martedì 31 maggio 2016

Dal 27 al 31 maggio 2016

Venerdì 27 Maggio 2016, alla stazione di Milano Centrale, il 13:25 e il 14:05 per Torino hanno un ritardo di 30 e 20 minuti. Sebbene ciò non dipenda dalla "lombarda" Trenord, rientra comunque nell'ambito dell'inesplicabile aumento della percentuale di puntualità sventolato da Trenitalia.
Dopo le 17:00, un treno per Novi Ligure risulta cancellato per ritardo nella preparazione del materiale.
Il 2105 per Verona Porta Nuova delle 17:25 arriva a Treviglio con 8 minuti di ritardo, che sugli schermi della stazione in questione risulta essere di 5 minuti. Il miglioramento della puntualità passa attraverso l'approssimazione per difetto interpretata in modo arbitrario?

Lunedì 30 Maggio si verifica la rara sizigia del servizio regolare all'andata e al ritorno. Per non smentirsi, però, Trenord/Trenitalia offre: un ritardo di 20 minuti per il treno delle 13:05 da Milano Centrale per Brescia (forse il ritardo è rientrato, perchè alle 13:05 il treno scompare dagli schermi); un ritardo di 30 minuti per il 13:25  per Verona Porta Nuova. La causa? Sconosciuta.

Martedì 31 Maggio, Trenitalia/Trenord torna a fornire i normali disservizi: il 2105 che parte da Milano alle 17:25 per Verona Porta nuova subisce un ritardo di 5 minuti, e guarda caso un Freccia Rossa ne approfitta per partire al suo posto. Il 2105, diretto a Verona Porta Nuova, una volta superata la stazione di Cassano d'Adda, si ferma nella campagna. Riparte. Si ferma. Riparte. Per arrivare alla stazione di Treviglio, accumula altri 15 minuti di ritardo, nel silenzio del personale di bordo. Il controllore (o capotreno?) è fermo a due passi da me, ma fa scena muta per tutto il tempo, salvo quando riceve una telefonata a cui risponde molto stringatamente, usando il cripticon termine "stand-by" più volte. Forse aveva paura di essere linciato, se si fosse lasciato sfuggire una parola di troppo?
A Treviglio, la biglietteria della stazione presenta una coda agli sportelli così lunga che si prolunga nella sala d'attesa. E l'orario di chiusura, ferreamente rispettato dallo stesso tipo personale che una settimana fa scioperava allegramente a danno dei passeggeri, incombe.
Sempre a Milano Centrale, il Freccia Bianca 9728 delle 17:10 per Torino ha un ritardo di 20 minuti, a causa di un guasto al treno: succede così spesso da farci pensar male. Risparmiando sulla manutenzione di questi treni, che sono frequentemente guasti, Trenitalia potrebbe a) arricchire i dividendi dei soci privati, e b) avere una scusa per sostituire il servizio dei Freccia Bianca ("pubblici") coi costosissimi Freccia Rossa, come è accaduto sulla linea per Brescia-Desenzano. Prezzo più elevato per tempi di viaggio invariato: guadagno per l'azienda, e fregatura per il passeggero e il contribuente. Nell'inerzia imbelle di Regioni e ministero dei Trasporti. 

mercoledì 25 maggio 2016

Lo sciopero ricomincia. Perchè, era mai finito?

Lunedì 23 Maggio 2016, alla stazione di Milano Lambrate il treno 2160 delle 7:49 è in ritardo di 40 minuti. A cosa è servito che il 10456 arrivasse per una volta fin lì in orario o quasi?
Alle 13:10, alla stazione di Milano Centrale il treno delle 13:25 per Alessandria è in ritardo di 25 minuti, anzi è in ritardo di 35 minuti. Secondo gli annunci visivi. L'annuncio sonoro infatti dichiara un ritardo di 40 minuti.
Alle 17:15, il 17:25 per Alessandria è invece cancellato a causa di un guasto al treno.

Martedì 24 Maggio, alla stazione di Treviglio il 10456 delle 7:23 è cancellato a causa di un guasto. Il 2086 è in ritardo di 5 minuti, e pure affollato.
Gli schermi annunciano che dalle 21:00 dello stesso giorno avrà inizio uno sciopero che comporterà ritardi e cancellazioni. Davvero? Perchè, adesso cosa sta succedendo? Nelle ultime settimane, cosa è successo?
A giudicare dai continui disservizi, truccati come "efficienza" dagli annunci "pelosi" di Trenitalia, credevo che lo sciopero precedente fosse ancora in corso.
Alle 17:00, alla stazione di Milano Centrale, lo sciopero sembra già iniziato. C'è un Sondrio in ritardo di 20 minuti. Un Torino in ritardo di 15 minuti. Un Bergamo in ritardo di 5 minuti. Un Mantova ritardo di 15 minuti per treno guasto (e dire che sui treni penzolano le pubblicità che invitano a visitare Mantova via Trenord). E un investimento a Calolziocorte.
Nient'altro?
Il 2105 per Verona Porta Nuova, sempre affollato, arriva a Treviglio con 5 mnuti di ritardo.
Anche nel caos del disservizio che trionfa, comunque, Ferrovie dello Stato (e non Trenitalia?) si preoccupa come prima cosa di far sapere che è garantita la circolazione delle Frecce.

:"Circoleranno regolarmente le Frecce Trenitalia in occasione dello sciopero nazionale del personale del Gruppo FS indetto da alcune sigle sindacali autonome dalle ore 21.00 di martedì 24 alle 18.00 di mercoledì 25 maggio." Così le Ferrovie dello Stato.

Con tanti ringraziamenti dai pendolari che vorrebbero ricevere il servizio che è pagato dalle loro tasse e dai loro abbonamenti: o vogliamo forse dire che, in caso di sciopero, Trenitalia rimborsa le regioni o i pendolari? A me non arriva niente. E le regioni che dicono?

Per rigirare il coltello nella piaga: In Lombardia, Trenord fa presente che "i treni regionali, suburbani e a lunga percorrenza Trenord [...] potranno subire ritardi, variazioni di percorso o cancellazioni."
Non si capisce se Trenord intenda "durante lo sciopero" oppure "quotidianamente".

