giovedì 30 giugno 2016

BreBeMi - autobus+treni: 8 milioni di euro a zero

Martedì 28 Giugno 2016, il 10456 parte in orario da Treviglio, ma arriva alla stazione di Milano Lambrate così tardi che la "coincidenza" delle 7:49 andrebbe persa, se non fosse essa stessa in ritardo di 4 minuti.
Alla stazione di Milano Centrale, alle ore 14:00, ci sono un Verona Porta Nuova delle 14:25 in ritardo di 10 minuti e un Brescia in ritardo di 5 minuti.
Il treno 2105 per Verona Porta Nuova delle 17:25 parte con 5 minuti di ritardo, senza che vengano date spiegazioni. Il treno "opposto" che proviene da Verona e deve arrivare alle 17:35, viaggia con 30 minuti di ritardo.
L'annuncio sonoro informa che il treno regionale per Torino ha 3 (tre) vetture fuori servizio.
Apprendiamo solo in seguito che a una stazione tra Treviglio e Brescia (San Marco?), un ragazzino di 15 anni è morto mentre giocava sui binari della stazione, presumibilmente per il passaggio di un treno.
Ciò spiega perchè, a Treviglio, quando il 2105 arriva (sempre col ritardo di 5 minuti accumulato alla partenza), troviamo il 2102 per Milano Centrale in ritardo di 20 minuti, il Brescia delle 18:26 cancellato, il Brescia delle 18:03 in ritardo di 5 minuti, e il Sesto S.G. delle 18:32 in ritardo di 5 minuti.
Tutti questi treni provengono da Brescia, e con la linea parzialmente interrotta per le indagini, i ritardi sono inevitabili.
Magari, gli annunci sonori hanno anche spiegato il motivo. Di certo, a bordo del 2105, il personale viaggiante non ha fatto sapere nulla.
E non si capisce perchè il Passante Suburbano delle 18:25 per Novara sia cancellato: è una corsa che origina da Treviglio e va verso Milano, per cui non può risentire dell'incidente accaduto verso Brescia. O sì?
Viene anche da chiedersi quando sia accaduto l'incidente al ragazzino, perchè già alle 14:00 i treni verso Brescia viaggiavano in ritardo.

Mercoledì 29 Giugno, alle 17:00 tutta la tratta per Como è in ritardo. Motivo: boh?
Il treno per Bellinzona da Milano Centrale delle 17:10, per esempio, parte con un ritardo effettivo di 15 minuti.

Giovedì 30 Giugno, il Passante 23010 che parte da Treviglio alle 7:10 riesce ad arrivare a Milano Repubblica con 5 minuti di ritardo. Ed è un treno che ferma ovunque e che per percorrere questo tragitto impiega più di 50 minuti. E c'è pure il ritardo?
Il 2105 che parte da Milano Centrale alle 17:25 riesce ad arrivare a Treviglio con 5 minuti di ritardo, che purtroppo accumula con una lunga sosta all'esterno della stazione di Milano Centrale. Sotto il sole cocente. Con due sole carrozze dotate di aria condizionata.
Sempre dalla stazione di Milano Centrale, il treno regionale per Torino delle 17:10 (circa) parte con tre vetture di coda fuori servizio. A che scopo continuare a farle viaggiare, visto che il disservizio si ripete ogni sera?

Per i trasporti lombardi tramite autobus, non ci sono soldi. La Regione dice che è colpa del Governo, le Province (ma esistono ancora o no?) danno la colpa alla Regione, eccetera.

Nessuno ha i soldi.
Tranne Trenord, azienda controllata da Regione Lombardia e FS, che di soldi ne ha da buttare.
Infatti, dopo i quadri da migliaia di euro regalati a Formigoni, Trenord rilancia con i concorsi a premi.


Si chiama Giacomo Giabelli e ha vinto il premio «100% Divertimento»
concorso «100% Divertimento» proposto da Trenord, in collaborazione con Gardaland Resort ai ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 26 anni compiuti che hanno acquistato online il proprio abbonamento su e-Store e App Trenord
La premiazione si è tenuta mercoledì 29 giugno alla stazione di Milano Cadorna, dove il vincitore ha incontrato l’amministratore delegato di Trenord Cinzia Farisè, che gli ha consegnato il primo premio in palio: un soggiorno di due notti al nuovo Gardaland Adventure Hotel per tre persone e con biglietti d’ingresso a Gardaland Park e Gardaland Sea Life.

Ma i soldi per gli autobus, no, quelli non ci sono.

In compenso, ci sono i soldi per fare strade nuove. Per le auto. Da condurre verso le autostrade fallimentari.


"Sono particolarmente soddisfatto che possano partire i lavori di adeguamento della ex SS472 Bergamina" – dice l'assessore a Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Alessandro Sorte. "Questo intervento, a cura della Provincia di Bergamo e con risorse di RFI, si colloca in un ampio quadro di iniziative destinate a migliorare la viabilità tra il Nord e il Sud del territorio bergamasco, lungo le ex strade statali attraversate dall'autostrada Brebemi.
La Provincia usufruirà di 8 milioni di euro che arriveranno da Rfi per finanzianziare l'opera. Sarà quindi una "bretella" che collegherà il casello della Bre.be.Mi di Treviglio passando per lo svincolo di via Rossini a Casirate, la Rivoltana fino alla bergamina ad Arzago.

Per fare strade inutili, che portano a un'autostrada in perdita che grava sui bilanci dello stato, i soldi ci sono.
E' di questo che si preoccupa Sorte. Dei treni invece non vuole sentir parlare.

Quindi, riassumendo.

Autostrada BreBeMi: investimento di privati; in perdita; costa comunque soldi allo stato, che paga per coprire le perdite; i profitti vanno ai privati; l'autostrada ha consumato terreno pubblico, riducendo la capacità di assorbimento delle acque piovane che devastano il territorio ogni settimana; nessuno la usa; non risolve problemi di mobilità; incentiva l'uso di automobili che causano inquinamento in una regione tra le più inquinate d'Europa.
Alla giunticchia maroniana della Regione Lombardia interessa investire in questa autostrada.

