domenica 23 luglio 2017

I ritardi sulla Verona-Milano continuano a imperversare, ma nessuno se ne accorge

Martedì 18 luglio 2017, alla stazione di Treviglio, il treno 10456 per Milano Certosa delle 7:22 viene annunciato come "in arrivo". Subito dopo, sugli schermi, il treno ha 5 minuti di ritardo. La scritta scompare dopo pochi minuti, ma il treno effettivamente riparte alle 7:27, e quindi il ritardo c'è.
Ma questi annunci non sono gestiti tutti da una sola azienda, tipo RFI? Com'è possibile che le società del gruppo Ferrovie Dello Stato siano inette anche quando si tratta di dare un'informazione coerente in una singola stazione ferroviaria in merito a un singolo treno?
Con questo ritardo del 10456, chi vuole raggiungere Milano Lambrate per cambiare per Milano Centrale farebbe meglio ad aspettare direttamente il 2090 delle 7:33 per Milano Centrale.
Anzi, no: il 2090 ha 5 minuti di ritardo.

Nel pomeriggio, alla stazione di Milano Repubblica, il suburbano 23051 per Treviglio delle 15:29 ha un ritardo di 9 minuti. Deve quindi arrivare e partire alle 15:36. Sulla stessa linea, deve arrivare anche un suburbano per Rogoredo delle 15:22, che ha un ritardo di 10 minuti. Arriverà quindi alle 15:32.
Eppure, gli schermi annunciano che è il primo treno in arrivo è quello per Treviglio, cioè quello delle 15:36. Com'è possibile che arrivi prima di un treno che deve arrivare alle 15:32?
Ma le informazioni dei treni suburbani sono a loro volta gestite da RFI? O da Trenord?
E nessuno sa far di conto, in queste aziende?

Nella stazione di Milano Centrale, il treno 2072 Verona-Milano in arrivo alle 16:35 ha 31 minuti di ritardo.
Il treno 2075 Milano-Verona in partenza alle 16:25 ha 31 minuti di ritardo.
Il treno 2077 per Verona delle 17:25 arriva a destinazione con 8 minuti di ritardo.
Qualcuno ha sentito Trenord dare spiegazioni per tutti questi ritardi? L'assessore Sorte Alessandro che ne dice?
Trenord dice ancora che sono ritardi "fisiologici"? E perchè sono all'ordine del giorno, tutti i giorni?
E perchè Sorte Alessandro non chiede spiegazioni a Trenord?

Giovedì 20 luglio, il treno 2070 Verona-Milano viaggia con un ritardo di 25 minuti.
Il treno 10456 da Cremona per Milano Centrale è in perfetto orario, tanto che arriva a Milano Lambrate alle 7:43, a dimostrazione che percorrere la distanza Treviglio-Milano in soli 21 minuti è ancora possibile al giorno d'oggi. E soprattutto, a dimostrazione del fatto che i disservizi quotidiani di Trenord sono causati da motivi le cui scusanti ufficiali sono inattendibili: dov'è la Corte dei Conti, o un qualunque organo (non regionale) che indaghi sull'opacità della gestione di Trenord e dei suoi rapporti con le giunte della regione Lombardia?

Il treno 2068 da Verona per Milano Centrale viaggia con 14 minuti di ritardo.




Il 24 luglio sciopero dalle 9 alle 17 e subito sospensione del servizio di controllo dei titoli di viaggio in assenza di condizioni di sicurezza.
A seguito dell’aggressione subita da un controllore di Trenord, nel Lodigiano, i sindacati di categoria dei trasporti proclamano per lunedì 24 luglio uno sciopero in segno di protesta. L’azione di sciopero interesserà il personale equipaggio treno (macchinisti e personale di bordo) ed il personale addetto all’assistenza alla clientela dipendente di Trenord e sarà articolato dalle ore 9,01 alle 16,59 del 24 luglio 2017 anticipata da una prima azione immediata e simbolica della durata di cinque minuti dalle ore 17 alle 17,05 di mercoledì 19 luglio. Contemporaneamente il personale di bordo, a partire dalla data odierna, effettuerà controlleria esclusivamente laddove sussistano condizioni di sicurezza compatibili con l’espletamento delle proprie funzioni.
«Questo ennesimo episodio di violenza si inserisce in un contesto di aggressioni continue che oramai unisce l’Italia in tutte le sue regioni – afferma Giovanni Abimelech, segretario generale Fit Cisl Lombardia -. Il treno, le stazioni, sono oramai diventati un gigantesco Far West dove si aggirano, indifesi, sia i dipendenti che i viaggiatori tutti. Quella lama conficcata nella mano è una ferita aperta nella società tutta e dimostra, ancora una volta, come le tante denunce presentate dalla Fit Cisl rispondessero a bisogni concreti di sicurezza. Occorrono investimenti ed un nuovo modo di gestire quella che oramai è diventata una vera e propria emergenza sociale. Non possiamo aspettare che quella lama conficcata nella mano divenga, domani, un colpo di pistola che spenga la vita a quei coraggiosi (è giusto oramai definirli così) che ogni giorno rischiano la vita per tutelare l’immagine dell’azienda e la sicurezza dei pendolari».
Ecco come  dovrebbero svolgersi gli scioperi del personale ferroviario, se davvero fosse interesse dei sindacati colpire i dirigenti e le aziende: lo sciopero del controllo dei biglietti, infatti, non danneggia i pendolari (anche perchè sulle linee di punta il capotreno raramente si fa vedere, un po' perchè non ci passa tra i passeggeri stipati, un po' perchè ha paura, quando il treno è in ritardo, cioè troppo di frequente).
Venerdì 21 luglio, il treno 10456 arriva a Milano Lambrate alle 7:49, invece che alle 7:46.
Di conseguenza, la coincidenza 2160 delle 7:49 per Milano Centrale è persa.
E il treno 2090 delle 7:53 da Brescia per Milano Centrale è in ritardo di 5 minuti.
Il treno 2648 da Mantova per Milano Centrale delle 8:03 è in ritardo di 30 minuti, che diventano infine 46 minuti di ritardo.
Il treno 2060 da Verona per Milano in arrivo alle 10: 35 arriva con 42 minuti di ritardo.

Ma siccome Maroni ha annunciato che la regione Lombardia comprerà 160 treni, ora tutti tacciono. E dire che si capisce lontano un chilometro che è una bufala elettorale in vista di un inutile referendum consultivo propagandistico, un enorme spot della Lega Nord pagato con soldi (cosa che alla Lega Ladrona A Casa Nosta riesce bene da anni).

E ci sarebbe ancora da commentare la pubblicità di Grandi Stazioni che recita "Pensavamo di prendere un treno, invece abbiamo trovato saldi straordinari".
Serve davvero?






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