Ma andiamo sul sito di Trenord per informarci sullo sciopero e i treni garantiti.
Effettivamente bisogna prima pensare al guadagno dei privati, e poi a erogare un servizio pubblico. Allora gli avvocati di Achille avevano ragione: Trenord fa gli interessi dei privati. Ma perchè ha un controllo a maggioranza pubblica e riceve soldi pubblici?

Mercoledì 25 Maggio,
dopo lo sciopero, sul caldissimo treno delle 18::15 da Milano Centrale per Brescia penzolano pubblicità di un grande evento musicale milanese, che può essere raggiunto da ogni punto della Lombardia grazie a Trenord. Forse perchè Trenord fornisce una nuova APP con cui prenotare un trasporto tipo Uberpop. Non certo perchè fornisce un trasporto ferroviario.

domenica 22 maggio 2016

19 e 20 maggio 2016

Giovedì 19 Maggio 2016, il 10456 delle 7:23 a Treviglio è nientemeno che un convoglio supermoderno, di quelli a due piani in uso sulla tratta Bergamo-Milano.
Arriva in orario, ha posto per tutti, ha gli schermi interni spenti. E non riparte alle 7:23.
Riparte alle 7:29, senza nessun annuncio, con 6 minuti di ritardo, senza che sugli schermi venga reso noto il ritardo.
Che è successo? I treni nuovi hanno il difetto di non ripartire dopo essere stati fermati? Il personale ferroviario non sa come gestire le anomalie, forse perchè non è stato formato, nonostante questi treni siano in giro da mesi (sulla carta)?
Il treno recupera i minuti durante il tragitto, e la "coincidenza" delle 7:49 a Milano Lambrate è rispettata (per poche decine di secondi).
Sempre a Treviglio, il treno delle 7:32 per Milano Centrale è in ritardo di 5 minuti. Al ritorno, il 2105 delle 17:25 da Milano Centrale per Verona Porta Nuova arriva a Treviglio con 10 minuti di ritardo, che però sugli schermi della stazione di Treviglio risultano essere 10.
Come se non bastasse, il viaggio è nuovamente funestato dalla presenza della lamentosa telefonista passivo-aggressiva, che si è sposata e si è fatta una vita, ma ama trascorrere il suo tempo a litigare con la madre (lontana), per motivi che ci sfuggono. Questa volta, la madre ha buttato via tutte le certificazioni delle vaccinazioni mediche della figlia, la quale non vede l'ora di riepilogarle tutte, rendendole note a tutta la carrozza. Questa volta, la sua irritazione sembra legittima, ma ecco che di colpo emerge la personalità piagnucolosa, vendicativa, pedante e passivo-aggressiva, perchè la madre nomina il fratello Francesco, e la figlia le rinfaccia che quello è il suo prediletto (o magari lui si è tenuto i documenti e tanti saluti). E siamo da capo con il volume sguaiato della voce e la maleducazione della telefonista. Per fortuna questa volta si stanca presto, oppure non ha altro a cui aggrapparsi, e si addormenta.

Venerdì 20 Maggio, il 10456 arriva in orario a Milano Lambrate, ma è inutile.
Il 2086 delle 7:53 e il 2160 delle 7:49 sono entrambi in ritardo di più di 5 minuti.

Intorno alle 13:00, un investimento tra Treviglio e Rovato causa cancellazione dei treni per Verona, e in seguito ritardi di 60 minuti. Non si capisce perchè anche ci sia anche un Torino con 40 minuti di ritardo, ma questa sembra essere la norma.
I disagi continuano anche ad accertamenti terminati: alle 15:00, i ritardi sono ancora di 20 minuti

Alle 17:00, il 2105 non è nemmeno associato a un binario. Non resta che ripiegare su un treno Passante Suburbano, che stranamente è in orario.
Non altrettanto il Seveso sul binario opposto, che è in ritardo di 15 minuti.

mercoledì 18 maggio 2016

Il treno cancellato è in orario, parola del sito di My-Link!

Incredibilmente, lunedì 16 Maggio 2016 i treni della mia tratta e nella mia fascia oraria sono in orario.

Martedì 17, il 10456 da Cremona arriva a Milano Lambrate con 5 minuti di ritardo.
Al ritorno, il 2105 da Milano Centrale per Verona PN delle 17:25 arriva a Treviglio con 9 minuti di ritardo (dichiarati: 5 minuti).

Mercoledì 18, Trenitalia/Trenord/FerrovieDelloStato si rende conto di aver fornito un disservizio mediamente contenuto per due giorni di seguito, e decide di rimediare. Perchè gli sfaceli delle settimane precedenti non bastavano.
Si comincia al mattino, alla stazione di Treviglio, con i treni da e per Cremona: 120 minuti di ritardo, oppure cancellati, causa ennesimo guasto all'ennesimo passaggio a livello (tra Casaletto e Caravaggio).
All'ingresso della stazione, sullo schermo davanti alla scalinata del sottopasso, il treno 10457 risulta in ritardo di "soli" 60 minuti. Lo stesso treno, sugli schermi posizionati sui marciapiedi dei binari, è in ritardo di 70 minuti.
Quindi, a chi bisogna credere? Sarà che uno schermo è gestito da GrandiStazioni e l'altro da Trenord? Qualcuno ha idea del perchè di questa schizofrenia? Il personale della stazione di Treviglio che fine ha fatto? Eliminato a seguito di automatizzazione dei processi? Ma chi ha deciso di automatizzare anche gli errori e le inefficienze e la cialtroneria?
Davanti a questo disagio da disservizio cronico dei passaggi a livello guasti, dov'è l'assessore Sorte, quello che sa soltanto leggere la velina di Trenitalia sulla puntualità aumentata e prendere il treno Passante S5, quando si verificano questi sfaceli? Dov'è l'AD Cinzia Farisè di Trenord, che, come Sorte, continua a dire di voler vivere la realtà dei pendolari per "recepirne le criticità"?
Mah. Forse Cremona non è in Lombardia. L'avranno spostata? Certo è che a costoro questa tratta non interessa.
Da notare che il guasto al passaggio a livello si verifica verso le 7:00 ed è ancora in essere alle 10:00.
Per andare a Milano, non resta che il 2094 delle 10:02. Il treno arriva in anticipo, ma riparte alle 10:07, con 5 minuti di ritardo. Perchè resta fermo nella stazione di Treviglio così a lungo?
Non ci viene detto, e non si vede traccia del personale viaggiante.
L'unica cosa che possiamo vedere è che il treno resta fermo finchè un Freccia Rossa non transita sul binario di fianco, diretto verso Milano. Poi, il 2094 parte.
Perchè l'assessore Sorte non dice mai nulla su questo comportamento di Trenitalia, che privilegia la gestione privata a discapito di quella pubblica? Eppure, Sorte è stato eletto dalla cittadinanza per difendere gli interessi pubblici.
Il 2094 è un treno supermoderno, di quelli ben noti per la scarsità di posti, la presenza di quattro motrici di cui due inutili, la mancanza di collegamento complessivo tra tutte le carrozze, il personale viaggiante che non si vede.
Siccome non è sufficiente che i posti siano scarsi, ecco che i passeggeri pensano bene di usare i sedili per sistemare i bagagli a mano, infischiandosene allegramente delle mensole per i bagagli.
I supermoderni schermi interni del treno non ci dicono nulla del ritardo di 5 minuti, ma in compenso pubblicizzano le caramelle Ricola. Davvero?
Dal soffitto, penzolano pubblicità che invitano a visitare Mantova con Trenord. Buona fortuna a chi decide di farlo, specialmente se Mantova è servita con l'efficienza riservata a Cremona.

