sabato 26 settembre 2015

Dal 21 al 26 Settembre 2015

Nei giorni 21 e 22, i treni sono regolari.

Mercoledì 23, si ricomincia con il classico disservizio del falso annuncio per il treno delle 7.23 (10456), che viene dichiarato in arrivo con largo anticipo, ma che compare al binario solo alle 7.28, senza che venga data rettifica dell'annuncio.
Il treno arriva in parallelo al 7.28 per Greco Pirelli, lasciando i passeggeri nel dubbio. Quale dei due partirà per primo?
Ancora una volta, il servizio di annunci resta nel silenzio al riguardo.
Gli schermi a livello dei marciapiedi sono altrettanto privi di informazioni.
Forse gli schermi all'interno del sottopassaggio hanno qualche informazione, ma chi si azzarda a scendere per consultarli, col rischio di perdere il treno?

Giovedì 24, il 10456 è in orario, ma a Lambrate risulta essere in ritardo la "coincidenza" delle 7.47 (2086).
A Lambrate, il marciapiedi del binario ospita un tabellone elettronico che resta spento anche quando il treno è in arrivo. Qualcuno lo riparerà mai?

Forse per le piogge, alla stazione di Treviglio si guasta il tabellone elettronico degli orari all'ingresso del sottopassaggio.
Questo tabellone è il riferimento principale dei pendolari, che non hanno tempo da perdere per entrare nella sala d'attesa e poi tornare indietro.
Il tabellone resta guasto per tutta la giornata successiva (ma viene applicato il cartello "fuori servizio").
Restiamo in attesa che venga riparato, sottolineando che l'impianto elettrico della stazione rinnovata di Treviglio si guasta dopo ogni acquazzone o quasi. Chi l'ha rifatto non sapeva che in Italia piove?
Complimenti a "Grandi Stazioni", che tanto avrà subappaltato e se ne laverà le mani.

Il ritorno da Milano Centrale è funestato da un ritardo di 10 minuti del treno delle 17.25. L'avranno annunciato? All'interno del treno, non s'è sentito nulla.

"Se vuoi che la tua impresa vada lontano, portala in stazione", recita uno dei manifesti pubblicitari di stazioniditalia.it
Teniamo presente questo slogan mentre consideriamo la chiusura da Giovedì 24 del parcheggio "storico" della stazione di Treviglio (quello vicino alla "Sala del Regno" dei Testimoni di Geova, per intenderci): chi ha avuto la brillante idea di chiudere questo parcheggio fino al 23 Ottobre, sapendo che è fondamentale per i pendolari?
Forse il sindaco di Treviglio, quello che è stato preside e ha sempre mentito sulla propria laurea?
Questa decisione di chiudere il parcheggio proprio all'inizio delle lezioni scolastiche, con l'ulteriore aumento dei passeggeri sui treni, è di rara intelligenza.
Equiparabile alla scelta di rimuovere la stazione Treviglio Ovest dalle corse che collegano Treviglio a Milano. In entrani i casi, la decisione ha contribuito a ingolfare il traffico interno di Treviglio, e a riempirla ancora di più di automobili in cerca di parcheggio ovunque.
I polmoni dei cittadini sicuramente ringrazieranno.

Venerdì 25, il 7.23 da Treviglio (10456) parte in orario, ma si ferma prima di entrare nella Stazione di Lambrate, per almeno quattro minuti.
La coincidenza col 7.47 per Milano Centrale è persa.
Bisogna attendere il 7.54 da Bologna, che però non arriva. O meglio, non viene annunciato.
Viene annunciato e arriva, invece, il 7.53, che proviene da Treviglio (partenza alle 7.33). Significa che è stato inutile prendere un treno partito da Treviglio alle 7.23: i dieci minuti di differenza sono stati bruciati senza alcuna spiegazione da parte di Trenitalia (o Trenord, o chissà).
Il 7.54 arriva in stazione dopo il 7.53, ma parte prima di quest'ultimo. Senza che nessun annuncio in merito venga fornito.
Complimenti a chi ha organizzato l'automazione informatica della Stazione di Lambrate.
E siccome lo stesso accadeva anche l'anno scorso, ci chiediamo: Trenitalia/Trenord/Ferrovie dello Stato non si accorgono di questi loro continui e pervasivi disservizi e malfunzionamenti distribuiti in maniera così capillare?
E se ne sono consapevoli, non intervengono?
Un tempo, le stazioni avevano personale che rilevava le anomalie e (a volte) interveniva. Ora che fine ha fatto?
Resta solo la Polizia, che ringraziamo per il servizio che svolge e la sicurezza che garantisce, ma tutto il resto?

domenica 20 settembre 2015

Dal 14 al 19 Settembre 2015

Sempre per confermare le illuminate parole con cui l'ex AD di Trenitalia, Moretti, liquidava le statistiche delle associazioni del consumatori, Lunedì 14 il treno 2096 delle 11.02 ha un ritardo a Treviglio di 5 minuti, i quali diventano 10 quando arriva alla Stazione Centrale di Milano. Com'è possibile che, ogni volta che cambio orario, il solo treno disponibiile nell'arco di un'ora sia in ritardo?
Lasciamo perdere i treni del Passante, che dopo una certa ora viaggiano a cadenze di mezz'ora e sono comunque troppo lenti: il contesto della stazione di Treviglio deserta, con un unico treno in arrivo, e comunque un immancabile ritardo, sembra uno scherzo. A chi dobbiamo dare la colpa, questa volta?

