giovedì 26 aprile 2018

Anche al di fuori delle fasce orarie di punta, Trenord è incapace di fornire treni di capienza adeguata, pur vantandosi di sapere che i passeggeri sono aumentati. E Fontana Attilio non ci può fare nulla perchè Trenord è privata

#LombardiaConcreta
26 aprile 2018. Il treno 2057 Verona-Milano arriva a Treviglio già saturo. E' un treno di modello Vivalto, ha 6 carrozze a due piani, e si dimostra sottodimensionato rispetto alla massa di passeggeri che deve trasportare. Paradossalmente, il precedente modello con un maggior numero di carrozze a un piano, disegnate secondo i vecchi criteri, riusciva a contenere più passeggeri e a farli viaggiare in modo meno umiliante.
Sono le 9:10 (il treno è in ritardo di 5 minuti), e teoricamente la fascia oraria critica dei pendolari si è conclusa. Eppure, il treno è stracolmo. Alla stazione di Pioltello, altra gente lotta per salire.

Lo schermo con le informazioni sul viaggio funziona. E rende noto che la temperatura interna è di 25 gradi centigradi, mentre quella esterna è di 23 gradi centigradi. Siamo solo ad aprile, e già l'impianto dell'aria condizionata di questi nuovissimi modelli Vivalto, disegnati per fungere da anguste e letali trappole per cuocere i topi, si è guastato. Chi ha avuto l'idea di spendere valangate di denaro pubblico nell'acquisto di treni di un modello notoriamente difettoso (è noto da quando è entrato in funzione, nel 2005), quando la stessa Trenitalia da anni ribadisce che si tratta di un modello superato? Ovviamente, i funzionari della regione Lombardia controllati dalla Lega Nord. I leghisti se ne sono mai accorti?

Trenord si è appena vantata sui quotidiani di aver aumentato il numero di passeggeri. Eppure, dopo anni della sua malagestione, Trenord ancora non sa mettere in pista treni con capienza adeguata al flusso effettivo e regolare dei pendolari. E non sto parlando di comodità nel viaggiare, ma di sicurezze: che accadrebbe se un treno come il 2057, così sovrasaturo di passeggeri, deragliasse come è accaduto a un altro treno di Trenord nel gennaio 2018?

Eppure, Trenord si gloria  dell'aumento di passeggeri, costretti ad utilizzarne i servizi per non spendere in benzina o autostrade costosissime che arricchiscono i privati e accollano i debiti allo Stato, e per non peggiorare ulteriormente la gravissima concentrazione perenne dell'inquinamento atmosferico della pianura padana.
Tutto ciò che Trenord ha effettivamente fatto in questi anni è stato: diminuire le corse su questa tratta (per fare largo ai FrecciaRossa, che rubano binari, spazio e orari equivalenti a un convoglio interregionale per servire forse un decimo -ricco- dei passeggeri -poveri- serviti da un interregionale); diminuire la capienza dei convogli messi a disposizione; sopprimere treni senza spiegazione; fallire nel rimediare ai ritardi causati dall'incessante serie di guasti al materiale rotabile manutenuto malamente o nulla affatto.
Le istituzioni della regione Lombardia, nella giunta di Maroni Roberto e Sorte Alessandro, hanno sempre rigettato queste critiche, e difeso aprioristicamente Trenord e FNM a spada tratta.
L'attuale giunta di Fontana Attilio ha esordito affermando che l'eredità positiva di Maroni andava mantenuta immutata. Di recente, Fontana ha speso parole apparentemente a favore dei pendolari, ma ha invece implicitamente dichiarato che non gliene importa nulla: Fontana sa benissimo che Trenord è in mano a dirigenti scelti dalla Lega Nord, e non avrebbe la minima difficoltà a rimetterli in riga, ma sceglie invece di non farlo, e di comportarsi come se stesse criticando un'azienda privata che agisce in perfetta autonomia.

Nella serata, il treno 2072 da Verona per Milano viaggia con 45 minuti di ritardo
E infatti, nella stazione di Milano Centrale, anche il treno 2077 Milano-Verona risulta destinato a partire con un ritardo imprecisato (e non è noto neppure da quale binario partirà).
Le due cose saranno collegate, dato che spesso il ritardo del treno in arrivo causa un ritardo a quello che dovrà partire in direzione opposta sulla stessa tratta?
La risposta è no, perchè il treno 2077 è in ritardo di quaranta minuti in quanto nel deposito i tecnici si sono accorti solo all'ultimo che il treno è guasto e non è possibile rimediare in tempo. Ma anche il 2091 Milano-Brescia è guasto e in ritardo di 12 minuti. Ma anche il 2078 Verona.-Milano partirà con 10 minuti di ritardo. Ma anche il 10919  Sesto S. Giovanni-Brescia ha 15 minuti di ritardo. Fontana Attilio e #LombardiaConcreta, ci siete? Siete sicuri che Trenord possa fare come le pare, e voi possiate solo criticarla invando, dimostrando la vostra impotenza davanti a un'azienda che per il 50% appartiene a FNM (cioè alla regione Lombardia), e che è guidata da dirigenti leghisti come Farisè Cinzia, rinnovata da Maroni Roberto, e come Gibelli Andrea di FNM, che ora dovete decidere PROPRIO VOI se rinnovare? Per quanto tempo ancora intendete continuare con la sceneggiata dei finti tonti che, come i pendolari, non possono opporsi alla malvagia gestione dei treni attuata da un'azienda che voi stessi leghisti avete creato e controllate?

