venerdì 29 luglio 2016

Il (de)potenziamento di Treviglio Ovest

Martedì 26 Luglio 2016, alla stazione di Treviglio Centrale, il 6:53 per Sesto San Giovanni è in ritardo di 5 minuti; il Passante Suburbano delle 6:55 per Novara è in ritardo di 10 minuti (e parte proprio da Treviglio! Come può un treno lento e farraginoso come il Passante essere in ritardo così elevato alla stazione da ha origine?); il treno per Verona Porta Nuova delle 6:56 è in ritardo di 10 minuti; il treno 2087 delle 7:02 per Milano Centrale è in ritardo di 5 minuti.
Non c'è che l'imbarazzo della scelta, nell'abituale silenzio di tutti gli enti interessati. Perchè la tratta Verona-Milano ha un ritardo ormai cronico a qualunque ora del giorno? Trenitalia/Trenord tacciono, come sempre. L'assessore regionale alla mobilità non è minimamente interessato a esigere spiegazioni dal fornitore del servizio pubblico. I comitati dei pendolari vengono sistematicamente ignorati. Cosa resta?
Il 2107 delle 18:15 da Milano Centrale per Brescia offre carrozze a due piani, di cui alcune inagibili perchè con aria condizionata guasta e finestrini sono sigillati: il personale viaggiante non si vede, e i passeggeri si ammassano nelle altre carrozze, come bestie, priviliegiando il piano inferiore, in quanto quello rialzato è comunque rovente. Il treno arriva a Treviglio in orario; in questa stazione, si rileva che una corsa per Bergamo e un Passante Urbano per Novara sono stati cancellate.

A proposito delle corse per Bergamo, a Treviglio succede che Il Sindaco Imeri scrive a Sorte per chiedere un potenziamento delle fermate alla Stazione Ovest.
Da anni i cittadini invocano a gran voce un ampliamento del servizio della stazione aumentando il numero delle fermate in modo da creare un servizio migliore e più efficiente. Già in passato, con la precedente amministrazione, si erano ricevute delle risposte concrete da parte della Regione con l'ampliamento del servizio a favore dei cittadini; purtroppo però ora questo ampliamento non basta più a soddisfare le esigenze di una utenza sempre maggiore e articolata presso la seconda stazione cittadina.
Il primo commento a sorgere spontano è un augurio (interessato) di buona fortuna all'ingenuo sindaco Imeri, che pensa che all'assessore alla mobilità Sorte importi qualcosa del servizio ferroviario.
Ma è la seconda reazione quella che conta: possibile che nessuno si ricordi che, non molti anni fa, Trenitalia/Trenord ha cancellato la Stazione di Treviglio Ovest dalle fermate della linea Bergamo-Milano?
Che ampliamento di servizio c'è stato, negli ultimi anni, nella stazione di Treviglio Ovest? E un ulteriore ampliamento in cosa si tradurrebbe, se non nel ripristinare la fermata dei treni della linea Bergamo-Milano?
Sembra di leggere il romanzo 1984 di Orwell, con i quotidiani che annunciano un aumento della razione giornaliera di cioccolato a 4 grammi, e i lettori che non ricordano che fino al giorno prima avevano ricevuto una razione di 5 grammi.

Se mercoledì 27 Luglio coi (miei) treni va tutti bene, ecco che Trenitalia/Trenord recupera subito terreno nella giornata di Giovedì 28 Luglio. Mi chiedo: un giorno di puntualità alla settimana significa "miglioramento del 95 per cento della puntualità"?
Alla stazione di Treviglio Centrale, il 2087 delle 7:02 per Milano Centrale è in ritardo di 5 minuti. Il treno per Verona delle 6:56 è in ritardo di 5 minuti.
Alla stazione di Milano Centrale, alle 7:45, si scopre che sulla linea Verona-Milano, tra le stazioni di Rovato e Brescia, si è verificato un guasto agli impianti per il quale i treni subiranno fino a 20 minuti di ritardo.
Il disagio si protrae fin dopo le 10:00.
E' solo l'ennesimo guasto, che non dovrebbe stupire: si tratta di una situazione all'ordine del giorno. Ma non so dire se la sola (e conclamata) fatiscenza degli impianti basti per giustificare i ritardi cronici della Verona-Milano.
Certo è che nessuno, tipo il ministro Graziano Delrio, si fa sentire con Ferrovie Dello Stato/RFI o qualunque altro ente-paravento sia stato creato per l'occasione. Delrio e FS preferiscono investire i soldi pubblici nelle ferrovie greche e iraniane, dirottando i profitti chissà dove mentre la rete italiana va a pezzi.

Alle 14:25, il treno 2099 per Verona Porta Nuova parte da Milano Centrale con 5 minuti di ritardo, dei quali guardacaso approfitta il FrecciaRossa fermo al binario adiacente. Che coincidenza.
Secondo gli inquirenti, l'azienda è stata portata al dissesto dalla vecchia gestione e, in particolare, dal suo ex amministratore unico Luigi Fiorillo, attraverso sprechi e consulenze d'oro

nella relazione depositata dai commissari straordinari sulla scorta delle analisi sui conti elaborate dalla Deloitte, si legge: “Ferrovie Sud Est ha progressivamente smarrito la propria missione, il trasporto pubblico locale”.

negli ultimi dieci anni l’azienda ha speso 42 milioni nella manutenzione di treni e autobus e 272 in esternalizzazione di servizi, tra spese legali e consulenze oggi al vaglio della magistratura.

un’altra vicenda, diventata ormai tristemente nota: quella relativa alla presunta truffa dei vagoni d’oro.
Uno si chiede: ma il personale ferroviario non aveva scioperato per opporsi alla vendita di Ferrovie Sud ai privati?
Mah: forse non avevo capito niente della notizia, perchè ora invece apprendiamo che Ferrovie Sud è in rovina da tempo, e chiaramente di privati disposti ad accollarsi questo monte di perdite non ce n'erano molti: infatti, come sempre in questi casi, l'azienda privata a capitali statali stava pe essere assorbita da FS, che chiaramente avrebbe usato capitali pubblici per sanare il debito, salvo poi restituirla ai privati (o magari regalare loro solo la parte sana, come fece Silvio Berlusconi con Alitalia, lasciando la parte indebitata a carico dei contribuenti).

