venerdì 29 marzo 2019

30 marzo 2019: il Vivalto perennemente guasto, ritardo e disservizio sono continui, ma c'è il portale web di Trenord che vende prodotti di terze parti

Venerdì 30 marzo 2019.

Dopo tre giorni di cancellazioni, ritardi e ancora ritardi, il treno 10456 Cremona-Milano è passato da un convoglio Vivalto a un convoglio di vecchio modello.
Per la precisione, il 10456 è diventato un catorcio con vecchie carrozze a due piani dai finestrini apribili, ma malamente sigillati con dadi, bulloni e altre improvvisazioni che però cedono, e infatti oggi nei sedili del piano superiore delle carrozze è possibile trovare conche piene di acqua, giunta da chissà dove.
Che ne è stato del Vivalto? Si è guastato in maniera irreversibile?
Che i Vivalto avessero difetti congeniti destinati a causare guasti cronici e continui, è cosa nota ai comitati pendolari sin dai primi anni della messa in circolazione di questo modello. Inspiegabilmente, l'azienda pubblica FNM, in mano alla Regione Lombardia e guidata da una dirigenza accuratamente scelta dalla Lega Nord di Maroni Roberto e dalla coalizione di Formigoni Roberto, continua a usare denaro pubblico per comprare convogli del modello Vivalto (gli ultimi annunciati in pompa magna nel 2017 da Sorte Alessandro di Forza Italia/PdL), i quali sistematicamente si guastano.
Come è possibile che la dirigenza di FNM non sia consapevole del problema?
Perchè gli assessori della Lega Nord non ascoltano i comitati dei pendolari, e non fanno luce su questo sistematico spreco di denaro pubblico?
Come è possibile che ci sia un così alto numero di funzionari pubblici incapaci di rendersi conto di questo fatto?

Oggi il treno 10456 (modello catorcio) subisce una inspiegabile sosta prima di giungere a Milano Lambrate, riparte viaggiando con easperante lentezza, e cumula 10 minuti di ritardo. Il personale di bordo di Trenord non eroga alcun comunicato in merito.
Il ritardo del treno fa saltare tutte le mie "coincidenze" con la metropolitana dell'ATM e con la navetta aziendale.
Quando arrivo in ufficio, alle 8:50, consullto la "circolazione in tempo reale" di Trenord.it: sul ritardo del 10456, non c'è alcuna informazione. C'è mai stata? Perchè è stata rimossa così in fretta? Eppure, la stessa pagina offre annunci pubblicitari di due giorni fa, con cui Trenord vende prodotti di terze parti.
Com'è possibile che Trenord usi il denaro pubblico per realizzare profitti con un servizio che non ha nulla a che vedere col trasporto pubblico, e che servono solo per aumentare i premi di produzione della dirigenza, mentre il servizio pubblico che deve erogare continua a fare schifo?
E perchè la Lega Nord avalla tutto ciò col suo silenzio e la sua ignoranza (simulata?) dei fatti? 



giovedì 28 marzo 2019

28 marzo 2019: scontro fra treni sulla linea a binario singolo Milano-Asso

Giovedì 28 marzo 2019: mentre la Lega Nord continua a impegnarsi a fondo per sostenere l'esigenza delle grandi opere ferroviarie del TAV, e per ignorare sistematicamente e ostinatamente le continue proteste dei pendolari delle ferrovie "convenzionali" della regione Lombardia, nella stessa regione Lombardia accade ancora che ci siano importanti linee "convenzionali" con un solo binario su cui i treni devono alternarsi nelle due direzioni.
In Lombardia, la popolazione aumenta. L'inquinamento atmosferico aumenta. La siccità aumenta. La popolazione che si sposta per lavoro aumenta.
I lavoratori che usano i mezzi pubblici, per non peggiorare l'inquinamento atmosferico e non ingolfare strade cittadine già ingolfate, invece, non riescono ad aumentare.
Perchè?
Perchè l'azienda pubblica Trenord, invece di aumentare i treni in circolazione, li taglia, o li converte in autobus, o li cancella. Perchè la giunta della Regione Lombardia, da lustri in mano alla Lega Nord, se ne infischia spudoratamente del comportamento irresponsabile di Trenord oppure, peggio, lo avalla senza nessun ritegno.
Perchè l'azienda pubblica RFI eroga una manutenzione penosa degli impianti ferroviari "convenzionali" della Lombardia, che si guastano in continuazione, causando ritardi e cancellazioni continui che sono di enorme danno per il lavoro dei pendolari che si impegnano nobilmente a usare gli atroci mezzi pubblici lombardi per non peggiorare la qualità dell'aria respirata da tutti i lombardi. Perchè l'azienda pubblica RFI scalpita quando si tratta di realizzare infrastrutture ferroviarie per l'Alta Velocità, ma nel frattempo permette che linee ferroviarie "convenzionali" importanti e dal grande potenziale di viaggiatori restino ancora oggi con un singolo binario, come la linea Cremona-Milano su cui si verificò il disastro ferroviario di Pioltello del 2018.

E oggi, a riprova del menefreghismo della Lega Nord (che non ha mai avanzato una sola interrogazione parlamentare per costringere RFI a rendere conto del suo operato, nonostante le continue chiacchiere propagandistiche in sede non istituzionale di gente come Fontana Attilio) e di RFI e della dirigenza leghista di Trenord, sulla linea Milano Asso (con un singolo binario) è avvenuto uno scontro fra treni.