Per non fare torto a nessuno, anche il 10787 per Bergamo è  guasto e in ritardo di 12 minuti.




martedì 24 aprile 2018

Trenord e gli utili del 2017: Fontana critica come se l'azienda fosse indipendente da lui. Ma Fontana sa che lavoro sta facendo?

«Avviato un percorso che potrà consentire all’azienda di aumentare la qualità’ offerta ai propri clienti».
Nella stessa giornata in cui Trenord ha il coraggio di diramare un simile comunicato, a pochi mesi di distanza dal disastro ferroviario di Pioltello, dove sono morte tre persone, il treno 2077 Milano Centrale-Verona delle 17:25 è saturo di passeggeri (in piedi nei mezzanini, accampati sugli scalini interni, assiepati negli angusti corridoi interni) e dei loro grossi bagagli tipici delle giornate prefestive. E' la stessa situazione che vissero i pendolari sul treno che deragliò nel gennaio 2018, con carrozze così affollate che era impossibile fuggire da quelle che stavano manifestando segnali preoccupanti.
Ma Trenord se ne infischia, come fa da anni, e anche oggi gestisce le linee del trasporto ferroviario pubblico della regione Lombardia con la stessa, incredibile, vertiginosa, sconcertante e bestiale incompetenza e incapacità di sempre (l'alternativa è che stia agendo con intenzione criminale). Come si può, dopo anni di concreta dimostrazione della diversa densità del flusso passeggeri sulla linea Milano-Verona nei diversi giorni della settimana, continuare a fornire sempre lo stesso numero di carrozze ogni giorno, pur sapendo che nei giorni prefestivi la capienza del convoglio sarà clamorosamente e pericolosissimamente insufficiente?
Bisogna essere inetti completi, per gestire in questo modo un'azienda. Se si trattasse di un'azienda privata, sarebbe probabilmente già stata sostituita dalla regione Lombardia con un altro fornitore.
Ma la giunta regionale lombarda della Lega Nord che creò Trenord, non si limitò a riempirla di dirigenti leghisti e intoccabili, la cui manifesta incompetenza deve essere sistematicamente e costantemente negata (come hanno fatto Maroni Roberto e Sorte Alessandro per anni). No, la giunta della Lega Nord fece di più, per essere all'altezza dell'hastag #LombardiaConcreta, e sentenziò che Trenord dovesse autocertificare la qualità del proprio servizio ferroviario.
I risultati possono essere ammirati ogni giorno: Trenord e FNM risparmiano sulla manutenzione e sulla sicurezza dei treni, mettono in pista treni usurati oltre i limiti consentiti, sfruttano il personale sottodimensionato costringendolo a continui straordinari, e dedicano le energie finanziarie dell'azienda ad attività diverse dal servizio di trasporto ferroviario pubblico (per esempio, la vendita online di corsi d'inglese o spese al supermercato), perseguendo il profitto,
E, intanto, il trasporto ferroviario utilizzato dai pendolari va a pezzi: ritardi continui e senza spiegazioni, personale ostile ai passeggeri, informazioni assenti, treni soppressi, treni cancellati, treni guasti in partenza, treni che si guastano durante il viaggio, servizi igienici inagibili, aria condizionata guasta, personale di bordo che non si fa vedere quando i convogli sono stracolmi, capienza dei treni clamorosamente insufficiente, pendolari costretti a viaggiare stipati gli uni contro gli altri su treni perennemente in ritardo.

Ma Trenord annuncia utili stellari, e la Lega Nord di Fontana Attilio non fa una piega davanti a questa vergognosa malagestione che fa pensare che la Ladrona non sia mai stata veramente Roma, nonostante gli slogan della Lega Omertosa.

In questa stessa giornata, il TG Regione della Lombardia riporta una dichiarazione di Fontana Attilio, che consuiste più o meno in: "Conti Trenord in ordine? Bene, ma treni arrivino puntuali".
Fontana si premura subito di precisare che "non è colpa di nessuno", e chiunque non sia un leghista o un ritardato capisce subito che Fontana intende chiaramente dire, senza mai citarla, che la dirigenza leghista di Trenord è intoccabile).
Non si capisce però se Fontana finga di essere ignorante per non offendere i compagni leghisti (in stile servitù mafiosa), o sia veramente ignorante, o sia incapace di fare il  proprio lavoro, dato che parla dell'azienda Trenord come se fosse un'entità privata completamente autonoma.
Lo sa, Fontana Attilio, che Trenord appartiene per il 50% a FNM (di proprietà della regione Lombardia al 100%) e per il 50% a Trenitalia? Lo sa, Fontana Attilio, che Trenord è un'azienda a capitale e controllo pubblico?
Si è accorto, Fontana Attilio, che c'è qualcosa che non quadra, se Trenord è zeppa di dirigenti vicini alla Lega Nord, e nominati dalla Lega Nord, e nonostante questo Trenord continua a fare come le pare, e a erogare disservizi e fare soldi, senza risponderne a nessuna istituzione pubblica?
Si è accorto, Fontana Attilio, che l'unica conclusione che può trarre un osservatore esterno è che la Lega Nord è complice di Trenord nell'ingozzarsi di denaro pubblico senza erogare il servizio per cui è lautamente pagata?
E gli elettori leghisti notano qualcosa o stanno dormendo, intossicati e narcotizzati dalla perenne nube di smog che gravita sulla pianura padana?


venerdì 20 aprile 2018

Ferrovie Lombarde: nuovo assessore, vecchie chiacchiere?