Tutto ciò ci ricorda qualcosa di lombardamente familiare?
E anche: Norberto Achille, ex presidente di Ferrovie Nord Milano, sotto processo per aver sottratto 450 mila euro dalle casse della Società.
Considerando la ciecità arraffona e rapace degli attuali amministratori lombardi, che già si sono fatti notare (e beccare) pià volte nel campo della sanità,sembra di vedere in Ferrovie Sud il futuro di Trenord (azienda che, nella gestione Achille, si permetteva di regalare quadri da migliaia di Euro a Formigoni , come riportato dalla trasmissione televisiva Report).

Venerdì 29 Luglio, alla stazione di Treviglio Centrale, il Passante 10606 è in ritardo di 15 minuti. Come già osservato, Treviglio è la stazione di origine del Passante: come può il treno partire già in ritardo? Trenitalia/Trenord non lo spiega.
Alla Stazione Centrale di Milano, dopo le ore 17:00, gli annunci sonori comunicano che un treno per Mantova partirà con 15 minuti di ritardo. La causa? Guasto al treno. L'ennesimo trionfo di una manutenzione inesistente, nonostante (o forse a causa di) il vantato bilancio in attivo di Trenord.

lunedì 25 luglio 2016

Treni guasti? Nessun problema, basta ridurre la durata della valità dei biglietti

Giovedì 21 Luglio 2016, il treno 2105 da Milano Centrale per Verona Porta Nuova arriva a Treviglio con t 5 minuti di ritardo. Sul treno è possibile trovare posto a sedere, se si rinuncia all'aria condizionata, presente su un numero esiguo di carrozze. E dire che l'aria condizionata sarebbe un lusso rinunciabile, se il convoglio non si presentasse al marciapiedi con una temperatura omicida al suo interno: davvero ristrutturare la stazione Centrale per riempirla di negozi era cosa da poco, mentre creare una zona di parcheggio per i treni non esposta al solleone era impresa impossibile? E chi dovrebbe porsi simili domande, se non l'assessore alla mobilità lombardo, quello che invece legge le veline che gli passa Trenitalia/Trenord?
Negli stessi orari, in stazione Centrale si osserva l'abituale disservizio dei treni per Torino, con ritardi da 5 a 20 minuti.

Venerdì 22 Luglio, una buona notizia: lo sciopero è stato rimandato a domenica (mi dispiace per i turisti e i viaggiatori occasionali). Per una volta nella settimana, il servizio è coerente con gli orari previsti.
In Stazione Centrale, si osservano i soliti treni per Bellinzona con un ritardo da 10 a 15 minuti. Gli annunci sonori precisano che si tratta di ritardi programmati per lavori di manutenzione, e invita a consultare il sito per maggiori dettagli. Evitano però di specificare che il sito (vedi post precedenti) prevedeva ritardi massimi di 5 minuti e assai radi.

A proposito di notizie positive, o quasi: Arriverà a Trezzo d’Adda la linea 2 della metropolitana.
Sicuramente un'alternativa interessante a prendere il treno da Treviglio, anche se per me c'è il "collo di bottiglia" del ponte di Canonica d'Adda, per arrivare a Trezzo.

L'articolo contiene elementi molto positivi nella teoria, ma totalmente avulsi dalla realtà dei trasporti pubblici lombardi.
“Orgoglioso di essere stato relatore del nuovo Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti - si legge dalle pagine web del sito ufficiale  rappresentante politico del Popolo della Libertà - in Commissione abbiamo lavorato per arrivare a elaborare uno strumento che nei prossimi anni renderà la Lombardia ancora più connessa, accessibile e competitiva con le grandi città europee”. L'ultimo piano regionale dei trasporti approvato risale al 1982. “ Il nostro obiettivo è dare una visione infrastrutturale di lungo periodo - continua a spiegare Altitonante attraverso le pagine web - Al centro abbiamo messo i cittadini, ridurre i tempi negli spostamenti e le imprese, migliorare il sistema logistico e facilitare lo scambio delle merci”. Tra gli interventi sono previsti: un nuovo collegamento ferroviario tra le due stazioni principali di Milano Porta Garibaldi e Centrale. Il programma prevede inoltre lo sviluppo, la riorganizzazione e l'efficientamento dei nodi di interscambio. Le stazioni saranno attrezzate con parcheggi adeguati, bike sharing, car sharing; saranno installati sistemi di video sorveglianza per aumentare la sicurezza. “ Realizzeremo quell'effetto rete"che oggi manca - conclude Fabio Altitonante
Viene il sospetto che Altitonante, in tutto ciò, abbia dimenticato di precisare che sta facendo principalmente gli interessi di privati (aziende dei trasporti, imprese ecc) o dei passeggeri facoltosi che viaggiano su mezzi privati.

