venerdì 30 novembre 2018

30 novembre 2018: bocciate 5 linee su 8 nella bassa bergamasca anche per settembre


Sono cinque su otto le linee ferroviarie che interessano la nostra provincia lungo le quali il servizio di trasporto regionale è stato pessimo nello scorso mese di settembre. Si chiama «indice di affidabilità» e tiene conto dei ritardi e delle soppressioni dei treni linea per linea.
Così è scattato il bonus per acquistare il mensile scontato per il prossimo mese di dicembre. Sono interessati i pendolari delle linee Lecco-Bergamo-Brescia, Bergamo-Carnate-Milano, Bergamo-Pioltello-Milano, Cremona-Treviglio e Milano-Brescia-Verona. È stato promosso invece il servizio sulle linee S 5 e S 6 da Treviglio per il Passante di Milano e la linea Bergamo-Treviglio
Vale la pena di ricorda che Trenord ha ricevuto dalla coalizione di Formigoni Roberto e Lega Nord uno statuto che le consente di autocertificare la qualità de proprio servizio. E nonostante tutto quanto accaduto non solo nel 2018, ancora si vede.

Per completare la settimana, il treno 10471 Treviglio-Cremona subisce 66 minuti di ritardo.










Il treno 5362 Cremona-Brescia subisce 29 minuti di ritardo  per guasto al treno.

Il treno 10477 Treviglio-Cremona è cancellato  per guasto al treno.



Venerdì 30 novembre 2018: la mattinata dei guasti agli impianti di circolazione in Lombardia, senza che nessuno chieda a RFI come mai li sta gestendo così

Venerdì 30 novembre 2018 è giornata di ordinari disservizi continui nelle fasce orarie di punta del trasporto ferroviario di #LombardiaConcreta gestito da Trenord e RFI e Trenitalia, con Regione Lombardia (cioè la Lega Nord) a fare da garante impotente e quindi inutile.

Alla stazione di Treviglio, il treno 2054 Milano-Verona delle 7:05 arriva con 15 minuti di ritardo.









Il treno 10906 Brescia-Milano delle 7:27 accumula 18 minuti di ritardo.

In seguito, il treno 10910 Brescia-Sesto S. Giovanno parte con 15 minuti di ritardo.

Il treno 10905 non parte per guasto al treno.




Anche il treno 2090 delle 7:32 accumula 9 minuti di ritardo.
La causa è l'ennesimo guasto agli impianti, per la precisione alla linea elettrica, nella stazione di Brescia. Il guasto è di competenza di RFI, la stessa azienda che in questi anni ha ricevuto una quantità enorme di stanziamenti di denaro pubblico dal ministero per costruire la linea Alta Velocità Brescia-Milano (fatto) e manutenere linee "convenzionali" della Lombardia (fatto? Pare di no).
Durante le settimane del disastro ferroviario di Pioltello nel 2018, l'uscente ministro Delrio Graziano balbettava che RFI sarebbe stata oggetto di indagine per capire cosa avesse fatto degli stanziamenti: per una volta, Delrio avrebbe potuto ascoltare i pendolari che lo segnalano da anni, invece che festeggiare l'Alta Velocità a Treviglio, a fine 2017, raccontando che essa avrebbe aiutato il trasporto regionale, mentre tutt'intorno a lui giaceva l'ennesima settimana di ritardi e cancellazioni e guasti, di cui manco si è accorto.
Più grave ancora è il silenzio in massa dei parlamentari della Lega Nord, sia durate i loro governi come durante i governi del PD: con una complicità non dichiarata, hanno sempre e comunque evitato una qualunque interrogazione parlamentare per le inadempienze di RFI in Lombardia.

Sulla linea Cremona-Treviglio-Milano, il treno 10456 accumula 10 minuti di ritardo quando arriva alla stazione di Milano Lambrate.









La causa è nuovamente a carico di RFI: è l'ennesimo guasto a uno scambio tra le stazioni di Casalbuttano e Soresina.
Il treno 10464 accumula 25 minuti di ritardo per questo motivo.
Il treno 10458 accumula 15 minuti di ritardo per questo motivo.
Il treno 10453 accumula 13 minuti di ritardo per ritardo di altri treni in ritardo.


E cosa succede sulla linea suburbana che collega Treviglio a Milano, Varese e Novara? 
Succedono cancellazioni e guasti.
Treno 10611 Novara-Treviglio: 13 minuti di ritardo per ritardo di altri treni in ritardo.  
Treno 23006 Treviglio-Varese: cancellato da Gallarate.   
Treno 23021 Varese-Treviglio: cancellato fino a Gallarate.  



Dato che si parla di Varese,ecco un altro guasto alla linea elettrica di competenza di RFI, questa volta nella stazione di Varese, con possibili ritardi fino a 50 minuti

Cosa aspetta la politica a interrogarsi sull'operato di questa vorace azienda pubblica?

 
La linea Mantova-Cremona-Milano e derivate subiscono disagi simili, ma per ritardi senza motivazione e treni guasti.

Il treno 5078 Cremona-Pavia accumula 18 minuti di ritardo per ritardo di altri treni in ritardo.
Il treno 20334 Mantova-Parma accumula 18 minuti di ritardo per ritardo di altri treni in ritardo.
Il treno 5179 Cremona-Mantova accumula 28 minuti di ritardo per guasto al treno.









giovedì 29 novembre 2018

29 novembre 2018: la fantasia sconfinata di Trenord per giustificare i ritardi dei suoi treni

#LombardiaConcreta è #LombardiaSenzaDignità
Giovedì 29 novembre 2018.
Il treno 2077 Milano-Verona delle 17:25 accumula un ritardo di 10 minuti mentre viaggia tra le stazioni di Pioltello e Cassano.

La pagina della circolazione in tempo reale di trenord.it attribuisce il ritardo all'intervento delle forze dell'ordine per un passeggero non in regola col biglietto.
Una simile frase implica che il treno si fermi e resti fermo in attesa che la Polizia Ferroviaria si occupi del passeggero in questione.

