mercoledì 27 dicembre 2017

27 novembre: un giorno a caso, i disservizi di sempre


Nella mattinata del 27 dicembre 2017, alla stazione di Treviglio, Trenord ha immancabilmente ridotto il numero delle corse, ma non quello dei disservizi.

Il treno 10903 per Brescia ha 10 minuti di ritardo.
Il treno 10906 delle 7:27 per Milano Greco Pirelli è annunciato in arrivo per ben due volte, salvo rivelarsi avere 5 minuti di ritardo subito dopo il secondo annuncio.
Un altro annuncio rende noto che la linea Treviglio-Bergamo subirà ritardi fino a 15 minuti o cancellazioni a causa di un guasto agli impianti di circolazione della stazione di Verdello.

In seguito, dando un'occhiata al resto delle linee regionali, il quadro è desolante come sempre.
Il 2164 (Tortona) è cancellato per guasto al treno. Il 2184 viene appesantito di altre due fermate per farsi carico anche dei suoi passeggeri.

Il 2647 (Mantova) è guasto e deve essere sostituito, per cui la partenza avviene con 34 minuti di ritardo. Il corrispondente 2652 subisce 30 minuti di ritardo.

Il treno 10762 (Bergamo) subisce 13 minuti di ritardo a causa di altri treni in ritardo sul la stessa linea.

Il treno 25227 viaggia con sole 4 carrozze accessibili ai passeggeri.

Il treno 10623 (Novara) è cancellato fino a Milano Certosa, per guasto al treno. I clienti passeggeri in partenza da Novara devono attendere il treno successivo, subendi quindi 30 minuti di ritardo.


Nella serata, il treno 2074 (Verona) viaggia con 13 minuti di ritardo a causa di guasto di un altro treno della direttrice.

Il 2077 da Milano per Verona delle 17:25 si presenta con un convoglio di sole carrozze a un piano, dopo pochissimi mesi di servizio del tanto vantato modello Vivalto con carrozze a due piani. Dov'è finito il Vivalto?
Alle 17:20 il treno è pieno di pendolari e di passeggeri occasionali, quelli che si trascinano appresso nonni, bambini, numerose valige di ogni dimensione, borse gigantesche contenenti gli acquisti milanesi di fine anno, cani. Alla stazione di Milano Lambrate, il treno si satura. Dov'è finita la boriosa sufficienza con cui Trenord e i suoi dirigenti, tipo Farisè Cinzia e Gibelli Andrea, liquidano l'utenza pendolare affermando che le altre tipologie sono in aumento? Se Farisè e Trenord non ritengono di dover aumentare i servizi dell'utenza pendolare (perchè secondo loro è minoritaria), allora perchè non aumentano i servizi per l'utenza occasionale? Possibile che tutte le loro chiacchiere siano solo fumo propagandistico, e semplicemente si servano di queste "statistiche" per coprire il fatto che l'azienda Trenord non fornisce un servizio adeguato ad alcuna utenza?
Dove sono le istituzioni e le figure amministrative regionali che dovrebbero notare questa discrepanza e costringere il fornitore Trenord, lautamente pagato con denaro pubblico, a renderne conto?

venerdì 22 dicembre 2017

Venerdì 22 dicembre, buone feste con gli ultimi disservizi per l'ultimo giorno lavorativo del 2017 (per molti)


Nella mattinata di Venerdì 22 dicembre, i disservizi sono ormai una costante, e sembra che lo sfascio degli impianti di circolazione sia la prima causa. Ma amministratori come Maroni Roberto, Sorte Alessandro e Delrio Graziano non spendono una sola parola in merito, preferendo prestarsi all'inganno dall'efficienza di treni su tratte fresche di inaugurazione, fingendo di credere che lo spettacolino di efficienza allestito proprio per loro sia la normalità del servizio ferroviario pubblico.


Treno 10456 (Cremona): arriva a Treviglio alle 7:22, e accumula 7 minuti di ritardo senza nessuna spiegazione da parte del personale di bordo.
Un passeggero sostiene che Trenord istruisce il personale di bordo perchè lesini il più possibile le informazioni ai passeggeri.
Il treno arriva a destinazione con 12 minuti di ritardo.