Trenord sta già provvedendo a dichiarare che "il treno è partito col rosso" (Ferrovie Nord si accoda, perchè questa linea è in gestione a Ferrovie Nord, con diversi standard di sicurezza).
Un anno fa, dopo il disastro ferroviario di Pioltello, il TG Regione di Rai Tre aveva avuto cura di trasmettere un'intervista a un ferroviere di Trenord che spiegava in tono rassicurante che la sicurezza e la tecnologia degli impianti ferroviari della Lombardia sono all'avanguardia in tutta Europa. Oggi abbiamo visto che un macchinista può far partire un treno anche se ha il segnale rosso, e può immetterlo su un binario singolo su cui sta arrivando un altro treno, senza che nessun sistema di sicurezza impedisca tutto ciò.
Forse l'avanguardia lombarda è un'avanguardia artistica e non ferroviaria?
Como, scontro frontale tra due treni a bassa velocità: sei feriti. Macchinista è partito con il semaforo rosso
L’impatto è avvenuto intorno alle 18.40. E una settantina di passeggeri a bordo di due treni regionali si sono trovati sbalzati o scaraventati a terra. Momenti di panico che hanno trovato spiegazione nello scontro frontale avvenuto tra Arosio e Merone (Como). Sei persone sono rimaste ferite in modo non grave e sono stati inviate in ospedale in codice giallo. Sul posto sono arrivati diversi mezzi del 118: quattro ambulanze, due elicotteri da Como e Milano e due automedica che hanno prestato soccorso a una cinquantina di persone valutate in codice verde sono state visitate sul posto.In azione anche più squadre dei vigili del fuoco. I feriti sono stati trasportati negli ospedali di Cantù, Erba, Sant’Anna, Lecco.  
L’incidente è stato provocato dalla partenza con il rosso del macchinista del treno 1665 che riprendeva la corsa dalla stazione di Inverigo verso Canzo-Asso che ha poi bruscamente frenato, senza però riuscire a evitare l’impatto con il treno 1670 che procedeva a bassa velocità nella direzione opposta, da Erba verso Milano. Il treno 1665, partito da Milano Cadorna 17.38, sarebbe dovuto arrivare ad Asso alle 18.59. I convogli viaggiavano sullo stesso binario. La circolazione è stata sospesa sulla linea Milano-Asso tra Arosio e Merone ed è stato istituito un servizio di autobus. Trenord ha aperto n’inchiesta interna.
Il 12 luglio del 2016 in Puglia invece lo scontro tra due treni su un binario unico aveva provocato 25 morti e 50 feriti. Dopo la tragedia di Corato si era parlato molto degli standard di sicurezza del trasporto ferroviario. I treni che si muovono sulla rete Rfi devono rispondere agli stringenti criteri dell’Ansf, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, ente terzo preposto al rilascio delle licenze e ai controlli. Chi invece opera sulle linee secondarie ha come controllore l’Ustif, l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi, un ente periferico del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti organizzato in 7 divisioni interregionali che ha una normativa ovviamente affidabile ma meno stringente.

martedì 26 marzo 2019

26 marzo 2019: il bazar di Trenord offre sempre più mercanzia, mentre i treni continuano a essere in ritardo senza che si sappia perchè

#LomnbardiaConcreta
Martedì 26 marzo 2019.
Stazione di Treviglio, ore 17:17 (oppure 17:15, dipende dall'orologio che si sta guardando, con i complimenti  di RFI e CentoStazioni).

Il treno 10456 Cremona-Milano è in ritardo di 15 minuti. E' lo stesso treno che ieri era stato cancellato per guasto al treno (modello Vivalto acquistato da Regione Lombardia: oggi subisce 15 minuti di ritardo, che diventano 21 minuti di ritardo.

RFI non eroga alcuna spiegazione in merito.
Sul sito di trenord.it, nella pagina della circolazione in tempo reale, alle 8:43 le informazioni sul 10456 non sono disponibili (se mai lo sono state).

C'è invece un'ennesima iniziativa commerciale per conto terzi di Trenord, che ora sul portale dei treni vende biglietti per il teatro: per motivi inspiegabili, la dirigenza di Trenod impiega risorse, denaro e tempo in attività che nulla hanno a che vedere col servizio pubblico che è pagata per erogare (e non dimentichiamolo: Trenord è stata creata dalla coalizione Fomigoni-Lega Nord tramite Regione Lombardia; non è un'azienda privata ed esiste solo in funzione del denaro pubblico che riceve anche senza erogare il servizio).
Nel frattempo, i treni di Trenord si guastano per manutenzione chiaramente inadeguata (come da continue denunce dei comitati pendolari e dei feerrovieri), senza che la compiacente Lega Nord muova un dito per chiedere conto di questa inspiegabile stortura: se Trenord ha le risorse per vendere i prodotti di altre aziende, perchè non le usa invece per garantire l'erogazione completa del servizio pubblico per cui viene pagata?

Dobbiamo proprio ricordare che, col benestare di Fontana Attilio della Lega Nord, l'azienda a capitale pubblico Trenord ha TAGLIATO parte del proprio servizio con la scusa di voler concentrare le sue (inspiegabilmente poche) risorse per far funzionare il resto del servizio? Com'è possibile che Trenord dedichi parte di queste risorse per VENDERE ROBA ALTRUI ONLINE?

Nel frattempo, anche oggi gli impianti ferroviari "convenzionali" della Regione Lombardia, in carico a RFI, si guastano su una linea ferroviaria per Bergamo, causando ritardi a catena, e saturando treni che Trenord già eroga con capienza inadeguata (e grande abbondanza di carrozze di prima classe per "scelte commerciali").




Riportiamo parte delle segnalazioni dei pendolari a testimonianza dell'entità del disservizio offerto da RFI e Trenord:

Enesimo guasto a un passaggio a livello tra Montello e Grumello.
Risultato? 7,16 sparito e 7,32 con 35 minuti di ritardo annunciati.
Centinaia le persone sulle banchine in attesa e come sempre zero INFORMAZIONE decente
Treno 4905: ritardo di oltre 60 minuti; cancellato
Quando qualcuno si sveglierà non solo su Trenord ma anche sui continui guasti di Rete Ferroviaria?


Poveracci quelli che hanno rinunciato a salire sul 7.02 sovraffollato (anche oggi composizione decisamente insufficiente!) contando di prendere il 7.16, e alla fine dovranno accontentarsi del 7.45.
Treno 2604 di nuovo in modello “ridotto” di Trenitalia...
Con due carrozze di prima classe, esattamente come ieri


7.45 a un solo piano, gente ammassata

Segnalo problemi sulla linea autostradale Bergamo - Sesto S.Giovanni. Giá a Capriate i pulman sono pieni e tanti passeggeri non possono salire e devono aspettare l'autobus successivo (per gli autobus in autostrada é vietato viaggiare in piedi ed in questo gli autisti sono inflessibili). 
Sottolino che gli stessi problemi si verificano oramai da mesi e la sera per il rientro non fa eccezione.