Ferrovie: trasporto pulito; trasporto di massa economico; trasporto pubblico; utilizzatissime da decine di migliaia di pendolari; finanziate con le tasse e con i soldi aggiuntivi dei passeggeri.
Alla giunticchia maroniana della Regione Lombardia non interessa. Anzi, è l'ultimo dei suoi problemi, per citare l'assessore sorte.

Gli 8 milioni di Euro per la strada che porta alla BreBeMi (un regalo per facilitare gli investitori privati) arrivano da RFI.

Cosa c'entra con le strade?
Rete Ferroviaria Italiana (RFI) è una società per azioni partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato Italiane con funzioni di gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale.

RFI è costituita come società di diritto privato che opera in regime di concessione pubblica.

("Diritto privato", così cade l'accusa di peculato, come si è detto per Trenord).

A Rfi è affidata dunque l'attività di gestione e manutenzione della rete ferroviaria
RFI non investe molto in manutenzione, come dimostrano i passaggi a livello verso Cremona, sempre guasti, oppure la "caduta della linea aerea" che capita ogni mese, oppure i blackout e gli allagamenti nelle stazioni ferroviarie ogni volta che piove.
Però RFI ha i soldi per finanziare la costruzione di una strada (ma non deve occuparsi di ferrovie?) che fa da servizio a un'autostrada.
E ciò avviene con gli auspici di Regione Lombardia e assessore Sorte, i quali invece non trovano i fondi per gli autobus.

Ma d'altra parte, abbiamo letto l'articolo, no? Trenord è della Regione, e agli autobus della provincia di Milano non può (non vuole?) dare nulla. Non come per la bretella nel profondo della provincia di Bergamo.

lunedì 27 giugno 2016

Il gruviera stradale lombardo che fa acqua da tutte le parti

Lunedì 27 Giugno 2016, alla stazione di Treviglio, ore 7:12. Un annuncio sonoro comunica che un treno in arrivo da Bergamo subirà  un ritardo di 10 minuti a causa di "un guasto". Letterale. Guasto di che? Boh.
Nel sottopassaggio della stazione, ci sono in corso i lavori per istallare gli ascensori, e tutti gli schermi sono fuori uso, tranne quello collocato al capo opposto del lungo corridoio. Quello schermo, però, riporta corse relative agli orari che vanno dalle 14 alle 15. E una scritta ci informa che lo sciopero causerà ritardi e cancellazioni. Sembra di tornare indietro nel tempo di tre giorni.
Alla stazione di Milano Centrale, alle 13:15, si possono notare un treno per Bellinzona in ritardo di 15 minuti, il successivo in ritardo di 5 minuti, e il solito treno per Torino con le solite carrozze di coda fuori servizio.
Alle 17:25, il treno 2105 per Verona Porta Nuova parte con 5 minuti di ritardo: perchè? Non viene comunicato. Il treno arriva a Treviglio con 7 minuti di ritardo.


Su MetroNews dello stesso giorno, viene data voce ai pendolari bergamaschi, con l'articolo "I pendolari sono al limite", che elenca i disservizi riportati anche su questo blog (treni con carrozze insufficienti, sovraffollamento, aria condizionata inesistente, calore micidiale), nonchè le prestazioni dell'assessore Sorte, intento solo a magnificare miglioramenti del servizio di Trenord e inserimento di nuovi treni. Visto che non sono l'unico a notare questa dicotomia, forse la cosa si può spiegare ipotizzando che Sorte creda di lavorare per Trenitalia.

Parlando di Trenitalia, ecco annunciate le meravigliose novità delle Frecce:

Più treni, prezzi più convenienti, un servizio integrato “Freccia+Bus” con cinque città e un ticket di 5 euro per gli “amici a quattro zampe”.
Sono alcune novità dell’orario ferroviario estivo di Trenitalia che entrerà in vigore dal 12 giugno, presentato ieri dall’ad Barbara Morgante che ha ricordato i 14,4 milioni di passeggeri delle Frecce nel primo trimestre 2016.
Ora verranno introdotte quattro nuove corse Frecciarossa tra Roma e Milano (due dal 12 giugno e due dal 31 luglio) e due tra Roma e Venezia, che porteranno a 90 i collegamenti giornalieri ad Alta Velocità tra la Capitale e Milano e a 38 quelli Frecciarossa e Frecciargento tra la Capitale e Venezia.
Gli "amici a quattro zampe" godono più considerazione dei pendolari.

Il disastro atmosferico che ha flagellato la Bergamasca domenica 26 riconferma l'esigenza di ripensare tutta l'urbanistica lombarda, azzerando il consumo di suolo, recuperando quello annientato da colossali edifici ormai abbandonati perchè obsoleti, ripristinando il verde e riportando in funzione le barriere naturali contro nubifragi e alluvioni.
Per il disastro di domenica, l'Eco di Bergamo riferisce che:  
I danni stimati per l’ondata di maltempo, che dall’8 al 16 giugno ha colpito la Bergamasca, sono circa 21 milioni di euro.
Per le spese di prima emergenza la Regione ha messo in campo oltre due milioni di euro. Si tratta comunque di una conta ancora provvisoria e già oggi in giunta regionale la situazione potrebbe essere ulteriormente aggiornata.
Probabilmente si valuteranno tempi e modi degli interventi oltre alla richiesta dello stato di calamità naturale.
La regione, governata dalla giunticchia omogenea e decennale di FormigoMaroni, si guarda bene dal prendersi le colpe per la scellerata gestione dell'urbanistica selvaggia attuata per anni, e rilevante causa dell'inadeguatezza attuale delle infrastrutture lombarde a fronteggiare gli eccessi del clima.

E le strade "normali" della Lombardia vanno a pezzi: Strade da sistemare, enti senza soldi.

Di fronte a manutenzioni o segnaletica inadeguate, o altri problemi sulla strada, gli enti proprietari potrebbero essere chiamati in causa in caso di incidenti mortali. Perché è loro responsabilità assicurare la cura, la pulizia, l’efficienza delle strade. Ma se i soldi non bastano, che si fa?