Chi lo usa per cambiare alla stazione di Milano Lambrate e prendere un treno per Milano Centrale trova tutti i potenziali treni in ritardo:

- 2290 (Bologna) delle 7:54: ritardo di 11 minuti
- 2090 (Brescia) delle 7:53: ritardo di 7 minuti
- 2160 (Arquata Scrivia) delle 7:49: ritardo di 11 minuti
- 2272 (Parma) delle 7:39: ritardo di 16 minuti


Quale treno scegliere, considerando che i ritardi dichiarati sugli schermi sono di 10 o 5 minuti, e non sono affidabili, in quanto l'esperienza insegna che possono facilmente raddoppiare proprio per il treno che si sceglie di prendere?

(E viene facile pensare, come raccontava l'articolo di Lercio.it, che le società del Gruppo FS sappiano benissimo quale sia la vera entità del ritardo, ma la smorzino deliberatamente).


L'elenco di treni in ritardo sullo schermo di ingresso al sottopassaggio nord della stazione è notevole: ce ne sono almeno 8 in ritardo, e i treni in orario occupano solo una frazione infima della lista.


Treno 10580 (Piacenza): fermo per guasto agli impianti della stazione di Broni.

Treno 10615 (Novara): 13 minuti di ritardo per ritardo di altri treni.
Treno 23017 (Novara): fermo per guasto.




Treno 10762 (Bergamo): 14 minuti di ritardo per guasto a un passaggio a livello tra le stazioni di Ponte S. Pietro e Bergamo.


Treno 10764 (Bergamo): 22 minuti di ritardo per guasto a un passaggio a livello.


A metà giornata.

Il treno 5045 (Lecco) è cancellato per un guasto al treno.
Il treno 5046 (Bergamo) è cancellato per un guasto al treno di cui sopra.
Ai clienti passeggeri viene proposta la soluzione di attendere il treno successivo: 60 minuti di attesa.

Il treno 24139 (Albairate) ha 30 minuti di ritardo  per un ritardo di un altro treno. Viene cancellato a Milano S. Cristoforo.
Il treno 2145 (Albairate) viene cancellato fino alla stazione di Seregno. Ai clienti passeggeri viene proposta la soluzione di attendere il treno successivo: 30 minuti di attesa.
Il treno 24137(Albairate) ha 13 minuti di ritardo  per un ritardo di un altro treno
Il treno 24146 (Saronno) viene cancellato fino alla stazione di Milano S. Cristoforo. Ai clienti passeggeri viene proposta la soluzione di "niente" (ma magari in stazione gli è stato detto qualcosa, tipo "Trenord si scusa").








giovedì 21 dicembre 2017

La poesia di Trenord: eufemismi e reticenze, sono sempre disservizi e inefficienze

Giovedì 21 dicembre 1017.

Alla faccia dell'inconveniente.

Treno 25201 (Chiasso): 60 minuti di ritardo a causa di ripercussioni di inconveniente tecnico che si è verificato durante la preparazione del treno, in sede di deposito.
Treno 25024 (Como): 15 minuti di ritardo per guasto al treno corrispondente in arrivo da Como.

Treno 25202 (Chiasso): 50 minuti di ritardo per attesa del treno da Chiasso arrivato tardi per un inconveniente tecnico.

Anonima Altri Treni Dispettosi.

Treno 10760 (Bergamo): 16 minuti di ritardo per attesa di un altro treno della linea a Calusco.

Treno 10755 (Bergamo): 14 minuti di ritardo per incrocio necessario con un altro treno della direttrice nella stazione di Carnate Usmate.

Treno 23017 (Varese): 13 minuti di ritardo per guasto a un treno di un'altra impresa ferroviaria che ne ha rallentato la corsa.

Treno 10514 (Alessandria): 13 minuti di ritardo.

RFI non sa che deve manutenere i passaggi a livello.

Treno 10505 (Mortara): non parte per guasto a un passaggio a livello lungo la linea.

Treno 10508 (Mortara): non parte per ripercussioni di un guasto a un passaggio a livello lungo la linea.
Treno 2557 (Tirano): 18 minuti di ritardo per guasto a un passaggio a livello che ha rallentato la circolazione lungo la linea.

Treno 5251 (Sondrio): 16 minuti di ritardo per guasto a un passaggio a livello che ha rallentato la circolazione lungo la linea.

Alla stazione di Milano Centrale.

