venerdì 28 dicembre 2018

Venerdì 28 dicembre 2018: ritardi ferroviari a catena sulla Brescia-Milano, ma senza spiegazioni da Trenord

Venerdì 28 dicembre 2018.

Alla stazione di Treviglio, alle 7:20, il treno 10714 Brescia-Milano risulta in ritardo di 35 minuti, senza che ne venga comunicato il motivo.
Considerando che il treno è stato cancellato da Brescia a Rovato, l'ipotesi dell'ennesimo guasto sembra plausibile.







Il treno 10716 Brescia-Milano subisce 10 minuti di ritardo.










Il treno 2090 subisce 14 minuti di ritardo.










Sul sito di Trenord.it, alle ore 8:23, compare solo un'informazione relativa al treno 10715 Milano-Brescia, in ritardo di 21 minuti per ritardo del treno corrispondente.


giovedì 27 dicembre 2018

Giovedì 27 dicembre 2018: treno sospeso, treno guasto, treno con accessiva affluenza. Fontana, eccoli, i risultati del cambio di gestione finto di Trenord che tu volevi "aspettare" per vedere. E adesso che fa schifo come prima?

Trenord ha avuto ciò che reclamava dal suo padrone a metà, Trenitalia: convogli e personale.
Trenord ha avuto ciò che esigeva dall'altro suo padrone a metà, la Regione Lombardia controllata dalla Lega Nord, la quale nomina anche la dirigenza di Trenord: la libertà di dcidere arbitrariamente di sostituire tratte ferroviarie con un servizio di autobus.
Trenord fa da sempre ciò che le pare con la programmazione ferroviaria: nella settimana finale di dicembre, come ad agosto, Trenord sospende arbitrariamente le corse che, secondo la sua valutazione che nessuno può contestare (soprattutto perchè ha il silenzio compiacente della Regione Lombardia in mano alla Lega Nord, che dovrebbe invece garantire i diritti dei passeggeri), basata sulle sue affermazioni indimostrate sulla scarsa affluenza di passeggeri in quel periodo.

Ecco il risultato di questo concentrato di arroganza, decisionismo, risorse, tagli, ottimizzazioni.

Giovedì 27 dicembre 2018.
Stazione di Treviglio, ore 7:18.
Il treno 2054 Verona-Milano delle 7:05 è in ritardo di 30 minuti per guasto al treno.

Il treno 10456 Cremona-Milano delle 7:22 è sospeso.

 #Discoverytrain #Trenord #communitydeltreno
Il treno 10716 Brescia-Milano delle 7:28 è in ritardo di 17 minuti per ECCESSIVA AFFLUENZA DI PASSEGGERI.

Il treno 2090 Brescia-Milano delle 7:33 è in ritardo di 7 minuti.

Quest'ultimo disagio sembra un'inezia, rispetto ai ritardi precedenti di treni sovraccarichi di passeggeri, ma per chi sta aspettando da più di venti minuti, nel gelo nebbioso del mattino del 27 dicembre, non è un'inezia.

Il treno suburbano 10610 Treviglio-Novara delle 7:25 subisce 10 minuti di ritardo, e  viaggia con entrambi i sistemi informativi interni fuori servizio: lo schermo interno delle carrozze NON mostra il nome della fermata successiva, e il sistema sonoro NON Comunica il nome della fermata in corso.
Questo, però, non è certo in grado di capirlo la dirigenza di Trenord, la cui competenza ha portato alla situazione attuale: sospendere intere corse, affermando incontestata che l'afflusso di passeggeri è irrilevante; manutenere i treni in ritardo, quando ormai i loro guasti si sono fatti cronici e compaiono pochi minuti prima della partenza della corsa; erogare convogli con capienza insufficiente pur sapendo di aver sospeso altre corse, e pur sapendo di avere in circolazione treni destinati a guastarsi.

Programmazione nulla, prevenzione nulla, manutenzione nulla.

E Fontana Attilio, capo della giunta della Lega Nord, ormai insediata nella Legione Lombardia da anni, cosa ha saputo fare? Nulla, tranne sostituire un amministratore delegato di Trenord, e lasciare immutata la restante dirigenza che è responsabile della condizione attuale di Trenord. E cosa ha saputo dire, Fontana, oltre a quelle vaghe minacce che in realtà scaricavano sempre le responsabilità su altre realtà ferroviarie?
Fontana ha saputo solo dire che bisogna stare a vedere cosa accadrà. Dopo anni di malagestione, Fontana pensa ancora che la stessa dirigenza possa far funzionare Trenord.
E adesso che abbiamo visto i risultati, cosa vuole fare Fontana? Aspettare ancora?

Nella serata, Trenord dimostra ancora una volta di avere il controllo della situazione per quanto riguarda treni, guasti, personale, informazione ai passeggeri, ritardi.
Il treno 2077 Milano-Verona delle 17:25, alle 17:35, non è ancora partito. Significa 10 minuti di ritardo, durante i quali, immancabilmente, il personale di bordo non eroga alcuna informazione sul ritardo in corso. Qual è la causa? Quanto durerà? I passeggeri devono forse cercarsi un altro mezzo di trasporto per rientrare a casa dopo una giornata di stancante lavoro (nonchè di disservizi esasperanti anche durante il viaggio di andata)?
Nulla di tutto ciò turba la dirigenza di Trenord, che da sempre se ne infischia di informare i passeggeri.
 #Discoverytrain #Trenord #communitydeltreno
A sorpresa, da trenord.it si scopre che: IL TRENO E' GUASTO. Di nuovo.
Alle 17:35, la capotreno diffonde un annuncio sonoro. Sarà per spiegare ai passeggeri come mai il treno non parte, e perchè il treno non parte?
Ma quando mai.
La capotreno invita invece i passeggeri a prestare attenzione ai propri oggetti, per evitare dii essere derubati da potenziali borseggiatori.
Signori dirigenti di Trenord, e Leghisti Nord loro protettori: stiamo scherzando?
La capotreno vive forse su un altro pianeta?
A qualcuno pare che su un treno saturo come il 2077 ci sia posto per un potenziale borseggiatore? A parte la fatica che il ladruncolo farebbe per farsi largo tra bagagli e persone in piedi, dove potrebbe poi scappare, prima di essere preso e linciato da un folla già furibonda per l'ennesimo disservizio senza informazioni che sta subendo?
Il treno parte con 14 minuti di ritardo. Per via del guasto. E' scritto.
Un'ora dopo, Trenord ha il coraggio di ttribuire lo stesso ritardo alla presenza di viaggiatori non in regola col biglietto. Abbiamo già visto neanche un mese fa che Trenord usa questo sporco trucchetto per non dover rispondere di ritardi che invece sono di sua competenza. Perchè dovremmo credere che questa volta le cose siano andate diversamente?