Non chiediamolo alla Regione, che si fa. Le infrastrutture della Lombardia non reggono l'impatto ambientale, le strade vanno a pezzi anche in condizioni normali, i cittadini devono arrangiarsi da soli per falciare l'erba troppo cresciuta sui bordi delle strade, ma il capoccia Maroni e la sua cricca di fedelissimi bracci destri (che vengono arrestati ogni due o tre mesi per corruzione o peculato, ma lui non sa mai niente), tirano dritti a finanziare altre autostrade utili quanto la BreBeMi (vale la pena di riportare di nuovo il trafiletto sul TPL qui di seguito), giusto per gravare ulteriormente sulle tasche degli italiani, e asfaltare altro suolo Lombardo, come se non ce ne fosse già troppo poco per assorbire le piogge tropicali. Chissà poi chi pagherà il conto della manutenzione di queste autostrade, e della riparazione delle stesse al prossimo nubifragio devastante?



sabato 25 giugno 2016

I treni? No grazie. Meglio finanziare l'autostrada che va in malora

Martedì 21 Giugno 2016, il treno 10456 parte da Treviglio alle 7:23 e arriva alla stazione di Milano Lambrate alle 7:40. Ci impiega solo 18 minuti per percorrere il tragitto, cosa che contrasta nettamente con i tempi geologici abituali.
Questo rarissimo evento viene subito vanificato dal fatto che il treno 2604, cioè la "coincidenza" per Milano Centrale delle 7:43, ha 10 minuti di ritardo. Non c'è niente da fare, Trenitalia/Trenord/FS è proprio ostile per statuto a fornire un servizio: l'unica volta che il 10456 arriva in orario a Lambrate, non serve a niente.
Sempre a Milano Lambrate, i treni 20406 e 10906 per Milano Greco Pirelli risultano in ritardo di 5 minuti, e la cosa ormai sembra diventata un'abitudine. Perchè?
Alle 17:15, alla stazione di Milano Centrale, un annuncio sonoro rende noto che i treni provenienti da Brescia subiranno un ritardo fino a 20 minuti, a causa di un guasto "temporaneo" agli impianti tra le stazioni di Rovato e Morengo (boh?). A parte la stranezza del "guasto temporaneo" (esistono i guasti permanenti? Escludendo l'amministrazione di Trenord e Trenitalia, intendo), è possibile che la sera prima ci fosse un treno guasto sulla stessa direttrice (e poi un investimento), e oggi un guasto agli impianti? Quante sono le probabilità che ciò accada?
Ed è possibile che nessuno (assessore ai trasporti Sorte? Amministratore di Trenord Farisè?) ne prenda atto e proceda di conseguenza?
Possibile che non ci sia nessuno, a parte le vittime (associazioni dei pendolari) che capisce che non si può credere a Trenitalia/Trenord, quando queste forniscono statistiche capziosamente positive sul proprio servizio pubblico?
Possibile che tra i rappresentanti eletti dei cittadini non ci sia nessuno che voglia fare l'interesse dei cittadini?
Il 2105 delle 17:25 per Verona Porta Nuova è in orario, e ha il solo difetto di essere soffocantemente affollato, soprattutto da quei passeggeri occasionali che secondo il presidente di Trenord dovrebbero beneficiare di più servizi commerciali nelle stazioni. Non sarebbe invece meglio fornire loro un posto a sedere sui treni?
Con la calura opprimente della giornata, è da segnalare ed elogiare l'intelligenza dei passeggeri che hanno pensato bene di spalancare tutti i finestrini dell'unica carrozza con l'aria condizionata funzionante.

Mercoledì 22 Giugno 2016, il treno 10456 ci riporta alla normalità del disservizio abituale di Trenord/Trenitalia: lo stesso tragitto del giorno prima richiede oggi 11 minuti in più. E quindi la "coincidenza" delle 7:49 è persa.
Alle 13:00, nella stazione di Milano Centrale, si assiste ai soliti disagi, come un treno per Albenga con ritardo di 15 minuti e l'immancabile treno per Torino con ritardo di 5 minuti