Per una linea (Verona-Milano) che per un giorno funziona, ce n'è comunque un'altra che cede, secondo la teoria della coperta troppo corta.
Nella mattinata di venerdì si sono registrati ritardi e cancellazioni sulle principali corse utilizzate dai pendolari diretti verso il capoluogo lombardo.
Su Repubblica, invece, si parla del piano anti-evasori di Trenita: Pendolari, rivoluzione dei biglietti Trenitalia: dal 1° agosto valgono solo 24 ore
Ad oggi la validità è di due mesi: i viaggiatori dei convogli regionali dovranno cambiare abitudini. Possibili disagi iniziali, ma per le associazioni dei consumatori è una mossa valida contro l'evasione
Non si potrà più fare incetta di biglietti da utilizzare all'occasione. Ma neanche, ed è questa la ragione avanzata dall'azienda di trasporti, non convalidare il tagliando sperando di farla franca e riutilizzarlo per successivi viaggi.
Chissà perchè Trenitalia/Trenord è sempre così rigorosa nel voler far rispettare le idiozie minime del regolamento, colpendo anche chi sbaglia in buona fede, ma diventa improvvisamente distratta e inadempiente quando si tratta di farsi carico delle proprie responsabilità?
Com'è che, per un biglietto non timbrato, il controllore è capace di chiamare la Polizia Ferroviaria per far identificare il trasgressore, ma nessuno batte ciglio quando un intero treno viene cancellato, e centinaia di lavoratori non riescono a raggiungere il posto di lavoro in tempo, e bruciano ore e ore di permesso dopo aver pagato biglietto e tasse per finanziare il detto treno?

Lunedì 25 Luglio,  il 2084 delle 7:03 per Milano Centrale arriva a Treviglio con un ritardo di 5 minuti.
Al ritorno, il 2105 delle 17:25 per Verona Porta Nuova parte da Milano Centrale con un ritardo imprecisato (e non annunciato), che a Treviglio è diventato un ritardo di 9 minuti.
Ovviamente, gli schermi della stazione lo segnalano riducendolo a 5 minuti. Del personale viaggiante o degli annunci, non c'è traccia. Sconcertante, dato che le temperature hanno registrato un aumento dei massimi, e restare seduti su un treno fermo sotto il sole non è esattamente ricevere il migliore dei servizi: nessun controllore vuole multare Trenitalia per abbandono del cliente?
A Treviglio, si osserva che i treni per Bergamo, Cremona, Brescia della fascia tra le 18:00 e le 18:30 sono tutti in ritardo di 5 minuti.

martedì 19 luglio 2016

La propaganda del ritardo di 5 minuti per lavori in corso

Lunedì 18 Luglio 2016, il treno 2084 da Verona per Milano Centrale arriva a Treviglio già pieno. Non c'è modo di sedersi. Le carrozze hanno l'aria condizionata, che funziona al minimo, e all'interno ristagna il il fetore, anche a causa della gente che bivacca.
A Seregno, il Passante S9 30414 si esibisce in 30 minuti di ritardo. Trenitalia ha pensato bene di sospendere certi treni per i pendolari, con l'entrata in vigore dell'orario estivo, ma i lavoratori continuano ostinatamente ad andare al lavoro, nonostante Trenitalia abbia deciso che essi non esistono: il 30414 si sovraccarica quindi dei passeggeri di tre corse diverse, che non trovano pòiù quelle abituali ma non si sono degnati di svanire nell'etere a loro volta. L'aria condizionata è guasta. I finestrini sono sigillati. I passeggeri non solo viaggiano stipati uno addosso all'altro, ma quasi non riescono a respirare. Il personale viaggiante dov'è? Forse si prepara allo sciopero. Quale, quello di venerdì 22 o quello del venerdì appena trascorso?

Il caos in cui sprofondano le linee che transitano per Monza sfocia in ritardi continui che vanno oltre i 30 minuti, con treni già in ritardo che devono fermarsi al di fuori della stazione per altri trenta minuti, in quanto impossibilitati ad accedere.
Il motivo è spiegato da Trenitalia sul proprio sito: si tratta di "lavori di potenziamento infrastrutturale tra le stazioni di Desio e Monza, che comporteranno modifiche di orario, di numerazioni e ritardi".
Trenitalia, però, prevede ritardi di 5 minuti, con una eccezione di un treno che avrà un ritardo di 10 minuti.
La realtà è ben diversa: i ritardi raggiungono e superano volentieri i 30 minuti, e il caos dilaga.

E' una situazione familiare? Sì, è come quando l'assessore alla mobilità lombardo di turno legge le veline trionfali di Trenitalia, che annuncia trionfali miglioramenti rispetto al 2014, ma poi il pendolare si reca in stazione e vede ritardi e cancellazioni a qualunque ora del giorno.

Alla stazione di Milano Centrale, alle 13:50, si possono osservare tre treni per Torino in ritardo che va da 25 a 30 minuti.
Inutile cercare una motivazione sul sito di Trenitalia.

Alle 17:10, si osservano invece un Bellinzona in ritardo di 15 minuti e un Torino in ritardo di 5 minuti. E' sempre colpa dei lavori in corso? Chi lo sa?

Martedì 19 Luglio 2016, il treno 10456 non arriva mai a Treviglio: già alle 7:03, risulta cancellato.
Invece il 2084 delle 7:03 fornisce un servizio regolare, se si esclude la fauna agghiacciante che lo popola. Ce l'ho con voi, cinque zotici stile impiegati attempati, che trascorrete 25 minuti di viaggio a far risuonare le vostre voci cavernose nella carrozza, sghignazzando e tenendo tutti svegli alle 7 del mattino facendoci sapere quante sagre musicali avete frequentato suonando il liscio).

A Seregno, i ritardi da 30 e passa minuti sui treni verso Milano continuano indisturbati, alla faccia degli annunci ottimistici sul sito di Trenitalia. Saranno mica queste stime campate per aria che fungono da base per le statistiche che poi vengono scritte sui foglietti che deve leggere l'annunciatrice televisiva Alessandro Sorte della giunta regionale lombarda?