Su 8.02 stiamo viaggiando così. Le condizioni di sicurezza sono perfettamente garantite. Se qualche passeggero si sentisse male verrebbe rapidamente calpestato dagli altri, risolvendo il problema...


Arrivato treno su binario 7 tutti salgono convinti che sia il 7.16 invece poi si scopre che va a Treviglio

7.16 +50 min e 7.32 +40 min...se su 8.02 non ci si può salire da quanto è pieno.

Treno 2606: 62 minuti di ritardo

Treno 2608: sovrasaturo

Treno 10816 carrozze mono-piano, sovrasaturo




lunedì 25 marzo 2019

25 marzo 2019: Trenord cancella i treni, Trenord vende i corsi di cucina scontati

Lunedì 25 marzo 2019.

#InLombardia #LombardiaConcreta
Ore 7:18.
Stazione di Treviglio.
Il treno 10456 Cremona-Milano delle 7:22 è cancellato.
Il convoglio in questione, però, è fermo al binario 7, con le porte chiuse e le carrozze vuote.
E' un convoglio di modello Vivalto, e non è uno dei convogli erogati da Trenord.
E' invece uno dei convogli che FNM (cioè la Regione Lombardia, dato che FNM appartiene alla Regione e, da anni, le giunte regionali della Lega Nord riempiono FNM di dirigenza in quota leghista) insiste ad acquistare nonostante i famigerati ed estremamente noti difetti congeniti di progettazione di cui soffre il modello Vivalto, che infatti si guasta periodicamente e irrimediabilmente. Un dato di fatto, questo, noto a qualunque pendolare, ma del tutto sconosciuto alla preparatissima dirigenza amministrativa e politica che la Lega Nord esprime con lungimiranza e competenza ormai da lustri. Un dato di fatto noto quanto il fatto che Trenord e FNM non sono in grando di eseguire la sistematica manutenzione di questi treni, per motivi tra i quali la carenza di organico che è progressivamente andato in pensione, e che le due aziende non hanno mai provveduto a sostituire.
Ma questa clamorosa malagestione continua a essere lasciata in secondo piano dalla Lega Nord di Fontana Attilio, mentre Trenord insiste nel vantare i propri favolosi utili annuali, affermando di erogare un servizio di qualità senza tema di smentita, dato che la Lega Nord tace sistematicamente (anche perchè è stata la Lega Nord a creare Trenord conferendole la prerogativa di autocertificare la qualità del proprio servizio).

E' facile quindi per Trenord e FNM abbattere i costi, riducendo la manutenzione al minimo legale, e lasciando quindi che i treni si guastino: non hanno nessun ente di sorveglianza a cui rispondere, grazie all'amorevole protezione che riserva loro la Lega Nord.
E, nel frattempo. Trenord si dedica a tutt'altre attività, invece che impiegare tutte le proprie risorse per garantire l'erogazione dell'effettivo servizio pubblico per cui viene pagata. Per esempio, sul suo portale trenord.it, invece di spiegare perchè il 10456 è soppresso, Trenord vende corsi di cucina scontati: cosa ha a che fare tutto ciò con il servizio pubblico per cui viene ampiamente foraggiata con denaro pubblico?
Chi autorizza la dirigenza di Trenord  a usare il denaro pubblico per perseguire il profitto (con conseguenti premi produzione per la dirigenza) prima del servizio ai cittadini?

Con il treno 10456 cancellato, i pendolari restano in attesa del successivo treno 10716 Brescia-Milano delle 7:28, che a sua volta ha già un carico di pendolari abituali a cui fare fronte.
Il treno 10716 arriva con 4 minuti di ritardo, e quindi alla massa dei pendolari in attesa si aggiungono altri pendolari, e cioè quelli che nel frattempo sono arrivati sulla banchina per attendere il treno 2090 Brescia-Milano delle 7:33.
L'effetto domino si traduce ovviamente in un viaggio in piedi su un treno penosamente lento come il 10716, che per di più è incarnato da un convoglio vecchio e scomodo.
Complimenti a Trenord per la capacità di cumulare e propagare disservizi e disagi con una perfetta programmazione del menefreghismo, dell'impunità e dell'approssimazione.

#InLombardia #LombardiaConcreta #CommunityDelTreno

Nella serata, alla stazione di Milano Lambrate, il treno 10727 Milano-Brescia delle 17:22, destinato al binario 1, non viene annunciato fino alle 17:30.
Per qualche inspiegabile motivo, RFI non è in grado di capire che la sua pessima gestione della stazione di Milano Lambrate fa sì che sul binario 1 sia impossibile accedere agli schermi con le informazioni visive: l'unico tabellone sul marciapiedi è offuscato dalle colonne, e la maggior parte dei passeggeri non lo può vedere, perchè deve disperdersi lungo un marciapiedi strettissimo, dove tre persone sono già un ingorgo, mentre gli schermi degli angusti sottopassaggi sono raggiungibili solo tramite scalinate ancora più anguste che abitualmente sono già intasate di persone ferme in attesa, e sono quindi inutilizzabili per la stragrande maggioranza dei passeggeri in attesa.
L'unica informazione che compare su questi schermi è comunque falsa, dato che alle 17:27 il treno 10727 viene dato "in ritardo di 5 minuti", e tutti si rendono conto (tranne RFI) che aggiungere 5 minuti alle 17:22 fa esattamente 17:27, e il treno non è ancora stato annunciato.
Alle 17:31, viene invece annunciato il treno 2077 Milano-Brescia-Verona delle 17:33, il che spinge i passeggeri a trasferirsi dalla banchina 1 alla banchina 7.
Il treno 2077 è ovviamente saturo, come lo è sempre ogni sera, dato che a bordo salgono studenti, lavoratori, turisti, migranti e ogni tipo di bagaglio (bagagli che il treno, di modello Vivalto, non è progettato per ospitare). Nella sua cecità, incompetente oppure collusa, Trenord continua a ignorare questi dati di fatto, e a erogare un convoglio di capienza inadeguate rispetto a un flusso pluridecennalmente elevato. Di conseguenza, anche il viaggio di ritorno va fatto in piedi, compressi nei soffocanti corridoietti interni delle carrozze strapiene.
Il treno 10727 arriva a Milano Lambrate alle 17:36, cioè con 15 minuti di ritardo. Chissà se RFI s'è poi degnata di annunciare questo disservizio?