Treno 2290 (Bologna): 16 minuti di ritardo.
Treno 2555 (Colico): 16 minuti di ritardo.
Treno 25023 (Como): 11 minuti di ritardo.
Treno 2292 (Parma): 15 minuti di ritardo.
3983 (Asti): 12 minuti di ritardo.
Treno 2145 (Domodossola): 7 minuti di ritardo.
Treno 2557 (Tirano): 29 minuti di ritardo.
Treno 2650 (Mantova): 14 minuti di ritardo.

mercoledì 20 dicembre 2017

Trenord e RFI: va tutto bene, basta non aggiornare il sito con i dati della circolazione bloccata dai guasti e ritardi a catena

Nella mattina del 20 dicembre 2017, prima delle 9:00, secondo Trenord.it, la circolazione dei treni della Lombardia è perfetta.
Non c'è nemmeno un intoppo.



Probabilmente, è queso l'orario in cui l'amministratrice delegata di Trenord, Farisè Cinzia, controlla la situazione.
E questo spiega perchè se ne esce con frasi sulla puntualità di Trenord talmente consolidata che l'azienda può dedicarsi a vendere prodotti altri, come spesa al supermercato o assicurazioni.
E spiega anche perchè Farisè si dedica ogni due anni a rinnovare il guardaroba dei capotreno, grazie all'atelier del Politecnico di Milano.
E via dicendo di idiozie completamente distaccate dalla realtà.

Infatti, mentre il sito di Trenord racconta che va tutto bene con i treni, nella suddetta realtà un guasto agli impianti di circolazione nella stazione di Milano Greco Pirelli causa ritardi fino a 30 minuti a treni come il 10547, 24109, 20406, 20408. Il 10906 e altri ancora vengono cancellati.
Il 2160 da Arquata Scrivia non c'entra nulla, ma ha un ritardo di 9 minuti.

Anche alla stazione di Varese c'è un guasto degli impianti di circolazione, e le linee Treviglio-Novara e Treviglio-Varese come il 23015 e 23017 subiscono ritardi oltre i 60 minuti.

I treni della linea Chiasso-Monza-Milano hanno ritardi fino a 15 minuti·
Il treno 24917 per Malpensa ha 26 minuti di ritardo.

Il treno 10464 da Cremona ha 11 minuti di ritardo.
Il treno 2142 per Domodossola ha 14 minuti di ritardo per guasto al treno.


La quantità di guasti agli impianti di circolazione, in carico a Rete Ferroviaria Italiana, cioè una società del Gruppo Ferrovie dello Stato, mette in risalto la disparità tra gli investimenti milionari dell'Alta Velocità (che serve 170mila persone, e ha indebitato in eterno lo Stato con l'imbroglio vergognoso del credit swap) e le miserabili briciole riservate alla rete dedicata al solo trasporto pubblico regionale, che si guasta ogni giorno da anni, in inverno perchè fa freddo e in estate perchè fa caldo.
Il tutto sotto gli occhi di ministri illuminati, dai tempi di Tremonti Giulio fino a Delrio Graziano, che hanno tutti portato avanti la politica della mercificazione di Stato e servizi pubblici, con il denaro e il lavoro dei cittadini di oggi e del futuro.








Dopo le 9:00, il sito di Trenord.it finalmente si aggiorna.


martedì 19 dicembre 2017

Parole d'ordine del servizio ferroviario lombardo di Trenord. RFI e Trenitalia: confusione, disorganizzazione, improvvisazione, disservizio e inefficienza


Martedì 19 dicembre 2017, siccome non è bastato il caos ferroviario della sera prima, Trenord e le sue degne compari del Gruppo Ferrovie dello Stato ci riprovano.


Alla stazione di Treviglio, alle 7:15, il treno 10456 da Creemona delle 7:23 è in ritardo di 10 minuti, il che lo rende inutile per chi vorrebbe raggiungere Milano Centrale senza dover salire sul perennemente inagibile 2090, che ieri era anche formato da sole carrozze vecchie a un piano (alla faccia di Farisè Cinzia che dichiarava "i treni non si riducono, si amplificano. Grazie").

Ma anche il 2090 da Brescia è in ritardo di 10 minuti.

E siamo a due linee in ritardo contemporanemente: complimenti a Trenord e a #LombardiaConcreta. Saranno veramente ritardi di 10 minuti, o sono destinati ad aumentare, come accade fin troppo spesso con i treni di Trenord e le sue stime al ribasso dei ritardi?