E' un vero peccato che Trenord si comporti in questo modo palesemente disonesto, per coprire l'incapacità della dirigenze, sotto i vigili occhi aquilini che spiccano nel volto grifagno di Fontana Attilio, il quale come sempre non si accroge di nulla.



sabato 22 dicembre 2018

Trenitalia e i nuovi treni e personale per la Lombardia

Tre nuovi convogli in arrivo e 20 unità tra personale di bordo e macchinisti sono stati garantiti da Trenitalia a Trenord.
Ecco il comunicato diramato da Trenitalia: «Altri tre treni per il trasporto regionale e metropolitano della Lombardia sono stati consegnati da Trenitalia (Gruppo FS Italiane) a Trenord. Sono un Vivalto, un Treno Alta Frequentazione (TAF) e un’ALe582 e si aggiungono agli otto già consegnati da settembre ad oggi. Diventano così 11 i treni perfettamente funzionanti messi a disposizione da Trenitalia per consentire il rilancio del trasporto ferroviario regionale. In poco meno di quattro mesi - in anticipo rispetto alla tabella di marcia concordata da Gianfranco Battisti, Amministratore Delegaro del Gruppo FS Italiane, e Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia, il 31 agosto 2018 - Trenitalia ha messo a disposizione di Trenord alcuni dei treni fra i più affidabili e a massima capacità di trasporto.
Insieme ai treni, venti risorse di Trenitalia, fra macchinisti e personale di bordo, hanno già iniziato a lavorare in service per Trenord, garantendo 22 servizi giornalieri ed elevando gli standard di regolarità del traffico ferroviario lombardo. Trenitalia, nella piena consapevolezza della delicata situazione del trasporto in Lombardia, ha messo in campo il massimo sforzo per garantire a Trenord treni utili a migliorare le condizioni di viaggio dei pendolari. Sforzo che proseguirà nei prossimi mesi e che conferma l’impegno del Gruppo FS Italiane nel potenziamento del trasporto pendolare, in tutte le regioni italiane, a beneficio delle persone che viaggiano in treno per lavoro, studio, svago e turismo. Obiettivo principale è migliorare la qualità del viaggio e la vita di milioni di persone che ogni giorno utilizzano i treni di Trenitalia e Trenord».

Chi glielo dice a Trenitalia che Trenord non ha il personale per la manutenzione, e lascia andare a pezzi i treni, prima di ripararli
Chi glielo dice a Trenitala che Trenord usa i Vivalto anche per collegare Milano e Verona, con risultati penosi in termini di capienza dei passeggeri e gestione dei bagagli?
Fontana Attilio, Terzi Laura, Lega Nord, glielo dite voi?

venerdì 21 dicembre 2018

21 dicembre 2018: l'ordinaria malagestione ferroviaria di Trenord continua a proporre guasti ai treni e ritardi

Venerdì 21 dicembre 2018.
Alla stazione di Treviglio, il treno 2090 Brescia-Milano viene annunciato con 5 minuti di ritardo. Senza precisare il motivo. In pochi minuti, il treno passa a con 15 minuti di ritardo.Sempre senza che venga precisato il motivo.
E infine, solo andando a consultare trenord.it, si apprende che la causa è un guasto al treno.

Il treno 2090 Brescia-Milano arriva a destinazione con 51 minuti di ritardo.

Il treno 10718 Brescia-Milano Greco Pirelli viaggia con 13 minuti di ritardo.


Il treno 2647 Milano Centrale-Mantova viaggia con 28 minuti di ritardo per un guasto al treno.


 Il treno 10453 Treviglio-Cremona viaggia con 22 minuti di ritardo per un guasto al treno.  

 Il treno 10462 Cremona-Treviglio viaggia con 15 minuti di ritardo per un ritardo di un altro treno.  

 Nella stazione di Varese, un guasto alla linea elettrica di competenza di RFI causa 60 minuti di ritardo.

Era in effetti sospetto che, dopo l'entrata in vigore dell'orario invernale di Trenord (quello con meno treni e più autobus), gli impianti ferroviari convenzionali della Lombardia avessero smesso di guastarsi quasi ogni giorno. Sorgeva quasi l'impressione che Trenord e RFI si fossero messe d'accordo per dimostrare che, assecondando i capricci arbitrari di Trenord, il servizio ferroviario di #LombardiaConcreta fosse davvero tornato in sesto.
Ovviamente nulla del genere è vero: in Lombardia i treni continuano a guastarsi e ad arrivare in ritardo e a essere affollati come sempre.


Trenord: «I ritardi sono in calo» - I pendolari: «Ma quando mai»
Botta e risposta tra azienda e viaggiatori sui dati del servizio - Per l’azienda la puntualità sarebbe del 67%. La replica: non nelle ore di punta
«Francamente, i pendolari questi segnali di miglioramento non li hanno percepiti - osserva Ettore Maroni, rappresentante dei viaggiatori che gravitano sulla stazione di Como San Giovanni - Anzi, come sempre, a seguito del cambio di orario registriamo ritardi giornalieri sui treni Tilo. Quando va bene sono dieci minuti, mercoledì sono stati quaranta. Se miglioramenti ci sono, non sono certo sui treni che viaggiano negli orari di punta».








mercoledì 19 dicembre 2018

Mercoledì 19 dicembre 2018: Trenord continua a erogare disservizi, avendo appurato di godere dell'impunità da parte delle istituzioni

Mercoledì 19 dicembre 2018.

Treno 2072 Verona-Milano: 15 minuti di ritardo.

Treno 2074 Verona-Milano: 10 minuti di ritardo.








