Lunedì 9 Novembre 2015, a Treviglio si inanellano ritardi su ritardi.
Il 10456 delle 7:23 ritarda di 10 minuti, vanificando lo sforzo di chi si alza presto per non dover viaggiare sull'infernale 2086 delle 7:33, soffocantemente stipato di lavoratori e pendolari.
Trenitalia/Trenord fornisce come motivazione del ritardo la seguente: "guasto agli impianti di circolazione". Significa che, ancora una volta, tra Crema e Treviglio si è verificato un guasto, come quello recente al passaggio a livello.
Per peggiorare la situazione, il 2086 parte in ritardo, si ferma in campagna e riesce ad arrivare a Milano Lambrate con 15 minuti di ritardo.
Non va meglio a chi decide di prendere il 10458 delle 7:45 per Milano Porta Garibaldi, il quale arriva a Treviglio con 20 minuti di ritardo.
Ciliegina sulla torta, gli annunci automatizzati di Treviglio segnalano che "il sistema di informazione visiva è temporaneamente guasto".
Per fortuna che ci precisa che è un guasto "temporaneo". Esistono quindi guasti eterni? A giudicare dal servizio, sì.
Ma non dovremmo chiamarlo servizio, perchè secondo Trenitalia/Trenord si tratta di "offerta commerciale": un sinonimo per "disservizio"?
A Milano Lambrate, è impossibile sapere qual è il ritardo dichiarato del 2086, dato che il treno arriva al binario 8, i cui tabelloni elettronici sono desolantemente spenti. Ennesimo guasto "temporaneo-che-si-protrae-per-settimane" della deserta stazione di Milano Lambrate?
Viene da chiedersi: ma di chi è la competenza dei guasti sulla linea Crema-Treviglio? Di RFI, il cui presidente è stato arrestato per tangenti relative all'acquisto di sensori per rilevare l'arrivo dei treni? Di Trenitalia? Di Ferrovie dello Stato, che pubblica una rivista gratuita incentrata sul nulla?
In tutti i casi, i soldi sembrano esserci. Però vengono spesi male.
E queste aziende, a chi rispondono, degli "investimenti" infelici? Forse alla regione Lombardia?
Si direbbe di sì, guardando il trafiletto apparso su MetroNews di Lunedì 9.
Bisognerebbe chiedere lumi all'assessore ai trasporti lombardo, Alessandro Sorte, che però sembra essere un pupazzo messo lì per riempire un posto, in perfetta continuità col menefreghista Cattaneo della giunta Formigoni: per entrambe le forze elette, infatti, gli utenti ferroviari non sono cittadini di cui garantire i diritti.
Lo si capisce dal fatto che devono intervenire sindaci e pendolari, per ricordargli i suoi doveri.
Che a Sorte non importi nulla dei pendolari, nè dei servizi ferroviari dipendenti dal suo assessorato, lo si appura dalle sue stesse dichiarazioni riportate da MetroNews del 2 Novembre 2015, dove si legge:
l’assessore ai Trasporti del Pirellone, Alessandro Sorte, inaugurando il nuovo parcheggio di interscambio a Melegnano, magnificava il lavoro svolto da Trenord e Regione durante Expo.
«La Lombardia ha dimostrato di essere protagonista anche nella gestione del trasporto pubblico in occasione di Expo Milano 2015», ha dichiarato.
Sorte ha poi aggiunto che l’impegno per Expo è stato garantito «mantenendo standard qualitativi elevati» per i pendolari.
Si vede che neppure Sorte legge questo blog. Dove li avrà visti standard qualitativi elevati, tra treni cadenti, ritardi, soppressioni, resse da affollamenti, guasti continui a ogni genere di infrastruttura, personale assente?
Dipenderà mica dal fatto che Sorte in realtà non viaggia in treno, avendo a disposizione auto blu e magari anche l'elicottero tanto caro al faraone Formigoni, che ha voluto l'apposita piattaforma sulla sua nuova reggia da megalomani?
Di certo non gli farebbe male essere costretto ogni giorno a sperimentare la realtà di cui deve occuparsi, muovendosi solo col trasporto pubblico per raggiungere la sontuosa reggia della Regione. Ogni giorno, ho detto: non una volta sola, a scopo propagandistico, con codazzo di giornalisti.
L'articolo prosegue:
Un’affermazione che non è piaciuta ai comitati: «Non so in che regione viva Sorte», attacca Simone Verni, rappresentante dei pendolari al Tavolo Tpl, «basti ricordare che per Expo lui stesso ha tagliato oltre 400 mila Km/treno al Tpl. Per non parlare poi di luglio, che è stato gravemente insufficiente sia per ritardi e soppressioni, sia per la qualità del trasporto. Viaggiavano treni o così vecchi da non avere i condizionatori, o con i condizionatori rotti».
In effetti, Sorte sembra dimenticare che la stessa Trenord a luglio fu costretta a scusarsi con gli utenti per le condizioni di viaggio.
«Per tacere dello stop forzato di agosto, quando Sorte ci ha soppresso tutti i treni per un mese intero», aggiunge Alberto Scaravaggi pendolare cremonese.
«La Lombardia ha dimostrato di essere protagonista anche nella gestione del trasporto pubblico in occasione di Expo Milano 2015», ha dichiarato.
Sorte ha poi aggiunto che l’impegno per Expo è stato garantito «mantenendo standard qualitativi elevati» per i pendolari.
Si vede che neppure Sorte legge questo blog. Dove li avrà visti standard qualitativi elevati, tra treni cadenti, ritardi, soppressioni, resse da affollamenti, guasti continui a ogni genere di infrastruttura, personale assente?
Dipenderà mica dal fatto che Sorte in realtà non viaggia in treno, avendo a disposizione auto blu e magari anche l'elicottero tanto caro al faraone Formigoni, che ha voluto l'apposita piattaforma sulla sua nuova reggia da megalomani?
Di certo non gli farebbe male essere costretto ogni giorno a sperimentare la realtà di cui deve occuparsi, muovendosi solo col trasporto pubblico per raggiungere la sontuosa reggia della Regione. Ogni giorno, ho detto: non una volta sola, a scopo propagandistico, con codazzo di giornalisti.
L'articolo prosegue:
Un’affermazione che non è piaciuta ai comitati: «Non so in che regione viva Sorte», attacca Simone Verni, rappresentante dei pendolari al Tavolo Tpl, «basti ricordare che per Expo lui stesso ha tagliato oltre 400 mila Km/treno al Tpl. Per non parlare poi di luglio, che è stato gravemente insufficiente sia per ritardi e soppressioni, sia per la qualità del trasporto. Viaggiavano treni o così vecchi da non avere i condizionatori, o con i condizionatori rotti».
In effetti, Sorte sembra dimenticare che la stessa Trenord a luglio fu costretta a scusarsi con gli utenti per le condizioni di viaggio.
«Per tacere dello stop forzato di agosto, quando Sorte ci ha soppresso tutti i treni per un mese intero», aggiunge Alberto Scaravaggi pendolare cremonese.
E' ottimistico sperare che Sorte se ne esca con certe affermazioni perchè vive in un'altra regione. La realtà è che Sorte vive nel Renzismo e nel Berlusconismo, per i quali bisogna sempre dichiarare con arroganza e sfacciataggine ciò che fa più comodo, non importa quanto sia falso, ignorando invece i fatti concreti, e continuando ad andare avanti imperterriti ad affermare di essere bravissimi, perchè nella nostra civiltà ciò che conta è la propaganda, non i risultati.
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