L'episodio del passeggero non in regola avviene sull'ultima carrozza, e proprio tra le stazioni di Pioltello e Cassano. In tutto questo periodo, il treno non si ferma mai.

Tutti i passeggeri possono testimoniarlo, perchè è all'altezza di Cassano che il problema viene comunicato dal capotreno con un annuncio sonoro in cui richiede l'intervento nell'ultima carrozza dei militari presenti a bordo del treno (quelli che viaggiano in abiti civili, ma si identificano col capotreno per dare disponibilità a simili interventi). Sul 2077 viaggiano abitualmente due di questi militari.

Arrivato a Treviglio, il treno sbarca i passeggeri, ne carica altri, e riparte immediatamente.
La Polizia Ferroviaria della stazione non interviene, evidentemente perchè i due militari a bordo del treno sono bastati per dare supporto al capotreno (il quale infatti a Treviglio NON scende dall'ultima carrozza dove si è verificato il problema).

IN CHE MODO QUESTA SITUAZIONE PUO' AVER CAUSATO IL RITARDO DEL TRENO?
Benvenuti nel reparto FANTASIA SENZA PUDORE di TRENORD, dove ogni scusa è buona per incolpare altri delle proprie mancanze.

Sulla stessa linea, nelle stesse ore, accade di tutto.

Il treno 2078 Verona-Milano accumula 15 minuti di ritardo per guasto al treno.

Il famigerato treno "retrocesso" 2091 Milano-Brescia accumula 24 minuti di ritardo per ritardo del treno corrispondente.

Il treno 10917 Milano-Brescia accumula 14 minuti di ritardo per guasto temporaneo a non-si-sa-bene-cosa e di responsabilità non precisata (Trenord?).

Il treno 10921 non è ancora partito. Accumula poi 48 minuti di ritardo.

Vogliamo davvero credere che, in una linea sprofondata in un simile pantano di ritardi, guasti, informazioni omesse, il treno 2077 abbia subito un ritardo, senza mai fermarsi un momento nella corsa, perchè a bordo del treno nell'ultima carrozza c'era un passeggero che ha attaccato briga col capotreno ed è stato riportato alla ragione da due militari già a bordo?

E sempre sullo stesso tratto di binari, anche la linea Cremona-Treviglio-Milano ci mette del proprio.

Treno 10483 cancellato per guasto al treno.

Il treno si sarà guastato perchè qualcuno era salito senza biglietto?





29 novembre 2018: il pomeriggio di ritardi cancellazioni guasti sulla linea convenzionale Milano-Verona

Treno 10918 Brescia-Sesto San Giovanni: cancellato a Milano Greco Pirelli.
Treno 10915 Sesto San Giovanni-Brescia: cancellato fino a Milano Greco Pirelli.
E la causa? Treno guasto?

Treno 10916 Brescia-Sesto San Giovanni: cancellato a Milano Greco Pirelli per eccessivo ritardo del treno corrispondente (quale?).

Treno 10912 Sesto San Giovanni-Brescia: cancellato a Milano Greco Pirelli per eccessivo ritardo del treno corrispondente (quale?).

Treno 2073 Milano-Verona: ritardo di 21 minuti per guasto a uno scambio di competenza di RFI.

Treno 10922 Brescia-Sesto San Giovanni: cancellato per motivo ignoto. Ai passeggeri viene suggerito di prendere il treno che parte un'ora più tardi.
Treno 10923 Brescia-Sesto San Giovanni delle 18:46 (avviso delle 15:44): cancellato per motivo ignoto. Ai passeggeri viene suggerito di prendere il treno che parte un'ora più tardi.

Treno 2071 Milano-Verona: cancellato a Peschiera del Garda per motivo ignoto.
Treno 2076 Verona-Milano : cancellato fino a Peschiera del Garda per motivo ignoto.

Treno 2074 Verona-Milano: ritardo di 13 minuti per guasto momentaneo (non si sa a cosa).

Invece la nuova tratta dell'Alta Velocità funziona benissimo.




28 novembre 2018: ritardi, guasti e passeggeri arroganti

Treno 2073 Milano-Verona: 14 minuti di ritardo per guasto temporaneo che rallenta la circolazione ferroviaria su tutta la direttrice.
Guasto di cosa? E a chi compete? Chissà perchè a volte Trenord sorvola sui dettagli cruciali?
Ma, d'altra parte, questa azienda di proprietà della Regione Lombardia e di Trenitalia è stata creata con uno statuto che le permette di autocertificare il proprio operato, e di non rispondere al garante lombardo dei trasporti ferroviari (cioè la stessa Regione Lombardia che possiede Trenord, e che come garante dovrebbe invece tutelare i diritti dei viaggiatori). La tragedia è che chi ha votato l'attuale giunta della regione nemmeno è in grado di capire perchè questo sistema è marcio e dà i frutti fetidi che vediamo ogni giorno nel trasporto ferroviario regionale.

Nella serata, i guasti ai treni si ripetono, ovviamente nella fascia oraria di punta dei pendolari.
Treno 10917 Milano Greco Pirelli-Brescia: ritardo di 34 minuti per guasto al treno.
Treno 2077 Milano-Verona: 13 minuti di ritardo per guasto temporaneo che rallenta la circolazione ferroviaria su tutta la direttrice.
Treno 2079 Milano-Verona: ritardo di 22 minuti per guasto al treno.