 #Discoverytrain #Trenord #communitydeltreno
Cosa dice il sito di Trenord.it in merito alle cause di questi ritardi?
NULLA.
Per Trenord.it , il ritardo questi treni non esiste.
D'altra parte, la coalizione di Lega Nord e Formigoni, durante il loro mandato nella giunta della Regione Lombardia, creò Trenord conferendole il diritto di auto-certificare la qualità del proprio servizio. Quindi chi mai potrebbe contestare i dati sul servizio che Trenord eroga, se le stesse istituzioni le hanno concesso di decidere in autonomia se l'azienda merita o meno il denaro pubblico con cui viene foraggiata?

In seguito, la situazione peggiora.
Il treno 2077 Milano-Verona delle 17:25 parte da Milano Centrale con 10 minuti di ritardo. A bordo del treno, non viene data alcuna spiegazione sulla causa del ritardo. Il sito di Trenord.it  riporta il ritardo ma non dà alcuna spiegazione sulla causa del ritardo. Il treno accumula 15 minuti di ritardo.  Senza motivo.

Il famigerato treno 2091 delle 17:50 subisce 13 minuti di ritardo per ritardo di un altro treno (Trenord n on spiega quale treno sia in ritardo). Il 2091 è il famoso treno che un tempo partiva alle 18:15, e che Trenord ha arbitrariamente anticipato di 25 minuti, e che ogni due giorni o meno subisce ritardi causati dai fattori più fantasiosi.

Il treno 2079 Milano-Verona delle 18:25 parte da Milano Centrale con 19 minuti di ritardo per guasto al treno.
E' l'ennesima dimostrazione che dare a Trenord i treni di Trenitalia non serve a nulla.
E' l'ennesima dimostrazione che permettere a Trenord di cancellare certe tratte e sostituirle con autobus non serve a nulla.
Perchè il problema di fondo è che Trenord non esegue la necessaria manutenzione del parco treni che lo Stato le presta, vecchi o nuovi che siano.

Ma finchè la Lega Nord di Fontana Attilio resterà cieca e sorda a questa verità, Trenord potrà continuare a raccontare la favola che preferisce e a macinare utili su utili, erogando un servizio sempre più scadente e sempre più limitato.

Il treno 10734 Brescia-Sesto S. Giovanni subisce 13 minuti di ritardo per guasto al treno.

Il treno 10731 Milano Greco Pirelli-Brescia subisce 17 minuti di ritardo per guasto momentaneo (Trenord non precisa COSA si sia guastato).

Sulla linea suburbana, Trenord e RFI continuano a gestire il servizio con la massima opacità, sicure dell'impunità che la Regione Lombardia, in mano alla Lega Nord, elargisce loro coi fatti, nonostante i minacciosi proclami che non vanno mai oltre le parole dette in televisione.

Il treno 23063 Varese-Treviglio subisce 13 minuti di ritardo per guasto momentaneo (Trenord non precisa COSA si sia guastato).

Il treno 23065 Varese-Treviglio subisce 14 minuti di ritardo per precedenza di un altro treno (Trenord non precisa QUALE treno abbia questo diritto).

Il treno 23060 Treviglio-Varese subisce 14 minuti di ritardo per precedenza di un altro treno (Trenord non precisa QUALE treno abbia questo diritto).

Può mancare la perla del giorno caduta sulla linea di Cremona (dove pochi fiocchi di neve hanno rallentato la circolazione con tanto di annunci su "gravi danni" agli impianti)?
Naturalmente no.

Giusto per dimostrare come Trenord si sia meritata il diritto di sopprimere intere tratte e sostituirle con autobus, e abbia a sua volta dimostrato di saper utilizzare le risorse risparmiate effettuando una maggiore manutenzione, ecco cosa accade ai treni gestiti da Trenord, anche quando a Trenord viene concesso qualunque capriccio gestionale. #LombardiaConcreta
Principio d'incendio sul treno in arrivo da Codogno alle 10,50 A fuoco pannello riscaldamento
E’ stato un principio d’incendio al pannello di riscaldamento di una carrozza a causare attimi di agitazione questa mattina in stazione.  Il treno coinvolto era da poco arrivato a destinazione da Codogno,  alle 10,50 e a Cremona terminava la corsa. Una fiammata si è sprigionata dal pannello causando parecchio fumo. Il capotreno ha chiamato i Vigili del Fuoco e i passeggeri sono stati fatti scendere.







martedì 18 dicembre 2018

Martedì 18 dicembre 2018: dopo anni manutenzione solo a treno guasto, ecco i risultati di Trenord e FNM

Martedì 18 dicembre 2018: sulla linea suburbana Novara-Milano-Treviglio, il treno 10638 viene cancellato da Pioltello Limito a Milano Certosa per guasto al treno.
Trenord.it parla di "manutenzione straordinaria", perchè è ormai evidente che, per massimizzare gli utili e ridurre le spese, Trenord di fatto si basa sulla manutenzione correttiva e la sua manutenzione programmata è ridotta al minimo indispensabile.
Vale la pena di ricordare cosa diceva il TG Regione della Lombardia nel dicembre 2017, quando l'allora amministratrice delegata Farisè Cinzia annunciava una collaborazione col Politecnico di Milano per le nuove uniformi dei capitreno da realizzare nell'immediato, e una cosa da rimandare invece a chissò quando:
Per il futuro, ha annunciato Farisè, la collaborazione riguarderà anche l'innovazione nell'ambito della manutenzione dei treni, in un'ottica preventiva.
Mentre il parco treni dell'azienda andava a rotoli, e le gravissime carenze di organico costringevano ferrovieri e manutentori a continui straordinari, Trenord aveva ben chiare le priorità dell'azienda, e agiva con la benedizione della Lega Nord, che la controlla sin dalla sua creazione tramite FNM e tramite la dirigenza che viene sempre scelta secondo i criteri e i desideri leghisti.

In poche parole: finchè il treno non si guasta, Trenord non se ne preoccupa più di tanto.
Dopotutto, basta dare la colpa a Trenitalia e attendere che i compiacenti mezzi d'informazione ripetano a pappagallo questa mezza verità.

 #Discoverytrain #Trenord #communitydeltreno
Il treno 10633 Novara-Pioltello Limito è cancellato per guasto all'altro treno.