Giovedì 19 aprile 2018: il treno 2077 Milano Centrale-Verona parte saturo e si carica ulteriormente a Milano Lambrate.
Venerdì 20 aprile 2018: il treno 2077 Milano Centrale-Verona parte sovra-saturo e si carica ulteriormente a Milano Lambrate. Passeggeri pigiati ovunque, con valige ovunque, dato che il treno è un Vivalto, e non è progettato per lunghe tratte con comitive di famiglie con bagagli ingombranti al seguito.
Eppure, questo treno è stato comprato dalla regione Lombardia di Maroni Roberto, e messo dall'azienda a capitale pubblico Trenord sulla tratta Milano-Verona, in orari di punta per lavoratori pendolari e viaggiatori settimanali o turisti.
Come se non bastasse l'ironia, ci si mette anche la malagestione di Trenitalia: parte dei passeggeri non dovrebbe neppure essere su questo treno regionale, in quanto aveva comprato un biglietto per viaggiare nel privilegio di un FrecciaRossa.
Ma.
Il FrecciaRossa era pieno, così queste attempate passeggere benestanti e sussiegose si sono trasferite sul treno del volgo. E con che stupore accolgono la situazione in cui si trovavano: ripetutamente, ad alta voce, si sono sentite in dovere di esprimere il loro sdegno per aver trovato la carrozza di "prima classe" piena, proprio loro che avevano un biglietto per viaggiare sul FrecciaRossa. E diventano ancora più sbalordite, quando notato l'inconcepibile ritardo del treno.
A furia di vivere nel loro mondo benestante e privilegiato, queste donne ricche hanno perso il contatto con la realtà, come il PD: forse, se si fossero informate di quale costo ha l'Alta Velocità sul trasporto pubblico, saprebbero che il treno Milano-Verona delle 17:25 si satura perchè Trenord e Trenitalia hanno soppresso il treno regionale per Brescia delle 17:20, in quanto dava fastidio ai FrecciaRossa; e saprebbero che tutti i treni regionali ormai sono costretti a subire ritardi non dichiarati, per dare precedenza ai FrecciaRossa. Forse le due vecchie saprebbero che Rfi regola il transito da e per le stazioni, ma Rfi appartiene a Ferrovie dello Stato, azienda che controlla anche Trenitalia, e si crede un'azienda privata, e sceglie di privilegiare i FrecciaFrossa (che sono costati uno sproposito e per i quali continuiamo ad accumulare interessi da pagare) al servizio di una piccolissima fetta di viaggiatori, a danno del trasporto regionale e interregionale, quello definito sprezzantemente "convenzionale", e che invece serve la stragrande maggioranza dei viaggiatori.
Ma tant'è, che gli importa alle due snob del disagio di tutti gli altri, quando loro sono le uniche ad avere il diritto di viaggiare comode.
Alla stazione di Treviglio, continuano a salire passeggeri, compensando in ulteriore saturazione i pochi passeggeri che scendono. E il treno ha 16 minuti di ritardo

L'attuale assessore alla mobilità della Lombardia, Terzi Laura, quella che ammette che il servizio ferroviario erogato da Trenord è peggiorato, non si rende conto che detto servizio era schifoso anche prima di peggiorare: per esempio, come nel caso appena descritto, Trenord si dimostra incapace da anni di pianificare treni più capienti sulla linea per Verona nei giorni di punta come il venerdì, e lascia che i passeggeri viaggiano stipati come bestie, litigando tra loro, sentendosi male.
Forse Terzi dovrebbe chiedersi ciò che il suo predecessore Sorte si è sempre rifiutato di discutere: perchè Trenord, azienda a capitale pubblico, lavora così pateticamente al risparmio, per erogare il servizio pubblico, mentre fa ampio dispiego di mezzi e personale per attività commerciali come i treni per il mare, o i treni per il salone del mobile?

Ma, d'altra parte, Terzi non è certo un esempio di competenza e autonomia, e infatti si dimostra sin da subito simile una bambolina radiocomandata che recita la filastrocca voluta dal suo padrone tanto i suoi discorsi sono simili a quelli di Fontana Attilio.


Sempre come Fontana, Terzi evita accuratamente di accusare Trenord, e preferisce invece dare le colpe al socio di minoranza nel controllo di Trenord, cioè Trenitalia, che non fornisce nessun treno. E vada per giustificare in parte lo sfacelo dei treni lombardi (che comunque FNM non manutiene come dovrebbe, e FNM appartiene tutta alla regione Lombardia).
Ma come si può credere all'importanza che Terzi attribuisce a Trenitalia nel controllo del servizio, se poi l'intera struttura di FNM e  Trenord è infarcita di dirigenti in quota spudoratamente e apertamente leghista, da Gibelli Andrea a Farisè Cinzia?
Possibile che Terzi non noti che questi dirigenti sono gli stessi che da anni facevano procedere l'azienda a colpi di treni usurati messi in pista (senza mai puntare il dito contro Trenitalia) e di personale costretto a continui straordinari per coprire tutti i turni?
Come tutti hanno visto, a partire dai pendolari, l'intervento dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria ha fatto emergere queste magagne, e in seguito il disservizio erogato da Trenord ha raggiunto picchi di sfacelo ineguagliati. Terzi ha ammesso che i pendolari hanno ragione, ma ha saputo solo blaterare invano di rete ferroviaria gestita da Rfi, e di Trenitalia che non fornisce treni.
E tutto il resto?
Com'era stato ampiamente previsto, la continuità leghista in Trenord resterà immutata (nelle parole di Fontana, "l'eredità positiva di Maroni non deve essere cambiata"), nel nome della malagestione della colllusione della #LombardiaConcreta.


