La settimana dal 5 al 9 Ottobre 2015 è all'insegna dei ritardi.
A questo punto, tanto varrebbe formalizzarli.
Il treno 10456, che parte da Treviglio alle 7.23, riesce a tardare martedì, mercoledì e venerdì.
In un caso, il ritardo è dichiarato come "5 minuti". Negli altri due, non viene dichiarato, perchè inferiore di pochi secondi ai 5 minuti.
Tanto basta comunque per perdere la "coincidenza" per Milano Centrale.
Martedì, si approfitta di un altro treno, giunto a Lambrate con 26 scandalosi minuti di ritardo.
Mercoledì e venerdì, la "coincidenza" stessa delle 7.47 (2160) è a sua volta in ritardo di 5 minuti.
A che serve anticipare la partenza, se comunque il tempo viene ogni volta buttato in questo modo?
Ridicolmente, la "coincidenza" del mercoledì arriva sul binario 24 di Milano Centrale, dove neppure le bestie dovrebbero essere costrette a scendere.
Marciapiedi strettissimo, a ridosso delle pareti, e distanza dall'uscita raddoppiata, con ulteriore perdita di tempo.
Al ritorno, le cose non vanno tanto meglio.
Lunedì, il passante 23057 (fermata a Repubblica delle 16.59) ritarda di 6 minuti.
Mercoledì, il treno da Milano Centrale delle 16.25 (2103) accumula un ritardo di 5 minuti dichiarati, ma che sfiora nella realtà i 10 minuti.
Curiosamente, le carrozze sono quelle tipo passante ("Vivalto"), ma l'aerazione pessima trasforma l'amtosfera in quella di un carro bestiame.
Ancora non si capisce chi abbia progettato carrozze così scomode, che inoltre amplificano ogni suono indesiderato (chiacchiere telefoniche altrui).
Giovedì, il treno da Milano Centrale delle 17.25 accumula più di 20 minuti di ritardo, che però vengono annunciati solo a Treviglio.
La causa resta sconosciuta, anche se una delle tante fermate non necessarie del treno avviene chiaramente per far transitare un Freccia Bianca.
Non sia mai che il privato debba soffrire, dopo aver sfruttato le infrastutture pubbliche per fare soldi.
Venerdì, il passante 23057 della linea S5 (fermata a Repubblica delle 16.59) accumula 10 minuti di ritardo ed è ridicolmente inadeguato a ospitare il numero di passeggeri, comprese le scolaresche per l'Expo.
Uno non può che chiedersi in che modo Trenord abbia potenziato i trasporti per l'Expo, e a cosa sia servito raddoppiare i binari se comunque i treni devono costantemente fermarsi per farne transitare altri.
Dopo essere arrivati con tanto ritardo a Treviglio, secondo l'assessore ai trasporti di questa città, non c'è niente di meglio che fare altri dieci minuti a piedi per raggiungere il parcheggio di un'altra stazione.
Magari con zaino o borsa, appesantiti da computer portatile. E non c'è neanche da ipotizzare di essere anziani, doloranti, e non ancora giunti alla pensione sempre più posticipata dai vari governi: l'assessore Basilio Mangano si rivolge solo al pubblico dei pendolari giovani che non ha famiglie da gestire e orari da rispettare; il resto non fa testo.
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