Nel pomeriggio, alla stazione di Milano Centrale si risveglia la competitività: ma come, solo verso Cremona può esserci il disservizio?
Certo che no. Ed ecco che il treno 2101 delle 15:25 per Verona Porta Nuova, memore dei successi della settimana precedente, resta fermo al binario con 25 minuti di ritardo, che poi diventano 35 minuti di ritardo, che poi diventano "boh, il treno non c'è".

L'emulazione non si ferma qui! Chi è il sito di Trenord, per essere da meno? Non è mica il figlio della zozzona!
Ed ecco quindi che, consultandolo alle 15:59, si apprende che il suddetto treno 2101 è "in orario" alla stazione di Treviglio (dove sarebbe dovuto arrivare qualche minuto prima). Però, se si visualizza il dettaglio del treno, si scopre che il treno "non è ancora partito".
Favoloso.

Per non essere da meno, il 16:05 per Venezia Santa Lucia parte con 15 minuti di ritardo.

E ancora: il 16:25 per Verona Porta Nuova parte con 9 minuti di ritardo. Perchè?
Non ci viene detto.
Intrepidamente, una passeggera osa chiedere al personale viaggiante, che inaspettatamente si fa vedere in carrozza verso le 16:30 (per caso).
Mostrandosi assai scocciato dall'assurda richiesta, che chiaramente non rientra nelle sue competenze, il giovanotto risponde testualmente "Appena mi aprono il segnale", quasi fosse una cosa ovvia e ai passeggeri non spettasse alcuna informazione.
Anche in questo caso, Cinzia Farisè e Alessandro Sorte risultano non pervenuti. Forse erano sul passante da Varese a cercare criticità.

Non può mancare il premio speciale per la tizia che parla al telefono, felice di propinare le proprie faccende a un pubblico coatto. Questa volta è il turno di una fidanzatina giovane giovane, che per venti e passa minuti deve declinare al suo fidanzato tutti gli orari possibili in cui uscire insieme e portare a spasso il cane, anche se a lei del cane di lui non importa nulla, e non lo vuole vedere, ma possono portarlo a spasso dalle nove alle dieci meno un quarto, oppure così oppuure cosà. E con la stessa monotona precisione, chiede la motivazione di ogni parola che lui pronuncia, poi ribadisce più e più volte il proprio punto di vista, all'infinito. Incessante, monotona, puntigliosa, petulante, instancabile. Venti minuti di reiterata noia che avrebbe potuto concludere in poche parole, se non fosse stato per la sua arroganza menefreghista e la sua asfissiante precisione condita dall'amore per l'ovvio ridondante e l'inutile.

venerdì 13 maggio 2016

La Sorte! La Sorte! La Sorte è tornata!

Venerdì 13 Maggio 2016, alla stazione di Treviglio, si è tentati di pensare che non c'è mai fine al peggio.
Ma sarebbe un errore: quella a cui si assiste è l'ordinaria routine della realtà, immancabilmente diversa da come viene dipinta dalla propaganda e dalle manipolazioni statistiche di Trenitalia/Trenord/Ferrovie Dello Stato o della giunta di Formigomaroni o dall'assessore ai trasporti Sorte.
Il 10456 delle 7:23 e il 1048 delle 7:45 sono in ritardo di 25 minuti, a causa del guasto del passaggio a livello di Olzanetta (?). Come ben noto, il guasto ai passaggi a livello sulla linea proveniente da Cremona è periodico. Cosa è stato fatto per interrompere il ciclo? Non lo sappiamo. A giudicare dai fatti, nulla. O forse, la cosa sbagliata.

Alla stazione di Milano Centrale, verso le 14:00, annunci vocali e visivi si danno molto da fare per rendere noto che i treni verso il sud Italia sono soggetti a ritardi di 20 e passa minuti a causa di atti di vandalismo al "nodo di Roma". 
Curiosamente, anche i treni per Torino hanno 20 minuti di ritardo. Curiosamente, non vengono date spiegazioni in merito.