In precedenza, il treno 10631 Novara-Pioltello subiva 14 minuti di ritardo per guasto al treno di un'altra impresa ferroviaria.

In precedenza, il treno 23024 Treviglio-Novara subiva 19 minuti di ritardo per guasto agli impianti di circolazione di competenza di RFI.


Sulla linea Mantova-Cremona-Milano, il treno 2651 subisce 18 minuti di ritardo per "ripercussioni di un guasto momentaneo che ha rallentato la circolazione ferroviara di tutta la direttrice": questa frase compare solo quando Trenord non può scaricare la colpa del disagio su un'altra azienda, perchè, come visto negli esempi precedenti, i guasti dovuti a RFI o a treni di altre aziende sono riferiti da Trenord.it con puntigliosa chiarezza, Di conseguenza, quando Trenord.it parla di "guasto momentaneo" senza precisare cosa si sia guastato, dove si sia guastato, perchè si sia guastato, è inevitabile concludere che si tratta di un guasto a carico della stessa Trenord: e siccome Trenord declina sempre qualunque responsabilità su qualunque cosa, si è portati a concludere che Trenord sta glissando riguardo all'ennesimo guasto di uno dei suoi treni.
La partenza del treno 5183 subisce 15 minuti di ritardo per ritardo di un altro treno: quale altro treno, e perchè sia in ritardo, Trenord.it non lo specifica.

Nella mattinata, la tratta Treviglio-Milano continua a essere servita da treni in ritardo, con contorto di informazioni in ritardo, che impediscono ai pendolari di scegliere il treno con cui ammortizzare l'immancabile ritardo, soprattutto conoscendo il tipico scherzo di Trenord e di RFI, che lasciano ripartire il treno in ritardo per poi "metterlo in buca", cioè lasciare la precedenza ad altri treni.

Treno 10456 da Cremona delle 7:23. 6 minuti di ritardo.










Treno 10716 da Brescia per Milano Greco Pirelli. 16 minuti di ritardo.








Treno 2090 da Brescia per Milano Centrale. 15 minuti di ritardo.








Il treno 10458 da Cremona per Milano Porta Garibaldi si presenta a Treviglio con 9 minuti di ritardo. E' l'unico a recuperarlo, ma come può un pendolare saperlo in anticipo, considerando anche la rarità dell'evento di un recupero?

Nella serata, il treno 2077 Milano-Verona delle 17:25 è un convoglio di modello Vivalto ristrutturato, fornito di recente da Trenitalia. In una carrozza a metà del convoglio, la porta automatica interna che dà accesso all'altra carrozza si sta guastando: per tutto il tragitto da Milano a Treviglio, questa porta continua ad aprirsi senza motivo, a richiudersi, a riaprirsi, a richiudersi, a restare chiusa per qualche decina di secondi, e poi ad aprirsi ancora.
Restiamo in attesa del responso di Regione Lombardia: Trenitalia ha fornito treni già guasti, oppure Trenord continua a infischiarsene della manutenzione, come ha palesemente fatto per anni?







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lunedì 17 dicembre 2018

17 dicembre 2018: Trenord l'ha avuta vinta su tutto ma i suoi treni si guastano comunque

Lunedì 17 dicembre 2018. Trenord l'ha avuta vinta su tutto: diceva di non poter erogare il servizio perchè Trenitalia non le forniva i treni; Trenitalia le ha fornito i treni. Diceva di dover disperdere troppe risorse sulle linee minori, e la Lega Nord della giunta della Regione Lombardia controllata da Fontana Attilio le ha dato il permesso di sostituire le tratte ferroviarie giudicate minori con autobus.

Ma i treni di Trenord si guastano comunque e continuamente.

Treno 2057 Milano Centrale-Verona delle 16:25 .
Fermo tra Pioltello e Treviglio (circa 30 km di distanza, ma pazienza) per guasto al treno che il personale sta valutando.




 #Discoverytrain #Trenord #communitydeltreno
Treno 2057 Milano Centrale-Verona delle 16:25 .
16 minuti di ritardo per guasto al treno che il personale sta valutando.








Se si ha materiale vecchio, occorre maggior cura alla manutenzione. Invece c’è stata una mancanza di organico: Trenord non ha neanche coperto il turnover — in pratica, le persone andavano in pensione ma al loro posto non venivano fatte assunzioni.
Qual è la differenza tra manutenzione ordinaria e  straordinaria? “È come il tagliando alla macchina. Se porti a fare il tagliando alla tua macchina, hai buone possibilità che non si rompa. Se invece la porti quando si rompe c’è il rischio che ti tocchi andare ogni due mesi. Trenord di fatto si basa sulla manutenzione correttiva.La manutenzione programmata fatta da Trenord è ridotta al minimo indispensabile.

Non una parola in merito dalla Lega Nord della giunta della Regione Lombardia controllata da Fontana Attilio.
Ricordiamo che la coalizione Formigoni-Lega Nord creò Trenord per dimostrare le possibilità del Federalismo.
Siccome la Regione Lombardia avrebbe posseduto l'intera azienda FNM, che a sua volta avrebbe detenuto il 50% di Trenord, essi crearono Trenord conferendole il diritto di autocertificare il proprio servizio, in modo che Regione Lombardia non dovesse essere garante (verso i cittadini) di qualcosa che controllava e certificava. 
Essi vollero che Trenord nascesse con Trenitalia come socio paritario, dando di fatto la possibilità a Trenitalia di fare ciò che le pareva (non investire, non erogare treni).
Essi tacquero per anni davanti alla mancanza di partecipazione di Trenitalia.
Nel frattempo, essi riempirono FNM di dirigenti in quota leghista, tra amici imprenditori e politici trombati. Questi dirigenti avevano l'ultima parola sulla nomina dei dirigenti di Trenord.
E infatti Maroni Roberto nominò l'amministratrice delegata di Trenord, Farisè Cinzia.
E Fontana Attilio ha nominato l'attuale l'amministratore delegato di Trenord, Piuri Marco.

Ma sui veri problemi di Trenord, dalla Lega Nord viene solo un silenzio voluto di apparente impotenza.

sabato 15 dicembre 2018

Perché Trenord è così in crisi



Di Stefano Colombo.

