mercoledì 30 maggio 2018

29 maggio: lo sfascio di Trenord continua, e anche Trenord ammette che le chiacchiere pre-referendum di Maroni Roberto su investimenti e nuovi treni erano solo fumo negli occhi degli elettori gonzi

 #LombardiaConcreta
Martedì 29 maggio 2018, cosa è cambiato nel disservizio ferroviario della regione Lombardia, che si vanta di essere così all'avanguardia?
Nulla: a rotoli andava prima, e a rotoli va adesso, solo che il cambio di gestione politica nella giunta regionale, col passaggio da Maroni Roberto a Fontana Attilio, insieme al disastro ferroviario di Pioltello, ha fatto cadere la facciata di efficientismo sensazionalistico con cui veniva occultata la malagestione di Trenord, affidata per anni ad amministratori voluti dalla Lega Nord, i quali hanno devastato l'azienda, e adesso ogni giorno è per i lavoratori e studenti pendolari un doloroso promemoria dell'incapacità leghista al massimo della sua forma.

Il treno 10456 Cremona-Milano Certosa arriva a Milano Lambrate con 10 minuti di ritardo. In seguito, li recupera, ma a Milano Lambrate salta la coincidenza per Milano Centrale delle 7:49.


O meglio, salterebbe: tale coincidenza, il 2160 di Trenitalia, è in ritardo di 6 minuti, e ironicamente compensa l'inefficienza di Trenord.



#LombardiaConcreta
E' una fortuna: l'alternativa offerta da Trenord per raggiungere Milano Centrale, e cioè il treno 2090 delle 7:53, arriva con un ritardo di 18 minuti.









Nella stessa giornata, il 2054 Verona-Milano porta 16 minuti di ritardo.










Ieri, 29 maggio 2018, abbiamo partecipato al Tavolo territoriale del Quadrante Est del servizio ferroviario regionale che si è tenuto in Regione Lombardia.
Al tavolo erano presenti Trenord, Rfi e regione Lombardia, con la presenza anche dell’Assessore Terzi. Vogliamo ringraziare proprio l’assessore per la sua presenza (non scontata in questo genere di riunioni), presenza che vogliamo considerare primo impegno verso una rinnovata attenzione verso i problemi dei cittadini viaggiatori.
I dati sulla puntualità che ci ha comunicato RL ci confermano quello che stiamo vivendo ovvero una netta diminuzione della puntualità (passata dal non lusinghiero 79% dell’anno 2017 al 66 % riferito alle linee del quadrante Est, con crolli fino al 40% per la Bergamo – Milano via Carnate). Trenord ha ammesso che ci sono ancora problemi derivanti dall’incidente di Pioltello, con rallentamenti sulla linea per via della manutenzione della rete ma (e forse soprattutto, aggiungiamo noi) c’è anche un problema legato all’età dei treni circolanti (treni vecchi sono più soggetti a guasti e inaffidabilità) e a mancanza di personale che Trenord sta provvedendo a reclutare.Proprio sul lato del “materiale rotabile” regione ha attivato le gare per l’acquisto di nuovi treni, i primi dei quali arriveranno solo tra due anni (dove non si sa).
Altre informazioni di carattere più pratico che riguardano le nostre linee:- La consueta riduzione estiva dell’orario avverrà tra il 05/08 e il 26/08- Per manutenzione rete, la linea Bergamo – Brescia verrà chiusa la settimana di Ferragosto e il servizio effettuato con autobus- Per la manutenzione del ponte di Paderno, si prevede di finire la fase progettuale per la fine dell’anno e l’inizio dei lavori verso luglio 2019
Da sottolineare l'ammissione, da parte di Trenord e regione Lombardia, della falsità propagandistica degli annunci di Maroni Roberto, di cui parlavamo già nel luglio 2017: I veri numeri della bufala di Maroni dei 160 treni per ottenere voti alle elezioni e al referenum inutile.
Le cifre di investimenti in Euro e la quantità di treni nuovi che Maroni aveva sparato in quell'occasione, come fuochi d'artificio per far felice il popolo bue, erano una spudorata manipolazione a scopo elettorale, dalla quale erano state omesse verità fondamentali: la giunta della regione Lombardia si impegnava a parole a stanziare denaro (pubblico) che poi non è stato stanziato (come denunciato dai parlamentari regionali del M5S), e i primi treni sarebbero arrivati solo tre anni (3 ANNI) dopo quelle dichiarazioni.
L'assenza di denaro e il ritardo clamoroso della reazione di Maroni a uno sfascio che si prepara da anni, e che nel 2018 raggiunge il culmine, molto prima del presunto "rimedio" annunciato da Maroni, non è forse la prova della totale incapacità amministrativa della Lega Nord, che per anni ha dettato legge coi suoi dirigenti imposti a FNM e Trenord, solo per produrre un risultato concreto così vergognoso?

Come la regione Lombardia di Maroni Roberto e l'azienda pubblica FNM si rivelano totalmente incapaci di rinnovare in tempo il parco ferrovuario lombardo, pur trovando invece risorse a non finire per costruire autostrade in continua perdita e utilizzate solo da una esigua fetta di lombardi, così si rivela incapace la stessa Trenord (coi suoi dirigenti scelti dalla Lega Nord) di procurarsi un organico adeguato per gestire il servizio ferroviario regionale. Inspiegabilmente, dopo anni di scioperi dei ferrovieri costretti a continui straordinari, Trenord si ritrova incapace di coprire tutte le corse che deve erogare, e taglia il servizio: il motivo è che non ha personale a sufficienza. E SE NE ACCORGONO SOLO ADESSO? MA CHE RAZZA DI DIRIGENTI HA SCELTO, LA LEGA NORD?


