giovedì 28 febbraio 2019

28 febbraio 2019: come non ringraziare ogni giorno Lega Nord e PD per lo sfacelo ferroviario della regione Lombardia?

Giovedì 28 febbraio 2019: per una volta, il treno 10727 Milano-Brescia arriva e riparte dalla stazione di Milano Lambrate in orario. Incredibilmente, RFI ne annuncia l'arrivo ben 3 minuti prima del suo orario, le 17:22.
Uscito dalla stazione di Milano Lambrate e addentratosi nel groviglio di binari esterno, il 10727 si ferma per qualche minuto. Si ferma ancora. Resta fermo.
Il capotreno transita per tutto il convoglio, si ferma vicino a noi e telefona per comunicare le cause del ritardo. La prima sosta nel nulla è dovuta a uno "scarrozzamento" (e cosa sarà?) alla stazione di Milano Lambrate. La seconda sosta nel nulla, che genera un ritardo di 15 minuti, è dovuta a una qualche manovra in corso da parte di un FrecciaRossa.
#LombardiaConcreta #DiscoveryTrain
Giustamente, il problemi di funzionamento del treno dell'elite, realizzato con indebitamento nazionale pluridecennale (i credit default swap), devono ricadere non sulla ristrettissima cerchia dell'elite che viaggia nel lusso, ma sui numerosi poveri straccioni miserabili che viaggiano ancora col lercio trasporto ferroviario pubblico "convenzionale" e che sono così cretini da avere un lavoro dipendente e pagare tutte le tasse fino all'ultimo centesimo per far funzionare Trenitalia e i suoi treni d'elite.
Qualcuno si ricorda di quando, nel 2016, il ministro dei trasporti del governo PD di Renzi Matteo, tale Delrio Graziano, si presentò a inaugurare l'alta velocità Treviglio-Brescia (tra le macerie metaforiche del disservizio quotidiano della tratta Verona-Brescia-Milano, che egli non vide), e dichiarò con somma sfacciataggine che il trasporto locale e l'alta velocità si sarebbero dati una mano a vicenda?
Qualcuno ha notato che la Regione Lombardia è in mano da anni alla Lega Nord, e che la Lega Nord del governo nazionale spinge solo per la realizzazione del TAV, fregandosene in tutti i modi dello sfacelo del trasporto ferroviario regionale della Lombardia?

Ma non è finita: non c'è solo Trenitalia coi suoi FrecciaRossa (azienda in mano a Ferrovie dello Stato, che dipende dallo Stato Italiano) a negare i diritti dei miserabili pendolari che fruiscono del servizio ferroviario pubblico per i pezzenti.

Non può mancare RFI, altra costola di Ferrovie dello Stato: un guasto agli impianti di circolazione della stazione di Milano Lambrate causa ritardi fino a 15 minuti.  Da quanti anni la Lega Nord della Regione Lombardia tace su come RFI lascia andare a rotoli le infrastrutture ferroviarie della Lombardia? Cosa fa in merito la Lega Nord nazionale, ora che è al governo?

#InLombardia #CommunityDelTreno
Ed ecco anche Trenord, azienda creata dalla Lega Nord e dal carcerato e condannato Formigoni Roberto di Forza Italia (Partito delle Libertà) e sommo rappresentate di Comunione e Liberazione; Trenord, azienda la cui dirigenza è stata per anni espressa dalla Lega Nord, ed è arrivata così agli splendori attuali, fulgido esempio di profonda capacità organizzativa, come si evince dal livello della manutenzione che eroga a treni vecchi e nuovi (forniti dallo Stato).
Treno 2091 Milano-Brescia: 15 minuti di ritardo per guasto al treno.

#InLombardia
Treno 2080 Verona-Milano: 16 minuti di ritardo per guasto momentaneo che ha rallentato la circolazione ferroviaria di tutta la direttrice.
Tradotto per gli ingenui e gli elettori della Lega Nord: Trenord scrive "guasto momentaneo", senza specificare a cosa, quando si tratta di uno dei suoi treni che si guasta e, per di più, blocca tutti gli altri treni della stessa linea.

Sempre in tema di favolosa manutenzione dei convogli ferroviari in affidamento a Trenord, manutenzione che la Lega Nord e Fontana Attilio non hanno mai lontanamente criticato:


È successo giovedì 28 febbraio sull’8.32 che da Paderno arriva a Milano Porta Garibaldi
Non è la prima volta che succede che l’impianto frenante abbia dei problemi e come conseguenza si crei una densa coltre di fumo nelle carrozze, ma in questo caso il treno ha continuato la corsa. 
«Oggi ero in carrozza quando si è sentito un forte odore di gomma bruciata. Ho fatto per cambiare carrozza, e mi si è stagliato dinnanzi un muro di fumo bianco. La gente si stringeva la sciarpa attorno al collo e tossiva, gli occhi rossi. La prima cosa a cui ho pensato è stata “ARIA“, così ho fatto una folle corsa verso il fondo del treno. »

martedì 26 febbraio 2019

26 febbraio 2019: guasti agli impianti di circolazione ferroviaria, guasti ai treni, e certificato di fallimento delle politiche della Lega Nord per il trasporto ferroviario

