009 è entrato in vigore l’orario ferroviario regionale studiato sulle nuove potenzialità offerte dai quattro binari.
Secondo i tecnici i treni avrebbero potuto raddoppiare, da 200 a 400 come media giornaliera, invece sono poco più di 300; e i quattro binari sarebbero dovuti servire a diversificare il servizio da Venezia, Brescia, Bergamo e Cremona da e per Milano via Treviglio, servizio che invece risulta ancora insufficiente lungo parecchie direttrici.

martedì 16 maggio 2017

Aumento della razione del cioccolato a Treviglio Ovest

Nella mattinata di Lunedì 8 maggio 2017, la settimana inizia con un treno guasto.
E' il treno 2607 Milano Centrale-Bergamo delle 8:05, che cumula un ritardo di 35 minuti. Il motivo è sempre lo stesso: Trenord, FNM e l'assessore Sorte Alessandro continuano a vantare "nuovi" treni che però non compaiono quasi mai nelle ore di punta del trasporto pendolare, e quando compaiono sono di modelli già vecchi (come i Vivalto), e flagellati da difetti strutturali che contrastano fortemente con la definizione di "nuovi treni".
Ma l'importante è la propaganda, magari col silenzio o la compiacenza dei servizi del telegiornale regionale del TG3. E' così che funziona la #LombardiaConcreta di Maroni Roberto, Formigoni Idem e soci.
Da notare che il sito di Trenord, My-link.it, non sa neppure del ritardo di questo treno, e si limita a comunicare un laconico "non partito".

Il treno 2090 Brescia-Milano Centrale arriva con 15 minuti di ritardo.
A mezzogiorno, il treno 2068 Verona-Milano centrale arriva con 6 minuti di ritardo.
Chissà come mai, il quadruplicamento della linea ferroviaria in questione non ha ancora portato nessun miglioramento: i treni Treviglio-Milano sono sempre guasti, in ritardo, impegnati in soste non spiegate.
Viene quasi il sospetto che il trasporto pendolare venga fraudolentemente sacrificato agli interessi del privatizzando FrecciaRossa, un servizio mirato a una scarna fetta di viaggiatori benestanti, e un'attività che Trenitalia non vede l'ora di piazare in borsa, per arricchire i privati con i profitti che derivano dal lasciare tutte le spese di manutenzione ferroviaria (RFI) a pesare sulle casse dello Stato e dell'erario (cioè dei soldi delle tasse degli stessi pendolari che, oltre a pagare il servizio due volte, devono patire disservizi e ritardi per facilitare i FrecciaRossa).
Peccato che ministri e assessori come Delrio Graziano o Sorte Alessandro non vedano lo scandalo di questo cortocircuito da ladroni statalizzati.

Nella serata, spicca un disagio destinato ad assumere crescente frequenza: sia la linea convenzionale che quella ad Alta Velocità per Torino portano ritardi di 60 minuti a causa di un guasto agli impianti del nodo di Torino.


Nella mattinata di Martedì 9 maggio 2017, alla stazione di Treviglio, il treno 24755 per Bergamo parte in ritardo di 15 minuti (perché?); arriva a destinazione con un recupero di 1 minuto.
Il treno 2290 Bologna C.le-Milano Centrale arriva alla stazione di Milano Lambrate con 15 minuti di ritardo.

Nella serata, il treno 2077 delle 17:25 per Verona parte dalla stazione di Milano Centrale con carrozze già sature, perchè Trenord e FNM da anni non prendono atto del flusso di pendolari che affolla questa linea, e forniscono solo carrozze a un piano in numero insufficiente a trasportare i passeggeri in maniera dignitosa.
Il caldo sul treno è soffocante, e nessuno del personale viaggiante si fa vedere: dove sono le guardie giurate volute da Sorte Alessandro, pagate con denaro pubblico dalla regione Lombardia, ed effettivamente regalate a Trenord per fare propaganda? Dov'è il controllore? Dov'è l'aria condizionata a bordo di queste carrozze obsolete?
Alla stazione di Treviglio, i passeggeri devono spintonarsi a vicenda, per scendere dalle carrozze, a causa della densità dei passeggeri stipati ovunque.
Contemporaneamente, altri passeggeri lottano per salire a bordo, senza che si veda un solo ferroviere a contenere il caos.
Da segnalare l'anziano astioso e confuso che sale a bordo, spintonando chi cerca di scendere, e bloccando il deflusso.