Ancora complimenti, a Trenord e a RFI, per la coordinazione e la sovrapposizione di malagestione e disservizi. Complimenti alla Lega Nord, che da sempre tace, o interviene per difendere questa malagestione, e intanto si ostina a dare priorità a spese colossali come quella del TAV.









domenica 24 marzo 2019

Giovedì 21 marzo 2019: ancora un Vivalto di Trenord con porte bloccate

Giovedì 21 marzo 2019. Treno 2629 di modello Vivalto in ritardo di più di 20 minuti per guasto alle porte del treno

E' sempre e comunque inutile strafogare Trenord di treni di ricambio, se Trenord e FNM non sono in grando di eseguirne la sistematica manutenzione.
Da anni, i comitati dei pendolari e i ferrovieri delle due aziende denunciano il problema. Da anni la Lega Nord di Maroni Roberto e Fontana Attilio finge di non sentire.

sabato 23 marzo 2019

Biesuz, arrestato a Linate l’ex ad Trenord



Giuseppe Biesuz, ex amministratore delegato di Trenord, stava cercando di fuggire a Londra quando è stato arrestato dalla polizia all’aeroporto di Linate, a Milano. Lo scorso luglio il 57enne Biesuz era stato condannato in appello a 4 anni e 9 mesi per truffa, false attestazioni e bancarotta fraudolenta: da allora, fino all’intervento della polizia con la collaborazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano alle 13.30 di oggi, risultava ricercato.


Dal giugno del 2008 ha percepito 275mila euro all’anno più bonus (50mila al raggiungimento degli obiettivi). Nel contratto firmato con i vertici di Trenord per ricoprire la carica di direttore generale del gruppo, tra i benefit era prevista anche l’auto aziendale – 1.000 euro al mese di tetto massimo per il leasing, di cui ha sempre beneficiato – oltre ai buoni pasto. Trionfatore del concorso effettuato cinque anni fa, Giuseppe Biesuz, 51 anni, svizzero di nascita ma cresciuto a Belluno, indicato come il candidato ideale dalla Regione a quel posto da numero uno di Ferrovie Nord Milano. Peccato che lui quel concorso non solo non poteva vincerlo, ma nemmeno ci poteva partecipare. 
LA LAUREA FALSA. Nell’anno XIII dell’impero formigoniano — si scopre oggi — il candidato scelto dal Pirellone, Biesuz, la laurea in realtà non l’aveva mai conseguita. Né in economia e commercio alla prestigiosa Università Ca’ Foscari di Venezia — come ancora oggi viene indicato nel curriculum presente sul sito di Ferrovie Nord Milano (Fnm) — e nemmeno in un qualsiasi altro ateneo. E dell’errore si è dimenticato lo stesso Biesuz, quando un mese fa è stato costretto a sedersi davanti al gip Vincenzo Tutinelli per un interrogatorio. Era stato arrestato per una bancarotta da 685mila euro, per aver dilapidato — sostiene l’accusa — le casse della società di cui proprio fino al 2008 è stato amministratore, la Urban Screen. Alla domanda di rito del gip: titolo di studio? Biesuz ha risposto «laureato». Uno dei tanti errori commessi dal manager pubblico tenuto in palmo di mano dalla Regione e solo oggi finito in disgrazia. 
Oltre all’accusa di bancarotta, il pm Sergio Spadaro lo ha perciò indagato per falso. Nei cervelloni delle università italiane il suo titolo di studio non risulta. Interpellata la Cà Foscari, la segreteria su carta intestata risponde che effettivamente il «signor Biesuz era iscritto nel 1983, ma che dall’86 si è trasferito all’Università di Padova: a Scienze politiche». Anche nell’ateneo euganeo, però, lo sfortunato studente Biesuz non sembra aver raggiunto l’agognata meta. Ma non importa, visto che per il Pirellone il suo nome era quello giusto per sparigliare la concorrenza di altri manager e per amministrare la cosa pubblica. Ma le irregolarità, gravi, per questo manager di razza, non finiscono qui. 
I PRECEDENTI PENALI. Il testo unico della Finanza, in difesa dell’etica, impone che una società quotata in Borsa — Trenord è partecipata da Trenitalia e Fnm — debba aver persone specchiate ai suoi vertici. Per capirci, vengono esclusi i pregiudicati. E per garantire questo sacrosanto principio, i manager devono avere il casellario intonso. Biesuz nel giugno del 2008, appena insediato a Trenord, decide di mettere nero su bianco anche questo dettaglio del suo pedigree. Prende carta e pena e garantisce di rientrare «nei canoni di onorabilità richiesti». Firmato: dottor Giuseppe Biesuz. Il requisito, ovviamente, se non rispettato è pena «di decadenza dalla carica». E purtroppo anche in questo caso il signor Biesuz dichiara il falso. Fino al giugno di 2008 la sua fedina penale comprendeva otto condanne (tutte lievi, è bene ricordarlo) — fra i 20 e i 30 giorni di carcere, pena sospesa —  dichiarate a partire dal ‘91 dal Tribunale di Belluno per «omessa denuncia contributiva».
Non sono specificati i casi, è probabile che sia legato alla sua attività in un’azienda locale. Errori di gioventù, si dirà adesso. Oppure: «ma sono passati tanti anni». Certo. Peccato che esattamente un mese dopo il suo insediamento a Trenord, il signor Biesuz ci ricaschi: due anni per bancarotta davanti al tribunale di Genova. Condanna indultata, si difenderà l’interessato. Vero anche questo. Ma che non si cancella dal casellario: in caso di nuovi inghippi giudiziari futuri, il beneficio decade e va ad accumularsi alla nuova condanna. Difficile, scorrendo le carte in mano alla Procura, che gli sviluppi dell’ultima inchiesta che lo coinvolge si possano concludere con un’assoluzione nel merito per quello che è stato, cinque anni fa, per la Regione Lombardia il manager modello da mettere a gestire le Ferrovie Nord di Milano.

mercoledì 20 marzo 2019

20 marzo 2019: la malagestione degli annunci di Milano Lambrate prosegue imperterrita

Mercoledì 20 marzo 2019.