Menzione d'onore all'arroganza del passeggero bresciano che sull'interregionale 2077 ha tenuto occupato un posto per una sua collega dalla stazione di Milano Centrale alla stazione di Milano Lambrate, negandolo a tutti i passeggeri rimasti in piedi, nonostante il convoglio continuasse a riempirsi.
Alle proteste dei passeggeri indignati dal suo inconcepibile comportamento arrogante e strafottente, il passeggero ha avuto la faccia di bronzo di rispondere che i passeggeri non si sarebbero indignati, se colui che chiedeva il posto (un indiano) non avesse avuto il biglietto. Anzi, in quel caso sarebbero stato zitti.
Un ragionamento insensato: per sapere che il passeggero indiano non è munito di biglietto, qualcuno deve chiederglielo. Se emerge che ne è privo, è perchè c'è il capotreno che gliel'ha chiesto e che se ne sta quindi occupando. Che motivo c'è per protestare e indignarsi?
I passeggeri si indignano quando, in assenza di capotreno a dirimere la questione, un bresciano arrogante e presuntuoso si mette a spadroneggiare dei posti su un mezzo pubblico, decidendo lui a chi assegnarli.
Il passeggero bresciano ragiona anche in termini ancor più demenziali, affermando che lui non è il primo a occupare un posto nella storia dei treni. Complimenti per la logica: se qualcuno domani sparasse a questo bresciano, allora non sarebbe certo il primo nella storia delle armi a sparare a qualcuno, per cui l'atto è legittimo.
Ancora complimenti al  bresciano per aver usato il sarcasmo (insensato) e il razzismo implicito ("se l'indiano fosse stato senza biglietto, sareste stati zitti") per giustificare l'abuso che stava commettendo.
Complimenti finali al bresciano per essersi atteggiato a vittima, come è tipico di questo genere di personaggio meschino, accusando chi lo criticava di "alzare la voce" e "aggredirlo": questo tipo di abuso, evidentemente, lo scandalizza.  Invece l'abuso di occupare un posto su un mezzo pubblico per qualcuno che non c'è, negandolo invece ai passeggeri presenti che devono restare in piedi, non lo scandalizza. Forse perchè questo è un abuso che viene fatto in silenzio, senza clamore. Sembra di osservare il metodo delle politiche della Lega Nord in Lombardia: fare tutto sottovoce, dietro le quinte, per arricchire gli amici, ma senza turbare l'opinione pubblica informandola dell'operato svolto col denaro pubblico.
Complimenti anche alla collega del bresciano, che a Milano Lambrate si è seduta sul posto a lei riservato dal suo amichetto "padrone del treno", e che alle critiche ha saputo solo rispondere con tronfia supponenza "è meglio che non vi risponda". Forse perchè la signora non aveva elementi con cui spiegare il diritto divino di cui è stata investita, o forse perchè avrebbe dovuto rivelare che lei è la padrona del treno a cui bisogna riservare il posto, mentre gli altri passeggeri sono feccia indegna.

Il treno 2077 ha la vettura di prima classe, che Trenord ha "ripristinato" quando la Regione Lombardia erogò alcuni nuovi treni di modello Vivalto; Trenord dichiarò che la prima classe è stata ripristinata per "motivi commerciali" e per la richiesta da parte dei "clienti".
Chi ha mai visto queste richieste? Solo Trenord ci garantisce che esistono.
Quanti sono i "clienti" che avanzano questa richiesta?
E quanti sono invece i "clienti" che da anni richiedono non la vettura di prima classe, ma cose come le seguenti?
a) treni in orario
b) treni più capienti
c) maggior frequenza delle corse nelle ore di punta
d) manutenzione dei treni
e) informazioni puntuali sui disservizi a bordo del treno
...e via di malagestione elencando?
Perchè Trenord scatta con solerzia alla richiesta di un numero infimo di passeggeri, e ignora invece da anni le richieste della stragrande maggioranza dell'utenza?

I dettagli sul guasto al treno della corsa 10917 mostrano che il ritardo di 32 minuti è successivo alla cancellazione del treno dalla stazione di Milano Greco Pirelli a Milano Lambrate.








Sulla linea Mantova-Cremona-Milano, il treno 2659 subisce 12 minuti di ritardo per guasto a un altro treno (quale?).



mercoledì 28 novembre 2018

28 novembre 2018: RFI e i guasti su due linee in una volta. Ma alla Lega Nord interessa solo asfaltare e cementificare e finanziare autostrade in costante perdita

28 novembre 2018: alla stazione di Treviglio, alle ore 7:20, i due treni per Milano 10456 delle 7:22 e 10906 delle 7:27 sono entrambi in ritardo di 10 minuti.

Gli annunci sonori di RFI rendono noto solo che il ritardo sulla linea Cremona-Milano è dovuto a un guasto agli impianti di circolazione (di responsabilità di RFI).

Ovviamente la prima domanda che ci si pone è: ancora?
Ovviamente a RFI non importa assolutamente nulla, forse perchè la dirigenza di Ferrovie dello Stato è la prima a non intervenire mai su RFI per chiedere cosa ne è di tutti gli stanziamenti per la manutenzione degli impianti ferroviari lombardi. E d'altra parte, i parlamentari leghisti lombardi non sembrano impegnarsi molto del proporre interrogazioni parlamentari in merito.

A questi due treni, si accoda il ritardo di 9 minuti del 2090 per Milano Centrale delle 7:33.

Come al solito, i commentatori esterni, con la loro indifferenza pelosa, noteranno che si tratta di ritardi irrilevanti. Nessuno di loro, infatti, ha mai vissuto una simile situazione, ed è completamente incapace di immaginarne conseguenze ed effetti.
Se tre treni sono in ritardo, significa che la massa di passeggeri che si cumula in stazione salirà sul primo di essi ad arrivare, il che significa un afflusso di passeggeri raddoppiato.
Ora, questi commentatori esterni sono ignoranti della realtà del servizio di Trenord, azienda che eroga sistematicamente convogli con capienza inadeguta su tratte e orari notoriamente affollati di pendolari: in altre parole, per i commentatori che non comprendono i tecnicismi, i treni arrivano a Treviglio da Brescia o da Cremona già affollati, e la massa di passeggeri abituale di Treviglio li satura.
Se la massa aumenta, le carrozze si sovrasaturano: i passeggeri viaggiano come bestie, stipati uno contro l'altro, con rischio di malori o peggio, se il treno dovesse deragliare.