Avere treni che non hanno problemi tecnici di continuo sarebbe già un progresso. Ma un’azienda, specialmente se offre un servizio pubblico, deve ragionare anche e principalmente a medio e lungo termine.
Trenord ha annunciato il taglio di numerose corse in orari non di punta, scatenando la reazione indignata di moltissimi utenti pendolari. Corse su linee come la Mantova – Cremona – Lodi, in orari non di punta in mezzo alla giornata, verranno sostituite da autobus — un controsenso, se si pensa che Trenord è un’azienda ferroviaria.
Si è arrivati a questo risultato a causa di un altro controsenso: la mancanza di materiale rotabile — ovvero, di treni. Molti convogli di Trenord sono obsoleti o non più utilizzabili, dunque ne servono di nuovi: che sono stati già ordinati, ma che non arriveranno prima del 2020. Dunque, bisogna cercare di tenere buono quello che funziona ancora.
Ma come si è arrivati a questo punto?
Trenord è nata nel 2011 a partire da due aziende, che ancora oggi la controllano: Trenitalia e le Ferrovie Nord Milano, che da più di un secolo erano proprietarie di un sistema ferroviario che collegava Milano con il suo hinterland. Queste due aziende oggi controllano ciascuna il 50% di Trenord. A sua volta, FNM è controllata dalla Regione Lombardia: di fatto dunque, oggi Trenord è controllata per metà dalle FS e per metà dalla giunta Fontana.
Secondo Adriano Coscia, membro dell’esecutivo nazionale del sindacato ferroviario OrSA, questo matrimonio è una delle cause che hanno concorso all’attuale dissesto della società di trasporti. “Il problema di Trenord nasce essenzialmente dalla sua costituzione, nel senso che la proprietà paritetica del 50 e 50 non ha portato a fare investimenti di media e lunga durata.” Inoltre non è molto chiaro chi comandi in casa: “la questione paritetica ha indotto a certi equilibri anche per la questione manageriale dell’azienda. Poi, ovviamente, c’è un problema dal punto di vista organizzativo e di capacità manageriale dell’azienda.
Nel discorso pubblico, infatti, non è molto chiaro chi gestisca Trenord. La compagnia, da parte dei pendolari, è oggetto di un odio cieco da parte della maggior parte dei pendolari lombardi che si trovano a utilizzarne i servizi, ma quest’odio spesso non ha né un nome né un volto. Una prova di questa percepita evanescenza dei vertici è anche il fatto che in Lombardia, alle elezioni regionali, continui a vincere la destra nonostante, in ultima analisi, sia di fatto responsabile della situazione disastrosa del trasporto pubblico e dei disagi dei pendolari lombardi.
Cerchiamo di tracciare un organigramma, allora. La presidentessa è Federica Santini, mentre l’amministratore delegato, la massima carica esecutiva, è Marco Piuri. Piuri viene da Saronno, che per coincidenza ospita uno dei più importanti nodi ferroviari lombardi, e ha preso possesso della propria carica a settembre di quest’anno. Prima di lui, l’ad è stata per quattro anni Cinzia Farisè, già al centro di varie polemiche legate alla cattiva gestione dell’azienda. Piuri è stato voluto dal presidente della regione, Attilio Fontana.
“Noi abbiamo avuto anche un incontro in regione una quindicina di giorni fa, dove abbiamo avuto modo di esplicitare le nostre considerazioni al presidente Fontana,” continua Coscia. “Abbiamo reso chiara a lui e all’amministratore delegato la nostra contrarietà al piano emergenziale. Non si può sostituire un treno con un bus perché si impiega molto più tempo, 40-50 minuti in più secondo i pendolari. Si poteva fare in modo diverso: rivedere il cadenzamento dei treni, portandolo in determinate fasce di morbida a un treno all’ora, sistemando la situazione turni del personale. L’azienda non ha tenuto conto delle esigenze del personale, ma le proprie aziendali.