Trenord e RFI giustificano i ritardi sulla Verona-Milano con un guasto agli impianti di circolazione tra Melzo e Treviglio.
Ma ciò non convince, se i ritardi si verificano tra Verona e Treviglio.

E non si capisce perchè il treno 10906, Brescia-Milano Greco Pirelli sia cancellato. Nè Trenord lo spiega.

Nè si spiega il ritardo di 22 minuti del 2068 Verona-Milano.






La  proposta di Trenitalia per rimediare al disastro di Trenord (della quale è socia al 50%, pur non avendo mai erogato i treni che avrebbe dovuto erogare), esposta dal TG3 Regione Lombardia, prevede: soppressioni dimezzate, aumento della puntualità, 161 nuovi treni in servizio entro quattro anni.
Secondo il TG3, Trenitalia vuole investire 1 miliardo e 600 milioni di Euro, cioè la stessa cifra che era disposta a spendere la regione Lombardia: quindi, ancora una volta, si conferma la falsità delle chiacchiere di Maroni del 2017. La regione era "disposta a spendere" significa che da luglio 2017 a marzo 2018, la giunta di Maroni non ha stanziato quel denaro, e non ha commissionato la costruzione di alcun nuovo treno. E Maroni lo sapeva benissimo, ma ha deliberatamente parlato come se si trattasse di una decisione già presa, di denaro già stanziato, e di acquisti già in corso. 

Ultima affermazione del TG3: Trenitalia vuole controllare il 51% di Trenord, per gestire l'azienda e scegliere l'amministratore delegato, a riprova del fatto che sinora è stata la Lega Nord a sceglierlo, perchè aveva pieno potere sull'azienda, e ha così portato agli scandalosi risultati odierni.
E come mai allora Fontana Attilio non menziona questo fatto, e continua a parlare del disastro di Trenord come se fosse solo colpa di Trenitalia, e lui non c'entrasse nulla?

domenica 27 maggio 2018

25 maggio: Trenord continua a non erogare il servizio, mentre la Lega Nord di Fontana Attilio continua a infischiarsene

#LombardiaConcreta
25 maggio 2018: se ieri il modernissimo modello del convoglio 10456 Cremona-Milano funzionava così bene da visualizzare data e ora sbagliate sugli schermi interni, oggi il 10456 si presenta nella forma di decrepito convoglio a due piani del secolo scorso, uno di quei treni le cui carrozze sono vistosamente rattoppate dentro e fuori, con sedili sfondati dall'uso e il solo pregio di avere finestrini che si possono aprire e chiudere, e che restano chiusi quando serve (a differenza dei treni appena acquistati dalla ex giunta della regione Lombardia di Maroni Roberto, Lega Nord, con incredibile dispendio di denaro e vanterie elettorali).
Dov'è finito il convoglio modernissimo, dunque? Dopo la favolosa prestazione di ieri, è forse di nuovo in manutenzione?
E chi lo sa.
Trenord può raccontarci quanto vuole che il treno 10456 di oggi ha cumulato solo 3 minuti di ritardo: la verità è che il treno a Milano Lambrate porta 5 minuti di ritardo. Se li si somma al tempo per correre verso il binario 12 tra la folla, salire le anguste scalinate della stazione e raggiungere il marciapiedi, il risultato è scontato: molti dei viaggiatori del 10456 non riescono a salire sul 2160 delle 7:49 per Milano Centrale. Alla faccia della "coincidenza".

Trenord propone come alternativa il 2090 delle 7:53, che però è in ritardo di 5 minuti.
E' l'ennesimo quarto d'ora buttato via sui treni di Trenord o in attesa degli stessi dentro stazioni dall'aspetto atroce.
Non che importi a nessuno. Di certo non alla Lega Nord, o alla sua  giunta della regione Lombardia, che non solo detiene il controllo di FNM, la quale controlla il 50% di Trenord, ma da anni nomina la dirigenza di entrambe le aziende in questione. E il risultato si vede.


Nel pomeriggio, la gestione di Trenord sulla linea Verona-Milano regala le solite catene di ritardi senza giustificazione.
 Il treno 2072 arriva con 45 minuti di ritardo.











E si accavalla al 2074, che cumula 12 minuti di ritardo.










 #LombardiaConcreta

E causa una partenza in ritardo del 2077 delle 17:25.

L'annuncio visivo nella stazione di Milano Centrale comunica una partenza in ritardo di 5 minuti.
Il treno parte invece con un ritardo di 14 minuti.
E, come ogni venerdì, è demenzialmente sovrasaturo di passeggeri, turisti, bagagli enormi, famiglie, cani e puzza.
Ma a Trenord interessa forse fornire un convoglio con capienza adeguata all'aumento periodico dell'affluenza di passeggeri?
Ovviamente no: costa di più.
E alla Lega Nord interessa forse sorvegliare Trenord perchè eroghi un servizio adeguato al denaro pubblico che le viene erogato in abbondanza?
Ovviamente no: l'importante sono i ricchi stipendi per i dirigenti (in quota Lega Nord), e i bonus loro elargiti per via degli utili che l'azienda macina non erogando il servizio per cui viene pagata.
#LombardiaConcreta
Chi non se la sente di viaggiare su questa trappola infernale, può ripiegare sul treno suburbano 23061 per Treviglio. Che arriva con soli 3 minuti di ritardo, ma in compenso impiega 52 minuti per coprire la stessa distanza che il treno 2077 percorre in circa 30 minuti.
Curiosamente, nella prima carrozza su cui salgo è attivo il riscaldamento alla massima potenza.
In una giornata in cui a Milano ci sono 28° Centigradi.
Il personale di bordo non si vede, e di certo non interviene: difficile non chiedersi se il capotreno sia uno dei dipendenti di Trenord che passa moltissimo tempo sui social media a insultare i pendolari che segnalano la malagestione sistematica e quotidiana dell'azienda Trenord, non avendo essi alcun altro mezzo per protestare contro il sopruso che subiscono, dato che le istituzioni pubbliche regionali in mano dalla Lega Nord fanno da anni le orecchie da mercante (oppure, come nel caso di Fontana Attilio, parlano in tono minaccioso della bassa qualità del servizio ferroviario di #LombardiaConcreta, senza però far seguire alle chiacchiere alcun atto concreto, salvo in ultimo defilarsi dando la colpa allo Stato e alla gestione nazionale, ed esigendo che Trenitalia ripari il giocattolo che la Lega Nord ha disfatto).