Ore 17:20, stazione di Milano Lambrate, banchina 1.
Anche oggi, RFI e Trenord propongono la solita farsa della malagestione menefreghista (perchè tanto quale autorità pubblica le ha mai sanzionate? Vediamo da anni che la giunta della Regione Lombardia della Lega Nord parla e parla, ma si guarda molto bene dall'intervenire in sedi istituzionali).

Il treno 10727 da Milano Greco Pirelli deve arrivare al binario 1 e ripartire per le 17:22.
A differenza degli altri treni, il 10727 non viene annunciato.
RFI non eroga alcun annuncio sonoro o informazione visiva, nonostante il treno ovviamente sia in ritardo. Perchè?

Alle 17:22 esatte, l'unico tabellone presente sulla banchina 1 riporta improvvisamente che il treno 10727 ha 5 minuti di ritardo.
RFI non eroga alcun annuncio sonoro in merito, e per di più il tabellone in questione è stato piazzato in modo tale che la sua visibilità sia fortemente limitata dalle colonne che sostengono la tettoia e che lo occultano su entrambi i lati.
Siccome la banchina 1 è penosamente stretta, i passeggeri sono costretti a sparpagliarsi molto lontano dal suddetto tabellone, e non hanno quindi modo di vederlo (anche perchè RFI ha intelligentemente ristrutturato la stazione di Milano Lambrate avendo l'accortezza di posizionare un solo tabellone sulla banchina più scomoda e problematica, in modo da lasciare i passeggeri all'oscuro di tutto).
RFI continua a non erogare alcun annuncio sonoro, e gran parte dei passeggeri ovviamente non ha idea di dove sia finito il treno 10727. Qualcuno torna sui propri passi, aumentando la ressa dello scarsissimo marciapiedi della banchina 1, o intasando le anguste scale di accesso (di nuovo, grandissimi complimenti a RFI per queste soluzioni architettoniche).
Soltanto alle 17:24, RFI rende noto che il treno 10727 delle 17:22 "è in arrivo". Del ritardo di 5 minuti RFI non fa nemmeno menzione.

A destinazione, il treno 10727 cumula 10 minuti di ritardo totali.
Il personale di bordo di Trenord non comunica alcuna informazione in merito.

Il treno 10482 Cremona-Treviglio di Trenord subisce 20 minuti di ritardo per guasto al treno.

martedì 19 marzo 2019

19 marzo 2019: l'ennesimo guasto agli impianti di circolazione ferroviaria che passa inosservato in Lombardia

Martedì 19 marzo 2019.

Mentre la Lega Nord e Salvini Matteo vaneggiano continuamente di grandi opere e grandi cantieri come quelli per il TAV del trasporto merci (ma secondo la loro colossale competenza in merito servono per viaggiare), le infrastrutture ferroviarie convenzionali della #LombardiaConcreta si guastano ogni giorno, più volte al giorno, su linee diverse.
Evidentemente c'è una certa economia può ripartire solo se si costruiscono opere colossali riservate a certe aziende, ed è questa l'unica economia che sta a cuore alla Lega Nord. Per qualche misterioso motivo, riversare lo stesso denaro pubblico nel radicale svecchiamento delle patetiche infrastrutture ferroviarie della Lombardia non andrebbe a beneficio dell'economia giusta, e altrettanto evidentemente alla Lega Nord non importa assolutamente nulla nè dei diritti dei cittadini che patiscono ogni giorno disservizi ferroviario, nè del danno ambientale che l'assenza di un valido trasporto pubblico causa (sempre perchè alla Lega Nord non interessa nulla della concreta realtà che vede il Nord Italia tra le zone con atmosfera più inquinata del mondo).

Stazione di Treviglio, ore 7:45.

Secondo RFI, l'ennesimo guasto agli impianti di circolazione della stazione di Romano di Lombardia causerà ritardi fino a 20 minuti..
Per esempio, il treno 10713 subisce 68 minuti di ritardo.






Il guasto viene risolto alle 9:25.

Alle 9:52, i treni stanno ancora subendo ritardi. Il treno 2062 subisce 45 minuti di ritardo. Il treno 10772 subisce 50 minuti di ritardo.





Il treno 2060 arriva a cumulare 29 minuti di ritardo






lunedì 18 marzo 2019

18 marzo 2019: Milano Lambrate e la farsa quotidiana idel treno di cui RFI non comunica nulla finchè non è disservizio conclamato

Lunedì 18 marzo 2019.

Stazione di Milano Lambrate.
Nella solita #MilanoVistaDaNoi, la malagestione di #RFI imperversa impunemente come sempre.

Alle ore 17:20 RFI non ha ancora fornito informazioni sul treno 10727 delle 17:22 assegnato al binario 1.
I numerosi passeggeri sono comunque in attesa sulla banchina, perchè l'accesso dai sottopassi è tortuoso, i corridoi e le scalinate sono angusti, e la massa di passeggeri semplicemente non può restare nei sottopassi fino all'ultimo minuto, pena la genesi di una ressa nel tentativo di salire alla banchina.
Questo concetto è chiaro a tutti tranne che alla dirigenza di RFI, che infatti vive beotamente in un mondo immaginario dove il binario 1 è identico agli altri binari, e lo tratta di conseguenza, fregandosene del danno che ciò causa.

Alle 17:21, RFI  rende noto che un altro treno, e cioè il treno 20421 delle 17:17 (in ritardo di 5 minuti), pur essendo destinato al binario 3, arriverà al binario 1.

Cosa dice RFI del treno 10727 delle 17:22, che dovrebbe arrivare entro 60 secondi?
NULLA.
RFI non comunica nulla.
Ale 17:21, sugli schermi dei sottopassi, compare l'informazione di un ritardo di 5 minuti del treno 10727.
Nient'altro.

Come ho spiegato sopra, i passeggeri del 10727 non ci stanno, nei sottopassi.
Devono stare sulla strettissima banchina del binario 1, se vogliono avere speranza di salire sul treno senza essere uccisi nella ressa lungo le strettissime scalinate.