Al ritorno, il treno 2105 delle 17:25 parte in ritardo di un paio di minuti, dopo essersi riempito come al solito di pendolari e vacanzieri del fine settimana.
Menzione d'onore alla (presunta) studentessa che ha occupato il posto al suo fianco con uno zaino, in favore di una persona che sarebbe salita alla stazione successiva. Quando un passeggero le fa presente che questo comportamento è inaccettabile, la ragazza prima risponde infastidita "che problema c'è?", e ha poi invita il passeggero a cercarsi un posto in un'altra carrozza.
Questo nonostante La studentessa sia seduta nella seconda carrozza dalla testa del treno, e nonostante da 10 minuti sia testimone dell'andirivieni di passseggeri con bagagli che non riescono a sistemarsi da nessuna parte, essendo tutti i posti già occupati. Ma la studentessa era troppo impegnata a fare la brillante al telefono con l'amica, per accorgersi di ciò che le accadeva intorno.
Dopo essere partito, il treno continua a sostare nel nulla tra Milano Centrale e Milano Lambrate, lasciando passare altri treni, tipo i Freccia Rossa.
Quando arriva alla stazione di Pioltello, il treno ha immotivatamente accumulato 15 minuti di ritardo. Del personale viaggiante non si vede traccia. Di cosa stia accadendo, non ci viene detto nulla.
In compenso, un'altra passeggera vince il primo premio di burina pendolare del mese, iniziando un litigio telefonico con la madre, la quale è colpevole (insieme al padre-succube e alla altra-figlia-meschina) di aver disposto del vecchio letto della passeggera, rimasto per anni nella casa dei genitori. La passeggera, che dall'aspetto non giovanile deve essere ormai sposata da anni, è fortemente risentita per non essere stata informata, e desidera renderlo noto a tutta la carrozza, strillando ogni sua frase sdegnata con forza.
Il litigio si protrae a lungo, e la passeggera esige di parlare con la sorella, col padre, col cognato, forse anche col cane, per capire chi abbia osato disporre della sua vecchia cameretta, e delle cose che le appartenevano. Quando il padre le dice di aver riposto le sue cose nelle scatole, lei ribatte di non aver lasciato nulla di suo nella casa dei genitori.
Incredibilmente, il litigio prosegue, con la passeggera che passa da irata a vittima, da passiva ad aggressiva, da piagnucolosa a offesa. Se di ogni inezia deve fare una tragedia greca, per il solo piacere di atteggiarsi a vittima, non stupisce che il resto della famiglia si sia ben guardata dal contattarla per qualunque cosa. Chissà che sospiro di sollievo hanno tirato, quando se n'è andata di casa. "Siete sempre i soliti", li accusa: non la sfiora nemmeno che il sentimento sia reciproco. Anche da parte dei passeggeri, davvero felici di ricevere il resoconto urlato delle sue interessanti faccende personali.
E, col treno in ritardo, e incapace di recuperarlo, l'esposizione a questo meraviglioso esempio di dialettica ("posso parlare io? Posso parlare io? Posso parlare io adesso? Non posso parlare io, sei sempre la solita") dura più di mezz'ora.

A rigirare il coltello nella piaga, apprendiamo che oggi c'era un passeggero di eccezione sui treni.

L'articolo su Treviglio.Tv recita: "Ieri mattina, l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Alessando Sorte, ha viaggiato sul treno della linea S5 Varese-Milano-Treviglio in piedi e"schiacciato" tra i pendolari."

Ecco dove viaggiano, Sorte e i dirigenti di Trenord di Cinzia Farisè: sui treni del Passante. Chissà perchè, la giunta Formigomaroni sembra interessata solo a questi particolari treni. Di tutto il resto del catastrofico disservizio di Trenitalia e Trenord, non sembra occuparsi molto.
Sarà che su queste linee viaggiano i nuovi modelli di treni, quelli costati tre volte il prezzo iniziale?
E com'è che a Sorte, di Forza Italia, sta a cuore il "lato Varese" del Passante, ma non gli interessa il "lato Treviglio", città in cui le elezioni incombono ma la Lega ha presentato un candidato forse a lui non troppo gradito?

Tra le meravigliose perle dell'articolo, si apprende che: "l'assessore Sorte si è reso disponibile a verificare di persona le criticità esposte dai pendolari".

Peccato che non lo si veda mai a Treviglio o in stazione di Milano Centrale, a prendere nota dei treni in ritardo o cancellati a ogni ora.

E Sorte dichiara addirittura: "Il nostro posto è sul campo, coi pendolari, per verificare assieme a loro luci e ombre del servizio ferroviario regionale".

Incredibile. Ci sono resoconti dettagliatissimi stesi dalle associazioni dei pendolari, e trasmessi periodicamente alla giunta di Formigomaroni, e presentati ai tavoli con la Regione.
Però Sorte deve andare a vedere di persona cosa c'è che non va.

E poi si ritorna alla realtà: "I problemi sono tanti, ma un passo alla volta li stiamo risolvendo a partire dalla puntualità. Abbiamo ereditato poco più di un anno fa queste linee con una puntualità del 73% (dicembre 2014) e l’abbiamo portata all’attuale 90%. Questo significa anche che i bonus nell’ultimo anno non sono quasi mai scattati".

Come già denunciato dalle associazioni dei pendolari durante gli incontri con la Regione, questa statistica sul miglioramento della puntualità è del tutto inaffidabile, per motivi clamorosamente ovvi, che però a Sorte sfuggono. Per esempio, il fatto che venga fornita da Trenitalia (di cui Sorte legge le veline, come una fedele annunciatrice). Oppure, il fatto che questa statistica non sia suddivisa in fasce orarie, e usi i dati delle fasce poco frequentate per compensare i disastri delle fasce di punta.

Ma tant'è, a Sorte, sempre in viaggio solo sul Passante, tutto ciò sfugge.

In alternativa, il 10% di non-puntualità si condensa proprio nelle corse che prendo io. Non importa a quale ora del giorno. Capita sempre e solo quando io salgo su treno o vado in stazione, mentre per il resto della giornata tutti i treni sono sempre in orario.