Per completare la giornata, Trenord continua a non erogare il servizio sulle linee suburbane tutte lombarde e volute dalla regione Lombardia.


Treno suburbano 20245, Seveso-Milano Rogoredo: cancellato da Milano Bovisa.
E ha pure 6 minuti di ritardo.







Treno suburbano 23086 Treviglio-Gallarate: cancellato.

Treno suburbano 23075 Varese-Treviglio: cancellato dalla stazione di Busto Arsizio.



Anche dalla linea ferroviaria di Lissone arrivano resoconti di malagestione analoga: da anni, Trenord non eroga treni con capienza sufficiente per l'afflusso medio dei pendolari lavoratori, e da anni Trenord se ne infischia. Adesso, in aggiunta, Trenord continua a cancellare corse nelle fasce orarie di punta dei pendolari.
Secondo l'articolo, i pendolari sono in rivolta: non resta che chiedersi se questi stessi pendolari hanno votato Lega Nord, negli ultimi anni.


Vagoni come carri bestiame e pendolari costretti a “lottare” per salire sul treno, spesso senza nemmeno riuscirci. Ogni mattina, da mesi (se non da anni), alla stazione di Lissone va in scena la solita, triste, storia.
I pendolari restano a terra
Ieri mattina, giovedì, oltre un centinaio di pendolari diretti a Monza e Milano non sono potuti salire sui convogli a causa del canonico sovraffollamento.
Dopo la soppressione del treno diretto ad Albairate delle 7.12, anche il successivo convoglio proveniente da Chiasso e diretto a Rho è arrivato allo scalo lissonese con 25 minuti di ritardo.
Una vera doccia fredda per le centinaia di pendolari che regolarmente devono fare i conti con un servizio certamente non all’altezza delle aspettative.
Utenti in rivolta
Nella fascia tra le 6.57 (orario di passaggio dell’S11 25221) e le 7.43 (orario di passaggio dell’S9 24111) a Lissone non si sarebbe quindi fermato alcun treno nonostante il transito dei due regionali diretti a Milano Centrale.
Al momento dell’arrivo del suddetto S9 24111 il marciapiede del binario 1 della stazione di Lissone risultava decisamente sovraffolato. Il capotreno del 24111 lasciava ammassare quanta più gente possibile facendo partire il treno in condizione di assoluta mancanza di sicurezza.
Questo il commento di pendolare, esasperato da una situazione che ha raggiunto i limiti della sopportabilità e della decenza.
Nonostante questo dopo la partenza del treno a Lissone sono rimasti a terra ancora un centinaio di persone.
Il sindaco ricevuto dai vertici di Trenord
Nelle scorse settimane il sindaco Concetta Monguzzi aveva incontrato i vertici della società che gestisce il trasporto ferroviario regionale.
Leggi anche:  Inquilini morosi alle case comunali di Limbiate due su tre non pagano
Più di una volta il primo cittadino era riuscito a strappare promesse e rassicurazioni, ma spesso rimaste disilluse e inascoltate.

venerdì 25 maggio 2018

24 maggio: sui suoi treni modernissimi, Trenord non sa neppure che giorno e che ore siano.

Prima ritardi e soppressione dei treni ora carrozze chiuse e viaggiatori stipati nei pochi vagoni a disposizione.
E' la linea del Tilo, il servizio transfrontaliero che collega il Canton Ticino con la Lombardia grazie alla collaborazione tra le ferrovie svizzere e Trenord.
Il problema delle carrozze chiuse segnalato a Como, in Svizzera non esiste proprio. «Sulle nostre tratte - spiega l’addetto stampa Patrick Walser - non ci risultano essere problemi di questo tipo».
Quello che succede sui treni che viaggiano tra Como e Monza, la direttrice 6: «Saliamo e troviamo le carrozze chiuse e così ci dobbiamo infilare e stipare tutti negli stessi vagoni. L’ultima volta è successo martedì ma in questi mesi è capitato spesso. Abbiamo chiesto spiegazioni al personale presente e ci è stato detto che in base al numero di vagoni deve essere garantito un numero proporzionale di addetti. Se però il personale non è sufficiente, come tutta risposta chiudono le carrozze».
E Trenord? Dalla società, che è nata dall’unione di Trenitalia e Ferrovie Nord, partecipanti al 50%, arriva la conferma: «Il treno delle 8.12 di martedì 22 maggio era un treno “a doppia composizione” che prevede la presenza di due capitreno ed era agibile solo per metà per l’assenza di personale da adibire all’assistenza dei passeggeri nel secondo convoglio».