Trenord è anche nota per i frequenti scioperi del proprio personale, che causano logici disagi ai pendolari e sono diventati quasi un meme in Lombardia. Ma gli scioperi hanno una ragione ben precisa: la volontà di protestare contro la malagestione dell’azienda e, soprattutto, del personale, costretto spesso a turni di straordinario per far fronte a una cronica carenza di manodopera decisa dall’azienda. Mancanze evidenti non solo nel personale fisicamente presente sui treni, ma anche negli addetti alla manutenzione, vero punto debole di tutto il sistema Trenord.
“Sulla manutenzione l’azienda ha creato un gap negativo di non poco conto,” secondo Coscia.
“Il materiale ferroviario è vecchio perché non si è investito: ma a questo punto, se si ha materiale vecchio, occorre maggior cura alla manutenzione. Invece c’è stata una mancanza di organico: Trenord non ha neanche coperto il turnover — in pratica, le persone andavano in pensione ma al loro posto non venivano fatte assunzioni.
Il vero spartiacque per l’azienda, la cui situazione operativa è già piuttosto precaria da anni, è l’incidente di Pioltello dello scorso 25 gennaio, dove tre persone hanno perso la vita a causa della rottura di una rotaia logorata dal tempo e mai sottoposta a manutenzione adeguata da parte di RFI, proprietaria della tratta, su cui corrono treni gestiti da Trenord. Martedì sono emersi i primi risultati della maxi consulenza richiesta dalla procura di Milano a vari esperti di sicurezza ferroviaria.
“C’è stata l’inchiesta dell’agenzia nazionale di sicurezza, che ha scoperto carenze sia per quanto riguarda il piano manutentivo sia per quanto riguarda l’elevato numero di straordinario ai dipendenti. L’azienda è costretta a fermare l’abuso dello straordinario, mettere mano alle assunzioni e cercare di frenare materiali che avevano qualità scadente. Di qui la soppressione di treni in quantità doppia o tripla rispetto agli anni precedenti.” Per fare dei progressi, infatti, ci vuole tempo: “per formare un macchinista però occorre un annetto, non ce l’hai per il giorno dopo,” sostiene Coscia.
I pendolari però non hanno tempo di aspettare i tempi aziendali di Trenord e della regione Lombardia. Servono risposte chiare che rendano subito più sostenibile una situazione che già da anni è emergenziale: la Lombardia è la regione più inquinata d’Europa, e non si può permettere che decine di migliaia di pendolari che oggi usano, seppur imprecando, il servizio ferroviario pubblico, ritornino all’uso dell’automobile per andare al lavoro.
Ma allora qual è la prima cosa da fare?
“Cercare di potenziare l’attività manutentiva,” ci risponde Coscia. “Noi l’abbiamo sempre detto a Trenord: se vuoi avere dei treni funzionali in inverno, la manutenzione di quei treni devi farla in estate. Come organizzazione sindacale non sappiamo neanche quante ore di manutenzione programmata abbia pianificato Trenord. Questa cosa è allucinante.”
Qual è la differenza tra manutenzione ordinaria e  straordinaria? “È come il tagliando alla macchina. Se porti a fare il tagliando alla tua macchina, hai buone possibilità che non si rompa. Se invece la porti quando si rompe c’è il rischio che ti tocchi andare ogni due mesi. Trenord di fatto si basa sulla manutenzione correttiva.” La manutenzione programmata fatta da Trenord è ridotta al minimo indispensabile: “questa gestione delle cose è legale, perché l’azienda fa dei cicli di manutenzione programmata rispettando la normativa sulla sicurezza, ma il materiale secondo noi va manutenuto continuamente.”
Avere treni che non hanno problemi tecnici di continuo potrebbe essere già un progresso, effettivamente. Ma un’azienda, specialmente se offre un servizio pubblico, deve ragionare anche e principalmente a medio e lungo termine. Una visione che a Trenord, in questi anni, abbiamo visto essere mancata del tutto. “La cosa che potrebbe funzionare di più è che la regione affidi il trasporto regionale a Trenord per un periodo di 10 o 15 anni. A fronte di un tempo così lungo, la regione deve pretendere determinati investimenti — cosa che sta avvenendo in molte regioni,” osserva Coscia. “Perché Trenitalia sta investendo in altre regioni con l’ammodernamento di materiale rotabile? Perché ha avuto contratti di servizio di 10-15 anni. Se noi diamo a Trenord un servizio per un periodo limitato è evidente che non investirà, perché non ha la garanzia di rientrare.” Oggi, il contratto di Trenord dura solo 4 anni.
“Il fatto che Trenord sia regionale può essere un punto debole ma anche un punto di forza. Il problema sono le capacità organizzative e industriali di Trenord, inadatte,” prosegue Coscia. “Questo management ha fallito. Ad oggi però chi ha fallito è ancora a capo di questa azienda. Come faranno a sistemarla, l’azienda?

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giovedì 13 dicembre 2018

Giovedì 13 dicembre 2018: Trenord l'ha vinta su tutto, con l'orario invernale, le corse tagliate, i treni da Trenitalia, e la protezione a priori di Fontana Attilio. Ma si continua con ritardi e guasti nelle fasce orarie di punta.

Treno 2091 Milano Centrale-Brescia delle 17:50.
Non più di due anni fa, questo treno partiva alle 18:15, e riduceva il numero di lavoratori pendolari che affollavano il Milano Centrale-Brescia-Verona delle 18:25.
Misteriosamente, Trenord decise di anticiparlo di 25 minuti, rendendolo inutile per gran parte dei pendolari che ora affollano il suddetto 18:25 (e i nuovi FrecciaRossa per Brescia inaugurati dall'ex ministro  Delrio Graziano ricevettero così la precedenza. Non basta che nell'Alta Velocità siano stati riversati finanziamenti colossali, mentre le infrastrutture "convenzionali" mendicano manutenzione elementare e vanno a pezzi ammazzando i passeggeri; no, non basta: i FrecciaRossa devono anche calpestare gli orari dei pendolari).
Da allora, il 2091 non fa altro che subire ritardi, cancellazioni, guasti, guasti alla linea elettrica e agli impianti di circolazione della stazione di Milano Centrale (che però flagellano solo il binario su cui deve viaggiare) con cadenza quasi giornaliera.

#LombardiaConcreta  #Discoverytrain #Trenord #communitydeltreno
Giovedì 13 dicembre 2018. E' entrato in vigore l'orario invernale di Trenord, quello con treni tagliati o sostituiti con autobus per consentire a Trenord di concentrare risorse e personale sulle linee critiche, dato che l'azienda Trenord è così mal gestita da essere incapace di erogare il servizio per cui viene comunque pagata dalla Regione Lombardia, la cui giunta guidata da Fontana Attilio tace su questa vergogna.
Il treno 2091 subisce 20 minuti di ritardo, che diventano poi 33 minuti di ritardo.
Per quale motivo?
TRENORD NON LO SPIEGA. Tanto sa che il garante del trasporto ferroviario è la Regione Lombardia stessa, la quale è in mano alla giunta della Lega (Nord) di Fontana Attilio, che difende a spada tratta Trenord anche davanti alla malagestione più acclarata.




Treno 10481 Milano Porta Garibaldi-Cremona delle 17:36. 21 minuti di ritardo, che diventano 29 minuti di ritardo, per guasto al treno.
La linea Milano-Cremona è una di quelle su cui sono stati collocati i treni Vivalto forniti da Trenitalia, dopo che Trenord e Fontana Attilio e Terzi Laura avevano ripetutamente accusato Trenitalia di essere colpevole di tutte le magagne di Trenord per inadempienza della propria parte di responsabilità come comproprietaria di Trenord.
Ora, sorvoliamo sulle dubbie capacità dirigenziali di chi creò Trenord lasciando a uno dei soci la libertà di non adempiere ai propri doveri, e osserviamo solo che Trenord ha ricevuto da Trenitalia i suddetti convogli tanto desiderati (non nuovi, ma comuque ristrutturati e ben tenuti, come conferma Lorenzo Ziliani di #PendolariUniti).
Osserviamo anche che a Trenord è stato concesso di sopprimere intere corse per risparmiare sul personale insufficiente e sulle risorse (quali?).
Qual è il risultato?
Lo stesso di prima: treni in ritardo e treni guasti.
Ci saranno mai indizi a sufficienza per far sorgere nell'illuminato Fontana Attilio il sospetto che sia finito il tempo di "attendere per vedere", come spiegava al TG Regione della Lombardia solo poche sere fa, col suo volto dove un occhio sta scivolando in basso, e la sua zazzera si rimodella come la savana scolpita dal vento, del tutto simile un fantoccio di cera che si scioglie per via del calore? 