Ma non basta: dieci minuti di ritardo del treno bastano a un pendolare per perdere le ultime corse della metropolitana  milanese ancora non sovrasature; una volta scattata l'ora di punta, anche accedere alle carrozze dell'ATM diventa un'impresa, e ne consegue l'obbligo di rinunciare a una o più corse, cumulando ulteriori ritardi prima di raggiungere il posto di lavoro.
Ma, ovviamente, i commentatori esterni che dispensano tanta saggezza non hanno la minima idea di cosa significhi alzarsi alle 6 del mattino ogni giorno per subire ogni giorno questo tipo di disservizio, e doverlo poi pagare con ore di permesso, oppure con recuperi serali, che significano uscire dal lavoro un'ora dopo l'orario previsto, e fare i conti con altri treni in immancabile ritardo che peggiorano ulteriormente la situazione, e perdere gli appuntamenti serali con il medico o altri servizi, e non poter fare la spesa prima che i negozi chiudano.
(A questo proposito, al sindaco Sala Giuseppe che risolve la cosa imponendo che certe categorie di negozi siano aperte anche la domenica, dico: Sala, a noi lavoratori la domenica servono anche le banche, le Poste, gli uffici comunali, gli ambulatori delle ASL, i servizi specialistici, le cliniche; cosa aspetti ad attivarti per garantire che siano tutti aperti anche la domenica?).

Treno 10456: convoglio di modello Vivalto, con le vetture di testa vuote. Come mai?
Perchè la climatizzazione non funziona: temperatura interna ferma a 15°C.


Sulle linee suburbane lombarde che collegano Treviglio, è Trenord a fornire il solito spettacolo di treni di fabbricazione relativamente recente (come recenti sono le infrastrutture delle linee suburbane) che continuano a sfasciarsi: si tratta di materiale di costruzione scadente, o si tratta di inadeguatezza delle competenze per la manutenzione?
E' più merito di Trenord o di FNM se il trasporto lombardo continua a incepparsi?
Treno 23015 Varese-Treviglio: cancellato a Busto Arsizio per guasto al treno.
 Treno 10607 Novara-Treviglio: ritardo di 12 minuti per guasto al treno.

La causa dei ritardi fino a 30 minuti sulla linea Cremona-Milano è un guasto a un passaggio a livello tra le stazioni di Soresina e Castelleone.
Alle ore 7:30, un annuncio comunica che il guasto è stato risolto, ma i treni 10453 e 10464 accumulano rispettivamente 12 minuti di ritardo e 18 minuti di ritardo.


Sulla linea Verona-Milano, il treno 2092 subisce 14 minuti di ritardo per ritardo di altro treno.
Il treno 10910 subisce 13 minuti di ritardo per guasto momentaneo che rallenta la circolazione (cosa si sia guastato, non è dato di saperlo).

Il treno 4897 subisce 13 minuti di ritardo per guasto momentaneo che rallenta la circolazione (cosa si sia guastato, non è dato di saperlo).



Intanto, il Fatto Quotidiano racconta ciò che da anni è il vero motore della politica lombarda (e cioè di Formigoni Roberto, Maroni Roberto, Lega Nord e gente accessoria come Penati del PD): non il trasporto pubblico, ma l'edilizia privata delle autostrade inutili, foraggiata in continuazione con contributi pubblici a perdere, tutti pagati dai cittadini e allegramente negati (salvo chiacchiere propagandistiche) al trasporto ferroviario regionale.

LOMBARDIA – Campione nazionale della “cura dell’asfalto” e prima in Italia per consumo di suolo, cresciuto dal 2012 del 18%. Era il settembre 2016 quando la giunta Maroni varò il primo Piano regionale dei trasporti, dopo 34 anni di vuoto legislativo. Con tanto di Valutazione ambientale strategica, lo strumento più evoluto di analisi ambientale a livello europeo, salvo poi ignorarne i risultati. Tutte, ma proprio tutte le nuove autostrade passarono l’esame, per un totale di 331 km su 715 di dotazione esistente. Gap infrastrutturale? Macché, la Lombardia è la terza regione in Europa per densità autostradale. Spiazzando le previsioni, vennero riesumate arterie come la Cremona-Mantova, estinta naturalmente per mancanza di finanziamenti, o la Broni-Mortara, autostrada del Gruppo Gavio bocciata in sede di valutazione ambientale (primo caso in Italia) vista la contaminazione che continua a mietere vittime in quella zona, già ferita dall’amianto della Fibronit.
Poi c’è la Tirreno-Brennero, 84 km tra Fontevivo e Nogarole Rocca, nel cremonese, in un quadrilatero già percorso da quattro autostrade. Qui tra contributo pubblico (900 milioni) e indennizzo di fine concessione (1,7 miliardi) Gavio potrebbe vedersi ripagata l’intera opera, appaltata al costruttore Pizzarotti. E ancora, la Pedemontana, la Verese-Como-Lecco, la Valtrompia, la Corda Molle (Brescia sud), la Bergamo-Treviglio. Costo complessivo: 11 miliardi, in buona parte destinati a Gavio, di cui 3,5 a carico di Stato, Regione e Anas. Per non parlare delle superstrade, come la Rho-Monza o la Vigevano-Malpensa. Più della metà dei soldi stanziati per le ferrovie, invece, andranno diritti all’alta velocità Treviglio-Verona e Milano-Genova (Terzo valico) per 8,2 miliardi, o ad opere contestate come il traforo del Mortirolo (300 milioni).
Tutti progetti passati senza uno straccio di valutazione costi-benefici indipendente, trasparente e comparabile, pratica introdotta solo di recente dal ministro Toninelli (prima erano gli stessi concessionari a valutare le proprie infrastrutture). Con poche eccezioni, i partiti hanno sempre visto come fumo negli occhi valutazioni super partes, perché avrebbero bloccato troppi progetti e interrotto la spirale elettoral-affaristica dalla quale hanno attinto a piene mani.