Alla 17:10, alla stazione Centrale di Milano, c'è un Bellinzona in ritardo di 20 minuti, a causa dei citati lavori "con ritardi entro i 5 minuti".
C'è poi un treno per Torino con ritardo di 10 minuti causa "guasto" (al treno?).
E infine, il treno 2105 per Verona Porta Nuova delle 17:25 parte con 10 minuti di ritardo causa "guasto". Quando arriva a Treviglio, è in ritardo di 13 minuti.
Per fortuna che, ogni due o tre mesi, Trenitalia o l'assessore regionale o Trenord o un qualunque altro ente ferroviario a caso ci fanno sapere che si sta procedendo alla sostituzione dei treni più vecchi delle flotte regionali. Forse il problema è che li sostituiscono con treni altrettanto vecchi di altre regioni.

Dulcis in fundo, per venerdì 22 luglio è annunciato un altro sciopero: lo credo bene che Ferrovie dello Stato si prende i premi per il personale soddisfatto, dato che il personale che fa sciopero è quello dei trasporti regionali e interregionali di Trenitalia e altre società controllate dalle Regioni.
Resta solo da chiedersi: ma il personale di FS che lavoro fa per i cittadini? FS, che non investe nei trasporti regionali e interregionali, in cosa investe? Perchè si chiama Ferrovie dello Stato, se non si dedica alle ferrovie dello stato (ma mira a operare per esempio in Iran o in Grecia)? Non sarebbe il caso di svincolarla dallo stato e togliere ogni finanziamento pubblico, divertendo questi ultimi verso le Regioni? Non che le Regioni siano modello di virtù, ma comunque è ormai palese che versare capitali in FS non serve a molto.

domenica 17 luglio 2016

Il disastro, il cinismo e la mancanza di vergogna

Giovedì 14 luglio 2016, il giorno dopo il disastro ferroviario in Puglia, alla stazione di Treviglio il treno per Milano Porta Garibaldi delle 6:42 è nuovamente in ritardo di 15 minuti.
Il treno per Verona Porta Nuova delle 6:56 è in ritardo di 5 minuti.

Alle ore 17:00, alla stazione di Milano Centrale, un treno da Torino ha un ritardo di 45 minuti.
Un treno per Torino ha invece un ritardo di 30 minuti.
I treni per Verona sono annunciati con un ritardo di 60 minuti, con l'avvertenza che potranno essere cancellati, causa ennesimo guasto tra le stazioni di Romano di Lombardia e Chiari.
E' curioso come Trenitalia e Trenord vantino profitti e attivi in bilancio, o FS investa all'estero, ma la rete ferroviatia italiana vada a rotoli. Chissà dove trovano tutto quel denaro.

Nella stessa giornata, infatti, su Repubblica, si riferisce che le FS conquistano le Ferrovie greche con un'offerta da 45 milioni.

Le Ferrovie dello Stato italiano mettono le mani sulla società che gestisce il trasporto su rotaia in Grecia

"Per le Fs Italiane - ha dichiarato lo stesso Mazzoncini - quest'operazione è in linea con il piano industriale, che sarà presentato a settembre e che mira, tra l'altro, all'espansione internazionale.

Le Fs e le ferrovie iraniane Rai hanno firmato una dichiarazione sui progetti congiunti nel settore del trasporto ferroviario. Progetti per la realizzazione e sviluppo di due nuove linee ad alta velocità.

"L'innovazione e l'alto contenuto tecnologico sono due dei pilastri di FS - ha commentato invece Gioia Ghezzi, presidente del Gruppo FS Italiane.

Le ferrovie greche potranno anche beneficiare della grande attenzione che da sempre poniamo nella valorizzazione dei dipendenti.

Ogni commento sarebbe inutile, ma come astenersi dal sottolineare cose come i continui scioperi del valorizzatissimo personale ferroviario?
Oppure, la scoperta che un'azienda come Ferrovie dello Stato preferisce investire il suo denaro all'estero, piuttosto che ovviare alla situazione schifosa (e omicida) del servizio ferroviario italiano?
Ma forse che un'azienda (pubblica o a controllo pubblico, comunque a capitale pubblico) faccia i suoi interessi è quasi comprensibile, anche se eticamente vomitevole. Ciò che non si capisce è l'entusiasmo del ministro Delrio, che avalla queste operazioni: a meno che non ci guadagni qualcosa lui, Delrio non dovrebbe anteporre gli interessi dei cittadini italiani e pretendere quindi che il denaro pubblico (o comunque il denaro guadagnato tramite il denaro pubblico) sia speso per il servizio pubblico e per i cittadini?
Spero che nessuno abbia il coraggio di raccontarci che è un investimento da cui guadagneranno gli italiani e le ferrovie italiane, dopo anni di inutile attesa, disservizi e morti.

Sempre giovedì 14, alla stazione del Passante Suburbano di Milano Repubblica, uno schermo annuncia uno sciopero per venerdì 15, tra le 14:00 e le 18:00.
Impossibile avere dettagli: lo schermo esegue un aggiornamento visivo ogni tot secondi, e l'annuncio dello sciopero si interrompe e riparte. Quanto è stato pagato un software progettato così astutamente?
Il Passante delle 17:30 per Treviglio è in ritardo di 2 minuti, ma i minuti salgono a 5 quando compie una interminabile sosta nel nulla dei binari prima di Segrate.

A Treviglio, alle 18:30, si osservano un treno per Brescia in ritardo di 40 minuti (giustamente, è sulla linea per Verona), ma anche un Bergamo in ritardo di 10 minuti (perchè i treni vengono deviati su questa linea), e un Cremona in ritardo di 15. Che ci azzecca quest'ultimo? Nulla, ma ti pareva che la linea di Cremona poteva restare un giorno senza un disservizio?