giovedì 19 aprile 2018

Il disservizio di Trenord continua, e l'assessore Terzi Claudia si accorge che forse i pendolari hanno ragione

Il treno verso Porta Genova era fermo tra le stazioni di Albairate e Gaggiano a causa di un guasto di un altro treno che lo precedeva e che ne impediva la regolare partenza.
 #Discoverytrain #Trenord #communitydeltreno #LombardiaConcreta #InLombardia
GAGGIANO – “Ennesimo disastro. Ridicolo. Due ore per fare pochi chilometri. Scandaloso”. I pendolari della linea Mortara-Milano, sul treno diretto a Porta Genova questa mattina hanno sollevato proteste per i quasi 90 minuti di ritardo. Trenord ha comunicato che il treno partito da Mortara alle 7.23 e diretto a Porta Genova (doveva arrivare alle 8.13) era fermo tra le stazioni di Albairate e Gaggiano a causa di un guasto di un altro treno che lo precedeva e che ne impediva la regolare partenza.
Bloccati in stazione due ore
Tradotto, quasi due ore di ritardo per i pendolari.
Cancellati anche i treni da Milano a Mortara (quello delle 8.47) e da Mortara a Milano Porta Genova (delle 10.33).
L’assessore regionale alla Mobilità Claudia Terzi: «Dobbiamo interrogarci sul peggioramento che c’è stato nel servizio».
Bisogna riconoscere a costei che, se non altro, non sputa in faccia ai pendolari chiamandoli "politicizzati" e  non difende Trenord a spada tratta anche davanti all'evidenza.
Ma resta comunque lo stesso problema di tutti i leghisti e i forzaioli che si sono succeduti alla giunta della regione Lombardia.
Costoro sono davvero così intellettivamente ipodotati da non rendersi conto che lo sfacelo del servizio ferroviario di Trenord non è accaduto di punto in bianco, ma stava preparandosi da anni, con i sintomi sempre più palesi di guasti, scioperi del personale, esaurimento di pezzi di ricambio e via elencando di nefandezze nella malagestione quotidiana, continuamente denunciata dai pendolari?
Oppure, ancora una volta, siamo davanti a una leghista che dissimula con malizia, pur sapendo che Trenord e FNM sono un poltronificio di dirigenti la cui unica competenza è essere amicissimi dei dirigenti della Lega Nord?

giovedì 12 aprile 2018

La sanità lombarda e le tangenti; Fontana Attilio e l'incentivo a usare l'automobile invece del treno per avvelenare ancora di più l'aria e far ammalare più lombardi

Da tempo, con il servizio ferroviario di Trenord in Lombardia che va a rotoli, i pendolari si chiedono quale sarà l'eredità positiva che secondo Fontana Attilio è stata lasciata da Maroni Roberto. Di certo non è la costituzione di un'azienda guidata da dirigenti leghisti incapaci come Trenord.

Sarà mica la sanità, che dopotutto ha avuto solo una manciata di scandali coinvolgenti politici leghisti e medici amici, e non è certo stata costruita per favorite corruzione delle istituzioni pubbliche e rapacità delle aziende private?
Sanità della Lombardia, ancora tangenti. Quattro primari arrestati
Consulenze per centinaia di migliaia di euro, interviste tv, quote societarie, partecipazione a convegni, stage e assunzioni per i parenti. E ancora una borsa di Vuitton per la figlia, una Maserati Ghibli e un cestino natalizio con champagne e fois gras.
 Due primari del Gaetano Pini-Cto, Giorgio Calori, direttore della chirurgia ortopedica riparativa e Carmine Cucciniello, direttore ortopedia traumatologica, sono finiti agli arresti domiciliari. Così come la direttrice sanitaria del Pini, Paola Navone e i primari del Galeazzi Carlo Romano, responsabile chirurgia ricostruttiva e Lorenzo Drago, responsabile laboratorio analisi. 
Indagato anche l'ex sottosegretario alla Regione Lombardia durante la giunta Maroni, il magistrato in pensione Gustavo Cioppa, che al Pirellone esercitava un ruolo di garante alla legalità. Per lui gli inquirenti ipotizzano l’abuso d'ufficio e favoreggiamento.
Forse non è neanche la sanità lombarda, a rendere Fontana fiero del lascito di Maroni. O, almeno, si spera.

A dimostrazione della propria caratura di politico, Fontana Attilio intanto studia una soluzione per i problemi dei pendolari che affrontano una realtà ferroviaria della Lombardia costruita sul fallimento e sulla cialtronaggine: far usare l'auto anche a loro, dato che la Lombardia non è in una delle zone con atmosfera più avvelenata d'Europa.
E possibilmente, farli viaggiare su autostrade a gestione privata e costi elevati, in modo da fare un favore agli imprenditori che le gestiscono quando ci sono gli incassi, e aspettano che la regione Lombardia intervenga col denaro pubblico quando ci sono perdite da ripianare. 