Ma sulle banchine della stazione di Milano Lambrate, ed ecco la #MilanoVistaDaNoi, non ci sono schermi con le informazioni sugli orari dei treni. Non c'è nulla.
RFI ha ristrutturato la stazione di Milano Lambrate elargendo schermi pubblicitari ovunque (come fatto anche nell'infernale e assordante sala d'attesa della stazione di Treviglio, per esempio), ma si è guardata bene dal porre sulle banchine anche la cosa più importante, e cioè  gli schermi con le informazioni visive sui treni in arrivo e sui tanti treni in ritardo.

Fregandosene di ciò, RFI non eroga alcun annuncio sonoro relativo al treno 10727 delle 17:22.

O meglio, un annuncio lo eroga.
Alle 17:31, quando rende noto che il treno 10727 dele 17:22 è in ritardo di 10 minuti.
RFI rende noto il ritardo del treno 10727 solamente dopo 9 minuti dal mancato arrivo del 
treno.
Ma veramente, la dirigenza di RFI dorme? Perchè per tutti gli altri treni piovono continui annunci sonori, mentre per il 10727 non si fa nulla se non in ritardo come il treno stesso?

Come se non bastasse, RFI eroga l'annuncio proprio mentre un rumoroso treno merci transita per la stazione.
Pronto, dirigenza di RFI, ci siete? Cosa credete che si sia potuto udire, sulla banchina 1, di questo annuncio in ritardo coperto dal frastuono del treno merci?

Come da copione già visto fin troppe volte, il treno 10727 subisce 21 minuti di ritardo.
RFI non spiega la causa del ritardo.
Il personale di bordo di Trenord non spiega la causa del ritardo.







A proposito di treni perennemente e inspiegatamente in ritardo, sulla linea Milano-Brescia-Verona il treno 2074 accumula 12 minuti di ritardo, mentre il 2091 accumula 22 minuti di ritardo.
Vista la cronicità del disservizio, continuiamo a non capire perchè Trenord e RFI non intervengano per rimediare al danno causato ai passeggeri, nè perchè la Lega Nord della giunta della Regione Lombardia rimanga sistematicamente passiva e silente.



giovedì 14 marzo 2019

Giovedì 14 marzo 2019: i treni di Trenord si guastano, le infrastrutture di RFI si guastano. Ma alla Lega Nord preme solo il TAV#

Giovedì 14 marzo 2019.

Stazione di Milano Lambrate, ore 17:18.

Mentre la Lega Nord lotta forsennatamente per imporre la costruzione delle infrastrutture del TAV per puri motivi di interesse economico degli imprenditori vicini alla stessa Lega Nord, e infatti il suo massimo rappresentante dimostra di non sapere alcunchè dell'argomento, ecco cosa succede #InLombardia: le infrastrutture ferroviarie "convenzionali" in carico a RFI continuano a sfasciarsi, a dimostrazione delle vere priorità della #LombardiaConcreta.

#InLombardia
I treni della linea S9 Saronno-Albairate subiscono infatti ritardi per un guasto alle infrastrutture nella stazione di Desio (notare come Trenord sia puntualmente precisa nel tirare in ballo RFI).

Curiosamente, RFI annuncia che i treni potranno subire ritardi fino a 40 minuti, mentre i suoi stessi schermi riportano che il treno 24145 della linea S9 ha già 50 minuti di ritardo.

Da notare che il treno 24151 subisce 37 minuti di ritardo per guasto al treno, ovviamente di competenza di Trenord.


#Lacommunitydeltreno
Il treno 24154 subisce in realtà 63 minuti di ritardo, e viene cancellato alla stazione di Milano S.Cristoforo.

Ma alla Lega Nord non interessa alcunchè della condizione pietosa delle infrastrutture ferroviarie lombarde: per far ripartire l'economia, bisogna riversare fiumi di denaro pubblico nel TAV, mentre qualunque lavoro all'infrastruttura lombarda non servirebbe all'economia.
E, comunque, i lavoratori lombardi non meritano alcuna attenzione, e il loro diritto a un trasporto pubblico funzionante è da buttare nella spazzatura.


#LombardiaConcreta #DiscoveryTrain
Sulla linea Milano-Verona, Trenord eroga disservizi senza alcun supporto da parte di RFI.
Treno 2081 : cancellato per guasto al treno.
Treno 2084 cancellato per guasto al treno.
Treno 2091partenza prevista con 10 minuti di ritardo per guasto al treno. In seguito, cumula 25 minuti di ritardo.
Treno 2078 ritardo di 14 minuti per guasto momentaneo. Trenord non precisa cosa si sia "guastato momentaneamente": come mai tanta approssimazione, quando invece per riportare le responsabilità di RFI si adotta la massima precisione?

Trenord è la stessa azienda che ha preteso nuovi convogli, nuovo personale (dopo essere andata sotto organico di propria iniziativa) e la libertà di sostituire certe tratte ferroviarie con un lentissimo e inquinante servizio di autobus.
La Lega Nord (partito che ha creato Trenord, le ha conferito l'autorità di certificare la qualità del proprio servizio, e la difende immancabilmente in modo del tutto acritico salvo fingere di criticarla in sedi accuratamente non istituzionali) ha concesso tutto ciò senza fare la minima obiezione.
Il risultato: Trenord continua a erogare disservizi, sempre per gli stessi motivi.

Treno 10727 Milano-Brescia.
Dopo essere ripartito da Milano Lambrate, viene "messo in buca" e cumula 9 minuti di ritardo.
Il personale di bordo di Trenord non fornisce alcuna informazione.
In seguito, il 10727 cumula 22 minuti di ritardo.
Perchè?









14 marzo 2019: treno 2054 in ritardo. Perchè? Non si sa, dato che Trenord al momento non sta aggiornando neppure il suo stesso sito con le informazioni sui ritardi

Giovedì 14 marzo 2019.
Stazione di Treviglio, ore 7:20.
Treno 2054 Verona-Milano delle 7:05 in ritardo di 15 minuti.
Per quale motivo?
Il sito di Trenord.it, sulla pagina della circolazione in tempo reale, riferisce che dalle ore 7:00 la consultazione non è disponibile.
In seguito, il treno 2054 Verona-Milano delle 7:05 giunge a destinazione con in ritardo di 28 minuti.