E' difficile commentare in maniera oggettiva la scelta di fare uno sciopero per protestare contro il disastro verificatosi in Puglia. In che modo colpire ulteriormente i pendolari può cambiare qualcosa? In che modo questo metodo ha cambiato qualcosa negli ultimi 20 anni? In che modo uno sciopero del venerdì pomeriggio può non essere visto come una cinica manovra per anticipare il fine settimana?

Il giorno dopo, il sindacato ORSA si vergogna e ritratta, accorciando lo sciopero di due ore.

Venerdì 15 Luglio, i miei treni sono quasi regolari. Il 2084 si ferma alla stazione du Lambrate alle 7:26, e riparte con 6 minuti di ritardo per consentire il transito di un FrecciaRossa: ennesimo simbolo dell'asservimento dei diritti del cittadino (che paga le tasse) al profitto del privato.


Nell’ultimo decennio alcune Regioni e Trenitalia hanno sostituito quasi il 20% del materiale circolante, ma non basta. Dal 2001, quando il trasporto pendolare è passato alle Regioni, lo Stato non ha più speso un euro per i regionali.

L’ultima beffa: l’obbligo di indicare la data del viaggio, poi il biglietto scadrà alle 23.59 di quel giorno, non più dopo due mesi. Se non ti va, prendi l’auto.

Non serve commentare, specialmente alla luce dell'articolo precedente e del disastro della Puglia.

mercoledì 13 luglio 2016

Buon bagno in carrozza con Trenord

Lunedì 11 Luglio 2016, il treno 2084 delle 7:02 da Verona per Milano Centrale arriva a Treviglio già pieno. Dovrebbe essere ovvio, data la distanza percorsa e l'ovvio numero di pendolari che ogni giorno si recano a Milano per lavoro.
Non è ovvio a Trenitalia/Trenord/FerrovieDelloStato/AziendaSuCuiScaricareIlBarile, che fornisce infatti carrozze a un solo piano e con un numero di posti insufficienti.
Oh, certo, qualche posto a sedere sull'ultima carrozza c'è. Ma provate voi a spostarvi da metà treno fino in fondo, superando gli intoppi indescrivibili di famiglie con mocciosi urlanti, donne obese con diametro superiore all'altezza, bagagli che vanno dal trolley al baule dei nonni, passeggini, carrozzine, cani enormi e bivacchi improvvisati.
Il treno fa sosta all'altezza di Melzo, per far transitare un FrecciaRossa. Si ferma poi alla stazione di Pioltello, dove carica altri passeggeri, sempre nella lungimirante ottica di Trenitalia/Trenord/FerrovieDelloStato che non prevede che il carico dei treni aumenti a ogni fermata.
Per arrivare a Milano Lambrate, impiega 25 minuti. Senza ritardi.
Quando finalmente arriva a Milano Centrale, dopo un viaggio penosamente lento, scopriamo che le porte sul lato sinistro delle carrozze sono guaste, per cui è necessario percorrere due carrozze per scendere. Ovviamente, incolonnati con tanti altri passeggeri e i loro bagagli.
Forse il treno non è in gran ritardo, e Trenitalia può annunciare il miglioramento del servizio, ma il tempo che ho perso per districarmi dalla folla di un treno con porte guaste, dove lo mettiamo?

Martedì 12 Luglio 2016, il 2084 arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo.
Nell'attesa, gli annunci sonori ci informano che i treni da Bergamo subiranno 10 minuti di ritardo per un "guasto temporaneo agli impianti di circolazione tra le stazioni di Treviglio Ovest e Verdello".
Subito dopo, un altro annuncio comunica che i treni da Cremona subiranno 20 minuti di ritardo, a causa di un "guasto temporaneo agli impianti di circolazione tra le stazioni di Crema e Castelleone".
Il treno per Milano Greco Pirelli delle 7:28 proviene da Brescia (quindi non dalle linee succitate), ma ha anche esso 20 minuti di ritardo. Perchè? Non viene detto, questa volta? Bisogna nascondere il motivo?
Difficile non chiedersi come mai questi impianti di circolazione si guastino continuamente. La manutenzione che fine ha fatto?
RFI sembra più interessata a spendere 8 milioni per costruire una strada per la BreBeMi, che non a manutenere la rete ferroviaria. L'assessore alla mobilità lombardo Sorte si è speso in prima persona per avere quei soldi da RFI. Per asfaltare una strada. E alla rete ferroviaria chi pensa, l'Anas forse?

Al ritorno, il 17:25 da Milano Centrale per Verona Porta Nuova è regolare.
Non altrettanto si può dire del treno che proviene da Verona Porta Nuova, e dovrebbe arrivare a Milano Centrale alle 17:35: ha 15 minuti di ritardo.

Mercoledì 13 Luglio 2016, a Treviglio il treno delle 6:42 per Milano Porta Garibaldi arriva con più di 10 minuti di ritardo.
Bisogna osservare che alla stazione di Treviglio, i treni diretti verso Milano presentano due caratteristiche: o ne parte uno ogni 3 minuti, oppure per trenta minuti non c'è niente. Un ritardo come quello del 6:42 fa sì che il suo arrivo si accavalli a quello del 2084 delle 7:02. E anche il passante suburbano delle 6:55 è in ritardo di 5 minuti (e dire che ha origine da Treviglio: come mai tarda?).
Il risultato è che il 2084, cioè l'unico treno in orario del terzetto, parte da Treviglio con 5 minuti di ritardo, e arriva a Milano Lambrate con 7 minuti di ritardo.