24 maggio 2018. A Trenord non basta erogare un servizio insufficiente in termini di capienza nelle fasce orarie di punta, cancellare treni perchè non manutenuti e perennemente guasti, cancellare treni perchè non ha saputo assumere personale a sufficienza, fornire informazioni vaghe o errate a passeggeri che restano continuamente rinchiusi per ore su treni guasti e privi di assistenza.
Trenord deve anche fare di peggio, come succede col 10456 Cremona-Milano Certosa. Questo "modernissimo" e costoso convoglio di modello Vivalto o similmente malprogettato  stupisce oggi i passeggeri anche con l'aggiornamento impeccabile dei dati di viaggio: quando il treno riparte da Treviglio, alle 7:23, sugli schermi interni del treno risultano essere le ore 4:24. E sebbene accada il 24 maggio, la data riportata sullo schermo è 21/5/2018.
Restiamo in attesa di sapere in che modo gli strenui difensori del carrozzone parastatale di Trenord targati Lega Nord troveranno il modo di imputare anche questa malagestione a Trenitalia, lo Stato, l'Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria, Rfi, i pendolari o l'oroscopo avverso.
Ovviamente, il treno 10456 arriva a Milano Lambrate con 10 minuti di ritardo, facendo saltare la coincidenza per Milano Centrale delle 7:49.

Ovviamente, sempre a Milano Lambrate, la successiva corsa per Milano Centrale, cioè il 2090 da Brescia delle 7:53, è in ritardo di 8 minuti. Complimenti ancora a Trenord, Maroni Roberto, Sorte Alessandro, Fontana Attilio e #LombardiaConcreta.







Tra i disservizi, compare l'immancabile mancata erogazione di servizio: il treno 105690 è cancellato senza spiegazione.

giovedì 24 maggio 2018

23 maggio: la vergogna delle ferrovie della Lombardia è solo sui quotidiani regionali. Se accadesse a Roma, telegiornali e quotidiani nazionali scatenerebbero una crociata mediatica.

#LombardiaConcreta
Inspiegabilmente, la Lega Nord di Maroni Roberto ha taciuto per anni sul mancato contributo di Trenitalia al funzionamento del servizio ferroviario della Regione Lombardia, e nello stesso tempo ha sempre difeso a spada tratta l'operato di Trenord, sostenendo che il servizio era eccellente e che continuava a migliorare.
Adesso, il rimpiazzo di Maroni, tale Fontana Attilio, pretende che siano Trenitalia e FS a farsi carico dello sfacelo di Trenord, senza spendere una parola sul perchè debbano essere queste aziende ad accollarsi l'intero fardello, o sul perchè dell'incogruenza tra quanto dichiarava il suo predecessore Maroni e lo sfascio in cui è sprofondata Trenord. Sembra quasi che Fontana voglia far cadere il servizio ferroviario lombardo nelle mani di Trenitalia per punire i pendolari che osano protestare: Fontana sa benissimo, infatti, che a Trenitalia (complice per anni il PD di Renzi Matteo) preme solo la promozione dei FrecciaRossa, che deve quotare in borsa; non appena avrà messo le mani su Trenord, Trenitalia macellerà ulteriormente il  trasporto regionale lombardo, sopprimendo e spostando le corse, prolungando i tempi, e facendo ancor più pressione di adesso per privilegiare il transito dei FrecciaRossa su qualunque linea, a costo di paralizzare il trasporto ferroviario che essa definisce "convenzionale".
E forse Trenitalia ha lasciato per anni che il servizio di Trenord si deteriorasse per arrivare proprio a questa situazione, in cui una Lombardia inetta e impotente avrebbe alzato bandiera bianca come sta facendo Fontana, ammettendo di aver fallito dopo anni di gestione cialtronesca del trasporto ferroviario, che era stata camuffata tramite dichiarazioni, operazioni cosmetiche di facciata e imbrogli lavorativi come quelli esposti dall'Ansf.

A che serve, quindi, denunciare lo sfacelo delle ferrovie lombarde, se tutti gli attori (cioè le istituzioni pubbliche di Regione e Stato) sono complici nel favorirlo per spianare la strada al servizio d'elite dei FrecciaRossa, sacrificando i diritti dei cittadini comuni senza battere ciglio, in nome del profitto e dell'alleanza coi ceti benestanti?

Mercoledì 23 maggio 2018: il trasporto ferroviario pubblico della regione Lombardia continua a non essere erogato.

Treni cancellati da Bergamo e Treviglio
Ecco nel dettaglio la situazione attuale, come riporta il sito in tempo reale di Trenord:
Direttrice Bergamo- Treviglio – Treni cancellati
Il treno 24754 (BERGAMO 06:20 – TREVIGLIO 06:50)
Il treno 24755 (TREVIGLIO 07:08 – BERGAMO 07:38)
Il treno 24760 (BERGAMO 07:50 – TREVIGLIO 08:20)
Il treno 24761 (TREVIGLIO 08:38 – BERGAMO 09:08)
Il treno 24798 (BERGAMO 18:50 – TREVIGLIO 19:20)
Il treno 24799 (TREVIGLIO 19:38 – BERGAMO 20:08)
Il treno 24802 (BERGAMO 20:20 – TREVIGLIO 20:50)
Il treno 24803 (TREVIGLIO 21:08 – BERGAMO 21:38)
Direttrice Bergamo-Pioltello-Milano – Treni cancellati
Il treno 24754 (BERGAMO 06:20 – TREVIGLIO 06:50)
Il treno 24755 (TREVIGLIO 07:08 – BERGAMO 07:38)
Il treno 24760 (BERGAMO 07:50 – TREVIGLIO 08:20)
Il treno 24761 (TREVIGLIO 08:38 – BERGAMO 09:08)
Il treno 24798 (BERGAMO 18:50 – TREVIGLIO 19:20)
Il treno 24799 (TREVIGLIO 19:38 – BERGAMO 20:08)
Il treno 24802 (BERGAMO 20:20 – TREVIGLIO 20:50)
Il treno 24803 (TREVIGLIO 21:08 – BERGAMO 21:38)
Collegamenti in tilt
Non va meglio nemmeno sulle direttrici Novara-Treviglio (via Milano) e Verona-Milano (via Brescia e Treviglio): anche qui ritardi e treni soppressi. Vediamo nel dettaglio.