Ancora una volta, complimenti a chi ha votato la Lega Nord per la dimostrazione di lungimiranza e intelligenza.

Nella giornata di martedì 11 aprile, i disservizi di Trenord proseguono imperterriti, come fotocopie delle settimane precedenti.
Il treno 10456 Cremona-Milano continua ad arrivare a Milano Lambrate in ritardo di 8 minuti, facendo saltare la "coincidenza" per Milano Centrale delle 7:49. 
E i successivi treni per Milano Centrale?
Il 2090 delle 7:53, come sempre vergognosamente sovrasaturo, arriva in ritardo di 6 minuti.
Il 2290 delle 7:54 arriva in ritardo di 16 minuti (coi complimenti di Trenitalia).
Sulla linea Verona-Milano, due treni hanno un ritardo di 13 minuti.

Sulla linea Milano-Bergamo, il 10805 è cancellato.
Il tutto nella sola mattinata, e considerando una ristretta fascia oraria e un limitato numero di tratte.

Nella serata, ho la fortuna di imbattermi solo nei 13 minuti di ritardo (ovviamente senza spiegazione) del treno 2077 Verona-Milano.

Nella giornata di mercoledì 11 aprile 2018, i disservizi proseguono imperterriti, e sorge il dubbio che Trenord si senta autorizzata a erogarli, sapendo non solo che la giunta della regione Lombardia chiude un occhio, ma anche che Fontana Attilio, il nemico numero uno della salute dei lombardi, applaude a questa tattica che costringe i pendolari a spostarsi in auto per non rischiare di perdere il posto di lavoro.
Ma perchè Fontana vorrebbe peggiorare la qualità dell'aria già avvelenata della Lombardia (tanto che lo smog è fotografabile dagli astronauti in orbita)?
Forse perchè un maggior numero di lombardi ammalati significa una quantità anche maggiore di denaro pubblico da erogare ad aziende sanitarie private, come gli ospedali Pini e Galeazzo (sotto indagine un anno sì e l'altro pure), e di conseguenza un più sostanzioso flusso di denaro che torna nelle tasche di certi corruttibili e famelici politici della Lega Nord al governo della Regione Lombardia?

Come nelle giornate precedenti, i treni che collegano Cremona/Brescia-Treviglio-Milano Lambrate-Milano Centrale fanno a gara per vanificare ogni coincidenza, costringendo i pendolari a buttare la solita ora di permesso per ritardo al lavoro.
Il treno 10456 da Cremona ha un ritardo di 9 minuti.










Il treno 2160 da Arquata Scrivia ha un ritardo di 9 minuti che alla stazione di Lambrate non viene comunicato.










Il treno 2090 da Brescia ha un ritardo di 10 minuti.










Il treno 2290 da Bologna ha un ritardo di 7 minuti.










Quattro treni della linea Bergamo-Treviglio sono cancellati.






Il treno 10899 Bergamo-Carnate-Milano è parzialmente cancellato. Senza spiegazione.




Il treno 10805 è cancellato. La soluzione prevede ovviamente un cumulo di ritardi, tempi morti e coincidenze che di solito non funzionano.



Sulla linea dei suburbani di Treviglio, un treno è in ritardoun treno è guasto e un altro treno è parzialmente cancellato.






Sulla linea Milano-Verona-Brescia, un treno è in ritardoun altro treno è in ritardo per un guasto agli impianti di circolazione.
Sulla linea Milano-Verona-Brescia, il 10925 è cancellato, il 2077 è in ritardo di 14 minuti per guasto a un altro treno, il 10924 è cancellato.




Sulla linea Milano-Bergamo, il treno 2631 è in ritardo di 19 minuti per guasto a un altro treno.


Sulla lentissima linea dei suburbani per Treviglio, il treno 23091 è parzialmente cancellato, il treno 23058 è in ritardo di 5 minuti per guasto a un altro treno, il treno 23062 è in ritardo di 12 minuti.



Sulla linea Milano-Piacenza, il 20425 è cancellato.



Sulla linea Bergamo-Milano, il 10787 è cancellato per guasto al treno. E il 10794 è cancellato perchè l'altro treno è guasto (cioè Trenord non ha altro materiale rotabile di riserva).



Il treno 10913 è cancellato. La soluzione prevede ovviamente un cumulo di ritardi, tempi morti e coincidenze che di solito non funzionano.



Sulla linea dei suburbani di Treviglio, il treno 23091 è cancellato, il treno 10674 e il treno 10652 sono cancellati, il treno 23055 è fermo per colpa di un treno merci.






Tutto ciò accade in una sola giornata.
Pochi mesi fa, quando tutte le associazioni dei pendolari (e persino alcuni telegiornali e quotidiani) denunciavano ormai da tempo lo sfascio del servizio ferroviario, che era palesemente destinato a causare lo stato di perenne disservizio di questi giorni, l'amministratrice delegata di Trenord Farisè Cinzia rispondeva piccata: "fanno notizia i tre treni che si fermano, non i 2297 che vanno.".