Alla stazione di Milano Centrale, il treno 2097 delle 13:25 non viene annunciato fino alle 13:20, e solo allora viene reso noto, insieme al binario, che avrà un ritardo di 5 minuti. Perchè? Non viene detto.
E comunque, il treno parte con 10 minuti di ritardo, che non vengono annunciati.
Apparentemente, le due carrozze di testa del vagone sono fuori servizio.
E quella su cui salgo io ha l'aria condizionata fuori uso, e le plafoniere delle luci che grondano acqua di condensa durante tutto il viaggio: sedili inagibili, sventagliate di spruzzi d'acqua, pavimento allagato.
E provate voi a spostarvi in una delle altre carrozze, affollate e rese invivibili dalle famiglie puzzolenti che, a giudicare dai bagagli, stanno usando il treno per traslocare.
Alla stazione di Treviglio, il treno delle 14:02 da Verona per Milano Centrale ha 15 minuti di ritardo.
Ancora una volta, qualunque fascia oraria io scelga per viaggiare, i treni sono in ritardo. Dov'è la puntualità del 95% vantata da Trenitalia/Trenord?
Non è ora di istituire una raccolta dati sul servizio che sia indipendente da Trenitalia/Trenord? Davvero sentire per una volta la verità darebbe così fastidio?

Un trafiletto su MetroNews mostra il presidente di FerrovieNord, Andrea Gibelli, che fa la voce grossa con FS.
Gibelli è il tizio coinvolto nel processo al capetto Maroni della giunticchia lombarda, per aver trovato un posto a una raccomandata di quest'ultimo.
Gibelli è stato paracadutato su FNM dopo lo scandalo del precedente presidente, Achille. Tra le cose che Gibelli ha subito fatto, per spazzare via i corrotti sullo stile della ramazza di Maroni, c'è stato il cambiamento di mansione per i due revisori dei conti che avevano smascherato il peculato di Achille. Non si sa mai che scoprano altri leghisti con le mani in pasta.
Gibelli è un architetto, e la sua idea di servizi ferroviari ai pendolari consiste nello spendere denaro pubblico per costruire più negozi nelle stazioni, perchè un sondaggio da lui commissionato dimostra che la maggior parte dei viaggiatori non è pendolare.
Con queste premesse sul personaggio, ora consieriamo che Gibelli nell'articolo fa la voce grossa con Ferrovie dello Stato, cioè l'ente che detiene il controllo di metà di FNM.
Fa ridere che un tizio scelto dalla politica, protetto dalla politica, ora  voglia mettersi in mostra come un "dirigente" di una azienda "privata" che se la prende con Ferrovie Dello Stato (e chi è che possiede tutta Trenord, se non lo Stato? Vogliamo davvero raccontarci che l'attivo di Trenord non è dovuto al denaro pubblico che riceve e su cui fa la cresta, tagliando per esempio la manutenzione?)
Gibelli vuole altri soldi? Non potrebbe invece dirci come ha speso gli 1,6 miliardi citati, prima? Li ha spesi per manutenzione, nuove carrozze, personale, che altro? Gli effetti non è che si vedano.
E FS, esattamente, in qualità di azionista totale (perchè FNM è controllata solo da enti riconducibili a enti pubblici), perchè non gli dice di andare avanti con quei soldi, anzi, di usare TUTTO il suo attivo, così orgogliosamente sbandierato, per far davvero funzionare il trasporto pubblico, e di ottenere finalmente risultati?
E ancora, Gibelli vuole più denaro? Perchè non lo dice all'assessore Sorte, che da RFI riesce a farsene dare persino per costruire stradine inutili nel profondo del nulla geografico?
La conclusione è che stiamo assistendo alla solita sceneggiata tra complici che fingono di litigare: da una parte, c'è uno che si vanta di aver messo il denaro (ma i risultati non ci sono), per poi pretendere dall'altro più denaro; così ai lombardi potrà dire che è colpa dello Stato se il servizio ferroviario lombardo va a rotoli (e non ci spiega come ha usato i "propri" soldi); dall'altra parte c'è uno che dice sistematicamente "è responsabilità delle regioni", oppure "è di competenza dell'azienda privata FNM" (dimenticandosi di controllarla al 100% insieme alla regione).
E si finisce con i due complici che sghignazzano e si dividono il bottino, mentre l'idiota pendolare resta sul marciapiedi della stazione ad attenere un treno che non arriva a causa di un guasto temporaneo agli impianti di circolazione, alla mancata preparazione del treno, al treno guasto nonostante gli 1,6 miliardi spesi nella costruzione di nuovi negozi DENTRO la stazione (e non FUORI sul marciapiedi) che il pendolare si ostina stupidamente a non usare.

venerdì 8 luglio 2016

Indovina chi propone le sanzioni per i treni cancellati

Giovedì 7 Luglio 2016, a Treviglio, il 2084 per Milano Centrale arriva con tutte i posti di tutte le carrozze occupati. E' impossibile sedersi. Come sempre, brilla la genialità di un'organizzazione incapace di fornire capienza adeguata per una corsa che anche il più deficiente dei deficienti capirebbe essere cruciale per un enorme numero di pendolari (non occasionali, non studenti: lavoratori).
Il 6:56 per Verona è in ritardo di 5 minuti.
Sembrerebbe una cosa da poco, se non fosse che da giorni e giorni, ormai, la linea Verona-Milano è costantemente afflitta da ritardi sistematici, a ogni ora.
Infatti, alla stazione di Milano Lambate, alle ore 15:15, il treno 2100 da Verona per Milano Centrale passa da 35 a 40 minuti di ritardo, per poi essere cancellato. Il motivo? "Ritardo nella preparazione del treno".
A Treviglio, il 2102 delle ore 16:05 da Verona per Milano Centrale è in ritardo di 20 minuti per lo stesso motivo.
A sentire i dirigenti di Trenord/Trenitalia/Ferrovie Dello Stato, questi sono eventi casuali. Ma allora com'è possibile che, ogni volta a che a me capita per caso di prendere un treno al di fuori delle fasce dei lavoratori, ci siano sempre ritardi e cancellazioni? Perchè il caso vuole che le mie partenze anticipate coincidano sempre con l'occasionale disservizio?
Sempre a Milano Lambrate, un treno da Brescia per Sesto San Giovanni arriva in ritardo, si ferma e non riparte: guasto? Altro? Non viene detto.