Qualcuno pensa di accontentarsi del lentissimo suburbano delle 7:25, il 10610 per Novara, la cui partenza è però annunciata con 10 minuti di ritardo.
Il suo corrispettivo 10603 da Novara è cancellato.

E siamo a tre linee con disservizio nella fascia di punta dei pendolari. Complimenti, Trenord: continua pure a raccontare che i tuoi treni sono in orario e che tu puoi dedicarti ad altro, come la vendita online (e sui treni) di corsi d'inglese scontati, continua pure a migliorare il servizio collaborando con il Politecnico per ridisegnare le uniformi dei capotreno, e occupati di tutto tranne che di erogare un servizio dignitoso per i pendolari lombardi.



Tanto gli amministratori lombardi continuano a raccontare che viviamo in un paese dei balocchi dove i treni funzionano benissimo, e affermano che quando vedono un problema, lo risolvono, salvo poi lasciare il disservizio com'era prima. Ma forse il loro problema è proprio questo: non ci vedono, come Maroni e Salvini non vedevano nulla quando la famiglia Bossi disponeva del denaro della Lega Nord come se fosse proprio.


Nella stessa fascia oraria, sulla direttrice Como-Milano, una pendolare i treni per Milano Porta Garibaldi sono cancellati.

Cosa ne dice il sito di Trenord.it, alla voce "circolazione e linee"? Nulla, perchè prima delle 9:00, la pagina riporta solo il simbolo verde di circolazione regolare, per tutte le linee. 
Ma la cosa è coerente: la pagina del sito di Trenord che dovrebbere roportare i disservizi della circolazione in tempo reale è aggiornata in ritardo, esattamente come sono in ritardo i treni gestiti da Trenord. C'è coerenza.

Nella serata, il treno 2077 delle 17:25 da Milano Centrale per Verona ripete la stessa farsa cialtrona del disservizio della sera prima, con due differenze: il ritardo è di 20 minuti, e il capotreno in servizio non rende note le cause del ritardo fino alle 17:50, cioè quando il treno raggiunge (stentatamente) la stazione di Milano Lambrate.
A sentire uno dei passeggeri, il treno viene fatto partire dalla stazione di Milano Centrale in ritardo perchè c'è un treno FrecciaRossa (annunciato con 10 minuti di ritardo) a cui bisogna dare la precedenza. La cosa strana è che, dopo i detti 10 minuti, il FrecciaRossa ancora non parte, e quindi il 2077 parte. La causa del ritardo, a sentire Trenord.it, è un guasto agli impianti di circolazione.

“Mi costringevano a mentire sui ritardi”. Si dimette storica voce di Trenitalia
Incontriamo SimVoc014-Male, anche noto come Roberto, davanti al bar della Stazione Centrale, sotto all’ultimo altoparlante dal quale non è stato ancora disinstallato.
“la situazione, negli ultimi tempi, era diventata insostenibile”.
Roberto si riferisce alle numerose menzogne che, ogni giorno, ogni ora, in ogni stazione italiana era costretto a rifilare ai milioni di utenti del servizio ferroviario. “Quando già sapevo che c’erano 30 minuti di ritardo, mi costringevano a dire che ce n’erano 5”.
Che il ritardo fosse di 10 minuti o di due ore, Roberto doveva sempre e solo scusarsi per il “disagio”. Nient’altro. Ordini di scuderia.
In caso di investimento di persone, nemmeno quello. Lo ammonivano: “Il disagio è riservato ai ritardi. Limitati a dire che c’è un guasto e se proprio devi, avvisa che c’è stato un investimento. Nessun cordoglio alle famiglie, non ci provare di nuovo”.

lunedì 18 dicembre 2017

Sorte Alessandro, l'hai tenuto lo scontrino dei tuoi nuovi Vivalto? E a noi pendolari, altri 45 minuti di ritardo chi ce li ripaga, invece?



Lunedì 18 dicembre 2017. Nuova settimana e stessi disservizi a pioggia nel trasporto ferroviario lombardo (che si tratti di Trenord, Trenitalia o RFI, non fa differenza: queste aziende pubbliche sono  separate sulla carta, ma tutte accomunate dal disprezzo dei loro amministratori per il servizio pubblico, e dalla benevola indifferenza delle figure istituzionali che sono state invece scelte per tutelare gli interessi dei cittadini che finanziano tutti loro).