Dopo la farsa del taglio dei treni sulle tratte minori (convertiti in lentissimi e inquinanti autobus che peggiorano un traffico già ingolfato), dopo la destinazione delle guardie giurate (pagate da Regione Lombardia con denaro pubblico) a mansioni diverse dalla sorveglianza sui treni, stiamo forse assistendo ai prodromi del taglio di un altro dei servizi per cui Trenord continua inspiegabilmente a essere pagata dalla Regione Lombardia, dove la giunta di Fontana Attilio e della Lega Nord è capace solo di criticare a parole (in sedi non istituzionali dove alle loro critiche non fa mai seguito alcuna azione contro la dirigenza di Trenord)?


Mercoledì 14 marzo 2019.
Treno 2631 Milano-Bergamo, fascia oraria del rientro dei pendolari.
Ritardo di 25 minuti per ritardo di altro treno (quale? E perchè?).
Il ritardo sale a 40 minuti. Arriva a Pioltello quasi in contemporanea a un altro treno, e per di più sovrasaturo: nè Trenord nè RFI erogano informazioni in merito, abbandonando i pendolari a loro stessi, costringendoli a stiparsi su un treno nel terrore (dettato da un'infinità di precedenti disservizi catastrofici) che non ve ne siano altri.
Il ritardo sale a 51 minuti

mercoledì 13 marzo 2019

La farsa di Trenord e della Lega Nord continua: sicurezza, giù i vigilantes dai treni - «Controlleranno gli accessi alle stazioni»

Su Facebook esiste una pagina denominata "Pendolari ignoranti e dove trovarli", i cui amministratori si fanno vanto di dileggiare le vittime dei disservizi di Trenord, sminuendone o deridendone le proteste, e aggiungendo al danno la beffa.
Detti amministratori hanno avuto il coraggio di ridicolizzare utenti che osservavano come la dirigenza di Trenord tagliasse manutenzione e treni, infischiandosene dei disservizi, e puntasse su attività commerciali (come la vendita di assicurazioni, corsi d'inglese eccetera) perchè lo scopo della dirigenza (leghista) di Trenord non è erogare un servizio pubblico, ma massimizzare i profitti per ottenere premi di produzione e simili.
Ebbene, a sentire gli amministratori di "Pendolari ignoranti e dove trovarli",  che sono chiaramente dipendenti dell'azienda pubblica Trenord, questa affermazione sarebbe ridicola e infondata, e chi la sostiene è un povero ignorante.

Ecco un esempio di ipotesi simile fatta da persone più autorevoli e competenti, in merito all'altra azienda che gestisce il trasporto pubblico in Lombardia. Chissà come mai nasce un simile sospetto a fronte di un disservizio sempre più schifoso che però viene ignorato a vantaggio di favolosi utili annuali?
Dirigenti e quadri di RFI hanno ritardato l'inizio dei lavori sulla tratta per non far ritardare i treni e acquisire i premi di produzione? 
La sconvolgente ipotesi è stata riportata dal Corriere della Sera.
Sul fatto sta indagando la Procura di Milano: le perizie hanno accertato che il giunto tra due sezioni di rotaia avrebbe ceduto al passaggio del treno, causandone il deragliamento e provocando la morte di tre passeggeri.
Il quotidiano riporta: "Una delle ipotesi da verificare, e che per ora resta solo tale, è se gli interventi di manutenzione siano stati ritardati per evitare di ridurre la velocità dei convogli o di sospendere la circolazione con la conseguenza di accumulare pesanti ritardi e disservizi che avrebbero potuto pesare negativamente sui premi di risultato che l’azienda dà a fine anno ai propri quadri e ai dirigenti".

Intanto, l'azienda pubblica Trenord continua a tagliare servizi di ogni tipo, parlando di "nuove strategie" o "riorganizzazione" e spacciando queste riduzioni del servizio per migliorie.


Ad aprile i contratti non verranno rinnovati. Le guardie giurate non spariranno ma diminuiranno Terzi: «Nuova strategia per la sicurezza a bordo».
A metà aprile scade uno dei due contratti che Regione e Trenord avevano stipulato tra il 2015 e il 2016 per una maggiore sorveglianza sui treni; non sarà rinnovato. 
Bocche cucite sui posti a rischio, ma la svolta è confermata dalla stessa Trenord: «Stiamo programmando di riorganizzare le iniziative in corso in ambito di sicurezza e presidio con lo sviluppo di nuove iniziative anche in collaborazione con i gestori delle reti». Guardie giurate che non spariranno, ma caleranno di numero e verranno soprattutto destinate ad altri compiti, non quelli della sicurezza quotidiana del servizio pendolari.
C'è qualcuno abbastanza idiota da non capire che Trenord sta semplicemente tagliando il servizio, e che la Lega Nord non reagisce minimamente davanti a questo ennesimo abuso, e che la Lega Nord si guarda bene dall'informarci che il denaro per queste guardie è denaro pubblico erogato dalla Regione Lombardia, e che nessuno di costoro spiega che fine farà questo denaro?

Trenord è stata creata dalla Lega Nord e da Formigoni con la libertà di certificare la qualità del proprio servizio, per cui Trenord rimane tranquillamente impunita, qualunque disservizio eroghi ai danni dei pendolari. E' volontà della Lega Nord, che non ha mai battuto ciglio su questa sconcertante libertà, e che infatti inscena solo critiche di facciata a Trenord, immancabilmente espresse in sedi non istituzionali e quindi prive di effetti concreti.
Non si capisce se la Lega Nord sia complice e collusa, o semplicemente incapace e incompetente. Il recente commento di Salvini Matteo sul TAV come treno viaggiatori nonchè l'incapacità della Lega Nord di prendere atto dei veri problemi della Lombardia e del resto dell'Italia settentrionale fanno propendere per l'inettitudine intellettiva.

martedì 12 marzo 2019

12 marzo 2019: la Lombardia va a rotoli, ma alla Lega e al PD premono solo il TAV e le Olimpiadi Invernali

Lunedì 11 marzo 2019. Il treno 10456 Cremona-Milano sosta a Treviglio e riparte in perfetto orario (alle 7:22), ma nel tragitto tra Treviglio e Milano compie almeno tre soste in mezzo al nulla, che lo portano ad accumulare quasi 10 minuti di ritardo. Il personale viaggiante di Trenord TACE per tutto il viaggio: qual è la causa del ritardo? Forse i passeggeri non hanno diritto a essere informati?
Nella serata il treno 10727 Milano-Brescia sosta a Milano Lambrate e riparte con 5 minuti di ritardo, che RFI ha cura di comunicare, il che è già di per sè un evento estremamente raro, dato che abitualmente RFI tace sul ritardo del treno finchè questi non si degna di arrivare in stazione. In seguito, il treno compie un'altra sosta nel bel mezzo del nulla prima di Pioltello, giungendo a portare 10 minuti di ritardoil personale viaggiante di Trenord TACE per tutto il viaggio: qual è la causa del ritardo?