Ma ci è stato fatto notare che l'assessore lombardo Sorte ha ben altri problemi, e i treni sono l'ultimo dei suoi pensieri. Chissà se fosse assessore alla sanità cosa gli importerebbe dei mesi di attesa per un esame medico. Non che avesse bisogno di dichiararlo apertamente: a parte la comparsata a scopo propagandistico-elettorale su un Passante del varesotto  (dove comunque Maroni è stato trombato alle amministratibe), si vede molto bene che non gli importa dell'argomento.
Ma a che altro pensa, quando non manovra per vincere le elezioni locali con la Lega o per farle perdere a Forza Italia (vedi Caravaggio)?
Forse pensa alla BreBeMi, di cui parla un trafiletto de l'Espresso del 23 Giugno 2016.
Tutti ricorderanno che questa autostrada fu sbandierata come il prodotto di "soli finanziamenti privati", per cui non era la solita speculazione dei soliti imprenditori che contavano di succhiare soldi dalle casse dello stato italiano per anni, ai danni dei contribuenti. Certo, la Lega Nord non ha mai fatto di queste manovre.
Ma ecco che invece la BreBeMi, che è in costante passivo per mancanza di utenti, ha ricevuto mezzo miliardo di Euro dallo stato italiano (perchè i leghisti sono per la secessione a parole, ma poi fanno la fila come tutti per i soldi pubblici, specialmente i rimborsi elettorali per le spese della famiglia Bossi). La BreBeMi gode anche di garanzie statali, fornite da un fondo europeo (finanziato dalle nazioni della UE, e quindi da soldi che sono anche nostri), e dalla Cassa Depositi e Prestiti (ente pubblico che usa il denaro depositato sui conti correnti di Poste Italiane).
Tutto ciò per un investimento dimostratamente inutile sin dall'inizio. Ovviamente, solo agli occhi di chiunque non fosse completamente ritardato.
Ma le giunticchie regionali Formigoni e Maroni non erano interessate a servire i cittadini, altrimenti avrebbero investito nel trasporto ferroviario, e non nell'ulteriore cementificazione (asfaltazione?) del territorio lombardo.
Palesemente, quelle giunticchie volevano solo finanziare i loro "amici" delle imprese edili, a prescindere dall'utilità dell'opera commissionata. La cosiddetta speculazione edilizia si verifica anche con chilometri di asfalto inutilizzati, simili alle "cattedrali nel deserto" che al Sud destano tanto scandalo, e che giustificano l'odio per Roma e i meridionali: stranamente, però, gli elettori della Lega restano impermeabili di fronte a questo misto di peculato e incompetenza in casa loro.
Ma se i politici in questione agivano scientemente per fare favori ai loro amici, , se non altro, che dire invece della miopia e pochezza senza pari dei dirigenti delle società che hanno investito nella BreBeMi?
Per esempio, quelli di Banca IntesaSanPaolo. Davvero non avevano saputo prevedere che l'autostrata sarebbe stata un fallimento, nonostante le numerose analisi che lo indicavano?
Simili dirigenti non andrebbero epurati? E ancora ci stupiamo dei fallimenti di Banca Etruria e sorelle, considerando la qualità dei dirigenti a cui vengono affidate?
E dopo i disastri atmosferici di queste ultime settimane, che hanno devastato l'agricoltura lombarda, facciamo una riflessione sul fatto che i geologi indicano nell'urbanistica selvaggia lombarda uno dei fattori che più hanno amplificato gli effetti disastrosi del maltempo.
C'era davvero bisogno di arrivare a questi disastri, a mettere in ginocchio l'agricoltura locale per un anno o due, prima di capire che cementare ovunque al solo scopo di arricchire imprenditori già ricchi è dannoso?
E anche così, le giunticchie lombarde insistono con lo sviluppo urbanistico senza freno? E gli elettori leghisti continuano ad approvare? Cosa deve accadere, perchè questa popolazione inebetita si renda conto che fregarsene dell'impatto ambientale è un atto da idioti, che al momento sembra portare un vantaggio, ma col tempo si rivela un creditore spietato che riscuote con interessi elevatissimi?
Dove sono ora tutti i mentecatti che per anni hanno deriso e contestato capziosamente e delegittimato gli avvertimenti degli ambientalisti? Perchè questa feccia non viene obbligata a pagare il conto della propria avidità cinica, sciagurata e irresponsabile?

Senza sorpresa, da MetroNews del 24 luglio 2016 apprendiamo che la giunticchia della regione Lombardia intende proseguire con gli investimenti minimi sul trasporto ferroviario e massimi su quello autostradale, nonostante cose come la BreBeMi sia siano rivelate un fallimento, e nonostante la crisi abbia drasticamente cambiato la realtà (già falsata) delle previsioni di traffico che "legittimavano" queste grandi opere.
Ci viene da chiederci perchè Maroni insista ottusamente a percorrere una strada fallimentare (almeno per le tasche dei cittadini che pagano le tasse).
Maroni è il capoccia della giunticchia lombarda, ma ignorando il motto leghista di "un sedere, una poltrona", ha avuto la faccia tosta di candidarsi alle amministrative della "sua" Varese. Dove avrebbe trovato il tempo di svolgere due lavori e magari prendere due stipendi? (Magra consolazione: ha preso meno di 400 voti ed è stato trombato).
Sarà questa sua esemplare intelligenza a farlo procedere con le grandi opere inutili? O c'è dell'altro?
L'articolo sulla "truffa delle dentiere" (sempre su MetroNews) ci suggerisce interessanti paralleli.

Sempre su MetroNews, l'articolo "Trasporti: il nodo regioni" ci illumina sulle promesse del ministro dei trasporti Graziano Del Rio, che ricicla quelle dei suoi predecessori (e di se stesso). Ci vuole poco a profetizzare cosa ne ricaveranno i pendolari di concreto, soprattutto con un ministro di Renzi, famoso chiacchierone che sistematicamente predica in una direzione ("difendiamo i lavoratori") ma agisce in quella opposta (via l'articolo 18).
Da notare che io non sono l'unico a dire che i treni "Vivalto", spacciati come nuovi, vanno continuamente in tilt. A non notarlo, è solo gente come Cinzia Farisè (ma a lei fa comodo) e Alessandro Sorte (ma a lui fa comodo?).

Giovedì 23 Giugno, a Treviglio c'è un 10458 per Milano Porta Garibaldi in ritardo di 15 minuti. Perchè? Boh.
Alla stazione di Milano Centrale, il 13:05 oer Torino è in ritardo di 30 minuti: è un Alta Velocità, per cui è roba privata, riservata ai ricchi. Dovrebbe interessarmi? Sì, perchè tutti sappiamo cosa succede quando un treno AV è in ritardo: la sua partenza ha la priorità sul servizio pubblico, a cui viene imposto un ritardo anche se magari questa rara volta non ha motivo per non partire in orario. E ovviamente Trenitalia/Trenord si guardano bene dallo spiegare che ciò accade, anche se è sotto gli occhi di tutti.

Breve excursus sulla metropolitana coi suoi orari estivi: alle 15:30, alla stazione di San Babila, bisogna attendere 8 minuti e mezzo per un treno, soffocando nella calura. 8 minuti e mezzo. Nemmeno fosse Molino Dorino.

Alla stazione di Milano Centrale, il 2105 delle 17:25 parte alle 17:37, e arriva a Treviglio con 17 minuti di ritardo. Spiegazioni? Nessuna. A tenere compagnia ai passeggeri, sul treno immobile, c'è solo un'afa soffocante. Infatti, l'aria condizionata è esclusiva di due carrozze e mezza.
C'è anche un treno per Torino in ritardo di 10 minuti.
A Treviglio, il Passante Suburbano delle 18:10 è stato cancellato, mentre il treno per Cremona ha un ritardo di 25 minuti. E così via.
Il motivo? Lo sciopero di 24 ore per la ridicolo scusa di opporsi alla vendita di Ferrovie Sud ai privati, avrà inizio alle 21:00 di oggi, ma evidentemente molti ferrovieri hanno deciso di anticipare la protesta di 3 ore.
Quale dedizione. Quale impegno sociale. Ci crederei un pochetto di più se questo inutile sciopero, che non impedisce nulla a nessuno, non cadesse di venerdì.