Mercoledì 10 maggio 2017, alla stazione di Milano Centrale, il treno 2077 delle 17:25 per Verona parte con 5 minuti di ritardo, che non vengono spiegati, ma tutti i passeggeri possono vedere come il treno pendolare resti fermo, mentre intorno ad esso due treni Frecciarossa arrivano o partono non esattamente nell'orario previsto. Quasi come se qualcuno (chi? Trenord? Trenitalia? RFI?) abbia deciso che i treni d'elite debbano avere la priorità sui treni dei pendolari, in caso di ritardo dei primi.
E' l'inizio di un disservizio che da oggi diventa regolare: l'unica cosa di cui Trenord riesce a garantire la frequenza, infatti, è proprio il disservizio.
Purtroppo, nessuno nelle istituzioni scelte per tutelare gli interessi dei cittadini (come Delrio Graziano o Sorte Alessandro) trova nulla da ridire in merito.

Gli organi di informazione, per incapacità o incompetenza o ignoranza, si appiattiscono sulle posizioni di questi rappresentanti delle istituzioni.


La novità a partire dall’11 giugno, Sorte: «Stiamo risolvendo un problema che da 8 anni sembrava senza soluzione»

I pendolari della Bassa avranno quattro nuove fermate alla stazione Ovest.

La novità verrà introdotta con il nuovo orario estivo in vigore dal prossimo 11 giugno.
A spingere per un potenziamento del secondo scalo cittadino era stato l’assessore regionale alla Viabilità Alessandro Sorte, che si era preso l’impegno, nonostante le critiche dei pendolari Bergamo che da sempre osteggiano le fermate alla Ovest perché, a loro parere si allungherebbero i tempi di percorrenza.
Ci fosse una sola fonte di informazione che precisi che il "problema" della stazione di Treviglio Ovest è stata la soppressione delle fermate dei Bergamo-Milano, avvenuta 8 anni fa.
Nessuno, a partire dalla corte di Formigon Roberto dell'epoca, ha mai detto che il problema del sovraffollamento dei Bergamo-Milano andava risolto con motrici più potenti, maggior numero di carrozze a due piani, e aumento delle corse.
No. A tutti è andato bene il taglio della fermata di Treviglio Ovest, con tutti i problemi di traffico interno alla città di Treviglio (e inquinamento dell'aria) che ciò ha comportato.

E ora, con il solito stile della razione di cioccolato in 1984 di Orwell, ecco che si parla di "nuove fermate", di "potenziamento", e di "problema" generico: alla faccia dell'informazione di regime delle dittature.

domenica 7 maggio 2017

Causa ritardi fino a 5 minuti, Trenord cancella il treno


Venerdì 5 maggio, Trenord cancella il treno Cremona-Milano Certosa 10456, senza spiegazioni di sorta.
Alla stazione di Treviglio, dove il treno è annunciato come cancellato, un annuncio rende noto che i treni provenienti da Cremona subiranno ritardi fino a 5 minuti a causa di un guasto temporaneo agli impianti della stazione di Treviglio.
Sul sito di Mylink, non è possibile veder informazioni sul treno 10456. Il sito risponde: "nessuna corrispondenza trovata". Peccato che nel "programma orario", il treno esista.
Come mai Trenord non vuole neppure comunicare che il treno è stato cancellato?

Da dove si deve cominciare, per elencare i pregi di questa ennesima prova di squallore delle ferrovie regionali lombarde, accompagnata necessariamente dall'hashtag #LombardiaConcreta? Su chi va scaricata la colpa, questa volta? E' RFI che gestisce la tratta di Cremona, oppure Trenord e FNM? Che differenza fa, dato che tutte queste aziende sono riconducibili a Ferrovie Dello Stato e/o alla regione Lombardia? Com'è possibile che un treno sia stato cancellato, e che gli annunci parlino di ritardi di 5 minuti? Perchè gli impianti di circolazione continuano a guastarsi, ma la giunta della regione Lombardia di Maroni Roberto e Sorte Alessandro preferisce spendere soldi pubblici incose inutili?
Alcuni esempi degli interessi di Sorte Alessandro e colleghi:
- sorveglianza privata sui treni (che dovrebbe invece essere fornita da Trenord);
- finanziamento ai pendolari benestanti che usano il FrecciaRossa Brescia-Milano (quando invece servono treni regionali più capienti, e più corse negli orari di punta);
- finanziamento ad autostrade fallimentari come la BreBeMi, che è sempre semivuota ma ingoia denaro come un aspirapolvere (e invece serve più trasporto pubblico, che infatti ha i mezzi sovraccarichi).