giovedì 12 maggio 2016

Il treno è cancellato e il capotreno si è offeso

Partiamo dalla fine.
Giovedì 12 Maggio 20216, alla stazione di Milano Centrale, tra le gioiose musichette delle pubblicità martellanti che da ogni schermo ti invitano a COMPRARE E MANGIARE in stazione, non c'è spazio per dare informazioni sul treno 2101 delle 15:25 per Verona Porta Nuova.
Informazioni come il fatto che il treno è stato cancellato. Dalle 15:25 alle 15:35, cioè per ben 10 minuti, il treno resta immobile e silenzioso.
I passeggeri si insospettiscono quando, su uno degli schermi dei treni in partenza, il 2101 risulta di colpo privo del numero di binario.
Ma come. Noi passeggeri, a decine, ci siamo seduti dentro. Come può non essere noto il binario?
Sul treno, non c'è traccia di annunci sonori in merito. E non c'è traccia del personale viaggiante. Nessuno ci dice nulla per 10 minuti. Nessuno si fa vedere per 10 minuti.
Quando finalmente sullo schermo compare la dicitura CANCELLATO, i passeggeri cominciano a sciamare via, rassegnati o sbuffanti. Qualcuno di loro racconta di essersi rivolto al capotreno (o era il macchinista?), chiedendo spiegazioni per l'ennesima soppressione. A quanto pare, il personale viaggiante in questione si è rifiutato di rispondere.
Non solo hanno evitato di diffondere l'informazione per 10 minuti, ma ora i ferrovieri nemmeno rispondono alle domande dirette dei passeggeri. Si sentono offesi, o forse infastiditi, dalla giusta rabbia dei passeggeri, che subiscono disservizio e informazione a ondate crescenti?
Con la comunicazione della cancellazione giunta così vergognosamente in ritardo (e per vie traverse), è a malapena possibile raggiungere di corsa la stazione di Milano Repubblica per prendere il treno Passante Urbano delle 15:44.
Le linee del Passante erano state vantate da Trenitalia/Trenord e giunta FormigoMaroni come il collegamento definitivo tra Treviglio e Milano: una corsa ogni quindici minuti. Grazie a queste linee, Trenitalia/Trenord si è sentita autorizzata a sopprimere vari treni regionali per Brescia.
Dopo averlo fatto, però, Trenitalia/Trenord ha tagliato le corse del Passante. Il 15:44, infatti, arriva solo fino a Pioltello. In realtà, i collegamenti tra Treviglio e Milano, durante la giornata, hanno frequenza di mezz'ora. Su treni che impiegano più di cinquanta minuti per compiere il tragitto.
Con questo ennesimo imbroglio ai danni del cittadino in mente, il Passante ci porta fino alla stazione di Pioltello, con una lentezza spaventosa. Le carrozze sono in uno stato pietoso, con numerosi frammenti di cibo spappolato sparsi sui sedili e sui pavimenti, insieme a oggetti di vario genere (mollettone per i capelli). Più che un treno, sembra una discarica.
Il Passante si ferma alla stazione di Milano Forlanini, dove per puro caso vedo uno schermo che riporta le corse in partenza dalla stazione, con orari che vanno dalle 12:56 alle 13:40. Guardo il mio orologio, e noto che sono le 15:57. Chi ha programmato il sistema informatico di quegli schermi, quanto è stato pagato?
Giunto lentamente e in ritardo alla stazione di Pioltello, il Passante si ferma al "binario morto", che è così lontano dalla stazione da rendere impossibile l'ascolto degli annunci sonori. La stazione di Pioltello è stata ristrutturata di recente. Chi è il geniale progettista che non ha previsto altoparlanti per il binario morto?
A Pioltello esiste un unico sottopasso, che rispetto al "binario morto" è situato al capo opposto della stazione: per raggiungere il binario 4, dove è in arrivo un treno per Brescia che ci riporterà a Treviglio, dobbiamo correre freneticamente: ora che l'annuncio vocale può essere udito, il treno 10913 risulta in arrivo alle 16:10, in perfetto orario.
Quando arriviamo al sottopasso, però, vediamo che gli schermi danno il 10913 in ritardo di 5 minuti. Ma l'annuncio sonoro ne è convinto, e ribadisce che il treno è in arrivo. Il ritardo scompare dagli schermi. Il treno arriva e riparte alle 16:15.
Boh?
Ora abbiamo anche un sistema informativo schizofrenico.
Il treno 10913 è pieno all'inverosimile di pendolari, è caldo, è soffocante, è puzzolente. Dopo la beffa del ritardo, delle corse, del caos e della fatica, ci tocca anche il viaggio in piedi.
E anche questa volta, grazie al disservizio-offerta di Trenitalia/Trenord, ho buttato via le due ore di permesso prese per uscire in anticipo. E il mio appuntamento è saltato.
Qualcuno ci ha almeno detto perchè il 2101 è stato cancellato? Era guasto? Che altro?
Non lo sapremo mai. E di certo la giunta Lombarda e l'assessore ai trasporti Sorte ne resteranno all'oscuro. 

La mattina dello stesso giorno, a Treviglio, il treno 10456 risulta contemporaneamente in arrivo (annuncio sonoro) e in ritardo di cinque minuti(annuncio visivo): l'annuncio visivo viene corretto, e i 5 minuti spariscono. Il treno, che deve arrivare alle 7:23, arriva alle 7:28. Sembra che la nuova tendenza di Trenitalia/Trenord sia quella di cancellare i ritardi: sarà così che poi può vantare miglioramenti del servizio?
Il 10456 dovrebbe arrivare al binario 7. Ma il binario 7 è occupato da un convoglio fermo, chiuso e senza nessuno a bordo. Che ci fa, lì? Si è guastato dopo essersi fermato? E' un treno cancellato? Visto ciò che è accaduto nel pomeriggio dello stesso giorno, sembra quasi un presagio.
Ma se una cosa accade ogni due giorni, non è esattamente un presagio: è la norma. Una norma di disservizio che è palese a tutti, tranne che ai dirigenti di Trenitalia/Trenord (troppo impegnati a demansionare i dipendenti che fanne emergere gli abusi degli stessi dirigenti), e alla giunta Lombarda e all'assessore ai trasporti Sorte (troppo impegnati a leggere le veline propagandistiche che ricevono da Trenitalia).
Il 10456 arriva alla stazione di Milano Lambrate in ritardo, e la "coincidenza" delle 7:49 per Milano Centrale è persa. Bisogna prendere il 7:54 per Milano Centrale, perchè il 7:53 (2086, che proviene da Treviglio), è a sua volta in ritardo.