Emblema della nuova corsa all’asfalto è diventata, suo malgrado, la Pedemontana Lombarda. Osannata in egual misura da Formigoni e Penati, l’autostrada è ora un vessillo leghista a tutto tondo. Non importa che tra perdite e svalutazioni stia affossando pezzi importanti dell’impresa pubblica lombarda, che pagheranno i cittadini. “Nessuno stop all’autostrada, se il governo dovesse decidere di non finanziarla e non sostenerla, sarà sicuramente realizzata da Regione Lombardia”, ha tagliato corto il governatore Attilio Fontana.
A un terzo del tracciato (mancano altri 60 km) in 5 anni ha collezionato perdite per 58 milioni, malgrado potenti iniezioni di denaro pubblico. Non sono bastati 1,2 miliardi statali a fondo perduto, defiscalizzazioni per 380 milioni e garanzie regionali per 450 milioni: dopo tre decenni mancano ancora all’appello 235 milioni di capitale sociale e soprattutto 2,4 miliardi di finanziamenti privati, che le banche si guardano bene dal mettere. Sarà che il traffico è tuttora la metà delle previsioni e il pedaggio il più caro d’Italia. La capogruppo Serravalle, un tempo gioiello dell’imprenditoria pubblica, si sta dissanguando per ricapitalizzare la società e assorbire le perdite, mentre al piano superiore Asam (la finanziaria della Regione che ha in pancia Serravalle) ha chiuso i battenti con un buco di oltre 100 milioni. Il conto è presto fatto. Tra svalutazioni, perdite, contributi e defiscalizzazioni, i 90 km di Pedemontana sono già costati più di 2 miliardi alla collettività, senza contare le garanzie regionali, i futuri aumenti di capitale e i contenziosi. Per inciso, questi ultimi hanno generato oltre 2 milioni di spese legali in quattro anni, di cui 50mila incassati dall’avvocato di Maroni, Domenico Aiello, già difensore delle Regione in altre cause.
Dopo l’ok del Cipe nel gennaio scorso, la Lega non vuol nemmeno sentir parlare di sospensioni o moratorie. Lo scontro con i 5 Stelle in regione è continuo e dopo l’esposto all’Anac del senatore Gianmarco Corbetta potrebbero riaprirsi i giochi. Stesso scenario – più probabile – se entro 12 mesi dall’ok delle Corte dei Conti non arrivassero i finanziamenti, come previsto dal 2° atto aggiuntivo della Convenzione. A quel punto la palla passerebbe al governo e verrebbe ridiscusso il piano finanziario con sviluppi inediti, nazionalizzazione compresa (ipotesi avanzata a suo tempo dal ministro Delrio). Certo è che il conflitto in seno alla maggioranza uscirebbe come un fiume carsico.

Un altro caso clinico è la Brebemi, la direttissima Brescia-Bergamo-Milano, che fa il paio con la perpendicolare Tangenziale Esterna (Teem), entrambe fortemente volute dalla Lega. Inaugurata nel luglio 2014, ha accumulato perdite per 190 milioni in quattro anni, nonostante 330 milioni di contributi pubblici (60 dalla giunta Maroni). Il traffico continua ad essere la metà del previsto ma a fine concessione la società – controllata dal Gruppo Intesa Sanpaolo con forte presenza di Gavio sugli appalti – potrà contare su una “buonauscita” di 1,2 miliardi, che sommata ai soldi pubblici ripaga quasi interamente il costo di costruzione. Un po’ meglio i conti di Teem (-68 milioni in due anni), aperta nel maggio 2015 e passata recentemente sotto il controllo di Gavio.
“Brebemi è un’altra eccellenza lombarda, oltre che un’operazione veramente innovativa poiché si tratta del primo progetto autostradale italiano finanziato in project financing e premiato a livello europeo”, ha ripetuto con tono ipnotico il governatore Maroni. In cambio la società – benché interamente privata – ha sempre riservato alla Lega un posto nel Cda, come fece in passato a seconda delle giunte e dei governi in carica. Una prassi da Prima Repubblica mai morta nel mondo delle concessionarie, utilizzate dalla politica come serbatoi di consenso, di cariche e di finanziamenti. Intorno a un’infrastruttura vive e prospera una lunga filiera (costruttori, consulenti, banche, studi legali e società di tutti i settori) che per la controparte politica sono fonte di voti e talora di soldi, visto che i due terzi del finanziamento privato ai partiti viene dal cemento e dall’asfalto. Fatto sta che su Pedemontana, Brebemi e Teem i cittadini hanno sborsato 1,9 miliardi di contributi diretti, destinati a coprire perdite e interessi, quando ne bastava uno e mezzo per rimettere a nuovo le ferrovie locali, e alleviare le pene dei 700.000 pendolari lombardi.


martedì 27 novembre 2018

27 novembre 2018: Trenord cancella un treno, poi rettifica con un ritardo di 220 minuti,e infine riduce il ritardo a 80, ma i pendolari se ne sono andati dalla stazione

27 novembre 2018: dopo la farsa mattutina del treno Cremona-Milano 2650, cancellato, poi rettificato come "in ritardo di 220 minuti" e infine giunto con "soli" 80 minuti di ritardo in una stazione dove gran parte dei passeggeri se ne erano già andati, il disservizio serale di Trenord non può essere da meno.
#PendolariUniti
Alla stazione di Milano Lambrate, senza spiegazioni sulla causa, il treno 10481 Milano-Cremona delle 17:49 è annunciato con 20 minuti di ritardo. Che salgono a 40 minuti di ritardo.
Però poi ne vengono recuperati 5.
Sul sito di Trenord.it, nella pagina della circolazione in tempo reale, alle ore 18:56 non viene fatta menzione del treno e del suo ritardo.
Comunque è un recupero fasullo: il treno arriva con 53 minuti di ritardo.