Venerdì 23 Giugno, lo sciopero dei ferrovieri si trasforma in un'operazione di macelleria. In una stazione Centrale resa già invivibile dalla calura e dall'afa, cancellazioni di treni e ritardi si susseguono senza sosta, nel caos di una folla ingestibile di centinaia di turisti e vacanzieri che si sono comunque messi in viaggio.
Ancora una volta, complimenti al senso di responsabilità di chi ha così cinicamente e strafottentemente deciso le modalità e i tempi di questo sciopero di grandissima utilità. Meglio avrebbero fatto a impiegare il loro tempo per convincere i cittadini ad andare a votare alle recenti elezioni, se davvero questi illuminate rappresentanze dei ferrovieri volevano compiere un atto capace di dare uno scossone alla società italiana.

mercoledì 22 giugno 2016

Un casuale incontro con l'A. Sorte



Sabato 18 giugno 2016 ho avuto uno scambio veloce con Alessandro Sorte, incrociato a un evento pubblico in provincia di Bergamo, in cui la sua presenza non era “istituzionale”; per scherzo una persona gli ha proposto di farsi un selfie con me, così io mi sono rivolta direttamente a lui dicendogli che non era vero perché io, con lui, avevo dei problemi; alla sua domanda “quali problemi?”, io ho risposto semplicemente: “mio fratello è un pendolare”; lui ha osservato “ah, ma i treni sono il problema minore”, così gli ho detto che non capivo quali dovessero essere i problemi maggiori di un assessore regionale ai trasporti e ho concluso “forse è meglio lasciar perdere”; al che lui ha concluso a sua volta: “ha detto una cosa giusta: meglio lasciar perdere”.
So che è stato un mio errore non approfondire il dialogo con lui, perché ancora mi sto chiedendo quali siano i problemi più grossi..

lunedì 20 giugno 2016

Trenord: "A proposito del traffico, ecco la nostra coda"

Lunedì 20 Giugno 2016, il 10456 delle 7:23 per Milano Certosa arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo, ed è in buona compagnia: anche il 2086 delle 7:33 per Milano Centrale è annunciato con 5 minuti di ritardo. Incredibilmente, nonostante il 7:28 per Milano Greco Pirelli non sia ancora arrivato, uno degli schermi con gli orari sul binario 7 (lo schermo non guasto, l'altro è da riparare) annuncia che il 7:53 per Milano Greco Pirelli arriverà in ritardo di 5 minuti. Ma come, già lo sanno? Venerdì 17 era successa la stessa cosa: disservizio noto con largo anticipo, ma che vuoi farci.
Alla stazione di Treviglio sono anche in corso i lavori per dotare di ascensori tutti i marciapiedi dei vari binari. Anni fa, ebbe luogo il restauro della stazione, come ben noto: a lavori completati e cantiere sbaraccato, qualcuno si dovette accorgere che mancava l'ascensore di accesso al sottopassaggio, e così il cantiere ricomparve, ciò che era stato restaurato fu distrutto, e l'ascensore fu inserito. Adesso, qualcun altro deve essersi accorto che accedere al sottopassaggio in ascensore non è utilissimo, se poi non c'è ascensore analogo per uscire dallo stesso. Mah? Sta di fatto che siamo alla terza tornata di disagi, tra polveri, accessi ristrettti, schermi con gli orari disattivati.
Il 10456 arriva a Milano Lambrate in orario, ma la "coincidenza" delle 7:49 si fa attendere per quattro minuti, durante i quali si può appurare che il 2086 ha aumentato il suo ritardo, che è ora un ritardo di 10 minuti. Motivo? Non si sa. E' invece certo che questo treno è sempre inutilizzabile: prima, era strapieno di studenti, e costringeva molti pendolari a ripiegare sul gioco delle coincidenze per arrivare a Milano Centrale; adesso, senza gli studenti, è in ritardo perenne.

Al ritorno, il 2103 delle 16:25 per Verona Porta Nuova parte alle 16:30, con 5 minuti di ritardo che non ricevono spiegazione.
Uscito dalla stazione di Milano Centrale, il treno si ferma. E resta fermo, accumulando 15 minuti di ritardo.
Incredibilmente, il treno riparte e, poco prima di entrare nella stazione di Milano Lambrate, il personale di bordo diffonde un annuncio sul motivo del ritardo: c'è l'ennesimo treno guasto sulla direttrice, che rallenta tutti gli altri.
Verrebbe da chiedersi: e ce lo dicono solo adesso? In stazione Centrale non lo sapevano? Ma, in realtà, siamo ridotti così male che già l'aver ricevuto l'annuncio, benchè in ritardo, ci sembra un momento da sbarco sulla Luna negli anni 1960.
Grottescamente, a bordo di questo supermoderno treno a doppio convoglio concatenato privo di personale viaggiante, penzolano pubblicità come quella dei "Treni del mare di Trenord", che invita a visitare la Liguria coi treni di Trenord che partono dalla Lombardia: lo slogan recita "A proposito del traffico, ecco la nostra coda". E si vede un treno lunghissimo che corre lungo la costa ligure.
Un momento, ma sarà davvero in movimento? Non è che è fermo lì da 17 minuti, e le due tizie che sporgono la testa dal finestrino non stanno ridendo, ma chiedendo soccorso?
Il treno arriva a Treviglio con 17 minuti di ritardo.