Mercoledì 11 Maggio, il treno 2086 delle 7:53 da Treviglio arriva a Milano Lambrate con 5 minuti di ritardo. Il 2160 delle 7:49 arriva con 4 minuti di ritardo, che però non vengono comunicati.
Al ritorno, alla stazione di Milano Centrale, il Freccia Bianca 9327 delle 13:05 si guasta, ed è annunciato con 20 minuti di ritardo. Sarà per questo che Trenitalia ha deciso di sostituire i Freccia Bianca coi più costosi Freccia Rossa?
Il treno per Verona Porta Nuova delle 13:25 parte quasi in orario, ma si ferma una volta uscito dalla stazione, per lasciar passare il Freccia Bianca in ritardo. E così, arriva a Treviglio con 5 minuti di ritardo.

Martedì 10 Maggio, a Milano Lambrate si assiste alla letargia del treno per Milano Certosa delle 7:43, penosamente fermo al marciapiedi. Alle 7:52, cioè 9 minuti dopo, il treno parte. E lo schermo non riporta alcun ritardo.
Perchè ho tempo di assistere a questo disservizio non dichiarato? Perchè il 7:49 per Milano Centrale è in ritardo. Di quanto, non lo saprò mai: sul binario 12, lo schermo che fornisce le informazioni visive è nuovamente spento.
Al ritorno, i treni per Verona Porta Nuova sono cancellati. Il sito di My-Link, per una volta, è aggiornato, e informa che questi treni oggi partono da Treviglio.
Per una volta, non è colpa di Trenitalia/Trenord: a Calolziocorte, come anche a Brescia, una persona è stata investita, e il traffico ferroviario è stato bloccato.

Lunedì 9 Maggio, persino col 10456 in ritardo, alla stazione di Milano Lambrate è possibile prendere il Treno per Milano Centrale delle 7:43, dato che il convoglio in questione riparte alle 7:49. E' il treno che proviene da Bergamo, e vanta le famose carrozze doppie a due piani che la giunta Lombarda sta pagando il triplo ormai da un po' di anni (come dalla denuncia del M5S di cui abbiamo parlato). Il treno è stracolmo, caldo e puzzolente; i passeggeri tengono le loro valige sui sedili, perchè non riescono a sistemarle sui microscopici scomparti dei bagagli, e neppure nell'angusto spazio sotto i sedili. Con una progettazione così, questo treno vale davvero il triplo di ciò che doveva costare.
Al ritorno, il treno 2105 delle 17:25 è grottescamente affollato e caldo, e ci sono valige ovunque. Quando arriva a Treviglio, è in ritardo di 6 minuti, ma secondo gli schermi della stazione il ritardo è di 5 minuti. Un arrotondamento da niente, rispetto agli azzeramenti fasulli dei ritardi nei giorni successivi.

Ciliegina sulla torta, il governo Renzi, sempre attento a operare in direzione opposta a quella delle fanfaronate proclamate in televisione del suo presidente del consiglio, decide di "aiutare" i dirigenti infedeli come quel tale Achille di Trenord, rendendo più difficile perseguirli per uso illecito di denaro pubblico: Partecipate pubbliche, “riforma Madia permette agli amministratori che fanno perdere soldi allo Stato di passarla liscia”.
Spiega il Fatto Quotidiano: "Le nuove regole per le società di Stato ed enti locali prevedono che siano in molti casi svincolate dal controllo della Corte dei Conti".
Grazie, Renzi: come sempre, tanto bravo a criticare la lentezza della giustizia a parole, e poi anche il primo a "mettere la faccia" in qualunque atto del governo che agevoli i delinquenti in colletto bianco.

sabato 7 maggio 2016

Dal 4 al 6 maggio 2016: si torna alla normalità del disservizio a ogni ora

Giovedì 4 Maggio 2016, il 10906 delle 7:28 alla stazione di Treviglio è in ritardo di 15 minuti, mentre il 2086 delle 7:34 è in ritardo di 5 minuti.
Il 10456 delle 7:23 parte col solito entusiasmo quasi in anticipo, ma compie il viaggio con velocità decrescente, sostando continuamente. Il controllore (capotreno?) passa a controllare i biglietti, ma non dà spiegazioni in merito.
Il 10456 arriva a Milano Lambrate con 5 minuti di ritardo, e la "coincidenza" delle 7:49 per Milano Centrale è persa. Il 7:53 (alias il 2086 da Treviglio) è ora in ritardo di 10 minuti.

Alle ore 14:00, in Stazione Centrale, il FrecciaRossa delle 14:05 per Torino è annunciato con 15 minuti di ritardo, causa guasto a treno precedente. E poi ci chiediamo perchè Trenitalia sia così ostile ai pendolari: solo eliminandoli, potrà rimuovere i vecchi treni scalcinati dal servizio attivo che intralciano i suoi FrecciaRossa guastandosi continuamente (perchè cambiarli costa, ripararli costa, e i soldi pubblici devono essere invece distribuiti tra gli azionisti per far risultare in attivo i bilanci).
Alle 17:25, il 2105 parte dalla stazione di Milano Centrale con 3 minuti di ritardo: ho visto ancora una volta il capotreno e un macchinista fare qualche operazione sul locomotore di coda, ma ho anche visto un Frecciarossa entrare in stazione sul binario di fianco a quello del 2105. Qual è il motivo del ritardo? Guasto? Precedenza ai treni costosi? Non ci viene detto.
Il treno arriva lentamente alla stazione di Milano Lambrate, dove una folla enorme sale a bordo, stipandosi ovunque.
A metà della tratta tra Pioltello e Cassano, una giovane passeggera, che sosta nell'affollato spazio delle porte d'ingresso della mia carrozza, si sente male, ed è necessario che un altro passeggero le ceda il posto.
Dobbiamo fare tutto da soli, noi altri passeggeri, perchè il personale viaggiante non è contattabile, e comunque non lo si vede in giro: non che ci sia lo spazio per permettere a chicchessia di spostarsi da una carrozza all'altra, comunque.