Direttrice Novara-Milano-Treviglio
Il treno 10606 (TREVIGLIO 06:55 – NOVARA 08:42) è previsto in partenza con circa 20 minuti di ritardo perché è stato necessario prolungare i tempi di preparazione del treno, in sede di deposito.
Direttrice Verona-Milano – Treni cancellati
Il treno 4897 (BRESCIA 07:57 – VERONA PORTA NUOVA 08:47)
Il treno 4898 (VERONA PORTA NUOVA 13:22 – BRESCIA 14:17)

Potenziamento infrastrutturale
Scarse le informazioni sulle motivazioni delle soppressioni. Trenord ha pubblicato solo questo avviso:
“Si avvisa la gentile Clientela che, per lavori di potenziamento infrastrutturale (nella stazione di Cassano, ndr) da mercoledì 23 maggio a domenica 27 maggio 2018 la circolazione dei treni, dopo le ore 21.30, subirà delle modifiche. Per informazioni consultare il sito”.

Per non essere da meno della Bergamo-Treviglio, anche la linea suburbana Treviglio-Novara ha cura di non fornire il servizio durante le fasce di punta.

#LombardiaConcreta
Il treno 10625 Novara-Pioltello ha 15 minuti di ritardo per ritardo di un altro treno.

Chi si trova in stazione a Treviglio, sente un annuncio che dichiara un ritardo di 15 minuti per la partenza del treno 10610, causa guasto al treno.
Il sito trenord.it invece attribuisce il ritardo a un prolungamento dei tempi di preparazione del treno in sede di deposito: ora sappiamo con assoluta certezza che questa patetica perifrasi nasconde un guasto, cioè quella cosa che da sempre affligge i treni della linea suburbana, forse perchè si tratta di materiale rotabile scadente che la regione Lombardia di Maroni comprava astutamente a peso d'oro, o forse perchè l'azienda FNM in mano alla regione Lombardia non esegue la dovuta e costosa manutenzione, e vanta poi incredibili utili.
Anche il treno 10606, causa guasto al treno, ha un ritardo di 15 minuti.

Ingannevolmente, il treno 10456 Cremona-Milano sembra viaggiare in orario.
Ma, prima di entrare nella stazione di Milano Lambrate, il treno si ferma.
Il personale di Trenord a bordo del treno non fornisce nessuna spiegazione.
Il treno accumula 7 minuti di ritardo.
I passeggeri perdono la coincidenza col 2160 delle 7:49 per Milano Centrale.


La successiva corsa per Milano Centrale da Milano Lambrate è alle 7:53.
Si tratta del treno 2090, gestito sempre da Trenord, che però ha 14 minuti di ritardo.






La successiva corsa per Milano Centrale da Milano Lambrate è alle 7:54.
Si tratta del treno 2290, gestito questa volta da Trenitalia, che però ha 8 minuti di ritardo.

E anche oggi, si arriva a perdere un quarto d'ora e a consumare un'altra ora di permesso, buttata via su treni fermi o in stazioni schifose ad attendere treni in ritardo.



Immancabile un aggiornamento sui disservizi della linea suburbana: già citata il treno 10606, partito in ritardo perchè guasto, accumula 38 minuti di ritardo.



martedì 22 maggio 2018

22 maggio: Fontana Attilio sta a guardare lo sfacelo delle ferrovie della Lombardia. Dopo che la Lega Nord ha dettato legge dentro Trenord per anni, adesso è solo Trenitalia a dover sistemare anni di malagestione denunciata continuamente dai pendolari

Mentre il servizio ferroviario erogato da Trenord contina a degradarsi, nella ridda impressionante di mancata erogazione dei servizi, disagi, disservizi, informazioni errate e via elencando che i pendolari lamentano da anni, e che ora si sono decuplicati, Fontana Attilio continua a restare con le mani in mano, affermando di attendere che Trenitalia presenti un piano industriale di rilancio di Trenord.

E' incredibile che sia la Lega Nord a dirlo, dopo aver dettato legge per anni dentro Trenord tramite FNM, piazzandovi tutti i dirigenti che le erano graditi e chiaramente in quota politica Lega o professionalmente agganciati ad essa, dopo essere stata in silenzio quando il direttore generale di Gibelli Andrea (voluto da Maroni Roberto) costrinse ad andarsene il dipendente fedele Franzoso Andrea che aveva denunciato il peculato del precedente dg Achille, dopo aver difeso a spada tratta le politiche dissennate di Trenord tramite l'aggressività offensiva dell'assessore Sorte Alessandro che accusava i comitati dei pendolari di ogni genere di interesse personale.
E' incredibile che sia la Lega Nord a dirlo, dopo aver fatto i porci comodi dentro FNM e Trenord per anni, e il messaggio è ovvio: "noi abbiamo banchettato col denaro pubblico finchè c'era da guadagnarsi; adesso che le magagne accumulatesi in anni di malagestione non possono più essere nascoste, che ci pensinor Trenitalia e lo Stato a sistemare il disastro".