domenica 19 giugno 2016

Dal 15 al 17 giugno 2016

Mercoledì 15 Giugno 2016, alle 9:30, scopro che da Treviglio è impossibile raggiungere Milano Centrale in tempi ragionevoli.
Il primo treno utile è alle 10:02. C'è un Passante Suburbano in partenza tra dieci minuti, ma con i suoi tempi di viaggio (55 minuti per arrivare a Milano Repubblica senza i frequenti ritardi), diventa una corsa inutile.
C'è un treno per Milano Greco Pirelli delle 9:32, che ferma alla stazione di Milano Lambrate, dove però non ci sono coincidenze per Milano Centrale.
Questo treno è però in ritardo di 5 minuti. Ciò significa che arriva alla stazione di Pioltello troppo tardi per prendere il Passante Suburbano che alle 9:53 parte da Pioltello e arriva a Milano Repubblica. E comunque, alla stazione di Pioltello non è possibile avere informazioni sulle altre corse, quando si è a bordo di un treno: anche affacciandosi dal finestrino, su tutto il marciapiedi non c'è un solo schermo con gli orari dei treni. Bisognerebbe scendere dal treno, scendere nel sottopassaggio, e percorrerlo tutto: ma, nel frattempo, il mio treno (unica certezza in questo limbo di stazione) sarebbe già ripartito. Come si fa a rischiare?
Non resta che raggiungere la stazione di Milano Lambrate e poi passare alla metropolitaba (buttando via altri soldi, quando io ho già pagato un abbonamento ferroviario per un servizio che non c'è).

Giovedì 16 Giugno, alla stazione di Milano Lambrate, la "coincidenza" delle 7:43 per Milano Centrale è annunciato come in partenza, e tutti si affrettano a salire a bordo.
Ma il treno non parte, e i passeggeri che già erano a bordo ne scendono in massa. Non è stato dato nessun annuncio, ma diventa ovvio che uno dei passeggeri si è sentito male, e bisogna quindi attendere che il personale paramedico lo soccorra.
Dal personale viaggiante, non arriva nessuna informazione, e i passeggeri devono affidarsi al passaparola, per scendere dal treno e cercare il primo treno utile per Milano Centrale.
L'annuncio della cancellazione del 7:43 viene dato quando ormai non c'è più nessuno a bordo.
Da elogiare l'intelligenza un passeggero di mezza età, in giubbetto nero e faccia aspramente segnata dalle rughe, che decide di attraversare direttamente i binari per cambiare treno, proprio mentre il 7:49 è in arrivo. E nonostante venga ripetutamente richiamato da un poliziotto, continua as attraversare tutti i binari che lo separano dal binario 12.
La sola presenza di persona non autorizzata sui binari, normalmente, impone al personale ferroviario di sospendere la circolazione dei treni.
Se questo passeggero così intelligente avesse causato un simile evento, probabilmente gli altri passeggeri avrebbero costretti il personale paramedico a soccorrere anche lui.
Alla stazione di Milano Centrale, tra le 13:50 e le 14:00, ben tre treni per Torino subiscono un ritardo, rispettivamente di 20 minuti, 5 minuti e 10 minuti. Cosa sarà successo, questa volta?
Al ritorno, il 2105 delle 17:25 per Verona Porta Nuova parte da Milano Centrale, si ferma fuoti dalla stazione senza spiegazioni, e accumula 8 minuti di ritardo, che però a Treviglio vengono dichiarati come soli 5 minuti.

Venerdì 17 Giugno, alla stazione di Treviglio, il treno per Verona delle 6:56 ha un ritardo di 1 ora. Cosa mai è successo alla stazione Centrale?
Peggio ancora, il treno per Bergamo delle 7:09 ha un ritardo di 10 minuti. Ma è un treno che ha origine proprio da Treviglio. Come può avere un simile ritardo?
Al ritorno, alla stazione di Milano Centrale c'è l'ennesimo treno guasto: questa volta, per fortuna mia, è il treno per Bellinzona delle 17:10, che ha un ritardo di 15 minuti. In seguito, il treno viene cancellato.

martedì 14 giugno 2016

E Trenord e la regione stanno a guardare. Dall'altra parte.

Venerdì 10 Giugno 2016, gli orari di punta sono un momento perfetto per cogliere lo stato effettivo del disservizio costantemente offerto da Trenord/Trenitalia/Ferrovie Dello Stato quando i passeggeri hanno un bisogno massiccio di servizi efficienti.

L'amministatore delegato di Trenord Cinzia Farisè potrebbe semplicemente mandare i suoi dirigenti nelle stazioni ferroviarie, come osservatori in incognito per 30-40 minuti a prendere atto dello sfacelo continuo, senza neanche bisogno di costringerli a viaggiare su uno specifico treno (cosa sbandierara sui quotidiani, ma che toglie loro una prospettiva più ampia di ciò che accade nel resto della realtà ferroviaria). Certo, la signora Farisè potrebbe anche interrogarsi su QUANDO il suo personale sceglie di "calarsi" in mezzo alla marmaglia dei pendolari, perchè dai comunicati stampa di Trenord non sembra che l'azienda abbia minimamente colto ciò che invece noi pendolari cogliamo ogni giorno.

Il 10456 da Cremona arriva a Milano Lambrate in ritardo, dopo aver perso parecchi minuti in sosta (guarda caso, nella direzione opposta è transitato un FrecciaRossa, prima che il 10456 ripartisse). Alla stazione di Milano Lambrate, quindi, la "coincidenza" delle 7:49 per Milano Centrale è persa.
In compenso, c'è la "coincidenza" delle 7:53, che però è in ritardo di 5 minuti, a causa di una "interruzione tra Codogno e Pizzighettone". Interruzione causata da cosa? Non si sa.
Nel pomeriggio, alla stazione di Milano Centrale, basta trascorrere 15 minuti ad ascoltare e leggere gli annunci della stazione per rendersi conto che gente come l'assessore Sorte non ha idea di cosa accada veramente nell'area di cui ha "competenza": sono le 17:10, quando finalmente parte il treno per Mantova delle 16:40, con un ritardo dichiarato di 25 minuti.
Il 17:10 per Mantova, a sua volta, è annunciato in partenza con 10 minuti di ritardo, causa "mancata preparazione del treno". "Mancata preparazione del treno"? Davvero? Dove sono i signori Sorte e Farisè?
E qualcuno per caso si ricorda quelle pubblicità cartacee che penzolano all'interno dei vagoni da qualche settimana, e che invitano a visitare Mantova con i fantastici mezzi di Trenord? Buona fortuna ai turisti allocchi che abboccano. E complimenti a Mantova per aver investito in questa favolosa sinergia con le Ferrovie.
C'è anche un treno per Torino, in partenza nella stessa fascia oraria. Incredibilmente, non è in ritardo. Peccatto che abbia tre (3) vetture di coda fuori servizio.
E tutto questo accade in soli 15 minuti di permanenza in stazione.