#InLombardia
Martedì 26 febbraio 2019.  Ore 7:20, stazione di Treviglio.
Incredibilmente, la linea Cremona-Milano riesce a non funzionare anche quando gli impianti non si guastano da soli. Ancora più incredibilmente, è stato un tir per trasporto eccezionale a danneggiare la linea elettrica ferroviaria: e chi mai ha organizzato le cose senza rendersi conto che il transito dell'autocarro non era compatibile?
Nel frattempo, sulla linea Verona-Milano, il treno 2054 subisce 15 minuti di ritardo, che diventano poi 25 minuti di ritardo, a causa dei lavori di manutenzione lungo la direttrice ferroviaria.
E chi sarà a occuparsene? Forse RFI? Ottima la scelta di organizzarli in modo che avessero ripercussioni proprio sulla fascia oraria mattutina dei pendolari.
Complimenti anche a Trenord, che continua a erogare per il treno 2054 una sequenza di vecchie carrozze di capienza inadeguata, e che ovviamente non sono in grado di far fronte all'afflusso di passeggeri causato dall'emergenza di oggi. Per informazione della dirigenza di Trenord, questo tipo di emergenze (cioè treni per i pendolari che NON fanno servizio per qualunque genere di motivo) non sono un'eccezione, ma la regola. L'informazione vale anche per quei rappresentanti della Lega Nord che agiscono da fieri difensori dell'operato di Trenord, senza mai notare le storture colossali e continue della malagestione ferroviaria della Lombardia. 



Si prega di notare la puntigliosità con cui Trenord, sulle pagine di trenord.it, specifica e ripete e ribadisce le cause dei ritardi dei suoi treni, del tutto estranee all'operato di Trenord.


Ore 17:15. Stazione di Milano Lambrate.

I pendolari diretti a Brescia assistono alla solita farsa della malagestione del trasporto ferroviaro, offerta da RFI e da Trenord. 

Nello squallore desolante di una grande stazione ferroviaria che esala il rivoltante tanfo di una latrina per tutto il sottopasso Nord (e anche per le gallerie che conducono alla metropolitana di Milano), il treno 20421 Milano-Piacenza delle 17:17 di Trenord è di nuovo in ritardo di 5 minuti.

Sistematicamente, RFI lo sposta sul binario 1.
Ma, così facendo, spodesta il treno 10727 delle 17:22, che dovrebbe arrivare alla stessa ora.
Sistematicamente, RFI NON comunica alcuna informazione sulla ovvia variazione d'orario del treno 10727. Per RFI, i passeggeri che attendono il treno 10727 alle 17:22 sono feccia indegna di essere informata che il loro treno non arriverà all'orario previsto. Anche Trenord considera questi passeggeri alla stregua di feccia, e ne ignora il continuo disagio. Anche Fontana Attilio e la Lega Nord della Lombardia considerando questi bresciani men che fango, indegni di qualunque considerazione o diritto.
Alle 17:24, RFI rende noto sugli schermi (ma non con un annuncio) che il treno 10727 subirà 5 minuti di ritardo.
Alle 17:27, RFI annuncia che il treno 10727 delle 17:22 è in arrivo. RFI non parla del ritardo, nè ne specifica la causa.
Alle 17:32, il treno 10727 riparte da Milano Lambrate. Ha accumulato 10 minuti di ritardo. RFI non ne fa menzione. Il personale di bordo di Trenord non ne fa menzione.

La causa del ritardo del 10727 è un guasto monentaneo, scrive Trenord sulla pagina della circolazione in tempo reale di Trenord.it.
Un guasto momentaneo a cosa?
Com'è possibile che la stessa Trenord che, poche ore prima, con puntigliosità specificava e ripeteva e ribadiva le cause dei ritardi dei suoi treni, sia ora così vaga e approssimativa da sfiorare il sospetto di incompetenza o dolo?
COSA MAI SI E' GUASTATO?
Basta sfogliare gli articoli precedenti di questo blog per accorgersi che Trenord si dimentica sfortunatamente di comunicare le cause dei ritardi quando il guasto è l'ennesimo guasto ai treni che essa dovrebbe manutenere, e che le vengono forniti dalla regione Lombardia, e che sono stati pagati con denaro pubblico. 




lunedì 25 febbraio 2019

25 febbraio 2019; gli impianti di circolazione ferroviaria della Lombardia si guastano. I treni della Lombardia si guastano. Cos'è cambiato rispetto agli anni precedenti? Nulla. A cosa pensa intanto la Lega Nord? All'alta velocità.

Lunedì 25 febbraio 2019.
L'azienda Trenord, protetta e coccolata dalla Lega Nord della Regione Lombardia, e difesa a spada tratta da Fontana Attilio, qualunque porcata essa commetta, si allea a RFI per iniziare anche questa settimana con guasti, ritardi, malagestione, disinformazione e disservizi.

Nella mattinata.

#LombardiaConcreta
Treno 10610 Treviglio-Novara. Cancellato da Treviglio a Milano Certosa.
Nella stazione di Treviglio, il motivo non viene comunicato da RFI.









#LombardiaConcreta #Lacommunitydeltreno
Treno 10456 Cremona-Milano: alla stazione di Treviglio, le porte del convoglio NON SI CHIUDONO: il treno accumula solo quattro minuti di ritardo, ma la cosa grave è un'altra.

Il treno è composto di carrozze Nuove Vivalto (CDTPR) con maniglie gialle: il modello più recente, che però si continua a guastare.

Chi è il genio di RFI (azienda controllata dalla Lega Nord) che ha voluto usare il denaro pubblico per comprare convogli di modello Vivalto, i cui guasti congeniti alle porte sono noti a tutti da anni?

E perchè Trenord (azienda controllata da dirigenti scelti dalla Lega Nord) non è capace di eseguire la manutenzione preventiva necessaria?

E perchè la Lega Nord tace in merito?


#LombardiaConcreta #DiscoveryTrain
Nel tardo pomeriggio, alla stazione di Milano Lambrate, il treno 24147 delle 17:05, annunciato da RFI con un ritardo di 10 minuti, viene spostato sul binario 1, dove alle 17:22 dovrebbe arrivare il treno 10727 per Brescia. 