Sarebbe incredibile che sia la Lega Nord a dirlo, se non fosse che la scarsa memoria dell'elettore medio si mescola al fanatismo ideologico (non supportato da fatti concreti, come si può vedere con la malagestione di Trenord), garantendo l'impunità politica eterna a certa gente.

Martedì 22 maggio 2018, continua la ridda di disservizi del trasporto ferroviario pubblico della Lombardia, gloriosamente ignorato da tutti coloro che detenevano il potere di denunciarlo (leggi Partito Democratico) finchè ha fatto comodo, e che ora starnazzano inutilmente nel consiglio regionale, fingendo di non essere stati tra le forze che inneggiavano ai soprusi attuati sistematicamente da Trenitalia per imporre i FrecciaRossa a danno del trasporto regionale.

Il treno 10456 da Cremona continua ad arrivare in ritardo di 10 minuti a Milano Lambrate.


Ma tanto la coincidenza 2160 Arquata Scrivia-Milano Centrale delle 7:49 è in ritardo di 11 minuti, anche se l'annuncio visivo dichiarava solo 5 minuti di ritardo.








Non va certo meglio con il 2090 Brescia-Milano Centrale delle 7:53. L'annuncio visivo parla di 5 minuti di ritardo, ma sono invece 15 minuti di ritardo.








Poco prima, il treno 2054 Verona-Milano Centrale accumulava 14 minuti di ritardo.

Come può una linea ferroviaria accumulare così tanti disservizi nella sola fascia oraria che frequenta un pendolare? E nel resto della giornata, che accade?
E le istituzioni cosa hanno fatto in questi anni in cui chiaramente una malagestione del sistema ferroviario stava fermentando per portare a questi risultati? Mentre i pendolari protestavano restando inascoltati, gente come Sorte Alessandro, Maroni Roberto, Delrio Graziano, Renzi Matteo, Gentiloni Paolo, cosa stava facendo? Dormiva? E i giornalisti, e i quotidiani, e i telegiornali, invece, da che parte guardavano?

 Il treno 24110 Albairate Vermezzo-Saronno viene cancellato fino a Milano Porta Garibaldi.
E accumula comunque 22 minuti di ritardo.




Il 10905 Milano Greco Pirelli-Brescia viene cancellato. E basta. Come accade quasi regolarmente.






Nel pomeriggio, si assiste al patetico spettacolo del 2070 Verona-Milano in ritardo di 37 minuti, senza spiegazione.



In seguito, il 2069 Milano Centrale-Verona ha un guasto e subisce 25 minuti di ritardo.
Il 2074 Verona-Milano Centrale è annunciato in partenza con 40 minuti di ritardo per ritardo del treno corrispondente. Ma è solo l'inizio dell'odissea dei suoi viaggiatori.
Ma è solo l'inizio. Il ritardo sale in fretta a 50 minuti di ritardo, e quando raggiunge 57 minuti di ritardo, il treno viene cancellato alla stazione di Treviglio.

Forse ciò permette ai passeggeri di usare un treno delle linee suburbane per raggiungere Milano?

Dipende.

Di certo i passeggeri del treno da Verona non hanno potuto usare il treno 10688 Treviglio-Novara, cancellato fino alla stazione di Milano Porta Garibaldi.
#LombardiaConcreta

E tutto ciò perchè il 10657 Novara-Treviglio ha terminato il viaggio per esigenze tecniche nella stazione di Milano Porta Garibaldi.
Improvvisamente Trenord diventa politicamente corretta, e "guasto" diventa "esigenze tecniche", e "cancellato" diventa "termina il viaggio". La sostanza della mancata erogazione del servizio per manifesta malagestione non cambia. Ma Fontana Attilio non ne ha colpa, e preferisce attendere che Trenitalia sistemi ciò che Maroni Roberto ha così ben gestito prima di lui.

#LombardiaConcreta

Il treno 2090 Milano Centrale-Brescia, famigerato per essere stato anticipato dalle 18:15 alle 17:50 senza alcun motivo (salvo avvantaggiare l'elite dei FrecciaRossa),  invece di subire il solito ritardo viene cancellato, dopo un'attesa di 50 minuti in cui Trenord è stata incapace di dire a chiare lettere ai passeggeri che era necessario cercare un altro treno per non arrivare a casa in spaventoso ritardo dopo una giornata di duro lavoro.

Per chiudere il cerchio, se la giornata è iniziata con un treno in ritardo da Cremona, ecco che finisce con il treno 10481 Milano Porta Garibaldi-Cremona che ha un ritardo di 14 minuti.







domenica 20 maggio 2018

18 maggio 2018 - il trasporto ferroviario della Regione Lombardia continua con ritardi, cancellazioni, soppressioni. Sotto lo sguardo di Fontana Attilio, che parla con tono sferzante per abbindolare gli allocchi, e intanto bada bene a non concludere nulla di concreto

18 maggio 2018.

Suburbano 24110 Albairate-Saronno: cancellato. Senza motivo.









Treno 20406 Piacenza-Milano Greco Pirelli.
Arriva a Milano Lambrate con 60 minuti di ritardo.
E viene cancellato.









Treno 10903 Sesto San Giovanni-Brescia.
Arriva con 24 minuti di ritardo.
E' cancellato da Sesto San Giovanni a Milano Lambrate.







Treno 10610 Treviglio-Novara.
Cancellato da Treviglio a Milano Certosa.
E accumula comunque 23 minuti di ritardo.