mercoledì 12 dicembre 2018

12 dicembre 2018: l'orario ferroviario invernale di #LombardiaConcreta miete altri successi


«Mercoledì 12 dicembre sulla linea ferroviaria Bergamo-Brescia. Partiamo da Seriate con il treno delle 7.09 verso Brescia. Il treno sembra in buone condizioni e sulla linea non ci sono problemi. Tuttavia, la circolazione è rallentata da un treno guasto a Palazzolo. [...]
«Arrivati (in ritardo) a Palazzolo, veniamo invitati a scendere dal treno (funzionante), che quindi riparte in direzione opposta per Bergamo. Dopo aver attraversato i binari e aver camminato su un marciapiede dissestato largo non più di mezzo metro, centinaia di persone sono state travasate su un altro treno, che scopriamo essere il treno precedente che era segnalato come guasto, che a loro dire sarebbe stato riparato nel frattempo».
«Peccato che in realtà il treno fosse ancora guasto, quindi abbiamo perso altre decine di minuti. Risultato: partenza alle 7.09 da Seriate, arrivo a Brescia alle 9.30. Con un cambio di treno a metà strada non per problemi tecnici, ma solo per le “comodità” di Trenord».
«Ma non ci avevano raccontato che con il nuovo orario sarebbe aumentata l’affidabilità dei treni? E come la mettiamo con il rispetto nei confronti degli utenti, costretti a sopportare un pesante ritardo in assenza di guasto, solo per esigenze logistiche di Trenord?».

Orario invernale 2018 di Trenord per #LombardiaConcreta.
Amministratore delegato dell'azienda: Piuri Marco.
Presidente della giunta della Regione Lombardia (garante del servizio ferroviario lombardo): Fontana Attilio.

Risultati:

#LombardiaConcreta
Treno 4905 Bergamo-Brescia. 89 minuti di ritardo.











#LombardiaConcreta
Treno 4907 Bergamo-Brescia. 72 minuti di ritardo.











Treno 4909 Bergamo-Brescia. 24 minuti di ritardo.











martedì 11 dicembre 2018

11 dicembre 2018: Trenord, le ferrovie di #LombardiaConcreta e di Fontana Attilio, la serata infernale e l'orario invernale

Martedì 11 dicembre 2018.
Stazione di Milano Centrale, ore 17:167. Il treno 2077 Milano-Verona delle 17:25 non ha ancora un numero di binario.
Gli schermi informativi della grande sala galleria al piano terra stanno mostrando una lista di treni in partenza dalle 17:40 in poi. Gli schermi si aggiornano, e mostrano una lista di treni in partenza dalle 18:00 in poi. La scritta lampeggiante ai piedi dello schermo ci informa che stiamo vedendo "pagina 2 di 3" degli orari: ma stiamo scherzando? Se io devo vedere su che binario si trova il mio treno che sta per partire, che me ne faccio della lista dei treni che partono tra un'ora? E quanto devo aspettare perchè ricompaia "pagina 1 di 3" con gli orari dei treni in partenza ADESSO?
Avete presente che in una stazione articolata demenzialmente come la stazione di Milano Centrale bisogna CORRERE per riuscire a prendere il treno, dato che tutte le scale mobili di accesso diretto alla galleria superiore sono state RIMOSSE oppure INTERROTTE per obbligare i passeggeri a compire un cervellotico giro obbligato all'interno della zona dei negozi?
Chissà se RFI (e GrandiStazioni?) sono consapevoli del funzionamento idiota dei loro sistemi? O forse sono non soltanto consapevoli, ma addirittura le fautrici di una simile manipolazione?

L'aggiornamento sonoro finalmente rende noto che il treno 2077 partirà con 10 minuti di ritardo. Senza spiegare il motivo del ritardo.
Aggiornamento: il 2077 partirà con 25 minuti di ritardo

Chi può, tra i pendolari, si sposta alla stazione di Milano Repubblica, dove pensa di prendere un suburbano come il 23061 da Varese per Treviglio delle 17:29.
Il 23061 è in ritardo di 16 minutiSenza spiegazioni per il motivo del ritardo. Col tempo, diventano 21 minuti di ritardo.









Chi può, tra i pendolari, si sposta alla stazione di Milano Lambrate, dove pensa di prendere il treno 10890 da Milano Porta Garibaldi per Bergamo (con fermata a Treviglio Ovest) delle 17:43.
Il 10890 arriva saturo. Con l'afflusso dei passeggeri delle altre linee, diventa sovrasaturo. Molti passeggeri restano a terra.








Il treno 2077, che transita per Milano Lambrate, è annunciato con 40 minuti di ritardo.
Qualcuno vorrebbe prendere il 2629 da Milano Centrale per Bergamo delle 17:11, non ancora transitato. Il 2629 ha 62 minuti di ritardo.









Qualcuno vorrebbe prendere il treno 10727 da Milano Greco Pirelli per Brescia, a sua volta in ritardo. Poco dopo, il treno 10727 è cancellato.







Il treno 2190 da Savona per Milano Centrale ha 31 minuti di ritardo (chi lo gestisce? Trenitalia?).








Il treno 2091 da Milano Centrale per Brescia ha 41 minuti di ritardo (come accade quattro giorni su cinque).










Trenord si aggrappa alla scusa abbastanza inedita di un intervento delle forze dell'ordine per verificare la segnalazione di un pacco bomba su un treno proveniente dalla Svizzera:

Segnala un falso pacco bomba su un treno: individuato e denunciato
È stato individuato attraverso le telecamere e portato negli uffici della polizia ferroviaria l’uomo che nel tardo pomeriggio di martedì 11 dicembre ha segnalato a un macchinista la presenza di un pacco bomba su un treno proveniente dalla Svizzera, che stava entrando in stazione a Milano Centrale. Sono scattate le procedure di emergenza e controllo (artificieri e cinofili della polizia) che hanno creato qualche disagio alla circolazione dei treni. Accertato che si è trattato di una falsa segnalazione, l’uomo è stato denunciato per «procurato allarme» e «interruzione di pubblico servizio».
E' da notare, però, che solo alcuni dei treni in ritardo durante questa serata provengono dalla stazione di Milano Centrale. 
Altri treni, soprattutto quelli cancellati, provengono da altre stazioni di Milano.
Che ne è delle chiacchiere di Trenord sulla riduzione dei disservizi conseguente alla soppressione delle corse di alcune tratte ferroviarie?