Il treno 24147 arriva invece al binario con 15 minuti di ritardo.
Come ogni giorno, RFI non eroga la minima informazione su dove sia il treno 10727: essendo questo previsto per le 17:22, dovrebbe essere annunciato già alle 17:17, ma RFI tace.



#MilanoVistaDaVoi #LombardiaConcreta
Mentre sul binario 1 ferma e riparte il treno 24147, ecco cosa appare sullo schermo della scalinata di accesso dal sottopasso Nord di Milano Lambrate alla banchina 1. Niente.

Questo schermo è guasto da mesi, ma RFI non interviene, esattamente come non interviene per tutto il resto delle apparecchiature guaste della stazione di Milano Lambrate.


Il treno 24147 accumula poi 19 minuti di ritardo. Non si sa per quale motivo.









Il treno 10730 Brescia-Sesto S. Giovanni subisce 46 minuti di ritardo ed è cancellato da Milano Greco Pirelli a Sesto S. Giovanni.









Il motivo è l'ennesimo guasto agli impianti di circolazione ferroviaria, di competenza di RFI, che si verifica tra Brescia e Rovato.
RFI annuncia anche un analogo guasto tra Milano Lambrate e Pioltello.
Mentre #InLombardia le infrastrutture ferroviarie in mano a RFI continuano a guastarsi, come se la manutenzione venisse fatta al risparmio o addirittura dopo, la Lega Nord (che amministra la Regione Lombardia e che siede nell'attuale governo nazionale) e i suoi amici imprenditori non fanno altro che blaterare di "TAV" e "investimenti per l'economia": non è ora di spendere quello stesso denaro pubblico per riparare ciò che già esiste, invece che per realizzare infrastrutture che arricchiranno gli imprenditori, mentre i cittadini lombardi continueranno a pagare tasse per un servizio come quello ferroviario, che va a pezzi?

#InLombardia
Il treno 2079 Milano-Verona subisce 30 minuti di ritardo, poi divenuti 44 minuti di ritardo. Motivo?
I precedenti casi in cui Trenord, su trenord.it, omette questa informazione, dimostrano che la causa è un guasto al treno.
Il treno 2076 Verona-Milano subisce 13 minuti di ritardo per il suddetto guasto agli impianti di circolazione ferroviaria (che RFI non ha ancora riparato?).
Il treno 10729 Sesto S.Giovanni-Brescia è cancellato da Sesto a Milano Greco Pirelli, e subisce 14 minuti di ritardo, per guasto al treno. Davvero gli astuti Fontana Attilio e la sua giuta di amministrazione della Regione Lombardia non si accorgono minimamente che Trenord ha una qualche difficoltà a erogare la manutenzione necessaria ai treni (di proprietà della Regione) e che li sta prendendo tutti in giro con la storia di sopprimere le corse minori per spostare le risorse su altri treni?








domenica 24 febbraio 2019

24 febbraio 2019: i frutti del piano di Trenord approvato dalla Lega Nord per riorganizzare il servizio ferroviario con tagli e soppressioni


Ecco il testo preso da Spotted: trenord


36 min
Ricapitolando, in 24 ore:
- un ragazzo ha perso la vita in mezzo a una stazione presidiata
- un treno ha preso fuoco a Greco Pirelli
- un treno guasto ad Arcore ha bloccato la circolazione per ore
- un guasto ai freni di un treno ha appiccato un principio d'incendio ad Abbadia Lariana
- gli autobus sostituivi parcheggiati bloccano le auto nei pressi della stazione di Carnate
- altri ritardi e guasti minori di ordinaria amministrazione
Il taglio delle corse e la soppressione delle linee minori per riorganizzare le risorse sta dando i propri frutti, vedo.


#trenord #lombardiaConcreta #inlombardia #discoverytrain #communitydeltreno

mercoledì 20 febbraio 2019

20 febbraio 2019: la farsa di RFI e Trenord a Milano Lambrate - chi è l'azienda più incapace?

Martedì 20 febbraio 2019.
Alla stazione di Milano Lambrate, alle ore 17:20 RFI non ha ancora fornito informazioni sul treno 10727 delle 17:22 assegnato al binario 1.
In compenso rende noto che il treno 20421 delle 17:17 (in ritardo di 5 minuti) arriverà al binario 1.

E quindi cosa ne è del 10727? Arriverà comunque al binario 1, sovrapposto?
Perchè RFI non rende nota alcuna informazione su un treno che non sta arrivando, e il cui binario sarà occupato da un altro treno?
Il personale di RFI non ritiene necessario fornire informazioni in merito? Ha altro a cui pensare?
Alle 17:26, l'incapacità manifesta di RFI prosegue: sul 10727 delle 17:22 non è stata ancora erogata nessuna informazione.
Di colpo, RFI rende noto che il treno arriverà sul binario 7. A sei binari di distanza.
E, ovviamente, RFI non fa la minima parola del ritardo subìto dal 10727. Anche gli schermi non segnalano alcun ritardo.
RFI dorme, oppure omette le informazioni di proposito?
Come si può essere tanto menefreghisti e incapaci da erogare informazioni su un treno in ritardo SOLO DOPO IL SUO PRESUNTO ORARIO DI ARRIVO, e comunicare il cambio il numero di binario con un tale ritardo (tanto per stare in tema, RFI deve essere ritardata in tutti gli ambiti, dal servizio alle informazioni alla dirigenza).
Imprecando, i pendolari si affannano a scendere le scale, percorrere il sottopasso, salire le scale e accedere al marciapiedi del binario 7, dove il treno 10727 arriva con un tale slancio da fermarsi OLTRE la lunga fila di pendolari in attesa, costringendoli ad accalcarsi tutti sulle vetture di coda.
Il 10727 subisce poi 12 minuti di ritardo, nel glorioso silenzio del personale di Trenord, altra azienda la cui missione è coprire la verità sul proprio disservizio con una parete di omertà.
Le istituzioni lombarde, come sempre, tacciono.