Su MetroNews dello stesso giorno, lo sfogo di un pendolare delle linee Milano-Bergamo-Carnate conferma che gli stessi disservizi (guasti, ritardi, cancellazione) affliggono anche i collegamenti con Bergamo, nel silenzio compiacente dell'assessore lombardo alla mobilità. Ma, in questo caso, vorrei dire ai pendolari bergamaschi di non preoccuparsi: l'assessore Sorte e il ministro Delrio stanno lavorando per loro, concentrando gli investimenti sui collegamenti ferroviari tra paeselli mai sentiti prima, oppure sui collegamenti stradali (!) tra la BreBeMi e altri microscopici villaggi di sei abitanti. E sorvoliamo sulla funivia Bergamo-aereoporto di Orio. Chiaramente, nella testa di Sorte e Delrio, qui c'è un bacino di utenti più numeroso di quello dei pendolaro verso Milano, utenti che muoiono dalla voglia di usare l'auto sulla BreBeMi (autostrada con profitti in mano ai privati, ma perdite a carico dello Stato ormai giunte a 500 milioni di Euro) o di viaggiare in massa tra Ponte San Pietro (undicimila abitanti) e Montello (tremila abitanti).

Venerdì' 8 Luglio, anticipo la mia sveglia di 25 minuti per prendere il treno 2084 per Milano Centrale, che ferma a Treviglio alle 7:03.
Alle 7:01, a Treviglio viene annunciato (di colpo) che il treno è cancellato. E' l'ennesimo treno Verona-Milano che scompare nel nulla, senza spiegazioni.
E siccome il treno parte da Verona, e quindi impiega almeno tre quarti d'ora per arrivare a Treviglio, io mi chiedo: davvero prima delle 7:02 nessuno sapeva che il treno era stato cancellato?
Ciliegina sulla torta: l'annuncio sonoro invita i passeggeri a "usufruire" del treno delle 8:02. Li invita cioè a buttare via un'ora di tempo. Ma scherziamo?
E perchè non viene comunicato che alle 7:33 è previsto un treno proveniente da Brescia e diretto a Milano Centrale? Che razza di sistema informativo per disadattati hanno comprato, le Ferrovie dello Stato? Oppure Trenitalia. Oppure RFI. Non che il risultato cambi, per gli utenti.
Ma soprattutto, perchè me lo sto chiedendo io, mentre le istituzioni che dovrebbero rappresentarmi tacciono (o si occupano di funivie e stradine e trenini di montagna?).

Il primo treno che porta a Milano Lambrate è alle 7:23, il che vuol dire 20 minuti dopo. E chi si fida? E se anche quello viene soppresso?
Non resta che l'atrocità del Passante delle 7:10, un orripilante treno che impiega 50 minuti minimi per arrivare a Milano Repubblica (ritardi esclusi!) e che ha la faccia tosta di fermarsi, durante il tragitto, per far transitare altri treni.
Un treno su cui, a ogni fermata, salgono agghiaccianti coppie o terzetti di impiegate di mezza età che non vedono l'ora di sedersi per iniziare a sciorinare gli affaracci altrui, incessantemente, ripetendo le stesse cose più e più volte.
Le malattie delle loro amiche e parenti e mariti? Il ricovero delle suocere? Gli interventi chirurgici? Siamo aperti a ogni richiesta. Ma uno si chiede: perchè lo fanno? Che bisogno ne hanno? Cosa le motiva? E' gioia, quella che vedo nella precisione meticolosa con cui elencano più e più volte i sintomi e i dolori e gli interventi chirurgici? C'è un inconfessabile sadismo, dietro quella facciata di compassione che però non basta per frenare il desiderio di sbandierare in piazza ogni dettaglio della sofferenza altrui? E' una voglia di protagonismo? Oppure è forse un distorto senso del dovere che le fa sentire obbligate a esporre questi estenuanti resoconti?
O semplicemente sono persone ignare di essere miserabili con una vita miserabile, che inconsciamente riempiono il vuoto delle loro esistenze vampirizzando quelle altrui?
Se non ci sono le malattie, ci sono comunque i parenti: il suocero, la sorella del marito. Specie se meridionali in trasferta. Tutti quanti egoisti, meschini, viziati, avidi, pieni di pretese, strafottenti, eccetera. Per fortuna che c'è sempre il loro ferreo marito (o loro stesse) a metterli eroicamente in riga, questi parenti. E ovviamente bisogna resocontare queste gesta per cinquanta minuti, ripetendole più volte, sebbene ogni volta la storia sia la stessa di 5 minuti prima.
Su un treno delle 7 del mattino, dove chi ha davanti una giornata di 9 ore di lavoro vorrebbe dormire, è giusto che ci siano i gruppi di impiegate che si fanno i comodacci loro, e blaterano a vuoto per 50 minuti, infischiandosene totalmente degli altri passeggeri che avrebbero diritto invece a non doversi sorbire una fiera del pettegolezzo ciclico. E uno si chiede: ma dove trovano l'energia, costoro? Forse recuperano dormendo in ufficio.

