Venerdì 11 gennaio 2019.
Dopo un breve periodo in cui il servizio ferroviario lombardo ha dato l'impressione di aver recuperato, passando dal livello vergognoso al livello mediocre-ma-costoso che è una costante dai tempi della nascita di Trenord, la fiera dei guasti ai treni e agli impianti con cancellazioni aggiuntive è ricominciata in tutto il suo sconcertante splendore in salsa federalista e autonomista.
Treno 10456 Treviglio-Cremona: 30 minuti di ritardo per guasto ad altro treno.
Esattamente, Trenord, QUALE treno si è guastato?
Treno 2094 Brescia-Milano: cancellato per guasto al treno.
Treno 4897 Brescia-Milano: ritardo di 16 minuti per motivo sconosciuto.
#communitydeltreno |
Treno 2092 Verona-Milano: ritardo di 18 minuti per guasto a non si sa cosa.
Treno 10715 Milano-Brescia: fermo per guasto agli impianti di circolazione (di competenza di RFI).
In seguito, il 10715 viene cancellato.
#communitydeltreno, #InLombardia |
Il treno 2292 è in ritardo di 31 minuti per guasto a un treno di un'altra impresa ferroviaria.
Nella mattinata, i disservizi sulla Verona-Milano dovuti ai guasti agli impianti di circolazione, di responsabilità di RFI, raggiungono i 70 minuti di ritardo, come accade al treno 2062.
Com'è possibile che una rivista come l'Espresso, che da tempo conduce una battaglia contro iu 49 milioni di euro di finanziamenti pubblici che la Lega Nord ha involato (nell'indifferenza dei loro elettori), non punti mai il dito verso la piaga della malagestione ferroviaria della Lombardia, da anni in mano alla Lega Nord?
Com'è possibile che su l'Espresso (o anche su Repubblica) si trovino al massimo articoli che celebrano il talento dell'AD di FS (ai tempi di Mazzoncini Renato) o dell'AD di Trenord (ai tempi di Farisè Cinzia), di cui abbiamo parlato nei mesi passati?
La risposta è ovviamente da cercarsi nelle pagine di pubblicità che il Gruppo Ferrovie dello Stato compra su l'Espresso: la battaglia contro l'affarismo clientelarista e arraffone della Lega Nord si ferma, quando si rischia di infastidire un danaroso cliente. E di conseguenza, sempre a favore del danaroso cliente, la battaglia si sposta contro chi, come l'imbranato e pateitico Toninelli, cerca goffamente di opporsi alla stortura classista e immorale dell'azienda pubblica che sceglie di investire i capitali pubblici non nel servizio a tutti i cittadini, ma nelle costose infrastrutture per un servizio ristretto asll'elite più benestante, ed erogato a spese del servizio "convenzionale" utilizzato dai ceti più poveri.
Sulle linee suburbane con capolinea a Treviglio, regna un caos memorabile, da vera #LombardiaConcreta, gentile omaggio di anni di governo della Lega Nord e di dirigenti di Trenord nominati dalla Lega Nord tramite FNM.
Treno 10642 Pioltello-Novara: cancellato a Milano Certosa per guasto al treno.
Treno 10651 Novara-Pioltello: rettificato da non si sa cosa (l'avviso è già stato rimosso: cosa volete da me?) a cancellato.
Treno 10656 Pioltello-Novara: cancellato fino a Milano Certosa per guasto al treno.
Treno 10653 Novara-Treviglio: in ritardo di 20 minuti (in seguito 28) per ritardo di altro treno.
Sulla linea per Bergamo, compare solo un mesto 2628 Bergamo-Milano in ritardo di 15 minuti per guasto al treno.
Complimenti a Trenord e FNM: ve li siete proprio saputi meritare, i treni che vi ha comprato la Regione Lombardia, e i treni che vi ha fornito Trenitalia, e il personale aggiuntivo fornito da Trenitalia.
Adesso sì che sapete come manutenerli, e vi impegnate a farlo. Aveva proprio ragione il severo fustigatore Fontana Attilio della Lega Nord, a ordinare di "aspettare e vedere", perchè tanto Trenord non si tocca neanche se eroga autobus da 10 posti in sostituzione di treni si cui viaggiano centinaia di persone.
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