Lunedì 13 Giugno, tutti i miei treni sono incredibilmente in orario. Ma il disservizio è semplicemente trasferito sulle altre corse: il 2084 per Milano Centrale che parte da Treviglio alle 7:02 è in ritardo di 10 minuti, per esempio. E al ritorno, sempre a Treviglio, ci sono un treno per Brescia delle 10:05 e uno per Milano Centrale delle 18:02 entrambi in ritardo di 5 minuti.

Martedì 14 Giugno, alla stazione di Treviglio tutti gli schermi con le informazioni visive sono fuori uso. Il personale invisibile della stazione (chi lo vede mai in giro?) rimedia con annunci sonori dal volume altissimo, ma farfugliati e quasi indecifrabili. Il 10456 parte in orario alle 7:23, ma si ferma appena uscito dall'area di Treviglio, per far transitare un FrecciaRossa che arriva dalla direzione opposta. E arriva in ritardo alla stazione di Milano Lambrate, dove la "coincidenza" delle 7:49 è persa. E dove c'è un treno da Milano Greco Pirelli per Piacenza con un ritardo di 15 minuti. Al ritorno, il 13:25 da Milano Centrale per Verona parte in orario, mentre c'è un treno per Torino Porta Nuova che ha 10 minuti di ritardo. Incredibilmente, il Verona arriva a Treviglio con soli tre minuti di ritardo.
E' il secondo giorno in cui il mio viaggio è stato quasi accettabile, anche se a danno delle altre linee.

giovedì 9 giugno 2016

Trenord, in utile o inutile?

 Rete Ferroviaria Italiana (RFI) è una società per azioni partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato Italiane con funzioni di gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale.
In quanto tale, mercoledì 1 giugno 2016 RFI annuncia un fantascientifico progetto per il 2019: treni ogni tre minuti nei nodi urbani e nelle fasce di maggior frequenza pendolare. Fantascientifica è la frase "persone che sapranno di arrivare in orario". Nel 2019.
Intenderanno le persone che partono per andare al lavoro nel 2016? Staranno parlando anche della doppia linea del Passante Ferroviario che parte da Treviglio? Quella che doveva transitare ogni quarto d'ora, ma durante la giornata passa a ogni mezz'ora e comunque ogni tre per due è cancellata?
A giudicare dalle affermazioni dell'articolo, probabilmente il nuovo servizio sarà ristretto alla sola zona di Milano, per cui la risposta è irrilevante.
Quello che invece non sembra tanto irrilevante è la competenza di RFI sul tema: se RFI gestisce l'infrastruttura ferroviaria, perchè entra nel merito delle corse ferroviarie, e dei treni e della frequenza?
Com'è che, quando si tratta di prendersi la responsabilità di un disservizio, le varie società della galassia ferroviaria fanno a gara nello scaricare tutto l'una sull'altra, mentre quando si tratta di prendersi i presunti meriti non vedono l'ora di attribuirsi la gestione di ogni cosa? Anzi, qui non si tratta di presunti meriti: si tratta di farsi pubblicità vantando indimostrabili meriti per servizi futuri di indimostrata esistenza e/o qualità: ancora adesso, infatti, i treni e le corse vantati anni fa da Trenitalia/Trenord/RegioneLombardia come grandi conquiste sono tutti qui a guastarsi, a prendere fuoco, a essere in ritardo, a essere sovraffollati, a essere cancellati. Però all'epoca le promesse si sprecavano, e il consenso elettorale pure.