20 febbraio 2019: ritardi sulle linee Verona-Brescia-Milano e Cremona-Milano. Senza spiegazioni. Nella fascia oraria di punta dei pendolari.


Martedì 20 febbraio 2019.
Qualcuno ha ricevuto spiegazioni per questi disservizi, a bordo dei relativi treni oppure nelle stazioni coinvolte?

Treno 2054 Verona-Milano: 25 minuti di ritardo.


Treno 10456 Cremona-Milano: 12 minuti di ritardo a Milano Lambrate.








Treno 10716 Brescia-Milano: 17 minuti di ritardo.

Treno 2090 Brescia-Milano: 10 minuti di ritardo a Milano Lambrate.





martedì 19 febbraio 2019

18 febbraio 2019: nella latrina della stazione du Milano Lambrate, RFI e Trenord competono nel fornire disservizi e disinformazione

Lunedì 18 febbraio 2019: bevenuti alla stazione di Milano Lambrate, snodo cruciale della grande città di Milano che però tutte le istituzioni evitano e scansano come se fosse il peggior quartiere degradato della peggior periferia degradata.
Marciapiedi del binario 1, accesso del sottopasso Nord. Dietro l'ultima colonna nella solita direzione da noi già indicata in articoli precedenti, compareo nuovamente un cumulo degli abituali, molli, scuri e ripugnanti escrementi umani malamente coperti da un sacchetto di carta.
Per rendere noto questo panorama urbano al comune di Milano, ecco l'hashtag #MilanoVistaDaNoi:.
Possibile che la malagestione della stazione di Milano Lambrate, eseguita da una delle società (GrandiStazioni) a cui RFI ha conferito l'incarico, lasci totalmente indifferente l'amministrazione milanese?
La stazione di Milano Lambrate non fa forse parte di Milano? O è invece una innominabile terra di nessuno, territorio e latrina di quelle fasce marginali della società di cui si nega l'esistenza a tutti i costi, per non rovinare l'immagine della Milano progressista del sindaco Sala Giuseppe?

#communitydeltreno #InLombardia
Siccome Trenord, azienda tipicamente non lombarda e assolutamente non tenuta in alcun modo a erogare un servizio ferroviario decente ai lombardi (come dimostra il sistematico appoggio a ogni sua nefandezza gestionale, elargito con rigore e costanza dalla giunta lombarda della Lega Nord di Fontana Attilio), ecco che Milano Lambrate è anche teatro della malagestione ferroviaria della Lombardia Concreta.
Il treno suburbano 24147 di Trenord per Albairate delle 17:05 è in ritardo di 17 minuti: per quale motivo, non viene reso noto.
RFI decide di non farlo arrivare al binario previsto, ma di spostarlo sul binario 1.
RFI non spende una parola per il treno 10727 per Brescia, che deve arrivare al binario 1 proprio alle 17:22. Cosa succederà? I due treni si accavalleranno?
Per nulla: il 10727 viene obbligato a 5 minuti di ritardo, che RFI non comunica.

Ma non basta: la malagestione della stazione di Milano Lambrate da parte di RFI  e GrandiStazioni si estende alle infrastrutture e agli impianti, lasciati progressivamente andare in malora. Ben noto è il caso del tabellone all'ingresso del sottopasso nord (piazza Bottini), dal quale l'indicatore dell'ora esatta è scomparso due anni fa, e continua a essere assente.
Ma c'è di peggio: lo schermo all'ingresso della scalinata che porta dal sottopasso Nord al marciapiedi 1, è spento. Intanto, però, sul binario 1 sta arrivando un treno.
Cosa pensano i passeggeri in attesa?
Pensano che sia il treno 10627 per Brescia delle 17:22, essendo ormai giunte le 17:21.
Invece no, è il 24147 per Albairate, arrivato su quel binario senza che lo schermo dia alcuna informazione in merito.
Perchè lo schermo non fornisce le informazioni adeguate? E' guasto?
Ha altri problemi?
#Discoverytrain
Cosa aspetta RFI a intervenire per ripararlo, come deve riparare il restro della fatiscente stazione di Milano Lambrate?
Perchè nessuna istituzione lombarda, dalla Regione Lombardia al Comune di Milano, ha mai sentito il dovere di intervenire per denunciare la malagestione di RFI?

Nell'attesa, il treno 10727 per Brescia accumula 10 minuti di ritardo.
Il personale di bordo non eroga la minima spiegazione sull'ennesimo disservizio.




venerdì 15 febbraio 2019

15 febbraio 2019: i treni di Trenord continuano a non ricevere manutenzione e a guastarsi in corsa

Venerdì 15 febbraio 2019: il treno 10727 Milano Greco-Pirelli arriva alla stazione di Milano Lambrate dopo l'orario previsto (cioè le 17:22), e RFI non comunica alcuna informazione in merito, ma il disservizio in questione è così frequente che nessuno ci fa caso.
Solo in seguito, quando il treno supera la stazione di Cassano d'Adda, i passeggeri delle vetture di cosa si accorgono dell'acre fetore che sta invadendo le carrozze: si tratta del fumo prodotto dall'attrito di un freno bloccato contro una ruota del treno.
I passeggeri cominciano ad abbandonare le vetture di coda, spostandosi nelle successive. Del personale di bordo non si vede traccia.
#communitydeltreno, #Discoverytrain, #InLombardia
Alla stazione di Treviglio, una delle ultime carrozze è circondata da una nube di opaco e urticante fumo biancastro. Il capotreno, sceso dalle vetture di testa, osserva la situazione con l'aria di chi non ne sapeva nulla: è possibile, si chiedono i passeggeri, che gli impianti del convoglio siano così malmessi da non aver rilevato una simile anomalia?
Considerando gli stranoti precedenti di pessima manutenzione ordinaria eseguita da Trenord sui treni della Regione Lombardia (quindi una proprietà pubblica), nonchè dell'assenza di manutenzione preventiva, nonchè della scarsità di personale preposto a questa mansione, c'è da stupirsi?
E c'è forse da stupirsi per l'ostinato silenzio che la Lega Nord, la giunta regionale lombarda e il suo capo Fontana Attilio oppongono a questo aspetto della malagestione di Trenord, ignorando (come facevano i loro predecessori leghisti) le segnalazioni fatte dai comitati dei pendolari lombardi sin dal 2015?