Impossibile, adesso, non chiedersi come stessero davvero le cose. Farisè era davvero convinta che stesse andando tutto alla grande? Era davvero all'oscuro della reale situazione di Trenord, azienda che erogava uno scadente servizio e ci riusciva solo sfruttando il personale sottodimensionato con continui straordinari, lesinando sulla manutenzione e sfruttando treni usurati oltre il consentito?
Oppure Farisè sapeva di queste gravissime mancanze, e ha taciuto perchè sapeva di essere comumque protetta dalla giunta lombarda in mano alla Lega Nord, che difende sempre la sua azienda a spada tratta in ogni situazione?

Incapacità o connivenza?



Mentre il servizio si sfascia da mesi, Trenord di colpo annuncia investimenti e assunzioni. E i soldi da chi li prende?

Trenord, investimenti per 415 milioni: Rinnovo carrozze e nuovi macchinisti
La società dei trasporti nell’occhio del ciclone per i disagi e disservizi ha annunciato un piano triennale straordinario di interventi.
 piano triennale straordinario di investimenti per 415 milioni per il rinnovo di 700 carrozze, noleggiate da Trenitalia, pari al 33% della flotta in servizio.
riqualificazione degli impianti di climatizzazione delle carrozze a ’piano ribassatò, che risalgono agli Anni Sessanta, delle due piani e della prima serie Vivalto, per passare poi alle ’media distanza, per concludere tutto entro il 2020. Nel frattempo Trenord ha assunto 14 nuovi capitreno, in servizio dal prossimo 13 aprile e prevede di assumerne altri 80 entro giugno. 
Complimenti per il tempismo e la lungimiranza dimostrati.
Se non si fosse schiantato un treno a Pioltello nel gennaio 2018, con conseguente rilevazione dell'Ansf sulle violazioni che Trenord portava avanti da mesi (anni?) con l'uso di materiale rotabile eccessivamente usurato e lo sfruttamento degli straordinari di un personale sottodimensionato, Trenord sarebbe andata avanti come se niente fosse?
La situazione attuale conferma che sì, Trenord avrebbe continuato a vivere alla giornata, infischiandosene dei propri doveri e dell'organizzazione/programmazione a lungo termine: altrimenti, non sarebbe possibile spiegare un tracollo così grave e prolungato, con soppressioni quotidiane a raffica, e guasti di ogni genere.
Ma tant'è, finchè il governo della Regione Lombardia insiste a trattare Trenord come un ente privato, quando essa esiste solo in virtù di capitali pubblici, e appartiene al 100& a enti pubblici, chiaramente Trenord e i suoi dirigenti in quota leghista saranno al sicuro qualunque porcheria facciano.
Regione Lombardia, Fontana sui primi passi da governatore
D. Un altro settore centrale sono i trasporti. Voi non uscirete da Trenord, anzi volete crescere nell'azionariato. Ma se l'appaltante del servizio partecipa anche nella società che il servizio lo fornisce, i controlli sulla qualità rischiano di essere molto blandi.
R. Su questo sarei cauto. I privati vengono considerati, a seconda dei casi, una panacea o il male assoluto. Valutiamo tutte le cose in maniera concreta e non ideologica. È lo stesso discorso dell'acqua pubblica: la privatizzazione sembrava fosse la soluzione, poi ci si è resi conto che in Toscana, dove il servizio era stato appunto privatizzato, l'acqua costava di più, le reti erano conciate peggio, il servizio peggiore. Su Trenord è importante avere rapporti chiari con il nostro socio. È inconcepibile che Fs partecipi senza nessun impegno economico. Fs non sta facendo assolutamente niente, l'unico investimento è stato fatto da noi con l'acquisto dei nuovi treni. Ma, come lei mi insegna, non esistono società dove si rimane paritetici nelle quote con una parte che investe e l'altra no.
D. Sta pensando a una partecipazione di minoranza di Fs o alla possibilità che escano completamente?
R. Io pretendo che mi presentino un piano industriale. In base a quello farò le mie valutazioni. Se domani mi dicono: mettiamo a disposizione 50 treni, investiamo sul servizio, razionalizziamo e così via...allora ok. Se la risposta è non facciamo niente, io farò le mie considerazioni.
Da notare il completo silenzio di Fontana sul fatto che Trenord sia autorizzata a certificare la qualità del proprio servizio.
E altrettanto silenzio viene da Fontana sulla manifesta incapacità di dirigenti che per anni hanno fatto "funzionare" il servizio a forza di continui straordinari di personale insufficiente, e sfruttamento oltre i limiti consentiti del materiale rotabile.
Fontana mantiene il silenzio anche sul sistema di corruzione che imperava nell'azienda FNM durante la gestione di Norberto Achille: il dipendente fedele Franzoso, che voleva denunciare gli abusi, fu "invitato" a tacere praticamente da tutta la dirigenza aziendale, ma l'unico a essere rimosso fu lui, quando la Lega Nord inviò il fido Gibelli Andrea a sostituire Norberto.
Fontana continua col silenzio anche sul fatto che Maroni abbia sempre e sistematicamente taciuto sulle colpe e mancanze del socio FS (Trenitalia in realtà), che vengono denunciate solo adesso, a disastro fatto.
Fontana non si pone nessuna domanda sul perchè Maroni abbia taciuto: inettitudine, ignoranza, o timore che Trenitalia scoperchiasse qualche nido di vermi come risposta?

lunedì 9 aprile 2018

lunedì 8 aprile 2018: continuano i disservizi e le cancellazioni di Trenord, nel silenzio di istituzioni e media

Nella mattinata di lunedì 9 aprile 2018, i disservizi di Trenord e FNM sono sempre al loro posto: le aziende non sembrano preoccuparsi di ritardi e soppressioni, e di certo non se ne occupa quel tale Fontana Attilio, interessato solo a) a mantenere immutata l'eredità di Maroni Roberto, e b) incolpare RFI che detiene il controllo di parte della linea ferroviaria lombarda.

