lunedì 19 novembre 2018

19 novembre 2018: gli imbrogli di Trenord sempre più allo sfascio, travolgono anche i suoi favolosi treni del finesettimana per grandi eventi con biglietti speciali

#LombardiaConcreta #PendolariUniti #FestaDelTorrone #Cremona
Comletamente incapace per costituzione di non fare sfoggio della propria cialtronaggine, l'azienda Trenord, cioè la stessa che continua a cancellare treni, farne arrivare molti altri in ritardo, e fallire nel manutenere il arco treni che le è stato fornito dalla Regione Lombardia, insiste nel voler erogare treni speciali per grandi eventi a prezzi speciali.
L'ultimo esempio in ordine di tempo è la Festa del Torrone nel 2018. Nella stessa pagina in cui Trenord offre di partecipare all'evento viaggiando in treno con un favoloso biglietto unico al prezzo di 21 Euro, annuncia anche il suo disservizio programmatico e inarrestabilmente in aumento: il treno con cui andrete alla festa del torrone potrebbe essere sostituito da un autobus con molti meno posti come il 10469 (buona fortuna nel salire a bordo), oppure potrebbe essere cancellato e basta come il 10476, e il tutto sempre allo stesso prezzo. Avvertenze aggiuntive: l'autobus potrebbe essere sostituito da un pulmino da 10 posti, e il pulmino potrebbe guastarsi esattamente come il treno.

Dalle storie della pagina Instagram di Lorenzo Ziliani, promotore di #pendolariUniti, ecco la cronaca di come Trenord ha gestito il rientro dei poveri ingenui che hanno aderito alla sua offerta del biglietto speciale a 21 euro per visitare Cremona durante la festa del torrone del 2018.
Treno Cremona-Milano 2660 delle 17:30: annunciato con 45 minuti di ritardo, parte alle 18:20, con 50 minuti di ritardo. Ma non basta: il treno è di modello Vivalto, e dotato di sole 4 carrozze, del tutto insufficienti per la grande quantità di turisti che la festa del torrone ha attirato.
Molti passeggeri restano a terra, perchè le carrozze sono sature: complimenti a Trenord e alla sua dirigenza, che si dimostra competentissima nel valutare le dimensioni dell'afflusso dei passeggeri.
Per inciso, questa azienda, diretta da Piuri Marco e benevolmene rimbrottata per finta da Fontana Attilio e dalla Lega Nord, è la stessa che ora sta sostituendo molte corse ferroviarie con corse di autobus, affermando che su queste tratte viaggiano "meno di 50 passeggeri": l'affermazione viene dalla stessa azienda che ha erogato un Vivalto di sole 4 carrozze per riportare a Milano l'orda di turisti che essa stessa aveva invitato a Cremona durante la fiera del torrone. E' sufficiente questo esempio come metro dell'incapacità, inadeguatezza e inaffidabilità dell'intoccabile dirigenza di Trenord, che Fontana Attilio e Terzi Laura si ostinano a non identificare mai come principale responsabile del tracollo di Trenord e del trasporto ferroviario della Lombardia, che sta divendando #LombardiaInquinata ogni giorno di più?

Per chiudere la serata cremonese in bellezza: il successivo treno Cremona-Milano 2663 delle 19.15 subisce 30 minuti di ritardo.

Lunedì 19 novembre 2018, la gestione dello sfacelo ferroviario della Lombardia rientra nel turno di RFI.
Alla stazione di Treviglio, alle 17:20, Rete Ferroviaria Italiana non diffonde alcun annuncio sonoro per il treno 10456 Cremona-Milano, che infatti sugli schermi risulta cancellato. Ma un cieco come può accorgersene? E comunque, per quale motivo RFI eroga informazioni su un treno sì e su un altro no?

Peggio ancora: apparentemente la linea Cremona-Milano è bloccata a causa di un guasto agli impianti di circolazione, di competenza della stessa RFI.






Sulla linea Verona-Brescia-Treviglio-Milano, RFI annuncia ritardi fino a 30 minuti per un guasto agli impianti di circolazione, di competenza della stessa RFI.






Sul tabellone del marciapiedi del binario 6,  alle 7:25, risulta in arrivo con 5 minuti di ritardo il treno 2054 Verona-Milano. Peccato che quel treno arrivi a Treviglio alle 7:05.

Un controllo sul sito trenord.it dimostra che quel treno, a Treviglio, non è mai arrivato, pur essendo giunto a destinazione con 34 minuti di ritardo.



Dopo aver annunciato il ritardo medio di 30 minuti per guasto agli impianti sulla linea Verona-Brescia-Treviglio-Milano, RFI ne annuncia i treni delle 7:27 e 7:32 come se stessero viaggiando regolarmente.
Non è una novità che RFI non sia capace di gestire gli annunci durante il regime quotidiano; deve forse stupirci che RFI non sia capace di bloccare gli annunci automatici, dopo aver comunicato che i treni subiranno un ritardo sicuro?
Per la cronaca, il 10906 subisce 17 minuti di ritardo e il 2090 subisce 18 minuti di ritardo.

Allibita, una larga fetta dei pendolari si sposta sul treno in partenza per VArese sulla suburbana: è il 23010 delle 7:10, che parte in ritardo di 20 minuti.
Perchè anche i treni della linea Treviglio-Varese sono in ritardo? Per un guasto agli impianti di circolazione, di competenza della stessa RFI.

Qualche ingenuotto disinformato e superficiale potrà credere alle chiacchiere di gente come Fontana Attilio e Terzi Laura sulle inadempienze di RFI nel 2018, ma qualunque pendolare può confermare che le linee ferroviarie "convenzionali" della Lombardia sono oggetto di continui guasti da anni e anni, mentre RFI lavorava e lavora con alacrità alle nuove tratte ferroviarie dell'Alta Velocità, e la Regione Lombardia finanzia a fondo perso le colossali e straindebitate autostrade BreBeMi e Pedemontaba (a volte col contributo di RFI stessa, che non c'entra nulla con l'asfalto).
Se, come sostiene Fontana, è sempre colpa dello Stato Centrale, come mai nessun parlamentare leghista ha mai avanzato una sola interrogazione in merito alle inadempienze di RFI, dimostrando di fatto di fregarsene altamente del trasporto ferroviario del Nord Italia, e soprattutto di combattere coi fatti il crescente inquinamento atmosferico delle regioni padane, salvo concedere a Trenord di sostituire i treni con autobus che si guastano?










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