Nel frattempo, il 10587 Milano-Piacenza è annunciato con 15 minuti di ritardo, sempre senza spiegazione. Il treno tiene fede al ritardo fino all'arrivo.
Ancora una volta, sul sito di Trenord.it, nella pagina della circolazione in tempo reale, alle ore 18:56 non viene fatta menzione del treno e del suo ritardo.





Ci sarà pure qualcosa, sul sito di Trenord.it, nella pagina della circolazione in tempo reale, oltre alle iniziative commerciali che Trenord si ostina a lanciare pur non sapendole supportare col trasporto ferroviario necessario?
Certamente: c'è l'immancabile disservizio quotidiano della Milano-Brescia-Verona.
#LombardiaConcreta
Treno 10921 Milano Greco Pirelli-Brescia: 13 minuti di ritardo per guasto al treno
Treno 2079 Milano Centrale-Verona: 15 minuti di ritardo per guasto al treno








lunedì 26 novembre 2018

26 novembre 2018: mattinata di ordinario disservizio ferroviario in Lombardia

26 novembre 2018.
Alla stazione di  Treviglio, alle 7:20, il treno 10456 Cremona-Milano Porta Certosa delle 7:22 risulta in ritardo di 5 minuti.


Alle 7:22, un annuncio sonoro lo dichiara in ritardo di 10 minuti.

Il treno 10906 Brescia-Milano Greco Pirelli delle 7:27 risulta in ritardo di 5 minuti.

Tutto concorre a sovrapporre questi due treni al 2090 Brescia-Milano Centrale, che comunque è a sua volta in ritardo.

Il treno 10458 delle 7:45 risulta in ritardo di 25 minuti.
Come si scopre sul sito di trenord.it, il treno 10458 è guasto.

Davanti a una cascata di ritardi su tutte le linee, che si susseguono, si accavallano, e si dipanano nell'arco di più di mezz'ora, come può un passeggero capire quale treno prendere per arrivar a Milano senza subire l'ennesimo ritardo che si traduce nell'ennesimo consumo di ore di permesso a beneficio delle sole Trenord, RFI e Trenitalia?
E nel ragionamento non rientra il problema del sovraccarico di treni come il 2090, che arrivano a Treviglio concarrozze già prossime alla saturazione, e del tutto inadatte a contenere anche il forte afflusso di passeggeri provenienti da gran parte della bassa bergamasca.

Il treno 2057 Milano-Verona, quindi proveniente dalla direzione opposta, accumula 46 minuti di ritardo.
Il sito di trenord.it attribuisce questo ritardo al ritardo del treno corrispondente: quale sarà mai?

Il treno 2054 Verona-Milano è arrivato a destinazione con 11 minuti di ritardo. Sarà quello? 

Sarà un altro ancora?


Il guasto del 10458 sulla linea Cremona-Treviglio-Milano non è l'unico.
Il treno 10455 viene cancellato per guasto al treno corrispondente (ma quale?).
Il treno 10453 subisce 13 minuti di ritardo per ritardo di altri treni.


Per partecipare all'iniziativa #PendolariUniti, ecco anche i disservizi sull'altra linea che collega Cremona a Milano.
Il treno 5179 Cremona-Mantova subisce 19 minuti di ritardo per ritardo di altri treni.
Il treno 2647 Milano-Mantova subisce 21 minuti di ritardo per guasto al treno.



























venerdì 23 novembre 2018

23 novembre 2018: nel pomeriggio il servizio ritorna alla normalità, cioè ritardi di ritardi, treni guasti, treni cancellati senza spiegazioni


23 novembre 2018: seconda parte della giornata.

Treno 2072 Verona-Milano: 35 minuti di ritardo. Conseguenza dell'investimento dell'operaio morto nella mattinata mentre lavorava per RFI alla linea dell'Alta Velocità?

Può essere, anche se gli organi di informazione parlano di situazione normalizzata nel giro di 5 ore (ma se hanno avuto l'informazione da RFI, dimostratamente incapace di sapere cosa sta accadendo e quali treni stanno viaggiando sulle linee ferroviarie della Lombardia, tanto vale ignorarla).
Ma negli altri giorni, da mesi e mesi a questa parte, come la mettiamo, visto che i disservizi di questo tipo sulla Milano-Verona sono non solo quasi quotidiani, ma si ripetono nella stessa giornata?



Treno 10913 Sesto S. Giovanni-Brescia: cancellato per guasto a un altro treno. Quale altro treno?





Treno 2075 Milano-Verona: ritardo di 15 minuti (che sale a un ritardo di 23 minuti) per ritardo di un altro treno.

Treno 2076 Verona-Milano: ritardo di 10 minuti (che sale a un ritardo di 32 minuti) per ritardo di un altro treno.

Treno 10925 Sesto S. Giovanni-Brescia: cancellato per motivo sconosciuto.

Treno 10924 Brescia-Sesto S. Giovanni: cancellato per guasto a un altro treno. (Quale?)

Treno 2071 Milano-Verona33 minuti di ritardo per le conseguenze dell'investimento dell'operaio morto nella mattinata mentre lavorava per RFI alla linea dell'Alta Velocità. Vedi il commento al ritardo del 2072.


Il treno 2077 Milano-Verona delle 17:25, che fino alle ore 16:40 sul sito di trenord.it (pagina della circolazione in tempo reale), alla stazione di Milano Centrale alle 17:15 risulta invece destinato a partire con 10 minuti di ritardo, che diventano poi 35 minuti di ritardo e a un certo punto del viaggio diventano 53 minuti di ritardo.