La mattinata è farsesca e caotica come da disorganizzazione abituale, ma è nella serata che Trenord (tutta da sola) dà il meglio di se stessa, confermando l'abissale distacco tra le chiacchiere di Maroni Roberto/Sorte Alessandro/Farisè Cinzia e la realtà del carnevale del dissesto del servizio ferroviario lombardo.

Alla stazione di Treviglio, il treno 10456 da Cremona delle 7:22 si presenta con carrozze a due piani del vecchio modello che era stato sostituito qualche mese fa. Lo stesso accadeva venerdì 15. Che fine ha fatto il "nuovissimo" treno di modello Vivalto che serviva questa linea?

Il treno arria in orario alla stazione di Milano Lambrate. Ciò accade solo quando le "coincidenze" per Milano Centrale sono in ritardo, e infatti.

Il treno 2160 da Arquata Scrivia delle 7:49 è in ritardo di 10 minuti.

Il treno 2090 della linea Brescia-Treviglio-Milano delle 7:53 è in ritardo di 5 minuti.
Del treno 2290 da Bologna delle 7:54 non viene detto nulla. Gli annunci si susseguono fino alle 7:59, ma di questo treno non viene fatta parola. Perchè?

Si apprende solo tramite internet che il treno 2290 è in ritardo di 19 minuti, ma le informazioni sonore e visive della stazione di Milano Lambrate non ne fanno parola. Perchè?

La confusione della gestione della stazione di Lambrate peggiora: quando il treno 2160 viene annunciato "in arrivo", come anche il treno 2090, la situazione è sospetta. Come possono due treni per Milano Centrale arrivare contemporaneamente a Milano Lambrate, stazione che ha 12 binari ma li tiene gelosamente liberi per gli Alta Velocità?


E infatti, i pendolari che salgono sul marciapiedi del binario 12, destinato al 2160, scoprono dal tabellone locale che il treno non è affatto "in arrivo", ma bensì in ritardo di 15 minuti. E allora perchè stato annunciato come "in arrivo"? Da chi, poi?

Sotto i loro occhi, il treno 2090 da Brescia arriva al binario 10 e riparte.

Il 2090 è a sua volta una testimonianza di incapacità, incompetenza e inconsistenza della propaganda elettorale dei vari amministratori delle istituzioni e aziende pubbliche nella Lombardia.

Questo treno per pendolari è sempre saturo di lavoratori e studenti, essendo un (raro) collegamento veloce per Milano Centrale. Normalmente, dispone di vecchie carrozze a due piani, sempre sature, sempre a rischio di guasto per obsolescenza, e ha un ritardo minimo di 5 minuti.
Oggi si presenta composto solo di carrozze vicinali a piano ribassato (come dice Wikipedia, "mezzi di vecchia concezione, tra i più datati attualmente circolanti, ma che negli anni sessanta segnarono una vera e propria svolta nel mondo ferroviario").
Negli anni 1960.
Il treno 2090 è ben più che saturo: come in chimica, è sovrasaturo, e contiene pendolari non solo stipati, ma pigiati letteralmente ovunque, anche nei gabinetti.
E questo perchè su una linea e un orario da sempre affollatissimi, dopo decenni di questa situazione  di saturazione che si ripete, l'azienda pubblica che gestisce questo trasporto non solo non ha mai saputo produrre una risposta all'aumento dei passeggeri, ma ora regredisce anche in termini di fornitura di veicoli con la capienza minima necessaria per trasportare i pendolari come bestie ammassate.
Dove sono ora Farisè Cinzia, Sorte Alessandro, Delrio Graziano, Maroni Roberto, con tutti i loro proclami su investimenti, innovazione, spesa scontata online, Alta Velocità a vantaggio dei pendolari?

Sempre nella stessa stazione, si può notare che il treno 24109 è in ritardo di 15 minuti, dopo essere stato cancellato da Saronno a Seregno.
E il 10802 Bergamo-Milano è cancellato e basta.

Chi arriva a Milano Centrale, apprende in seguito di altri disservizi o erogazioni di servizio mancate.
Il treno 10611 Novara-Treviglio è cancellato.
Il treno 106221 Treviglio-Novara è cancellato. Ai clienti viene offerta la soluzione di subire 30 minuti di ritardo per prendere il treno successivo.
Il treno 23017 Varese-Treviglio ha 26 minuti di ritardo per guasto agli impianti di circolazone della stazione di Rho.