Da notare l'efficienza del sito di my-link.it (gestito da Trenord), che ci informa che il regionale 10610 diventa l'81904 a Milano Porta Garibaldi, e che il regionale 81904 diventa il 10610 a Milano Certosa.

Quale dei due treni è stato ucciso?


Treno 10766 Bergamo-Milano Porta Garibaldi: cancellatoSenza motivo.
Treno 10764: 15 minuti di ritardo causa ritardo di un altro treno.




Treno 10907 Milano Centrale-Brescia: 12 minuti di ritardoSenza motivo.




Treno 10924 Brescia-Sesto San Giovanni.
Cancellato.





#LombardiaConcreta

Il treno 2091 Brescia-Milano parte e arriva con 19 minuti di ritardo.

Non molti mesi fa, questo treno partiva alle 18:15, e intercettava una parte dei lavoratori pendolari che oggi invece si riversano in massa sul treno delle 18:25 per Verona (che ovviamente ferma anche a Brescia).

Per motivi ignoti (leggi: fare spazio ai FrecciaRossa, presenti anche sulla linea Milano-Brescia con la benedizione del ministro Delrio Graziano), Trenord ha anticipato questo treno di 25 minuti, rendendolo del tutto inutile per i lavoratori pendolari. Infatti il treno viaggia sempre con carrozze sottoutilizzate, sprecando quindi la propria capienza a danno del suddetto 18:25 per Verona.

Ma, siccome la lungimiranza e la competenza della dirigenza di Trenord, qui con l'interessamento diretto di Trenitalia, non ha mai fine, ecco che il treno 2091 non manca di avere una elevata frequenza di partenze in ritardo di 10 o più minuti.
A che è servito anticiparlo, se comunque Trenord e Trenitalia non sono in grado di garantirne l'orario di partenza, vanificandone l'utilità anche per il suo ridotto bacino di passeggeri?

#LombardiaConcreta
Anche il treno 2077, sempre sulla linea Milano-Treviglio-Brescia-Verona, che Trenord gestisce con favolosa efficienza, è in ritardo di 10 minuti. Senza spiegazione.
Come accade quasi quotidianamente.

Anche questa volta, il treno è sovrasaturo.

E' un problema che si ripete da anni: siccome raggiunge Verona, il treno attira turisti e famiglie di vaste dimensioni, con enormi bagagli a seguito.

Qual è la soluzione che hanno saputo erogare FNM e Trenord? Cambiare il modello di treno, dato che i convoglio erano anche vecchio e malconcio.
Ma il modello sostitutivo, pur essendo nuovissimo e acquistato dalla giunta regionale della Lega Nord di Maroni Roberto con grande strombazzare di annunci trionfali, non prevede spazi per bagagli ingombranti, e a malapena ospita borse da lavoro e zaini di studenti e forse qualche trolley di piccole dimensioni.
E i passeggeri continuano a viaggiare pigiati contro le porte di accesso, e negli angusti corridoi, privi di assistenza, di aria respirabile e di dignità.
E questo accade da anni, ma la dirigenza di Trenord ha una giustificazione esposta con arroganza per non aver fatto nulla in merito (la quale si traduce in "chissenefrega"), la giunta della regione Lombardia di Fontana Attilio critica a parole, lasciando intendere di non avere potere sull'azienda Trenord (eppure Fontana ha ammesso che è un'azienda pubblica, quando ha detto che del privato non ci si può fidare; eppure i dirigenti di FNM e di Trenord vengono scelti dalla Lega Nord tra gli amici di comprovata obbedienza e gli ex politici del suo stesso schieramento).




giovedì 17 maggio 2018

Treni in ritardo per eccessiva affluenza di passeggeri: lo sanno tutti tranne Trenord, che i treni di Trenord viaggiano sistematicamente saturi perchè offrono una capienza inadeguata ai numeri quotidiani dei pendolari ferroviari

#LombardiaConcreta #Trenord
Cosa succede quando il 10456 Cremona-Milano arriva alla stazione di Milano Lambrate con 5 minuti di ritardo, per l'ennesima volta?

Secondo le vigliacche statistiche manipolatrici di Trenord, azienda che la Lega Nord ha legittimato ad autocertificare la qualità del proprio servizio, nulla: un ritardo del genere è accettabile, è fisiologico, bla bla bla.

Peccato che questo "niente" sia valido solo nelle chiacchiere di Trenord e del suoi dirigenti, tutti quanti sempre intenti solo a tre attività da sempre prive di riscontro oggettivo: affermare che le proteste dei pendolari sono dovute a ignoranza, affermare che il servizio continua a migliorare, e affermare che in futuro saranno portate soluzioni ai problemi attuali. Ovviamente, il futuro non è mai oggi.

Nella realtà concreta dei fatti, invece, la stessa realtà che Trenord e i suoi dirigenti si rifiutano di ammettere, 5 minuti di ritardo bastano per costringere il pendolare lavoratore a consumare un'ora di permesso ogni giorno del mese. #DisserviziTuttiIGiorni #DisserviziOgniGiorno
Infatti, questo ritardo è sufficiente per perdere la "coincidenza" delle 7:49 per Milano Centrale.
Trenord e i suoi arroganti dirigenti, che passano il tempo solo a curare gli aspetti mediatici dell'azienda, infischiandose del disservizio oggettivamente erogato, risponderebbero che ci sono altri treni per Milano Centrale, pochi minuti dopo.

Vediamo cosa accade il 16 maggio 2018 a Milano Lambrate con questi favolosi treni successivi a quello delle 7:49.