Martedì 12 marzo 2019.
#InLombardia
Alla stazione di Milano Lambrate, il treno 24147 delle 17:05 previsto sul binario 3 è annunciato con 15 minuti di ritardo.

Che cosa fa RFI davanti a questo disservizio?
Sposta il treno 20421 delle 17:17, previsto a sua volta sul binario 3,  sul binario 1.
Ma sul binario 1 dovrebbe arrivare il treno 10727 delle 17:22. Cosa ne sarà di questo? RFI non comunica nulla in merito.

Ripartito il treno 10727, RFI sposta anche il treno 24147 sul binario 1, e siccome questo treno ha un ritardo di 19 minuti, è ovvio a tutti che il treno 10727 non potrà arrivare e ripartire entro le 17:22.

#MilanoVistaDaNoi
Ma cosa comunica RFI sul treno 10727, cioè l'unico che dovrebbe ufficialmente arrivare sul binario 1?
Nulla. RFI non comunica la minima informazione ai pendolari in attesa.
Alle 17:24, RFI rende noto che il treno è in arrivo sul binario 7. Non solo RFI se ne infischia dei pendolari in attesa, ma li costringe in extremis a correre attraverso i sottopassaggi di mezza stazione per raggiungere il binario corretto.
Sicuramente ci sono motivi razionali per aver spostato il treno 24147 dal binario 3 al binario 1, spostando quindi il treno 10727 dal binario 1 al binario 7, anche se il 24147 era in ritardo già da tempo e quindi sarebbe stato possibile a) informare subito i passeggeri che il 10727 sarebbe stato spostato, oppure b) mettere il 24147 direttamente sul binario 7 (ma è ovvio che qui ci sono motivi tecnici che RFI non spiegherà mai).

Complimenti a Trenord per i ritardi senza spiegazione, e a RFI per la meravigliosa gestione delle corse, tutta orientata a fare l'interesse dei pendolari.
Complimenti alla Lega Nord di Fontana Attilio e di Salvini Matteo, che si batte ferocemente per far proseguire la costruzione dell'obsoleta infrastruttura del TAV, mentre, sotto il loro naso, in Lombardia il servizio ferroviario "convenzionale" continua a sfasciarsi nella sicurezza dell'impunità continua e garantita dalle istituzioni.

Il treno 10727, spodestato dal 24147, subisce 8 minuti di ritardo. Il personale di bordo di Trenord non fornisce alcuna spiegazione.










Sempre sulla linea del treno del 24147, ecco altri disservizi erogati da Trenord.
Il treno 24151resta fermo in prossimità della stazione di Milano Forlanini e subisce 23 minuti si ritardo per guasto a un altro treno (responsabilità è di Trenord, che altrimenti avrebbe solertemente e zelantemente indicato il colpevole).
Il treno 24154 subisce 11 minuti di ritardo per ritardo di un altro treno.

Sulla immancabile Milano-Verona, il treno 2078 subisce 13 minuti si ritardo per guasto momentaneo (come abbiamo osservato in precedenza, Trenord non specifica COSA si è guastato e DI CHI è la colpa quando a guastarsi è un suo treno).

Può forse mancare un ritardo di 18 minuti del treno 2091 Milano-Brescia, di cui abbiamo numerose volte riepilogato i soprusi subìti per mano di Trenord, di Trenitalia e dei Frecciarossa, col benevolo benestare delle giunte regionali della Lega Nord vecchie e nuove?








Notizia di oggi, a seguito del recente disastro aereo in Etiopia:


Cosa hanno fatto (o detto) l'Unione Europea o il governo italiano (del PD) o quello della Regione Lombardia (della Lega Nord) dopo il disastro ferroviario di Pioltello nel 2018?

Trenord continua a erogare disservizi, ma ha convertito le linee minori in corse di autobus così lenti che molti passeggeri hanno preferito tornare a utilizzare l'automobile, mentre questi autobus ostacolano il traffico e intasano strade già sovraccariche.
La soluzione ideale per il crescente problema dell'inquinamento dell'aria nel Nord Italia e nella Regione Lombardia, sul quale la Lega Nord si mostra totalmente indifferente salvo l'erogazione di annunci in cui si afferma un miglioramento della qualità dell'aria.
Dev'essere questa aria più pulita che causa le irritazioni di gola e occhi di cui i lombardi si lamentano in continuazione nelle loro conversazioni, sui treni, in ufficio, per strada, al ristorante, sulla metropolitana.

Nel frattempo, in Lombardia non piove da mesi e sulle montagne non nevica. La siccità incombe, e ancora una volta sarà necessario aggredire le riserve idriche, per arginare (invano) il disastro che incombe sull'agricoltura lombarda.

Ma sono forse l'ambiente e l'agricoltura e l'inquinamento, le preoccupazioni della Lega Nord di Salvini e Fontana e del PD di Zingaretti e di Sala Giuseppe?
No. Le loro ossessioni sono il TAV per gli amici industriali, e le olimpiadi invernali per gli amici imprenditori.
Le infrastrutture ferroviarie lombarde e l'agricoltura e l'ambiente possono anche andare a rotoli, ma i miliardi di Euro per costruire le infrastrutture ferroviare di un treno inutile e garantire la neve sulle piste da sci nel 2022 ci saranno sicuramente.

Tanto per dare un'idea del genere di preparazione con cui la Lega Nord affronta l'argomento TAV:






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