Martedì, il treno 2092 delle 9.02 arriva a Treviglio con 15 minuti di ritardo. Ed è così pieno che si sale a fatica; il viaggio è ovviamente in piedi, stipati con tutti gli altri passeggeri di cui Trenitalia ignora l'esistenza. Sarà perchè dopo le ore 9 non possono esistere i pendolari?
E tutte le altre tipologie di persone in movimento, dove le mettiamo?
Il ritardo è ovviamente superiore ai 15 minuti dichiarati: il treno resta infatti fermo per far transitare gli interessi e la ricchezza privati di un Freccia Bianca.

Mercoledì, il treno delle 7.23 arriva a Treviglio con ritardo non dichiarato di 5 minuti. Forse erano 4 minuti e 99 secondi? Comunque, zero informazioni al riguardo.
Però non sfugge che il 7.47 ha lo stesso ritardo, ma viene dichiarato.
Ritorno dopo mezza giornata: alla stazione di Milano Repubblica, è previsto un solo passante ogni mezz'ora, in questa fascia oraria. Ed ecco che il treno S5 23093, previsto per le 12.59, viene cancellato a causa di un "guasto all'impianto elettrico" di una delle stazioni della linea. Il servizio si restringe quindi a una corsa in un'ora.
Torniamo al punto di partenza: a qualunque ora si prenda il treno, c'è un disservizio. Forse è questo che avevano fatto, le associazioni dei consumatori, per documentare i disservizi continui di Trenitalia? Chissà su che basi Moretti aveva giudicato non attendibili queste statistiche.
Certo, Moretti ora è in Finmeccanica, premiato per i suoi grandi risultati. A noi resta il dissesto continuo di una realtà a cui nessuno riesce a porre rimedio.

Giovedì e Venerdì, il servizio è regolare: due su cinque è meno della metà, per amore di chi si diverte a usare i numeri per quantificare il disagio perenne.

sabato 12 settembre 2015

Dal 7 all'11 Settembre 2015: il ritorno dei carri bestiame

Nella settimana dal 7 all'11 Settembre 2015, i treni del mattino da Treviglio a Milano sono quasi regolari, con ritardi che non vanno oltre i 5 minuti.
Da giovedì 10, però, torna l'altro problema dei servizi ferroviari di Trenitalia.

Per prima cosa, nelle ore di punta serali le corse del Passante S5 e S6 da Novara e da Varese cominciano ad accumulare ritardi importanti, che superano i dieci minuti: per esempio, il 16.59 della fermata di Milano Repubblica (10 Settembre) accumula un ritardo di 12 minuti, che viene comunicato solo alle 16.58, e che causa inevitabili ritardi anche per le corse successive.

Per seconda cosa, i treni da Milano Centrale per Verona si riempiono già alla partenza, e alla stazione di Milano Lambrate si trasformano in "carri bestiame", con passeggeri costretti a viaggiare in piedi, stipati oltre il tollerabile per una coesistenza decente.

Ci sono tre cause ovvie a tutti per questo ingolfamento, tranne che a Trenord/Trenitalia/Ferrovie Dello Stato:
a) i ritardi del Passante rendono questo costoso servizio inutile; ben pochi pendolari sono disposti a fare un viaggio di ritorno che richiede venti minuti più del necessario, ai quali vanno sommati ritardi di quindici minuti o peggio;
b) i pendolari sono comunque troppi per la capacità dei treni messi a disposizione; fino a non molto tempo fa, da Milano Centrale partivano due treni all'ora per la stessa tratta (o quasi): un Brescia e un Verona, che a malapena gestivano la mole di passeggeri. Il Brescia è stato rimosso, ma il numero di pendolari non è automaticamente diminuito (e il Passante NON è un valido rimpiazzo);
c) il venerdì, ai pendolari si uniscono anche altri tipi di passeggeri: turisti, famiglie che vanno altrove per il fine settimana, lavoratori che rientrano a casa solo nel fine settimana, eccetera; non voglio essere io ad analiizzare questo fenomeno sociale, ma sembra che Trenord/Trenitalia non ne sia consapevole, e non riesca a pianificare treni "straordinari" o un aumento di carrozze, o un diverso tipo di carrozze (a due piani?). Non voglio neppure essere io a fornire soluzioni, ma mi risulta che Trenitalia/Trenord/Eccetera siano lautamente finanziate da Regione e Stato per fornire un servizio che invece non c'è.