#LombardiaConcreta
Il treno 10456 Cremona-Milano, annunciato alla stazione di Treviglio con 15 minuti di ritardo, accumula poi 34 minuti di ritardo.
La causa è: guasto al treno.
Ci spiegherà mai, Fontana Attilio, in che modo la regione Lombardia potrebbe risolvere il problema di treni vetusti, usurati e scassati, acquisendo il controllo della manutenzione delle linee ferroviarie?
Ma dimenticavo: questo sfascio di Trenord è frutto dell'oculata gestione di Maroni, e non va toccato.


I pendolari di Treviglio vorrebbero comunque raggiungere Milano e il posto di lavoro entro un orario decente, per cui tentato di prendere il primo treno successivo utile. Si tratta del 10906 Brescia-Milano.
Che però è cancellato. Senza motivo.
O meglio, lo sappiamo tutti, qual è il motivo: l'eredità di Maroni è un'azienda incapace di dotarsi di personale sufficiente per fornire il servizio per cui viene pagata.
Chissà in che modo Fontana pensa di ovviare all'inettitudine dei Leghisti che dirigono questa azienda, acquisendo il controllo della rete ferroviaria lombarda?

Rassegnati, i pendolari attendono il treno successivo (e 10 minuti di tempo sono già andati persi).
Si tratta del 2090 Brescia-Milano. Che però, come accade immancabilmente da anni, è un treno vergognosamente saturo, su cui bisogna lottare per salire e trovare un angolino in cui viaggiare in piedi, stipati come bestie.
E questo treno è in ritardo di 15 minuti.
Di tutto ciò, però, Fontana sembra non saperne nulla, come non ne sapeva nulla Maroni.


Altri pendolari tentano di raggiungere Milano con il passante suburbano 10610, sebbene per andare da Treviglio a Milano Repubblica (zona stazione Centrale) questo treno mostruosamente lento impieghi in media 15 minuti in più dei treni regionali.
Come se non bastasse, questo treno accumula 7 minuti di ritardo.






Ma la farsa della malagestione cialtrona, inetta e sistematica di Trenord, di FNM e di #LombardiaConcreta non è finita.
Il pendolare di Treviglio che volesse attendere le 7:45 trova il treno 10458 che ha qualche posto libero in più, ma 26 minuti di ritardo.

Fosse un caso isolato, una situazione di disservizio eccezionale, si potrebbe anche essere comprensivi
Ma questa è la situazione quotidiana del mancato servizio ferroviario per i pendolari, da parte di un'azienda a capitale pubbluco (Trenord) che pensa solo ad allestire i "treni per il mare", e se ne infiscchia di fornire il servizio quotidiano per i lavoratori. E le istituzioni lombarde della Lega Nord non fanno una piega (eccetto quelle immobili come se fossero scolpiste sul volto disidratato del martamarzottesco Fontana Attilio).

Durante la giornata, la linea suburbana di Treviglio offre due treni parzialmente cancellati per guasto ai treniun treno cancellato senza motivo 







 Non possono mancare i ritardi sulla linea Milano-Verona, con il treno 2077 che ha 10 minuti di ritardo e il treno 2078 che ha 14 minuti di ritardo.





Per non parlare sempre e solo delle linee relative a Brescia e Treviglio e Verona, ecco che sulla linea Milano-Como vengono cancellati due treni per guasto al treno.

venerdì 6 aprile 2018

Venerdì 6 aprile 2017: il servizio di Trenord e Rfi continua ad andare a rotoli, ma nessun funzionario regionale della Lega Nord se ne interessa

Le priorità di Trenord, azienda a capitale pubblico che
malgestisce il trasporto ferroviario pubblico della regione Lombardia: fare profitto coi "treni del mare":



Le realtà di Trenord, azienda a capitale pubblico che è incapace di erogare il servizio quotidiano del trasporto ferroviario pubblico per i pendolari della regione Lombardia:

Nella mattinata del 5 aprile 2018, alla stazione di Treviglio c'è solo l'imbarazzo della scelta tra i treni in ritardo o destinati a esserlo, facendo saltare le coincidenze a Milano Lambrate per Milano Centrale.
Ed è la sola giornata "normale" degli ultimi due mesi abbondanti.

Treno 2054, Verona-Milano, 20 minuti di ritardo.






Treno 10906, Brescia-Milano, 9 minuti di ritardo.


Treno 10456, Cremona-Milano, 5 minuti di ritardo.







Nella giornata di venerdì 6 aprile, la pioggia di disservizi, ritardi, guasti e cancellazioni dei treni del trasporto regionale lombardo, che fa parte della #lombardiaConcreta della Lega Nord, continua imperterrita.