Stando al sito di trenord.it, il ritardo è dovuto alle conseguenze del già citato investimento e della morte di un operaio nella mattinata.
Però io, una volta raggiunta la stazione di Treviglio con un treno della linea suburbana, alle 18:20, sento un annuncio sonoro di RFI che spiega che il treno 2077 è in ritardo di 35 minuti (che poi aumenteranno) a causa di un guasto al treno.
E' possibile che Trenord e RFI non sappiano mettersi d'accordo neppure nel comunicare la scusa per cui le loro due inette e fallimentari aziende allo sbando non riescono a garantire il servizio ferroviario convenzionale minimo della #LombardiaConcreta?

Treno 2093 Milano-Brescia: cancellato per guasto a un altro treno. (Quale?)

Treno 2091 Milano-Brescia delle 17:50 (il famoso treno anticipato a forza per fare piacere a Trenitalia e ai FrecciaRossa, e che ogni sera è in clamoroso ritardo): ritardo di 20 minuti per ritardo di un altro treno.

Treno 10917 Milano Greco Pirelli-Brescia: ritardo di 15 minuti per circolazione rallentata.


"Circolazione rallentata"?
La scusa è diversa dalle altre. Come mai?

Ed ecco la risposta.

#LombardiaConcreta è #LombardiaInquinata

Treno 2078 Verona-Milano: 14 minuti di ritardo per le ripercussioni di un guasto momentaneo che ha rallentato la circolazione ferroviaria di tutta la direttrice.

Treno 10917 Sesto S. Giovanni-Brescia: 14 minuti di ritardo per le ripercussioni di un guasto momentaneo che ha rallentato la circolazione ferroviaria di tutta la direttrice.






Un guasto momentaneo a cosa? A un altro treno? Agli impianti?
Perchè Trenord omette la competenza del guasto e del conseguente disservizio?

Timidamente, con ritrosia, Trenord fornisce informazioni più dettagliate su questo nebuloso "guasto a qualcosa".

Treno 2082 Verona-Milano: ritardo di 35 minuti (che sale a un ritardo di 57 minuti) per ritardo di un altro treno.

Treno 10921 Milano Greco Pirelli-Brescia: ritardo di 17 minuti per guasto al treno.

Treno 2079 Milano-Verona: ritardo di 16 minuti per guasto al treno.

Ma guarda un po': vuoi vedere che i ritardi adesso sono dovuti ai guasti dei treni di Trenord, dopo che finalmente lo sfacelo dell'ennesima semiparalisi del servizio nella giornata (conseguente allo sfacelo di anni di mala gestione) era rientrato?

Nel finale, una nota di civiltà automobilistica: un ringraziamento alla guidatrice dell'auto targata EN138GZ che sulla SP11 (Via Francesco Cassani a Treviglio) all'altezza del semaforo per via Isser ha imboccato la corsia per uscire a destra, ma ha poi pensato bene di proseguire dritta, affiancando la mia auto che procedeva sulla corsia regolare, e tagliandomi la strada da destra per proseguire sulla SP11. COMPLIMENTI.



23 novembre 2018: un altro morto sulle ferrovie lombarde gestite da RFI, e un'altra cappa di silenzio degli organi di informazione

Stava lavorando per conto di Rfi quando stato investito e ucciso da un treno che viaggiava tra Brescia e Rovato questa mattina all’alba. L’operaio, 35 anni, lavorava per una ditta esterna.
Proprio come accade a ogni guasto della rete ferroviaria, anche questa volta abbiamo l'impressione sconcertante che RFI non abbia idea di cosa stia accadendo e di quali treni circolano: lo dimostrano gli annunci dati (oppure omessi) a casaccio durante i disservizi, alla stazione di Treviglio (come raccontanto più volte su questo blog: linea interrotta e treni annunciati regolarmente in arrivo, oppure treni in ritardo di cui non viene fatta alcuna menzione finchè non compaiono una quindicina di minuti dopo sul binario).

Ancora una volta, emerge la realtà di una linea ferroviaria "convenzionale" che va a pezzi, ed è la Brescia-Treviglio, zona nella quale nel frattempo RFI ha profuso risorse e tempo (imponendo disservizi continui ai viaggiatori) per molti mesi pur di ultimare la sua tratta gemella Alta Velocità (a cui stava lavorando l'operaio morto oggi): perchè Ferrovie dello Stato ha permesso che RFI lasciasse andare a pezzi una linea usata da migliaia di passeggeri, riservando tutte le energie e le risorse a una linea dedicata a una ristrettissima elite benestante che ha ben altri mezzi per viaggiare?

Ancora una volta, RFI parla di indagini interne di cui non si viene mai a conoscere gli esiti. Cosa ne è stato delle indagini sul disastro ferroviario di Pioltello 2018, di cui nessun organo di informazione parla più?

L'amministratore delegato di Trenord ha ammesso che il nodo di Pioltello è saturo, ma gli unici nuovi treni su quella tratta sono i FrecciaRossa.
Due giorni fa, l'amministratore delegato di Trenitalia ha annunciato di voler aggiungere altri FrecciaRossa in Lombardia, dove il trasporto regionale è al tracollo sia per qualità dei treni che per vetustà delle infrastrutture convenzionali.
E' possibile che nessun giornalista d'assalto se la senta di condurre un'inchiesta, magari per L'Espresso o Repubblica, su questa colossale contraddizioni del trasporto ferroviario italiano?

giovedì 22 novembre 2018

22 novembre 2018: la linea Verona-Brescia-Treviglio-Milano nuovamente bloccata da un guasto agli impianti. Ma solo quella convenzionale: l'Alta Velocità funziona benissimo.

Alle 16:40, per la pagina della circolazione in tempo reale di trenord.it, tutto è regolare.
Alle 17:15, in stazione Centrale, il 2074 Verona-Milano porta 60 minuti di ritardo, e il 2077 Milano-Verona delle 17:25 partirà con 35 minuti di ritardo.
La causa: guasto agli impianti di circolazione ferroviaria in prossimità della stazione di Romano di Lombardia, di competenza di RFI. Non s'è mai guastata così spesso, questa linea, come da quando nel 2017 RFI ha completato i lavori per la tratta Alta Velocità Brescia-Treviglio.
A proposito: il guasto riguarda solo la linea "convenzionale" dei pendolari straccioni, perchè invece la tratta dell'Alta Velocità per l'elite benestante funziona benissimo.