A dire il vero, una soluzione io l'ho anche immaginata, per quanto tecnicamente improbabile: perchè non fare corse dei Passanti S5 ed S6 a fermate alternate, specialmente al di fuori della fascia di Milano? Serve davvero, a Trecella, una fermata ogni quarto d'ora o ogni mezz'ora? Paradossalmente, da Treviglio ci sono meno corse per Milano, dopo le dieci del mattino.
Se i Passanti fermassero in modalità alternata (una stazione sì e una no), i tempi di percorrenza si ridurrebbero, e molti più pendolari sarebbero portati a sfruttare questi mezzi. Perchè, diciamocelo, la massa principale di passeggeri che "ingorga" l'attuale e inadatto servizio si concentra sugli snodi di Treviglio e di Milano: finchè Trenitalia/Trenord/Eccetera non ne prenderanno atto, non risolveranno mai il problema (pur continuando a incassare i finanziamenti provenienti dalle nostre tasse).

venerdì 4 settembre 2015

dal 31 Agosto al 5 Settembre 2015 - torna l'orario infernale

La settimana dal 31 Agosto al 5 Settembre 2015 vede il ritorno dell'orario "invernale", con le corse dei pendolari ripristinate.

Se lunedì 31 Agosto la situazione è regolare, martedì primo Settembre vede invece l'immancabile ritardo di 10 minuti per il treno delle 7.45 (10458) che collega Treviglio a Milano Porta Garibaldi. E' il tipo di treno che un pendolare prende perchè il successivo treno per Milano Centrale delle 8.02 (2088) parte troppo tardi. Se però il 7.45 ritarda a tal punto da accavallarsi all'8.02, diventa inutile (anche perchè durante il tragitto farà abbastanza soste interminabili da portare il ritardo ben oltre i quindici minuti). 

Mercoledì, il 7.23 (10456) da Treviglio è in orario, e a Milano Lambrate è possibile prendere la "coincidenza" per Milano Centrale delle 7.47 (2160).

Giovedì 3 Settembre, cambio orario di partenza .
Ricordiamoci dell'insofferenza con cui l'ex A.D. di Trenitalia Moretti dichiarava che le associazioni di consumatori avevano preso treni a caso per generalizzare la situazione dei ritardi cronici, ignorando tutti i treni che invece viaggiano in orario.
Ribaltiamo la prospettiva: com'è possibile che, ogni volta che io prendo un treno in una fascia diversa da quella abituale, il treno sia in ritardo? Ogni volta. Dove sono i treni in orario di cui parlava Moretti, e che nessuno nota? 
n questo caso, si tratta del treno (2094) per Milano Centrale, che a Treviglio dovrebbe partire alle 10.02. Invece è in ritardo di 5 minuti.
Ma il ritardo non compare sul tabellone a livello del marciapiedi. E' visibile solo sugli schermi del sottopassaggio. Come mai sul marciapiedi l'informazione se la prende con calma?
E' la stessa perplessità che ci coglie notando che l'orologio analogico in cima all'edificio della Stazione Centrale di Treviglio non sembra andare d'accordo con quello del tabellone digitale all'ingresso del sottopassaggio.
Il 2094 riesce poi ad accumulare un tale ritardo da giungere in Stazione Centrale addirittura dopo l'orario di arrivo in Repubblica dell'unico Passante disponibile nella fascia 9.30-10.00 (qello delle 9.40, che ci impiega 50 minuti + ritardo cronico).
Chi volesse prendere il 10.03 sperando di viaggiare più velocemente, purtroppo, si illude.
E vogliamo menzionare l'attesa di 20 e passa minuti nel sottopassaggio, dove si viene martellati incessantemente dagli schermi che ripropongono un ciclo di pubblicità a tutto volume equiparabili al sadismo delle torture del carcere di Guantanamo? La diffusione della pubblicità è l'unica cosa che funziona con efficienza, nelle strutture ferroviarie italiane.

Venerdì 4 Settembre, si torna ai classici disservizi che hanno reso famosa Trenitalia. O Trenord. O Ferrovie dello Stato.
A Treviglio, il treno delle 7.23 (10456) è in ritardo di 5 minuti, ma senza che ciò venga comunicato: nè l'altoparlante nè gli schermi del sottopassaggio si degnano di fornire informazioni in merito.
Il treno si accavalla al 7.28 (10906), e anche se riesce a ripartire per primo, arriva in tale ritardo a Milano Lambrate da far saltare la già penosa "coincidenza" con il 7.47. E come se non bastasse, ha pure due carrozze fuori servizio.
 Per ironia aggiuntiva, a Lambrate l'unico treno per Milano Centrale è quello delle 7.53 (2086) che proviene da Brescia: è il treno che a Treviglio parte alle 7.33.
A che mi serve faticare tanto per prendere un treno di 15 minuti prima, se poi finisco nuovamente su quel treno che è sempre in ritardo, ed è così pieno da costringermi a viaggiare in piedi?
E, ovviamente, il 2086 parte da Lambrate in orario, ma si ferma quel tanto che serve per accumulare un ennesimo ritardo, prima di entrare in Stazione Centrale .