Ignorati dalla giunta della regione Lombardia di Fontana Attilio (che si è limitato a dichiarare di voler mantenere immutata la gestione di Maroni Roberto, dando la colpa delle cancellazioni dei treni a Rfi, e fingendo che la malagestione di Trenord non esista), i cittadini della Lombardia sono costretti ad agire in autonomia, rivolgendosi alla stampa per rendere noto ciò che sta accadendo in questa avanzatissima regione del Nord Italia.
Nella regione Lombardia, i disservizi del trasporto ferroviario regionale degli ultimi mesi sono sotto gli occhi di tutti.
Con la sciagura del 25 gennaio, la situazione è colata a picco e all'orizzonte non si avverte neanche il minimo segnale di inversione di tendenza da parte delle aziende Trenord, Rfi, Trenitalia ed RfI.
Non si contano più le soppressioni, le cancellazioni quotidiane che sono il risultato di una disorganizzazione aziendale e gestionale cui sembra impossibile porre rimedio e che vede nella soppressione di corse l'unica via percorribile per uscire dall'impasse.Tutto questo, oltre a renderci ostaggi di Trenord , Trenitalia ed Rfi, sta causando danni alla nostra vita familiare e lavorativa. La pazienza l'abbiamo persa da tanto, ora abbiamo esaurito anche il tempo.
Diamo voce al nostro disagio. Ci sono cose da dire e le diremo, forte e chiaro.
Per questo motivo i Comitati S6, Busto Nord, Pendolari Gallarate Milano, Viaggiatori Trenord Nodo Saronno e i Viaggiatori della Domodossola-Arona-Milano hanno indetto una conferenza stampa per *mercoledì 11 aprile alle 18.00* alla stazione di Porta Garibaldi.
Chiediamo a tutti i viaggiatori una forte e sentita partecipazione proprio per dare una grande risonanza, fuori dai social media, a una situazione che ormai è diventata intollerabile. Vi aspettiamo numerosi e vi chiediamo di indossare una maglietta bianca, il resto vi verrà dato al momento.



Il treno 10456 Cremona-Milano arriva a Milano Lambrate con 7 minuti di ritardo, sufficienti per perdere la coincidenza delle 7:49 per Milano Centrale.

Ma...






Ma il treno 2160 da Arquata Scrivia delle 7:49 è stato cancellato.


Gli annunci sonori a cura di Rfi (?) rendono noto che il treno 2090 Brescia-Milano Centrale delle 7:53 è in arrivo al binario 10.
I passeggeri si recano sul marciapiedi, in attesa.

Ma il 2090 non arriva.

Al binario 12, arriva e riparte il treno Bologna-Milano Centrale delle 7:54. Ma è troppo tardi per correre fino a quel marciapiedi; risalire le anguste scale dei sottopassi della stazione di Milano Lambrate, andando controcorrente rispetto alla folla che defluisce dal treno in questione, è quasi impossibile.
Il treno 2090 arriva con 5 minuti di ritardo, che non sono stati annunciati.
A bordo, il capotreno è al telefono con non-so-chi, e rende noto che il treno ha accumulato ritardo. L'interlocutore gli deve aver chiesto perchè, dato che il capotreno risponde che è a causa del gran numero di passeggeri saliti a Treviglio.

Davvero è questo il metodo con cui Trenord e Rfi rilevano gli spostamenti e la puntualità dei loro treni?
Dove sono Farisè Cinzia, Maroni Roberto, Sorte Alessandro, Fontana Attilio, la Lega Nord e #LombardiaConcreta?
Qualcuno di loro si è accorto di quanto è ben organizzata e attrezzata, questa azienda figlia dei maneggi della Lega Nord nel profondo dell'avanzatissima e arrogantissima regione Lombardia?


Treno 2068 Verona-Milano: 14 minuti di ritardo.









Treno 2073, Milano-Verona: 12 minuti di ritardo per guasto agli impianti della stazione di Pioltello.



Sulla linea suburbana Treviglio-Varese, un treno è cancellato.  Sulla linea suburbana Treviglio-Novara, tre treni sono cancellati a metà percorso.






Il treno 10917 Milano-Brescia accumula 49 minuti di ritardo.


Per quale motivo?

La risposta sarebbe ovvia, ma Trenord e Rfi ci stupiscono, con la combinazione di due disservizi. Nulla di strano: se queste aziende sono incapaci di programmare il proprio servizio tenendo conto dei propri problemi, di certo sono totalmente incapaci di pianficare il servizio tenendo conto di potenziali inadempienze delle altre aziende del gruppo.

#LombardiaConcreta
E quindi le risposte sono due:

Per guasto al treno (ufficialmente: tempi di preparazione prolungati).

E perchè uno scambio si è guastato.



Sulla linea Milano-Bergamo, un treno è cancellato per l'ennesimo atto vandalico che Trenord non è capace di prevenire, in quanto non assume personale per la sicurezza, in quanto si aspetta che siano Trenitalia, Ferrovie dello Stato o la Polizia Ferroviaria a fornirlo (gratis?).


Un altro treno è guasto. E un altro treno ha un ritardo di 13 minuti per conseguenza del treno guasto. 

Non paga dei disagi precedenti, le linee suburbane Treviglio-Varese e Treviglio-Novara rilanciano.
Un treno cancellato.
Un treno cancellato a metà percorso.
Un treno guasto con 19 minuti di ritardo.


E, come sempre, quelli elencati finora sono solo un campione dei disservizi quotidiani (limitati alle fasce orarie da me frequentate) che flagellano il trasporto ferroviario pubblico della Lombardia, gestito da Trenord e da FNM, due aziende a capitale pubblico create dalla Lega Nord con uno statuto che consente loro di certificare in autonomia la qualità del proprio servizio.