Digressione.
Dopo aver subito per mesi il martellamento dei "social justice warrior" su internet, nei fumetti, nei telefilm e nei film riguardo al fatto che io sono uno sciovinista perchè per me il dio del tuono Thor è un uomo e i Ghostbuster sono uomini; dopo aver sentito ripetere per mesi che le donne devono esser rappresentate in questi film come potenti e volitive quanto gli uomini e di più altrimenti io sono uno sciovinista; dopo essermi sorbito Thor femmina e le Ghostbuster femmina perchè altrimenti io sono uno sciovinista; ecco finalmente una singola dose di realtà che mi fa riflettere: le donne sono potenti e forti più degli uomini, ma solo nella finzione narrativa; sul treno, si sentono male e gli uomini devono cedere loro il posto.
Un punto di vista meschino? Può darsi, ma le femministe di Tumblr non erano su quel treno a cedere il posto alla passeggera; nessuna delle donne sedute si è alzata; e i miei media preferiti sono continuamente rovinati da un'ossessione per una "correttezza politica" che trova riscontro solo nell'immaginazione e non nella realtà di tutti i giorni. (E sì, per inciso, io ho spesso ceduto il posto a donne anziane o incinte o sofferenti, nell'indifferenza delle loro "sorelle"; poi però io vengo insultato perchè sono uno "sciovinista" se dico che Jimmy Olsen è un fotografo e non una fotografa).
Fine della digressione.
 
Indifferente a ciò che accade a bordo, il 2105 si ferma poco prima di Cassano d'Adda. Riparte. Si ferma. Avanza lentamente. Arriva a Treviglio con 10 minuti di ritardo: per una volta, sia l'annuncio sonoro a bordo sia lo schermo della stazione di Treviglio sono d'accordo sul ritardo. Motivo? Non viene detto.
Però risulta che il 18:05 per Milano Centrale è in ritardo di 25 minuti: altri treni guasti? Ancora la linea guasta?
Venerdì 6 Maggio 2016, il disservizio di Trenord/Trenitalia/Ferrovie dello Stato torna all'abituale stato di sfacelo, in cui la parola "disservizio" andrebbe sostituita con "furto": com'è possibile perdere 45 minuti di una giornata e un'ora di permesso lavorativo, dopo aver lautamente pagato il servizio in termini di tasse e abbonamento aggiuntivo, e parlare banalmente di "disservizio", nemmeno rimborsato?
Alla stazione di Treviglio, il 2086 delle 7:33 è in ritardo di 5 minuti (come è accaduto giovedì 5, ma solo oggi ho saputo che quel ritardo si è ampliato a 10 e 20 minuti, accavallandosi a quello di altri treni).
Per chiarire la situazione, gli annunci sonori della stazione si premurano di annunciare alle 7:14 che il treno delle 7:28 è in arrivo. Lo annunciano 14 minuti prima?
Il 10456 delle 7:23 arriva in ritardo di uno o due minuti, e l'avvisaglia è sufficiente per capire cosa sta per accadere: il treno viaggia con lentezza crescente, compiendo continue soste in mezzo al nulla, e arrivando alla stazione di Milano Lambrate con 10 minuti di ritardo. La "coincidenza" delle 7:49 per Milano Centrale è persa.
Non resta che prendere il 7:54 per Milano Centrale, ma anche questo risulta in ritardo di 5 minuti.
Ironicamente, ecco arrivare il 2086 da Treviglio delle 7:53: col suo ritardo di 5 minuti, è anche dotato di sole carrozze a un piano. La quantità di passeggeri stipata a bordo di questo treno è spaventosa e disumana: abitualmente, è un convoglio con carrozze a due piani, e anche così non riesce a contenere tutti i passeggeri in maniera dignitosa. Oggi, sembra di assistere allo svuotamento di un carro bestiame.
Una volta ripartito per Milano Centrale, il 2086 continua a fare soste, aumentando ulteriormente il ritardo accumulato. In totale, ho perso 20 minuti di tempo per raggiungere Milano Centrale, quasi si trattasse di una stazione dispersa tra i monti del sud.

Al ritorno, il 2097 delle 13:25 da Milano Centrale sembra pronto alla partenza già alle 13:10. Invece, alle 13:35 è ancora fermo al binario. Il personale viaggiante non si fa vedere. Non c'è traccia di annunci sonori. Cosa sta succedendo? Perchè ci sono 10 minuti di ritardo senza spiegazione?
Ed ecco che uno degli annunci sonori della stazione si degna di farci sapere che il treno è guasto, e che partirà con un ritardo di 20 minuti.
Perchè il guasto è stato scoperto solo alle 13:25 esatte? Eppure, il treno era fisicamente sul posto.
A saperlo con un minimo di anticipo, sarebbe stato possibile raggiungere la stazione di Milano Repubblica e prendere il Passante Suburbano per Treviglio: un treno che impiega 50 minuti, forse, ma che ha più posti a sedere, e pure l'aria condizionata.
O magari anche quello era guasto e in ritardo: chi lo sa?
Sta di fatto che Trenord/Trenitalia/Ferrovie dello Stato ci ha tenuti in ostaggio per 20 minuti su un treno dalla temperatura soffocante, che alla stazione di Milano Lambrate si è riempito di passeggeri e bagagli. I pendolari si lamentavano di come il treno fosse esageratamente affollato, come accade di solito con la corsa delle 18:25.
Ma, a differenza della dirigenza di Trenord/Trenitalia, erano consapevoli del motivo: il venerdì, ci sono più passeggeri occasionali, ma la capienza dei treni forniti dall'azienda resta stolidamente invariata.
Trenord/Trenitalia/Ferrovie dello Stato continuano la loro campagna contro i pendolari, nel silenzio (compiacente e complice? Solamente incapace? Impotente?) dell'assessore ai trasporti lombardo, del ministro dei trasporti nazionale, e di qualunque altro dipendente governativo assunto o eletto per servire gli italiani.

