giovedì 19 ottobre 2017

Normale gestione di Trenord & Lega Nord: cancellazioni e ritardi a raffica, e un treno che parte dopo ottantatrè minuti di attesa

Mentre sui media (come il compiacente TG3) il querulo Maroni Roberto continua garrulamente a gracidare sul suo favoloso referendum propagandistico-elettorale, che gli serve per avere il permesso di gestire una quantità di denaro pubblico anche maggiore di quella che già adesso finisce nelle tasche di imprenditori filo-leghisti, amici di amici, e mezzi criminali, nella realtà si ripetono le testimonianze dell'incapacità della classe amministratrice leghista, che viene selezionata in base a criteri che non sono né competenza né onestà.

Prendiamo a esempio lo sfacelo delle ferrovie lombarde gestite da Trenord, azienda infarcita di dirigenti leghisti come un panettone di uvetta, che fornisce da anni un crescente (dis)servizio accompagnato da proteste dei pendolari rimaste ignorate per altrettanto tempo: nonostante i proclami altisonanti e le promesse di Maroni Roberto e Sorte Alessandro degli ultimi mesi (palesemente allestite per infinocchiare gli allocchi che voteranno "sì" al referendum, senza controllare che almeno uno di essi abbia basi concrete), il disservizio dell'azienda sulla linea Verona-Brescia-Milano è rimasto tale. Solo che  il telegiornale regionale della Lombardia di Rai 3 si guarda bene dal fare servizi in merito, e stranamente nessun quotidiano ne parla.
Il tutto mentre la Lombardia soffoca nello smog sempre più concentrato, mentre la giunta regionale Lombarda riversa denaro pubblico in autostrade a gestione privata, in perenne perdita, e utilizzate da pochissimi utenti.

Nella mattinata di giovedì 19 ottobre 2017, alla stazione di Treviglio, il treno regionale 10456 delle 7:23 da Cremona per Milano Certosa viene cancellato. Di nuovo. La causa è un guasto? Trenord non lo comunica.
L’annuncio sonoro invita a utilizzare un treno “suburbano” per Novara, che raggiunge Milano Certosa, ma non passa per Milano Lambrate.
E chi invece vuole recarsi a Milano Lambrate? Il suburbano non raggiunge questa stazione.
Per questo, c’è il treno successivo, il 10906  delle 7:27 da Brescia per Milano Greco Pirelli.
Anzi, no: il treno 10906 ha un ritardo di 5 minuti. Anzi, no: Trenord rettifica, ha un ritardo di 10 minuti.
Tutto qui? Solo 15 minuti buttati via?
Naturalmente, no: Maroni e Sorte hanno blaterato per settimane su acquisti (già clamorosamente in ritardo di anni) di nuovi convogli, a spese pubbliche, ma il 10906 si presenta con un convoglio scalcinato e fatiscente di di carrozze a un solo piano, con porte a soffietto. Ed è già pieno. Gli studenti diretti all’università di Bicocca lo saturano, letteralmente, occupando ogni centimetro quadrato di spazio. La ressa è tale che alcuni studenti in bilico sulle porte rinunciano a salire, perché altrimenti le porte a soffietto non riescono a chiudersi. A fine viaggio, il treno ha un ritardo di 12 minuti.
A fronte di questo spettacolo cialtronesco, dov’è la dirigenza di Trenord? Intendo la stessa dirigenza che (vedi agosto 2017) si vanta di sapere sempre tutto delle dimensioni dei flussi di passeggeri.
E dov’è il sempre loquace Maroni Roberto, di fronte a questa vergognosa inadempienza del servizio ferroviario lombardo, nonostante Trenord vanti sempre utili che garantiscono lauti bonus ai propri  dirigenti?
Ovviamente si può obiettare che, pochi minuti dopo, c’è il treno 2090 delle 7:33 per Milano Centrale. Ma è in ritardo di 5 minuti. Alle 7:38, il treno non arriva. Un annuncio rende noto ciò che i pendolari già sanno: il treno è in ritardo di 10 minuti. A fine viaggio, il treno ha un ritardo di 13 minuti.
E chi voleva prendere il treno delle 7:22, parte solo alle 7:43, con 21 minuti buttati via a patire freddo e nebbia nell'attesa che un treno arrivasse, se non altro, almeno col ritardo annunciato. 
Su un altro marciapiedi, chi attende il treno 10903 da Sesto S. Giovanni per Brescia resta deluso: il treno viene annunciato con un ritardo di 15 minuti. Invece, il treno arriva, si ferma e non riparte. Il treno è guasto, e viene cancellato.
Dov’è il blaterante e autoglorificante Maroni Roberto, di fronte a questo sistematico guastarsi dei treni per pendolari lavoratori delle fasce di punta? E’ con questo stile che Maroni  pensa di far gestire ai suoi compari Leghisti le maggiori risorse finanziare su cui ha messo i suoi avidi occhietti grazie al referendum pubblicitario che ha allestito con una marea di denaro pubblico?
I pendolari che attendono il treno 10458 da Cremona per Milano Porta Garibaldi lo vedono arrivare con 8 minuti di ritardo.

In seguito, la farsa delle cialtroniadi di Trenord, #LombardiaConcreta, MaroniRoberto, la Lega Nord e le risorse lombarde e l’autonomia, prosegue nella stazione di Milano Centrale.
II treno 10907 delle 8:50 per Brescia parte con 83 minuti di ritardo.
Ottanta. Tre. Minuti. Di. Ritardo. 

Nella serata, il treno 2077 da Milano Centrale per Verona delle 17:25 si satura a Milano Lambrate, con passeggeri in piedi su entrambi i corridoi delle carrozze a due piani.
Cosa aspetta la cricca di Maroni, Sorte e dirigenza Trenord a prendere atto che la "toppa" dei nuovissimi convogli di tipoVivalto (modello risaputamente difettoso e ormai obsoleto) comprati dalla regione Lombardia con il denaro pubblico non serve a nulla, se la capienza degli stessi è insufficiente come lo era la capienza dei precedenti catorci?



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