Nella stessa pagina di MetroNews del 1 giugno 2016 che riporta la dichiarazione di RFI, trova spazio anche una risposta dell'ufficio stampa di Trenord a certe affermazioni del presidente del consiglio comunale di Milano, Basilio Rizzo.
Trenord si vanta di avere bilanci in utile, e sbandiera un miglioramento delle prestazioni della puntualità negli ultimi 18 mesi.
Da dove prende questi dati, Trenord? Da se stessa? Da Trenitalia? Della opinabilità e della fumosità deliberata dei dati forniti da Trenitalia sul "miglioramento" della puntualità, abbiamo già parlato: la cosa che continua a sconcertarci è che nessuno dei rappresentati della giunta regionale lombarda affronti Trenord pretendendo un'analisi analitica e una trasparenza dei dati su cui sono state fatte certe statistiche. Soprattutto considerando che l'assessore regionale Sorte, in una delle sue varie dichiarazioni, ha ammesso la debacle dei trasporti ferroviari per i pendolari, nel lungo periodo di Expo: perchè ora l'ufficio stampa di Trenord afferma il contrario?
Giusto per controllare sul campo le affermazioni dell'ufficio stampa di Trenord, parliamo delle "prestazioni" di certi treni in questa settimana, cosa che dovrebbe essere nota a chi viaggia tra i pendolari per motivi di immagine, come Sorte e i dirigenti di Trenord.
Lunedì 6 Giugno 2016, il treno 10456 arriva a Milano Lambrate con ritardo sufficiente per perdere tre coincidenze per Milano Centrale, e cioè i treni delle 7:49, 7:53 e 7:54. Però gli ultimi due treni elencati sono a loro volta in ritardo superiore ai 5 minuti, sebbene venga dichiarato come di "soli" 5 minuti sugli schermi della stazione. A guardare l'effetiva partenza del primo dei due che giunge alla stazione di Lambrate, il ritardo complessivo subito da me pendolare sfiora i 15 minuti. Sarà stato aggiornato qualche schermo delle informazioni? E chi lo sa: dai marciapiedi, non si vede nulla.
Martedì 7 Giugno, il treno 2086 da Brescia per Milano Centrale arriva a Treviglio alle 7:33, si ferma e non riparte più: il treno è guasto. Lo hanno scoperto solo a Treviglio. Chissà che genere di manutenzione viene fatta, su questi treni. Chissà se viene fatta.
Sul lato opposto della Lombardia, il FrecciaBianca 9713 proveniente da Torino e diretto a Milano si guasta, comincia a emettere fumo pur non essendo ufficialmente un treno a carbone, si ferma a Magenta e costringe i passeggeri a trasbordare su una linea del Passante, notissima per la sua velocità: l'ideale per arrivare in orario in ufficio.
Mercoledì 8 Giugno, il treno FrecciaBianca 2058 delle 18:40 da Milano Porta Garibaldi per Torino parte con 35 minuti di ritardo, per mancanza del personale.
Sicuramente Trenord sarebbe velocissima nel capovolgere l'approccio di RFI, dando la responsabilità dei treni per Torino al Piemonte. Ma altrettanto in fretta sorvolerebbe sul fatto che a) le stazioni Lombarde sono di sua competenza, b) la manutenzione e il personale anche, c) è assurdo che il servizio ferroviario ragioni per compartimenti stagni: se Trenord si fa bella dei presunti successi vantati da Trenitalia, allora deve accettare anche le responsabilità parziali o totali dei disservizi palesi della stessa, assai più tangibili dello sbandierato miglioramento della puntualità rispetto all'anno horribilis.
Un altro punto interessante delle dichiarazioni dell'ufficio stampa di Trenord è quello degli utili: sappiamo che Trenord li macina, basti pensare agli scandali dell'amministratore Achille che li usava per finanziare le folli spese del figlio, o ai regali come costosissimi quadri per l'allora governicchiatore della giunticchia lombarda Roberto Formigoni. I soldi c'erano e ci sono, è confermato: ma allora, perchè la manutenzione dei treni è così scadente da essere prossima allo zero, con treni che si guastano e si fermano continuamente, causando disservizi quotidiani di elevata gravità per i pendolari? Perchè questi utili non vengono invece usati dall'azienda per garantire il funzionamento dei locomotori e delle carrozze?
Ma, soprattutto, perchè l'assessore ai trasporti Sorte non affronta mai questo argomento, non chiede spiegazioni a Trenord, e si limita a leggere i comunicati stampa dell'azienza Trenitalia, quasi fosse al loro servizio invece che a quello dei cittadini?
Per finire: nella faccenda giudiziaria del citato Achille, è noto che si vuole far passare Trenord (controllata al 100% da enti pubblici) per azienda privata, in quanto secondo certi autorevoli giuristi, essa non svolge servizio pubblico. Questi giuristi non ci hanno spiegato cosa fa e a cosa serve Trenord, se riceve denaro pubblico ma non svolge servizio pubblico. E questo è assodato.
Adesso, però, Trenord vanta tramite il proprio ufficio stampa, il miglioramento delle prestazioni del trasporto ferroviario lombardo: non è forse, questo trasporto ferroviario, il (dis)servizio pubblico di cui si dovrebbe chiedere conto a Trenord? Com'è possibile che in tribunale quest'azienda non sia pubblica, e in sala stampa si vanti de miglioramento del trasporto pendolari?

Ci risiamo con gli scioperi: "A un mese dall’ultimo sciopero, i dipendenti del settore ferroviario, giovedì 23 giugno e venerdì 24 giugno torneranno ad incrociare le braccia.".
Perchè, lo sciopero precedente era finito? Come mai i disservizi invece no?
L'articolo precisa che lo scioperò è «contro la liberalizzazione privatizzazione del Gruppo Fsi Spa e tutte le aziende a capitale pubblico del trasporto pubblico locale».
Ciò mi vedrebbe anche d'accordo, se non fosse che la differenza tra privato e pubblico nel trasporto locale è ormai incomprensibile: in entrambi i casi, gli amministratori pubblici sembrano fare solo l'interesse dei loro "amici" paracadutati nei poltrinifici.
Le condizioni dei ferrovieri denunciate in questo articolo sono terribili, ma è difficile simpatizzare per una categoria che, sia nello sciopero che nel lavoro, fa di tutto per rendere impossibile la vita sempre e solo alle vittime del trasporto ferroviario, e cioè i passeggeri. Che senso ha scioperare togliendo loro i mezzi per recarsi al lavoro? In che modo ciò ha effetto sensibile sulla dirigenza della galassia di Ferrovie dello Stato? Che senso ha infischiarsene delle condizioni dei passeggeri sul treno soffocante e affollato, oppure non fornire mai alcuna informazione sul ritardo che si protrae ormai da venti minuti, col treno fermo in mezzo alla campagna? Cosa vuol dire dare risposte sgarbate a passeggeri esasperati che perdono ore e ore di permessi lavorativi per restare seduti in fatiscenti carrozze puzzolenti arenate chissà dove?
A questo proposito, il 2105 di Giovedì 9 Giugno, partito da Milano Centrale in orario, si ferma dopo poche decine di metri, per motivi sconosciuti. A causa della pioggia, i finestrini delle carrozze sono chiusi, e l'aria è irrespirabile a causa della calura estiva. A Milano Lambrate, i passeggeri riempiono ogni angolo disponibile nei corridoi, trasportando ogni genere di bagaglio, e rendendo l'atmosfera ancora più soffocante. Nel viaggio verso Treviglio, il treno continua a rallentare e a sostare, senza spiegazioni, accumulando 9 minuti di ritardo, che a Treviglio risultano essere ufficialmente solo 5.
Invece, il FrecciaBianca 9732 per Torino subisce un ritardo di 53 minuti per ritardo del treno corrispondente (da Venezia).
Per dire la credibilità dei comunicati stampa di Trenord, degli scioperi del personale, e dei presunti utili dell'azienda.