Visto che Trenord ci tiene tanto ai viaggiatori che condividono i loro momenti  memorabili a bordo dei suoi favolosi treni, ecco riportato anche questo.

Siccome il disservizio e la malagestione e il treno guasto da soli non bastano, ecco di nuovo la prova della faccia tosta di Trenord (e del suo amministratore Piuri Marco?) nel voler nascondere a tutti i costi la realtà del pessimo lavoro che stanno facendo per riportare il servizio ferroviario della #LombardiaConcreta a un livello meno vergognoso di quello del 2018.
Sul sito di trenord.it, il ritardo di 16 minuti del 10727 è  attribuito a un guasto al treno, ma subito dopo il ritardo del 2076 (sulla stessa linea, alla stessa ora) viene invece attribuito a un "guasto momentaneo che ha rallentato la circolazione ferroviaria su tutta la direttrice": inspiegabilmente, Trenord omette di menzionare che il ritardo è di sua responsabilità, trattandosi di guasto a un suo treno che essa ha il dovere di manutenere. Di certo Trenord non è così approssimativa, quando deve invece precisare che il guasto è di competenza di RFI.
Come sempre, nè Fontana Attilio nè Piuri Marco noteranno o vedranno nulla di questo ennesimo esempio dell'eccellenza della Lombardia ferroviaria.


giovedì 14 febbraio 2019

14 febbraio 2019: treni cancellati per ennesimo guasto agli impianti sulla linea Verona-Brescia-Milano a cura di RFI

Giovedì 14 febbraio 2019: treni con ritardi superiori a 40 minuticancellati per ennesimo guasto agli impianti sulla linea Verona-Brescia-Milano a cura di RFI.

Treno 2057: 46 minuti di ritardo.
Treno 10715: cancellato da Milano a Treviglio.




Treno 10714cancellato.
Treno 10716: 20 minuti di ritardo.
Treno 2090: 10 minuti di ritardo.



Treno 2096: cancellato da Brescia a Rovato; poi, 56 minuti di ritardo.



#LombardiaConcreta, però, è anche e soprattutto la malagestione indigena di un'azienda infarcita di amici e raccomandati e politici, tutti dell'orbita della Lega Nord, e difesi a spada tratta da una giunta regionale che ha come unico scopo quello di rilasciare proclemi tremebondi a uso e consumo dei mezzi d'informazione, mentre nelle sedi adibite a interventi concreti non muove mai un dito, se non per essere compiacentemente succube delle inspiegabili mire imprenditoriali di un'azienda completamente controllata da enti pubblici.

Oggi un vertice in Regione con i pendolari, che in un documento accusano - «Solite soppressioni e soliti rallentamenti, i conti non tornano neppure con questo piano»
Pendolari, Regione Lombardia e Trenord tornano ad incontrarsi oggi per un primo riscontro sull’applicazione dell’orario invernale introdotto a dicembre. 
Dal canto loro i viaggiatori hanno già diramato un documento, sottoscritto da 11 associazioni, che lamenta come il suddetto piano non stia dando alcun segno di miglioramento. Tra i firmatari, figurano i Pendolari Como, il Comitato Pendolari Como-Lecco e il Comitato Viaggiatori Nodo di Saronno. Da Como in particolare, il portavoce Ettore Maroni e Matteo Mambretti, rappresentante dei viaggiatori alla conferenza regionale Tpl, già nelle scorse settimane avevano rilevato come, né sul fronte della riduzione del numero dei treni soppressi né sul fronte dei ritardi, fossero emerse positive novità. 
«Se l’amministrazione delegato (Marco Piuri, ndr) e l’assessore ai Trasporti (Claudia Maria Terzi, ndr) - si legge nel documento - volessero prendere un treno su una qualsiasi direttrice della Lombardia, noteranno, anche senza dossier o grafici, che il piano è servito solo a recuperare materiale nelle fasce “morbide” e a mettere una pezza alla carenza di personale e manutenzione che sia i viaggiatori che i sindacati denunciano dal 2015. Nelle fasce pendolari tutto è rimasto come prima, con le solite soppressioni, i soliti guasti, i soliti rallentamenti». 
E ancora: «Trenord non riusciva a fare il servizio prima e sopprimeva, ora ha tolto proprio dei treni e le soppressioni sono numericamente diminuite. Peccato che se sommiamo il numero di soppressioni odierne a quelle dello scriteriato piano di emergenza, stranamente i conti non tornano». 
Il piano in questione è entrato in vigore lo scorso 9 dicembre, con l’orario invernale, e ha previsto la sostituzione dei treni con meno di 50 viaggiatori con bus. La riduzione, per Trenord, ha interessato 7mila viaggiatori su 750mila utenti giornalieri e ha riguardato le tratte Codogno-Cremona-Mantova, Mortara-Pavia e Vercelli-Pavia, Seregno-Carnate e Bornate-Rovato.
«L’ad di Trenord - si legge ancora nel documento - qualche giorno fa dichiarava “che il piano emergenziale sta dando i suoi frutti, riportando regolarità e affidabilità”... Il piano è stato subito dai pendolari con il “tacito” silenzio della giunta lombarda che lo ha recepito senza eccezioni e senza porsi domande o porre condizioni… È stato imposto senza nessuna critica o proposte migliorative. Questa premessa di forma è importante per capire come il dialogo che cerca Trenord (e a quanto pare Regione) è del tipo “parliamo, discutiamo ma poi decidiamo noi come vogliamo”».