Il guasto viene riparato alle 18:06. Le conseguenze si ripercuotono a lungo sui treni successivi.



Il 2077, che parte da Milano Centrale con 35 minuti di ritardo, si sovrappone al sempre negletto 2091 delle 17:50 per Brescia, che infatti viene cancellato. I pendolari del 2091 quasi non lo notano, abituati come sono ai disservizi che flagellano sistematicamente questa corsa da quandi è stata anticipata di 25 minuti per fare spazio ai FrecciaRossa (nel silenzio della dirigenza di Trenord e delle istituzioni lombarde in mano alla Lega Nord).


Non va meglio sulla linea suburbana per Treviglio, dove è un misterioso "guasto temporaneo" a causare ritardi di 15 minuti (per un treno che da Repubblica a Treviglio impiega già la mostruosità di 45 minuti). Cosa si sia guastato, e di chi sia la competenza, Trenord non lo scrive.





mercoledì 21 novembre 2018

21 novembre 2018: Vivalto nuovo di Trenord guasto, mentre Trenitalia annuncia altri FrecciaRossa sulla rete lombarda, dopo che Trenord ha spiegato che la rete è satura

Trenitalia sta riempiendo la Lombardia di FrecciaRossa, come annunciato anche ieri.

Intanto, Trenord provvede a paralizzare il traffico "convenzionale" per fare loro spazio: non solo evitando la manutenzione, che quindi lascia i treni fermi, ma sostituendoli con autobus comparsi dal nulla e guidati da personale comparso dal nulla (forniti proprio Trenord, la stessa che non ha i mezzi e l'organico per gestire i treni).

E' stato detto che il nodo di Pioltello è saturo e non può contenere altre corse: non è il caso di ridurre la frequenza di quelle che trasportano il minor numero di persone, e servono quindi solo una fetta infima della popolazione lombarda?
Che ne dicono la Lega Nord, Fontana Attilio, Terzi Laura e Salvini Qualcosa? Questa verità non è palese alle loro sagaci e oneste menti di amministratori dell'interesse pubblico?

#LombardiaConcreta è #LombardiaInquinata
21 novembre 2018: treno Milano Centrale-Bergamo delle 17:05 con ritardo di 30 minuti, per guasto al treno.
IL TRENO E' UN VIVALTO DI RECENTE ACQUISTO.



21 novembre 208: il risultato di nove anni di gestione e pianificazione della Lega Nord per il trasporto ferroviario lombardo

La Lega Nord della Lombardia ha creato Trenord, ne ha stabilito l'assetto, ne ha controllato il 50% tramite FNM (azienda affidata dalla Lega Nord a gente poi condannata, come Achille Norberto), ne ha scelto gli amministratori delegati, ne ha protetto la dirigenza a spada tratta, ne ha avallato la politica.
Per nove anni, la Lega Nord ha respinto le proteste dei comitati pendolari sui crescenti sintomi della malagestione di Trenord.  Per anni, la Lega Nord ha smentito l'esistenza di ogni disservizio, ogni guasto, ogni palese corsa sistematicamente sistematicamente sottodimensionata rispetto all'afflusso di passeggeri. Per anni, la Lega Noerd ha seguito una politica di autostrade e di asfaltatura continua del territorio, creando voragini finanziarie come BreBeMi e Pedemontana, coi conti sempre in perenne rosso che vengono ripianati da finanziamenti a perdere della Regione Lombardia, con denaro pubblico.
Intanto, Trenord e FNM marciavano a spron battuto verso lo sfascio, e la Lega Nord si è accorta solo nel 2017 che la flotta dei treni stava andando a pezzi. Il risultato della pianificazione della Lega Nord è stato questo: nel 2018, si è accorta che Trenitalia, detentrice dell'altro 50% di Trenord, è inadempiente.
Dopo nove anni.
Coi treni che si sfasciano non appena vengono messi sui binari (che a loro volta si sfasciano perchè RFI è inadempiente).
Cosa ha fatto la Lega Nord in questi nove anni? Ha dormito?
E ora, con Trenord che sostituisce treni con autobus, cosa dice la Lega Nord?
#LombardiaConcreta è #LombardiaInquinata.

Mercoledì 21 novemre 2018. Treno 10456 Cremona-Milano: si presenta a Treviglio con 5 minuti di ritardo, che diventano 10 minuti di ritardo. Il treno non è di modello Vivalto, ma un vecchio convoglio con carrozze a un solo piano. Il numero di carrozze è insufficiente per i passeggeri in salita a Teviglio, che quindi devono viaggiare in piedi.
Cosa è successo al convoglio Vivalto? E' nuovamente guasto?
Perchè la Lega Nord e FNM continuano a comprare treni di modello Vivalto (quando lo fanno), se i difetti di progettazione di questo modello, che causano guasti cronici al treno, sono arcinoti?
E' incapacità, incompetenza, ignoranza o dolo?

Linea Treviglio-Varese. Il treno 23010 è cancellato da Milano Certosa a Varese per guasto a un altro treno.
Il treno 23027 è cancellato da Varese a Milano Certosa per guasto a un altro treno.
Il treno 23008 è fermo tra Rho e Vanzago Pogliano per guasto a un altro treno.
Trenord prevede ritardi fino a 30 minuti per  guasto a un treno fermo a Vanzago Pogliano.



Il treno 23008 subisce 58 minuti di ritardo e viene cancellato da Gallarate a Varese.





Questo è il risultato quotidiano di nove anni di gestione della Lega Nord.

Questo è il risultato quotidiano di nove anni di pianificazione della Lega Nord.