Incredibile a dirsi, l'infomobilità gestita da RFI si degna di riportare informazioni sui disservizi di ieri, 4 maggio 2017, sulla linea Milano-Brescia (che di solito RFI ignora spudoratamente).
O almeno sembra: infatti l'informazione parla di un rallentamento iniziato alle 8:45 per un guasto agli impianti, quando invece il problema imperversava almeno dalle 7:00 (o forse si tratta di due guasti diversi? Nella stessa giornata?).
RFI parla anche di "ritardi fino a 30 minuti", quando invece i treni hanno raggiunto anche i 60 minuti di ritardo.
Dove vive il personale di RFI?
Perchè i dati che riporta sono così falsati?
Sono questi dati falsi che le società del Gruppo Ferrovie dello Stato utilizzano per magnificare le prestazioni dei treni di Trenitalia sulla loro rivista "Note", con statistiche incredibilmente positive che non hanno alcun riscontro nella realtà esperita dai viaggiatori?
Dov'è il ministro dei trasporti Delrio Graziano, di fronte a questa ennesima dimostrazione della cialtroneria deliberatamente fraudolenta delle società del Gruppo Ferrovie dello Stato, da Trenord a Trenitalia a RFI? Dorme?
Oppure è a un apericongresso del PD di Renzi Matteo, specializzato ormai da anni nell'ignorare i problemi reali dell'Italia, discutendo invece di questioni irrilevanti che vengono montate ad arte con l'assistenza dei media per creare un clamore che offuschi le poche voci che ancora lottano per denunciare lo sfascio dei servizi pubblici e la malagestione dello Stato e delle sue finanze da parte delle istituzioni stesse? 

Restando sempre in tema 4 maggio, alle 13:24 un treno regionale guasto blocca la linea Brescia-Verona, causando ritardi fino a 20 minuti (così dice RFI, per cui i ritardi saranno arrivati fino a 40 minuti, se ci basiamo sulle menzogne del caso precedente).

Tornando a oggi 5 maggio, alle 17:15, nella stazione di Milano Centrale, un annuncio rende noto che a causa di un guasto agli impianti tra le stazioni di Locate e Certosa di Pavia, i treni subiranno ritardi fino a 10 minuti.

Ma ovviamente non bastano tutti questi ritardi, guasti agli impianti, guasti ai treni: ci devono essere anche le carrozze cronicamente sottodimensionate rispetto al flusso di passeggeri.
Il treno 2077 Milano-Verona delle 17:25 parte saturo, e si riempie ulteriormente alla stazione di Milano Lambrate. I passeggeri (con numerosi bagagli a seguito) si stipano ovunque. A Treviglio, bisogna farsi strada a spintoni, per scendere dalle carrozze, che comunque non diventano più vivibili, perchè altri passeggeri salgono a loro volta, occupando quel poco spazio rimasto libero.

Ma a fronte di tutti questi disagi, servizi mancanti, inefficienze e servizi sospesi, la risposta di ministri e assessori come Delrio Graziano e Sorte Alessandro è quella di investire riversare denaro pubblico dove non è necessario nè dovuto, come i privatizzandi Frecciarossa o i servizi di vigilanza privata o le autostrade, raccontando intanto di aver agito secono la volontà dei cittadini.


giovedì 4 maggio 2017

Guasto agli impianti dopo Brescia, con ritardi fino a 20 minuti: 25 minuti, 30, 60, 40 e così via. La matematica è un'opinione per Trenord e RFI

Mercoledì 3 maggio 2017, il treno 10456 viaggia dalla stazione di Treviglio a quella di Milano Lambrate continuando a rallentare, specialmente dopo la stazione di Melzo.
Fino a pochi mesi fa, ci veniva raccontato che ciò era dovuto a importanti lavori strutturali eccetera (cioè la menzogna per nascondere le vere attività: strutture per favorire i privatizzandi FrecciaRossa, tutte costruite con denaro pubblico).
Adesso Trenitalia non parla più di questi importanti lavori, ma il treno continua a rallentare, come se dovesse dare segretamente la precedenza a qualcosa di innominabile.
Il treno arriva a Milano Lambrate alle 7:50, e il suo ritardo farebbe saltare la "coincidenza" del 2160 delle 7:49 per Milano Centrale. Ma anche questo treno da Arquata Scrivia è in ritardo a sua volta.
Di quanto? Non si sa: sul marciapiedi del suo binario 12, lo schermo con le informazioni è spento. Di nuovo.
E pensa un po': da tutti gli schermi sui marciapiedi è stato rimosso l'orologio analogico: altri lavori di manutenzione, o semplice rimozione di catorci imbarazzanti?
Anche lo schermo della scala d'accesso al binario 8, sottopasso nord, è ancora guasto.
Comunque sia, la stazione di Milano Lambrate continua a guastarsi nel silenzio di RFI, Trenord, Trenitalia, FNM, regione Lombardia, giornali e telegiornali. Tanto, a chi interessa? Qui i FrecciaRossa non devono certo fare sosta.