mercoledì 13 febbraio 2019

12 febbraio 2019: ritardi arbitrati di RFI e silenzi di Trenord

Martedì 12 febbraio 2019: la gestione ferroviaria della Lombardia continua ad ammannire i ritardi arbitrati di RFI e i silenzi di Trenord
Treno 10727 Milano-Brescia: come sempre quando il treno 20421 è in ritardo, il 10727 arriva a Milano Lambrate in ritardo di 5 minuti, senza che RFI comunichi il ritardo del treno. Anzi, con la massima spudoratezza, esso viene annunciato come "in arrivo" (e basta) anche cinque minuti dopo l'orario effettivo di partenza.
In seguito, il treno accumula 24 minuti di ritardo: il personale di bordo non fornisce spiegazioni in merito.



Il treno 20421 Milano-Piacenza delle 17:17 arriva a Milano Lambrate con 5 minuti di ritardo. Per quale motivo? RFI e Trenord non danno spiegazioni.
Quando il 20421 è in ritardo, viene spostato sul binario 1, che è invece il binario destinato al 10727 per Brescia delle 17:22. Di conseguenza, il 10727 subisce il ritardo del 20421.
RFI e Trenord non danno spiegazioni.



martedì 12 febbraio 2019

11 febbraio 2019: guasti momentanei a non si sa cosa, e ritardi dovuti ad altri ritardi dovuti a non si sa cosa

Lunedì 11 febbraio 2019. Come ormai abbiamo più volte osservato, Trenord usa la frase "guasto momentaneo che ha rallentato la circolazione ferroviaria" quando non vuole rendere noto che un suo treno si è guastato e ha bloccato un'intera linea ferroviaria, e non c'è la possibilità di addossare la colpa ad altre aziende.
Ecco quindi il treno 10734 Brescia-Sesto S. Giovanni con 13 minuti di ritardo per guasto a un altro treno, opportunamente non riportato sulla pagina della cosiddetta "circolazione in tempo reale" (arbitraria) di trenord.it.

Per chi prende i treni di Trenord alla stazione di Milano Lambrate, questo è solo uno dei tanti disservizi malamente gestiti dalle aziende ferroviarie in  Lombardia.
Lo schermo di accesso al binario 1 dal sottopasso Nord, per esempio, resta misteriosamente privo di informazioni sul treno in arrivo anche quando i tabelloni sul marciapiedi 1 sono già dotati di dette informazioni: ma come può saperlo, un passeggero che transita nel corridio e vede lo schermo privo di questa informazione?
Da quanto tempo questo schermo è guasto, e attende di essere riparato?

Anche oggi, il treno 20421 per Piacenza è in ritardo di 5 minuti.

Il suo ritardo comporta un ritardo del treno 10727 per Brescia.
Il problema è che RFI non comunica alcuna informazione sul ritardo del 10727, che arriva comunque a destinazione con 9 minuti di ritardo.
Anche il personale di bordo di Trenord tace.



Il treno 20423 Milano-Piacenza subisce 32 minuti di ritardo per ritardo di un altro treno (senza che se ne sappia il motivo).



Il treno 20428 Piacenza-Milano subisce 33 minuti di ritardo.








venerdì 8 febbraio 2019

8 febbraio 2019: Trenord continua a erogare treni guasti o a sopprimerli senza spiegazioni, dopo aver delegittimato le relative denunce di Altroconsumo

#communitydeltreno #LombardiaConcreta
Treno 2631 Milano-Bergamo cancellato fino a Milano Lambrate per guasto al treno.










#Discoverytrain #Trenord
Ah, sì. Viaggia con 33 minuti di ritardo.












Ah, sì, la stazione di Milano Lambrate: sul marciapiedi del binario 1, vicino alla colonna con contorno di deiezioni umane, qualcuno ha vomitato abbondantemente contro il muretto perimetrale, creando una larga pozza di frammenti di cibo.
Sulle scalinate che conducono da piazza Bottini all'ingresso del sottopasso Nord, liquami di natura non chiara producono un afrore nauseabondo che trasforma le scalinate in imitazioni di latrine a cielo aperto. E' #milanovistadavoi.

Intanto, sulla linea suburbana Treviglio-Novara, il treno 10672 da Treviglio è cancellato, termina il viaggio nella stazione di Milano Certosa.
E basta.
Trenord non si ritiene tenuta a specificare il motivo.

#communitydeltreno, #Discoverytrain, #InLombardia, #LombardiaConcreta, #Trenord, 
E il treno 10689 Novara-Pioltello è cancellato da Novara a Milano Certosa.
E basta.
Trenord non si ritiene tenuta a specificare il motivo.

Questi sono esempi dei "numeri assoluti" con cui Trenord valuta la propria puntualità, sputando in faccia alle associazioni di consumatori che denunciano una realtà di disservizi molto più gravi, concentrati nelle fasce di punta dei lavoratori pendolari.
Ma a chi importa? Non certo alla Lega Nord o alla giunta della Regione Lombardia, che mantiene il solito silenzio complice, anche davanti ai comportamenti più bugiardi e arroganti di Trenord.
D'altra parte, come gli elettori leghisti ben sanno, la Lega Nord e Formigoni hanno creato Trenord conferendole il privilegio di autocertificare la qualità del proprio servizio, per cui va tutto bene così.