Il treno (di Trenitalia) 10406 Milano-Domodossola ha 47 minuti di ritardo per un guasto al sistema di chiusura delle porte (che ci importa che sia della pubblica Trenitalia o della pubblica Trenord, a sua volta per metà controllata da Trenitalia?).

E tutto questo nel giro di due ore. Moltiplicando i disagi per il resto della giornata, si ha un'idea della qualità del "servizio" ferroviario lombardo medio effettivo, al di là della cortina fumogena di propaganda rilasciata sistematicamente dagli amministratori pubblici regionali.

Nella serata, alla stazione di Milano Centrale, il treno 10917 viene cancellato, tanto, che  il sito My-Link ne nega l'esistenza. Fisicamente, i passeggeri pendolari non possono venire cancellati, così  vengono invitati a spostarsi a Milano Lambrate, dove però possono solo attendere l'arrivo di un altro treno da Milano Centrale per Treviglio-Brescia-Verona.
E quel treno è il 2077 che parte alle 17:25.
In realtà, parte alle 17:30, dopo che il capotreno ha premurosamente (nota di merito) reso noto, sia via altoparlante che di persona (due note di merito), che il treno fermerà anche nelle stazioni normalmente in carico al 10917.
Nota di demerito per il capotreno: non ci dice che il treno ha qualcosa che non va. Infatti il convoglio arriva alla stazione di Milano Lambrate con 10 minuti di ritardo.
Dopo 20 minuti, con supremo sprezzo del pericolo (altra nota di merito), il capotreno percorre il convoglio per comunicare che non sa quando il treno ripartirà, ma che ci terrà aggiornati (altra nota di merito). Chi l'ha mai visto, un capotreno di Trenord che si preoccupa di informare i passeggeri della gravità del disservizio in corso?
Ma questo è giovane, e si vede: imparerà anche lui a farsi gli affari propri. Diamogli tempo.
Il capotreno comunica anche la causa del ritardo: guasto ai sistemi di trazione. E' sufficiente per far fuggire terrorizzati tre quarti dei passeggeri, che si riversano nella stazione alla ricerca di alternative. Nel frattempo, sugli schermi, il ritardo del 2077 viene aggiornato, passando a 30 minuti di ritardo, poi 40 minuti di ritardo e infine 50 minuti di ritardo.
L'ho detto che il treno in questione è un "nuovissimo Vivalto", cioè un modello obsoleto (come riconosciuto implicitamente da Trenitalia, che punta su modelli nuovi come il Rock) e afflitto da difetti cronici noti sin dal 2005, che lo costringono a continui blocchi per manutenzione?
Chi sarà quel genio della regione Lombardia che, nel comprare i treni nuovi per sostituire i catorci pluridecennali in circolazione, ha scelto proprio un modello noto per i suoi continui guasti?
L'assessore Sorte Alessandro avrà tenuto lo scontrino delle centinaia di milioni di Euro pagate per comprare treni scadenti che si guastano continuamente? Magari glieli cambiano.

Intanto. Un altro treno per (o da) Milano Certosa viene cancellato.
I pendolari in fuga si riversano sul marciapiedi del binario dove deve arrivare il 10481 per Cremona, che sugli schermi risulta in ritardo di soli 5 minuti. Ma sul binario c'è un Frecciarossa.
Dov'è il 10481? Sul tabellone non compare per nulla. E infatti è destinato ad accumulare 35 minuti di ritardo, ma Trenord e RFI non sono in grado di comunicarlo.
I pendolari, in preda alla confusione, si affidano al caso: ci sono i treni 2091 e 10919, entrambi diretti a Brescia, con fermate diverse. Entrambi non stanno arrivando all'orario annunciato, ma la stima di 5 minuti di ritardo suona ora come una presa in giro. A chi credere?
Alla fine, il 2091 ha 5 minuti di ritardo, mentre il 10901 ha 7 minuti di ritardo.
Magra consolazione, sapere che Trenord ne ha quasi azzeccati due, dopo aver allegramente elargito un ritardo che va dai 45 ai 90 minuti, in una fascia oraria serale di punta, alle centinaia di lavoratori pendolari di ben due delle linee più affollate.
Alla faccia delle vanterie da propaganda elettorale di Sorte, Maroni, Farisè e #LombardiaConcreta.