Giovedì 17 gennaio 2019, nella stazione di Milano Centrale, il treno 2629 Milano-Bergamo delle 17:05 è ancora fermo al binario alle ore 17:18.
Gli schermi non riportano alcun ritardo. E il treno risulta "in partenza". Il treno ha invece accumulato 13 minuti di ritardo.
Di chi è la competenza di questa disinformazione? Del capotreno (di Trenord)? Di RFI (che controlla il traffico ferroviario e decide chi parte, e quindi per forza di cose sa quale treno è in ritardo, e deve comunicarlo sugli schermi che essa stessa gestisce)?
E quale istituzione mai veglia su questa quotidiana mala gestione, per fare da garante ai cittadini che possono solo subire tale disservizio?
Ah, già: la Regione Lombardia, cioè l'istituzione che da anni è in mano alla Lega Nord, e ha condotto le ferrovie della Lombardia alla situazione attuale, troppo impegnata com'era a sostenere la costruzione e il ripianamento dei conti in rosso di autostrade "private" fallimentari come Brebemi e Pedemontana.
Sul sito trenord.it compaiono alcuni ritardi con informazioni.
Treno 2077 Milano-Verona: ritardo di 14 minuti per guasto "temporaneo" agli impianti di circolazione, di competenza di RFI (da notare come Trenord sia precisa, quando desidera essero).
Treno 2091 Milano-Brescia: ritardo di 13 minuti per guasto a un altro treno (da notare come Trenord ometta il numero del treno guasto, la natura del guasto, e il nome dell'azienda responsabile del treno).
Treno 2076 Verona-Milano: ritardo di 13 minuti per precedenza a un altro treno (da notare come Trenord ometta il numero treno che ha la precedenza, il motivo del diritto di precedenza, il motivo dell'ovvio ritardo del treno, e il nome dell'azienda responsabile del treno).
- treno 2074 Verona-Milano: 15 minuti di ritardo;
- treno 2077 Milano-Verona: 16 minuti di ritardo;
- treno 2091 Milano-Bresca: 18 minuti di ritardo (vedi sopra).
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