Che cosa fa intanto il Gruppo Ferrovie dello Stato, dove per "Stato" si intende quello italiano?

[...]  Non è di sicuro un successo internazionale l’aggiudicazione, da parte della loro controllata Netinera, di due lotti di trasporto regionale messi a gara in Germania (a Berlino e in Sassonia).
È vero che l’ad delle Fs Gianfranco Battisti ha detto che il mercato ferroviario liberalizzato tedesco ha consentito di esportare il know-how tecnico italiano. Salvo che poi i clienti del trasporto locale italiano queste capacità non le percepiscono affatto. L’elenco dei disservizi è infatti lungo quanto la Penisola.
[...]  un’Europa à la page e di cui sono belle solo alcune cose (andare a gareggiare in casa d’altri), mentre suona disdicevole che altri per reciprocità vengano da noi (l’Atm di Milano che vince la gara per la gestione della metropolitana di Copenaghen, ma a Milano nessuna impresa di trasporti europea può entrare).

Ci resta una sola perplessità: la competenza italiana di cui parla Battisti Gianfranco è, per esempio, quella del disastro ferroviario di Pioltello nel 2018? O quella dello sfascio quotidiano degli impianti di circolazione ferroviaria della Lombardia?






Venerdì 8 febbraio 2019: la puntualità assoluta di Trenord si traduce in ritardi da soppressione ferroviaria assoluta(mente omessa)

Venerdì 8 febbraio 2019.

I numeri assoluti di Trenord parlano di una puntualità che il singolo pendolare non riesce a riscontrare.

Treno 2054 Verona-Milano: 11 minuti di ritardo.









Treno 2090 Brescia-Milano: 5 minuti di ritardo.










Treno 10716 Brescia-Milano: 7 minuti di ritardo.









E come mai tutti questi ritardi?

Treno 2055 Milano-Verona: 12 minuti di ritardo per ritardo di un altro treno (quale?).

 Treno 2057 Milano-Verona: fermo in stazione per guasto alle porte del treno (di competenza di Trenord).
Eccoli qui, i numeri assoluti di Trenord usati per calcolare la puntualità fasulla, quella che si verifica alle ore 23:00 sulle linee dove viaggiano quattro gatti.

Da notare inoltre la spudoratezza di Trenord nel camuffare subito l'informazione che evidenzia ancora una volta la sua responsabilità nella pessima manutenzione dei mezzi ferroviari: infatti, secondo trenord.it, il treno 2092 Verona-Milano subisce 14 minuti di ritardo per "guasto momentaneo che ha rallentato la circolazione ferroviaria di tutta la direttrice".
Ah, sì? "Guasto momentaneo" a cosa, esattamente? Prchè viene omesso COSA si è guastato?

Guardiamo anche cosa dice il sito my-link.it riguardo al treno 2057. Ricordiamo che il sito in questione è gestito da Trenord.
Ma guarda: il sito my-link.it dichiara in pessimo italiano che "non è stato trovato nessun treno in circolazione in baer al numero inserito". Eppure my-link.it riporta abitualmente tutti i dati di ogni corsa, che essa sia o meno in circolazione. Perchè per il 2057 non accade?
Forse perchè è stato soppresso?
Sulla destra, il sito ha identificato il 2057 come un treno di Milano Cadorna, fermata che non rientra nemmeno per sbaglio nella linea Verona-Milano: sempre meglio.

Questa è la "puntualità in numeri assoluti" di Trenord: una teoria di treni soppressi di cui viene ignorata la soppressione (e il conseguente disservizio).
C'è davvero da stupirsi della quantità di ore perse per colpa di Trenord, come lamentava un pendolare dell'articolo di qualche giorno fa?
E qualcuno davvero credeva ai calcoli capziosi fatti da Trenord per contestarlo?
Se qualcuno ci credeva, ecco qui la dimostrazione pratica  ciò che il pendolare riportava (la realtà) e di ciò che Trenord usava per contestarlo (la mistificazione dei dati per negare la realtà).





giovedì 7 febbraio 2019

7 febbraio 2019: le balorde affermazioni di Trenord contro la realtà dei fatti

Giovedì 7 febbraio 2019.
Prosegue il nostro giro delle meraviglie della stazione di Milano Lambrate, per il ciclo #milanovistadavoi: alle 17:20, sul marciapiedi del binario 1, gli escrementi umani di cui parlavamo ieri sono stati rimossi. In compenso, su un altro lato della colonna in questione è comparso altro sterco umano che il povero addetto alle pulizie, armato solo di scopa e paletta, non ha speranza di rimuovere.
#communitydeltreno #InLombardia
Alle 17:22, il treno 10727 Milano-Brescia delle 17:22 non sta arrivando. Il tabellone del binario 1 è buio. Gli annunci sonori di RFI non parlano del 10727.
Ma saranno davvero le 17:22? Sul marciapiedi antistante (binari 2 e 3), sono presenti due orologi, che segnalano due orari completamente sballati, perchè nella lercia stazione di Milano Lambrate è quasi impossibile trovare sui marciapiedi un orologio che funzioni. Chissà chi li manutiene? Chissà chi dovrebbe sorvegliare il lavoro dei manutentori?
Alle 17:27, RFI annuncia il treno 10727 "in arrivo al binario 1". Del ritardo di 5 minuti, RFI non fa menzione. Della causa, tanto meno.
Alle 17:32, il treno è al binario, e lì resta.
Il capotreno di Trenord non comunica alcuna informazione sui 10 minuti di ritardo.
Il treno 10727 parte alle 17:32, con 15 minuti di ritardo, senza che a bordo sia stata diffusa alcuna informazione in merito. (Come spiegato nei post precedenti, a bordo di un treno di Trenord è impossibile udire gli annunci sonori di RFI: lo ribadiamo a uso e consumo della dirigenza di Trenord, che ovviamente non ha la minima idea di cosa significhi viaggiare su un treno di Trenord).
Dal soffitto della carrozza che ho scelto, penzolano ragnatele.

