domenica 22 ottobre 2017

Pop e Rock, i treni del futuro - se li vedete oltre la barriera di smog

Dalla rivista "Note" che Ferrovie dello Stato distribuisce gratuitamente, e stampa a nostre spese, con tanto di redazione, articoli modaioli, insulsaggini e (redditizie?) pubblicità.

I TRENI DEL FUTURO

IN TOUR PER TUTTA L'ITALIA I MOCK-UP DI POP E ROCK, I DUE NUOVI TRENI DEDICATI AL TRASPORTO REGIONALE

Dopo aver rivoluzionato con le nostre Frecce la mobilità sulle lunghe distanze, ora è la volta del trasporto regionale. Lo dobbiamo ad oltre un milione e mezzo di passeggeri che ogni giorno usano i nostri treni.

Ah, sì?

E quanti sono i passeggeri dei frecciarossa, invece? E quanto tempo ci è voluto per attuare l'Alta Velocità?
Ecco la traduzione di questa frase: prima viene il servizio per i pochi ricchi, che ha ingoiato risorse pubbliche enormi a favore di pochissime persone, indebitando l'Italia con derivati e credit swap e altre trappole finanziarie vergognose.
Poi, dopo aver lasciato per anni e anni i pendolari a subire disservizi quotidiani e prese in giro sistematiche da parte degli amministratori, dopo 15 anni e passa, ci si ricorda di loro.

Davvero nobile, da parte di dipendenti pubblici pagati con le tasse di questi pendolari. Davvero coerente, per uno Stato che dovrebbe servire tutti i cittadini considerandoli uguali.
"Oggi la puntualità dei regionali si attesta al 90,6%".

Su scala nazionale? E nelle singole regioni, invece? E nelle fasce orarie critiche?
Come sempre, Trenitalia (come Trenord) evita i dettagli scomodi.
Ma ci elargisce fotografie in cui il ministro Delrio Graziano si bea di feste e celebrazioni dove tutto è bello, luccicante, in orario, efficiente: lontanissime dalla realtà dei pendolari.

"Solo quattro corse su mille sono cancellate per responsabilità diretta di Trenitalia"

E la responsabilità indiretta cos'è? Di chi è?
Poco importa che nella Lombardia gestita da Trenord (che per metà appartiene a Trenitalia) i treni cancellati siano all'ordine del giorno, e sempre nelle fasce orarie critiche per i pendolari.

"Le prime consegne dei Pop e dei Rock avverranno a partire dalla primavera 2019 e proseguiranno con un ritmo di 13 convogli al mese, in coerenza con le richieste delle Regioni con cui Trenitalia avrà sottoscritto i contratti per gestire il servizio."

Quindi, tra due anni. E il verbo al futuro implica che le Regioni devono ancora sottoscrivere il contratto.
E dov'è la regione Lombardia in tutto ciò?
Ha preso accordi con Trenitalia o no?
E la Regione Lombardia comprerà i nuovi PoP e Rock, o continuerà a comprare modelli obsoleti e continuamente guasti e disagevoli come il Vivalto che affligge la linea Verona-Milano?

"Il Rock è un treno a due piani per 600 persone sedute, prodotto da una piattaforma Hitachi Rail, assemblata in Italia."

Maroni Roberto ne sa qualcosa? So
rte Alessandro, che è così arretrato da vantare il modello Vivalto come una conquista, ne è informato?

"Il Pop è l'evoluzione del Jazz, che è già in servizio in dieci regioni italiane. Elettrico, monopiano, trasporta 300 persone nella versione a quattro casse, 200 nella versione a tre casse."

Qualcuno l'ha visto in Lombardia? E a cosa serve, dato che sembra uno di quegli inutili treni piccoli, dalla capienza inadeguata, che devono essere concatenati per riuscire a contenere la quantità di passeggeri delle linee dei pendolari?

"informazioni e intrattenimento audio-video con display LCD a 24" visibile da ogni posizione, rete WiFi".

Ah, ecco a cosa serve. A buttare denaro pubblico in idiozie, mentre ogni giorno la rete ferroviaria subisce guasti agli impianti (e quindi è colpa di RFI, non di Trenitalia, come se le due società non appartengano entrambe a Ferrovie Dello Stato), accumula ritardi (ma è colpa di Trenord, che appartiene a Trenitalia solo al 50%), non comunica informazioni in maniera adeguata (sempre colpa di RFI), fa saltare le coincidenze con i ritardi (ma entro i 5 minuti il treno è in orario, anche se tu perdi la coincidenza) e via di disservizi.

In chiusura, i soliti numeri ritoccati sulla qualità del servizio (relativi all'Emilia Romagna). Da notare che non solo vengono omesse le informazioni dettagliate sulle sole fasce orarie critiche, ma non viene detto come e chi ha raccolto questi i dati: par di capire che sia la stessa Trenitalia a farlo, perchè è giusto che la controllata sia il controllore di se stessa, e controlli la qualità del proprio servizio.
Dov'è il ministro Delrio Graziano? Sta dormendo, o sta facendo uno sci

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