Alle 16:15, nella stazione di Milano Centrale, un annuncio sonoro comunica che i treni per Torino subiranno ritardi fino a 30 minuti, per "guasto temporaneo alla rete elettrica". L'ho già detto: si spera bene che il guasto non sia invece eterno/permanente/definitivo.
Novità del giorno: mi dicono che i treni regionali per Torino partono sempre più spesso (sempre e basta?) con tre carrozze di coda fuori servizio, perchè il personale di bordo non è sufficiente per garantire il servizio sul numero di carrozze del convoglio. Ma quale servizio? Non dare annunci e non farsi vedere quando il treno è in ritardo o si è guastato nel mezzo della campagna?

Nello sfacelo ferroviario di Trenitalia, che auto-certifica miglioramenti della puntualità del 95%, le istituzioni al servizio dei cittadini risultano "non pervenute": Delrio e Sorte pensano ad altro, come dicevamo.
E l'unico mezzo d'informazione che sembra interessarsi a questo sfacelo è il quotidiano gratuito Metro.
E' da qui che apprendiamo, se non altro, che il Movimento 5 Stelle compie l'ennesima operazione populista: la consigliera regionale della Lombardia Nanni chiede all'Autorità Garante che Trenord venga sanzionata per la soppressione di treni durante le fasce garantite.
E meno male che ci sono i populisti. Ma se populismo è ascoltare i cittadini a cui vengono negati diritti e servizi (per cui hanno pagato fior di tasse e biglietto), allora come si definisce l'opposto di populismo? "Fare l'interesse di aziende che ricavano profitto a discapito dei cittadini"?
E partiti "non populisti" come il PD e la Lega Nord lombarda rientrano in questo modo di intendere la politica?

mercoledì 6 luglio 2016

La funicolare per prendere l'aereo (ma per andare da Bergamo a Milano? Niente)

Venerdì 1° Luglio 2016, alle 13:45, nella stazione di Milano Centrale, si osservano un treno da Tirano in ritardo di 25 minuti e un treno da Brescia in ritardo di 10 minuti.
Alle 17:25, il treno 2105 per Verona Porta Nuova è dotato di carrozze a due piani, il che è utile nei fine settimana che vedono aggiungersi i vacanzieri ai pendolari.
Purtroppo, si tratta di carrozze vecchissime, prive di aria condizionata. E in apparenza, sono anche state lasciate per ore sotto il sole rovente, all'esterno della stazione. Il piano superiore di ogni carrozza è intriso di un caldo torrido oltre la sopportazione, con aria irrespirabile, corrimano e sedili bollenti. Ciò rende questi piani aggiuntivi pressochè impraticabili, e i passeggeri si affollano al piano inferiore.
E' una situazione che si ripete da anni, ma nelle varie e dispendiose ristrutturazioni della stazione Centrale, nessuno ha mai pensato a tettoie esterne per il parcheggio dei treni, con una adeguata capacità di riflesso termico. E nessuno ha mai pensato a come oscurare le vetrate nella volta della stazione, quando l'infuocato sole estivo di estati sempre più calde è a picco.
E il treno se la prende anche comoda, nel partire. Deve assicurarsi che la sauna dei passeggeri si trasformi in cottura-tortura.

Lunedì 4 Luglio, alla stazione di Treviglio, c'è un treno per Brescia in ritardo di 5 minuti. Il treno 10456 per Milano Certosa parte alle 7:33, ma ci impiega i soliti 11 minuti in più del tempo effettivo, per arrivare a Milano Lambrate (vedi post precedenti per il calcolo). La "coincidenza" delle 7:49 per Milano Centrale sarebbe quindi persa, se non fosse che il 7:49 è in ritardo di 10 minuti.
A Milano Lambrate, il 10803 da Bergamo è in ritardo di 10 minuti.

Ma il servizio ferroviario pubblico è l'ultimo dei pensieri dell'assessore alla mobilità della giunticchia lombarda (il cui capetto Maroni è sempre in imbarazzo per via dei suoi innumerevoli fidatissimi che un mese sì e uno anche confessano una diversa pratica di malaffare nella vantatissima sanità lombarda).
All'assessore A. Sorte infatti interessa di più lo sviluppo dell'aereoporto di Orio al Serio: l'Espresso del 7 luglio 2016 elogia la sua fantasia nel proporre di collegare l'aereoporto a Bergamo tramite una funivia. E' notizia vecchia, ma ci fa capire quanto la mente di Sorte sia davvero occupata da ben altre priorità che il trasporto ferroviario dei pendolari. E noi che credevamo che passasse il tempo a leggere le veline di Trenitalia.

Mercoledì 4 Luglio, a Treviglio, il passante per Novara delle 7:25 è segnalato come "in partenza" dagli schermi all'ingresso della stazione e dallo schermo sul relativo binario 4. Peccato che siano le 7:05, e manchino quindi 20 minuti alla partenza del treno.
Alla stazione di Milano Centrale, alle 13:45, si osservano il ritardo di 40 minuti del treno per Torino delle 13:25, e un ritardo di 10 minuti del successivo treno per Torino. Si ode inoltre annunciare che le ultime 3 vetture del regionale per Torino sono fuori servizio. Non si sta protraendo da troppo tempo, questa farsa?
Il treno 2105 delle 17:25 per Verona Porta Nuova, che arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo, offre solo soffocanti carrozze arroventate, con aria irrespirabile e sedili di pelle bollenti, che causano un protratto effetto sauna a chiunque vi si sieda. E ha il coraggio di viaggiare lentamente e fermarsi sotto il sole.

Se non è la funicolare di uno, è la ferrovia ad personam (o ad aereoportum) dell'altro.
Tutto tranne che far funzionare l'esistente.