martedì 3 maggio 2016

La Freccia Bianca ricolorata di Rosso

Lunedì 2 Maggio 2016, il 2105 parte dalla stazione di Milano Centrale alle 17:25, e si ferma dopo pochi secondi.
Il controllore, o forse il capo treno, comincia a percorrere il convoglio in una direzione, poi nell'altra. Infine, scende.
Trafelato com'è, non dà nessuna spiegazione. Alle 17:30, con 5 minuti di ritardo, il treno riparte. C'era un guasto? La solita porta bloccata? Non lo sapremo mai.
Dopo poche decine di metri, si ferma. Sul binario di fianco, transita un FrecciaRossa. Sarà un caso?
Già affollato, il convoglio si riempie ancora di più alla stazione di Milano Lambrate, con i soliti passeggeri in piedi e i bagagli stipati ovunque.
Il treno arriva alla stazione di Treviglio con 12 minuti di ritardo.
A bordo, i passeggeri diretti a Brescia si lamentano dell'ennesima operazione di Trenitalia, che ha sostituito gli "economici" Freccia Bianca Brescia-Milano con i ben più costosi Freccia Rossa, tagliando effettivamente fuori i pendolari lavoratori che non beneficiano di stipendi da dirigenti. E a voler guardare, i treni hanno cambiato colore, ma il servizio è lo stesso.
Si tratta di speculazione, nel più totale spregio del servizio pubblico. La Regione Lombardia sta cercando di trattare con Trenitalia per rinviare questa operazione a dopo l'avvio della tratta Treviglio-Brescia.
"Trattare"?
Perchè lo Stato deve "trattare" con Trenitalia? Trenitalia non è un'azienda che fornisce un servizio pubblico, e che riceve fiumi di denaro pubblico?
O forse anche essa presenta la tipica commistione di Ferrovie Nord Milano, cioè essere un'azienda a gestione privata e capitale pubblico, che intasca i soldi dei contribuenti per arricchire i propri dirgenti e azionisti, fornendo un servizio "pubblico" schifoso e sempre più ridotto?
Ancora una volta, complimenti a chi si è bevuto la favola del libero mercato che si autoregola, o quella del privato che è migliore del pubblico perchè ha meno sprechi e corruzione. I risultati sono qui da vedere, ancora una volta: godiamoci il privato sempre più costoso e orientato verso il mercato dei clienti ricchi. A cosa credevate che servisse il controllo dello Stato, se non a garantire un'equità sociale di cui ai privati (e al mercato) non importa nulla di nulla?

Su BresciaOggi si parla proprio della scelta di Trenitalia di abolire gradualmente tutte le corse dei Frecciabianca della tratta Desenzano-Brescia-Milano entro gennaio 2017, per puntare sui soli treni ad alta velocità (i Freccia Rossa).
E' stato deciso in virtù di strategie aziendali di Trenitalia: ma Trenitalia non è un'azienda partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato Italiane? Perchè deve seguire strategie aziendali che vanno contro gli interessi della cittadinanza?
Non è un'azienda che riceve denaro pubblico? Perchè può usarlo per i propri interessi economici, invece che per servire i cittadini che pagano le tasse?
Come si giustifica il passaggio da Freccia Bianca a Freccia Rossa, se sulla tratta Desenzano-Brescia-Milano i tempi di percorrenza sono identici a quelli dei Frecciabianca? L'unica cosa che cambia è un ulteriore aumento dei costi per il passeggero, senza nessun servizio o vantaggio aggiuntivo: e considerando i ritardi e i disservizi quotidiani su questa tratta, un aumento dei costi diventa una presa in giro inaccettabile.
Com'è possibile che il Ministro dei Trasporti rimanga in silenzio di fronte a questo abuso?
Nell'articolo, Laura Ceretti dice: "Ormai tutelati solo i viaggiatori di prima classe, i pendolari vengono trattati come la feccia. E l’imposizione di farci viaggiare sui regionali ne è l’ennesima dimostrazione. Lenti, sporchi e degradati."
Dimentica di precisare che i treni regionali sono anche "affollati".
Se già adesso il flusso di passeggeri delle ore di punta costringe a viaggiare in piedi nella tratta Treviglio-Milano Centrale (e ritorno), cosa succederà col progressivo trasferimento dei pendolari dai Freccia Rossa ai treni regionali?

C'è da considerare l'imminente completamento del collegamento Brescia-Treviglio, ma c'è anche da chiedersi se si tratterà di un collegamento analogo al Passante Suburbano che collega Treviglio a Novara e Varese via Milaano: con quei tempi di percorrenza letargici, potrà attirare solo una parte irrilevante del flusso dei passeggeri.
E' un'ovvietà, come affermare che i politici "non hanno smesso di rubare; hanno smesso di vergognarsi. Rivendicano con sfrontatezza quel che prima facevano di nascosto."
Eppure, invece che prenderne atto e affrontare il problema, i politici si voltano dall'altra parte, oppure sollevano polemiche pretestuose e fuorvianti. E il costo della loro cialtroneria ricade ancora una volta sui cittadini.

Mercoledì 4 Maggio 2016, il 10456 arriva alla stazione di Treviglio con 5 minuti di anticipo, almeno stando all'orologio digitale all'ingresso del sottopassaggio (e ha carrozze a un solo piano).
Percorrere il sottopassaggio a quanto pare richiede almeno tre minuti, perchè il treno parte alle 7:21, invece che alle 7:23. Questo, stando all'orologio digitale. Che sembra segnare un'ora diversa da quella cui fa riferimento il macchinista del treno. E d'altra parte, l'orologio analogico in cima alla stazione di Treviglio segna un'altra ora ancora.
Misteri delle varie società che compongono la galassia delle ferrovie? Metafora di come la frammentazione di Ferrovie dello Stato in n-mila società dalla natura ibrida abbia portato a un maggiore caos, a più anarchia, a più "scaricabarile", e infine a più disservizi?
Al ritorno, il 2105 delle 17:25 parte con 5 minuti di ritardo: non si sa perchè, anche se ho notato che il capotreno (controllore?) stava studiando la motrice di coda del convoglio con aria incerta. Nell'attesa, gli annunci sonori ci informano che il FrecciaBianca Venezia-Torino ha un ritardo di 35 minuti per guasto al treno: sarà per questo che Trenitalia sta sostituendo i FrecciaBianca della tratta Desenzano-Brescia-Milano con i FrecciaRossa? Un prezzo ancora più alto equivale a un servizio efficiente?
Non lo sappiamo. Intanto, un altro annuncio sonoro ci informa che il FrecciaRossa per Bologna partirà in ritardo, a causa di un guasto alla rete dell'alta velocità. Quindi forse mi sbagliavo sull'efficienza.
Alla fine, il 2105 parte. Arriva a Treviglio con 8 minuti di ritardo, che sullo schermo della stazione sono ridotti inspiegabilmente a 5.