#LombardiaConcreta #Trenord
Il 2090 Brescia-Milano Centrale delle 7:53 è dichiarato in ritardo di 5 minuti. Un'inezia, risponderebbe l'illuminata dirigenza di Trenord. Peccato che la dichiarazione sia falsa: il treno infatti arriva alle 8:03, e riparte alle 8:05. Sono 10 minuti di ritardo. Durante il tragitto verso Milano Centrale, si ferma, e subito dopo annuncia di essere in prossimità di arrivo nella stazione. E resta fermo altri cinque minuti. E quando arriva, ha un ritardo di 16 minuti.


#Trenitalia
I supremi infallibili dirigenti di Trenord risponderebbero però che a Milano Lambrate c'è il treno 2290 Bologna-Milano Centrale di Trenitalia (attenzione! Non è di Trenord, per cui in questo caso è colpa di Trenitalia, aggiungerebbero i dirigenti) alle 7:54.
Il treno è dichiarato in ritardo di 10 minuti.
La dichiarazione è falsa: alle 8:05, il treno ancora non si vede. E infatti arriva con 16 minuti di ritardo






#LombardiaConcreta #Trenord
Incapaci come sono di ammettere che la loro azienda è un fallimento quotidiano continuo, del tutto disinteressata a erogare un servizio ferroviario pubblico dignitoso in Lombardia, perchè tanto gode della protezione dei politici della Lega Nord (basta leggere le dichiarazioni di Fontana Attilio, che compie incredibili acrobazie linguistiche per non incolpare mai Trenord, ma lasciare intendere che i "cattivi" sono sempre e solo Rfi, Trenitalia, FS o lo Stato Italiano, a seconda del suo umore), i dirigenti risponderebbero che c'è il treno 2648 Mantova-Milano Centrale delle 8:03.
A parte il fatto che per il pendolare bloccato a Milano Lambrate ciò significa aver comunque cumulato 14 minuti di ritardo, c'è da considerare che il 2648 è in ritardo di 17 minuti.

Ed ecco che se ne va un'altra ora di permesso, perchè questa catena di disagi non è un'eccezione, bensì la regola quasi quotidiana dei disservizi erogati dall'impunitissima Trenord.

#LombardiaConcreta #Trenord
Osservando le linee suburbane di cui le giunte della regione Lombardia si erano tanto vantate, il 10651 è così guasto che parte con 15 minuti di ritardo, forse perchè il guasto è stato rilevato troppo tardi.
Curiosamente, su questo argomento Fontana e i dirigenti di Trenord tacciono sistematicamente. Forse perchè questi treni recenti che si guastano continuamente sono quelli di modello TSR (servizio regionale) acquistati da FNM, l'azienda a capitale pubblico che controlla metà di Trenord, e che appartiene alla regione Lombardia.

Il treno 23044 viene cancellato alla stazione di Milano Certosa. Senza spiegazione.
Il treno 23061 viene cancellato fino alla stazione di Milano Certosa. Dando la colpa all'altra cancellazione, e cioè senza spiegazione.

Nella serata, non può mancare il 2077 Milano Centrale-Verona delle 17:25, che si satura a causa della sistematica capienza insufficiente rispetto all'afflusso abituale di passeggeri (nonchè di bagagli per i quali non c'è spazio su questo schifoso modello "nuovo" acquistato dalla giunta regionale di Maroni Roberto). Ma non basta che i passeggeri debbano viaggiare in piedi, pigiati come sardine: devono anche subire 12 minuti di ritardo per arrivare a Treviglio.
Non si può affermare che la dirigenza di Trenord sia incapace di rilevare l'effettivo numero di passeggeri che usano i suoi treni nelle ore di punta: si può invece affermare che, dopo anni di servizio, la dirigenza di Trenord continua ad agire come se i suoi miserabili servizi fossero una risposta adeguata alla richiesta dei pendolari, e visti i risultati di sovraccarico e disagio sistematico, tale dirigenza si dimostra quindi ignorante dei numeri effettivi dei passeggeri, oppure totalmente menefreghista e priva di interesse a erogare un servizio adeguato, forse perchè comunque stipendi e bonus arrivano comunque, dato che l'azienda bada solo ad avere utili, infischiandosene di come li ottiene.
Mentre sui social network i dirigenti di Trenord (anonimamente) insultano i pendolari (cioè la parte lesa e priva di difese) accampando scuse indimostrabili (è colpa di tutte le altre aziende del gruppo FS, contro cui Trenord lotta eroicamente per erogare un buon servizio), ecco che il loro operato ancora una volta brilla di sorprendente adeguatezza: alla stazione di Treviglio, un annuncio sonoro rende noto che il treno 10917 ha un ritardo di 27 minuti per eccessiva affluenza di passeggeri.
E la cosa dovrebbe sorprendere? Con Trenord incapace di gestire i numeri dell'afflusso quotidiano, pur essendo questi arcinoti a tutti da anni, è ovvio che nel periodo primaverile possa capitare che una scolaresca in gita (evento noto a tutti tranne che agli intelligentissimi dirigenti di Trenord) mandi in crisi i convogli già strasaturi a causa di una malagestione che è il vanto della Lega Nord e della Lombardia.

Sorge una curiosità finale: ma l'azienda Trenord sa che il suo personale (anonimamente) si impegna così tanto a insultare i clienti dell'azienda stessa che osano sollevare proteste ed esprime critiche dopo aver subito disservizi di ogni genere, dai ritardi ai treni guasti alla mancanza di informazioni agli appuntamenti importanti mancati al lavoro perso?
E Trenord approva che i suoi dipendenti insultino i clienti dell'azienda?