Il treno 10727 parte, ma arriva a cumulare 30 minuti di ritardo.
#Discoverytrain, #LombardiaConcreta,
Sul sito di trenord.it. nella pagina della circolazione in tempo reale, IL 10727 NON VIENE RIPORTATO, E LA CAUSA DEL RITARDO RESTA SCONOSCIUTA.

A chiunque abbia letto le arroganti risposte di Trenord ad Altroconsumo e ai pendolari, nel silenzio della Lega Nord e di Fontana Attilio e della giunta della Regione Lombardia, non può non sorgere il sospetto che ci sia qualcosa di profondamente marcio che sta decomponendosi da anni, nascosto neanche tanto bene dietro la stolida insistenza con cui la Lega Nord protegge Trenord e le consente di compiere le peggio porcate, salvo poi insultare e deridere i pendolari che protestano.

E' questa la  #communitydeltreno a cui Trenord ci invita a fare parte, ricordando i nostri momenti migliori sui suoi treni, anche se l'azienda a capitale pubblico parla di  #Discoverytrain, cioè i treni per i buontemponi che vanno in vacanza, e finge di non ricordarsi delle centinaia di migliaia di pendolari che prendono i suoi treni ogni giorno della settimana per recarsi al lavoro? E' questo il vanto della #LombardiaConcreta, che a parole è il traino dell'Italia, e nei fatti è una mangiatoia per imprenditori e politici, ingrassati col denaro pubblico che viene lesinato ai sempre più schifosi servizi pubblici riservati ai cittadini comuni?

Bonus aggiuntivo per l'ottusa dirigenza di Trenord che non si capacita delle proteste del pendolare che parla di migliaia di ore di ritardo subìte in 15 anni.
A causa del ritardo di 15 minuti che subisco per colpa del treno 10727 (nonchè della malagestione delle informazioni a Milano Lambrate, dove un altro treno diretto a Treviglio, il 2077, viene fatto arrivare e partire mentre io attendo a bordo del 10727), arrivo a Treviglio e prendo l'auto proprio quando il traffico di via Guglielmo Marconi si ingolfa (grazie alla demenziale urbanistica di Treviglio, che a fronte di un incrocio così trafficato e dalla viabilità risicata, vi ha aggiunto un ufficio postale con parcheggio invece che trasformare il semaforo in una strada rotaria); con i tempi geologici del semaforo in questione, al ritardo di 15 minuti del treno devo aggiungere altri 15 minuti di tempo buttato via in una coda che avrei potuto facilmente evitare. Per colpa di questa mezz'ora complessiva di ritardo, salta la mia visita medica, e sono costretto a riprogrammarla, buttando via altre ore di tempo lavorativo.
Può bastare per far capire all'ottusa dirigenza di Trenord quale sia l'impatto che i ritardi della loro vegognosa gestione ha sulle vite dei pendolari, anche dopo essere scesi dal treno in ritardo?






7 febbraio 2019: Trenord e i numeri assoluti dei ritardi sempre presenti

Secondo la Wikipedia e il vocabolario Zingarelli, la supercazzola è una frase priva di senso logico composta da un insieme casuale di parole reali e inesistenti, esposta in modo ingannevolmente forbito e sicuro a interlocutori che, pur non capendo, alla fine la accettano come corretta.

Eccone un esempio, basato su una sintesi delle affermazioni con cui impunemente Trenord sputa in faccia ai cittadini lombardi che la finanziano dal primo all'ultimo centesimo, e che sono costretti a rivolgersi ad associazioni come Altroconsumo per denunciare i sistematici disservizi ferroviari del trasporto pubblico della Lombardia, dato che le istituzioni della Lombardia che dovrebbero tutelare i cittadini sono invece le prime a garantire l'impunità di Trenord:
Trenord, pur non negando criticità, accusa Altroconsumo di aver fatto una raccolta dati «senza alcuna base nè rappresentatività statistica». Contano solo i numeri assoluti, «per il 2018 si parla di 2200 treni al giorno; l’80% è arrivato a destinazione puntuale»
Prendiamo Trenord in parola e cambiamo orario in un giorno a caso.

Giovedì 7 febbraio 2019.

Il treno 2057 non è certo per comuni lavoratori, arrivando a Milano Centrale alle 9.15.
E' in ritardo di 26 minuti.








Il treno 2058 non è certo per comuni lavoratori, arrivando a Milano Centrale alle 9.38.
E' in ritardo di 13 minuti.








Il treno 2090 è da comuni lavoratori. E' in ritardo di 11 minuti.











Il treno 2092 è in ritardo di 8minuti a Milano Lambrate. Li recupera solo DOPO. Intanto, le coincidenze di metropolitana, autobus e navette saltano una a una.







Esattamente, cosa sono i numeri assoluti con cui Trenord afferma che i suoi treni sono in orario?
A parte l'esclusione dei treni soppressi, com'è possibile che Trenord non sia obbligata a suddividere queste rilevazioni in fasce orarie?
Fontana Attilio, Terzi Laura, #LombardiaConcreta, #InLombardia, davvero la fascia oraria dalle ore 23 alle 24 vale quanto quella dalle ore 7 alle ore 8, in termini di quantità di persone in movimento? E' questo l'unico risultato delle vostre "esternazioni" a beneficio dei soli mezzi d'informazione?