A sentire Piuri Marco, amministratore di Trenord, i treni per e da Milano non sono stati toccati, e quindi i "benefici" saranno minori.
Un momento: Piuri ha dichiarato che i "benefici" deriveranno dal fatto che i tagli alle linee "minori" consentiranno a Trenord di concentrare personale, risorse e sforzi sulle linee che restano in funzione.
Che senso ha quindi dire che, dove non ci sono tagli, non ci saranno benefici?
Chi può essere così imbecille da credere a queste affermazioni insensate, generosamente sottoscritte da Fontana Attilio, il capo della giunta della Regione Lombardia in mano alla Lega (Nord)?
Fontana è lo stesso che ci intima di aspettare per vedere cosa accadrà: non si può giudicare il piano di Trenord senza averne visto i risultati. Fontana sembra un allocco che non ha mai sentito parlare di Trenord prima di oggi: è da ANNI che Trenord eroga un servizio schifoso, e PER ANNI Trenord non ha fatto altro che ridurre il servizio erogato, in termini di spazio sulle carrozze, numero di corse, orari delle corse, manutenzione dei treni, gestione dei ritardi. Signor Fontana: CHE ALTRO BISOGNA ASPETTARE DI VEDERE?

Su Trenord.it, Trenord spiega chiaramente che i treni da e per Milano Centrale sono in ritardo per accertamenti delle forze dell'ordine.
Trenord non spiega minimamente perchè i treni che collegano Brescia e Sesto S. Giovanni sono in ritardo. Il treno 10729 ha 24 minuti di ritardo. Il treno 10734 ha 21 minuti di ritardo. La frase "a causa del ritardo del treno corrispondente" è infatti una cortina fumogena in cui viene omesso il dettaglio cruciale: PERCHE' IL TRENO CORRISPONDENTE E' IN RITARDO?



Ed ecco un altro mistero: se il treno 2077, come gli altri, era in ritardo a causa degli accertamenti delle forze dell'ordine, PERCHE' HA SUBITO UN RITARDO INCREMENTALE?
Che senso ha avuto che RFI comunicasse un ritardo di 10 minuti, per poi aumentarlo a 25 minuti, e infine piazzarlo a 40 minuti?
Una simile incertezza si verifica quando Trenord ha un treno guasto, e i tecnici non sanno stimarne la gravità, e le riparazioni si protraggono.
Com'è possibile che, con la Polizia sul posto per accertamenti, Trenord e RFI abbiano inzialmente stimato soli 10 minuti di ritardo?
Si tratta di incapacità e incompetenza, oppure di menzogna?

Ma attenzione: ecco il momento in cui emerge la verità.
Alle 17:04, Trenord.it ha comunicato che uno dei suo treni si è guastato alla stazione di Rovato, causando ritardi fino a 30 minuti (sappiamo tutti benissimo come queste stime vengano ritoccate al ribasso).
E' questa la causa di tutti i ritardi?
No.
E' l'intervento della Polizia, la causa di tutti i ritardi?
No.
Però abbiamo già visto come Trenord si aggrappi a ogni scusa per nascondere la vera causa dei ritardi e delle cancellazioni dei suoi treni. E come volevasi dimostrare, dalle 17:46 in poi si citano solo gli accertamenti come causa dei ritardi, mentre il guasto del treno a Rovato viene sistematicamente omesso.
Qual è la differenza?
Eccola: adducendo cause come l'intervento delle forze dell'ordine, Trenord non deve pagare le penali per i suoi disservizi.

Perchè nessuna figura istituzionale della Regione Lombardia, che funge da garante del servizio ferroviario in Lombardia, eroga un controllore super partes che verifichi questi comportamenti sospetti da parte di Trenord?
Perchè la Lega Nord e la coalizione di Formigoni Roberto crearono Trenord dandole il privilegio di poter autocertificare la qualità del proprio servizio. Serve aggiungere altro sulla mentalità e gli scopi di chi creò Trenord con questa licenza a non erogare il servizio dovuto pur venendo continuamente foraggiata dal denaro pubblico (e occupata da dirigenti che sono tutti ex leghisti o grandi amici di leghisti)?

Sulla linea suburbana Treviglio-Varese, il sito trenord.it parla solo del ritardo di 15 minuti del 23066 Treviglio-Varese, causato da un guasto agli impianti di circolazione, di competenza di RFI.
Da notare come il ritardo del 23061 non venga menzionato, e come Trenord sia sempre molto precisa nello specificare le cause, ma solo quando queste sono di competenza di terzi (RFI, la Polizia); se invece le cause dipendono dalla stessa Trenord, la sua precisione sfuma nella vaghezza di un "guasto momentaneo a non si sa cosa" fino all'omissione diretta.
Purtroppo, non esiste una figura istituzionale che vegli su questi comportamenti di Trenord, e il signor Fontana Attilio non dimostra la lucidità di mente, la preparazione, la competenza e la prontezza di riflessi necessarie per accorgersene.

Sulla linea suburbana Treviglio-Novara, il sito trenord.it parla del ritardo di 15 minuti del 10658, causato da un guasto a un altro treno della direttrice.
Quale treno?
E di chi è la competenza?
Ecco il sunnomianato silenzio omertoso di Trenord in azione.

E tutto ciò è il risultato dell'opera di risanamento (cioè una serie di tagli al servizio ferroviario lombardo) attuata dalla dirigenza di Trenord, con la benedizione sibilante e severa di Fontana Attilio, che dice che bisogna attendere per vedere come va. L'inizio è esattamente uguale a ciò che Trenord eroga da anni: una malagestione senza fine, sotto gli occhi di tutti tranne che dei ciechi per scelta.