Nella serata, il treno 2077 delle 17:25 per Verona Porta Nuova esce da Milano Centrale e si ferma. E arranca. E arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo. Accade ogni sera, ma non c'è mai spiegazione: Trenord ha nuovamente perso l'uso della favella (e degli altoparlanti).

Giovedì 4 maggio 2017, la #malaferrovia di #LombardiaConcreta torna a farsi sentire con forza.
Alla stazione di Treviglio, il treno 10904 da Brescia per Milano Greco Pirelli ha 25 minuti di ritardo, che diverranno 29 minuti di ritardo all'arrivo.
Il treno 2054 da Verona per Milano Centrale ha 30 minuti di ritardo che diverranno 31 minuti di ritardo all'arrivo.
Gli annunci (a cura di chi? RFI?) rendono noto che i treni subiranno ritardi fino a 20 minuti. Come al solito, le società del Gruppo Ferrovie dello Stato vivono in un altro mondo, dove "fino a" significa "maggiore di": e infatti i ritardi citati, di 25 e 30 minuti, difficilmente si conciliano con la frase "fino a 20 minuti".
Ma questo genere di menzogne è tipico di Trenitalia e Trenord. E se il ministro Delrio Graziano o l'assessore lombardo Sorte Alessandro non ritengono di doverle contestare, chi siamo noi utenti per criticare?
La causa del ritardo è un guasto agli impianti di circolazione tra le stazioni di Brescia e Ospitaletto Travagliato.
E' davvero singolare come Trenitalia e Ferrovie dello Stato abbiano riversato milioni di Euro nelle strutture dell'Alta Velocità Brescia-Milano, ma nessuno trovi i miserabili soldi necessari per effettuare la manutenzione preventiva della linea "convenzionale" che serve i treni dei pendolari straccioni.
 
Per lo Stato e le aziende che appartengono allo Stato, è preferibile investire in un servizio classista che serve un'elite di cittadini benestanti (a cui la regione Lombardia finanzia il viaggio sui FrecciaRossa) piuttosto che garantire un servizio a quei cittadini che hanno pagato e pagano le tasse per costruire e mantenere le linee ad Alta Velocità, ma devono viaggiare sui catorci del servizio pubblico.
Dal ministro Delrio Graziano non c'è da aspettarsi molto, e non solo perchè è arrivato per ultimo: durante uno degli apericongressi del suo Partito di Destra, voluti dal suo padrone Renzi Matteo, Delrio ha infatti spiegato che l'importante è fingere di avere a cuore una questione, e non certo saperla gestire. E' esattamente la sua filosofia per quanto riguarda i treni, dato che permette all'AD di Trenitalia, Mazzoncini Renato, di continuare a comportarsi come se dirigesse un'azienda privata che deve solo pensare a fare profitto (usando denaro pubblico).
Ma se non altro, signor dipendente statale Delrio, quando ha inaugurato l'Alta Velocità Brescia-Milano, non avrebbe potuto esimersi dal raccontare ai microfoni del TG3 che Alta Velocità e trasporto regionale si sarebbero aiutati a vicenda? Va bene voler solo fingere di interessarsi ai cittadini non abbienti, ma c'è bisogno di deriderli apertamente?

A suo beneficio (dato che nel suo mondo di benestante queste informazioni sulla realtà non arrivano, e anche quando Delrio era a Treviglio a celebrare l'AV, non si è accorto dello sfascio dei treni regionali che funestava quella stessa stazione), elenchiamo le conseguenze del guasto appena citato:
treno 2090 Brescia-Milano, 60 minuti di ritardo (alla faccia di "fino a 20 minuti");
treno 10906 Brescia-Milano, 31 minuti di ritardo;
treno 10908 Brescia-Milano, cancellato tra Brescia e Rovato, 41 minuti di ritardo;
treno 2056 Verona-Milano, 40 minuti di ritardo;
treno 2092 Verona-Milano, 22 minuti di ritardo.
Per i trevigliesi che tentano la fortuna col treno 10456 da Cremona per Milano delle 7:23, ecco che il detto treno arriva di nuovo a Milano Lambrate alle 7:50, facendo di nuovo saltare la "coincidenza" per Milano Centrale delle 7:49. O forse no, perchè il 2160 in questione è di nuovo in ritardo di 6 minuti.
Ma, ovviamente, finchè i FrecciaRossa producono dividendi per i futuri azionisti privati, il trasporto pubblico può continuare a sfasciarsi ogni settimana.