giovedì 29 novembre 2018

28 novembre 2018: ritardi, guasti e passeggeri arroganti

Treno 2073 Milano-Verona: 14 minuti di ritardo per guasto temporaneo che rallenta la circolazione ferroviaria su tutta la direttrice.
Guasto di cosa? E a chi compete? Chissà perchè a volte Trenord sorvola sui dettagli cruciali?
Ma, d'altra parte, questa azienda di proprietà della Regione Lombardia e di Trenitalia è stata creata con uno statuto che le permette di autocertificare il proprio operato, e di non rispondere al garante lombardo dei trasporti ferroviari (cioè la stessa Regione Lombardia che possiede Trenord, e che come garante dovrebbe invece tutelare i diritti dei viaggiatori). La tragedia è che chi ha votato l'attuale giunta della regione nemmeno è in grado di capire perchè questo sistema è marcio e dà i frutti fetidi che vediamo ogni giorno nel trasporto ferroviario regionale.

Nella serata, i guasti ai treni si ripetono, ovviamente nella fascia oraria di punta dei pendolari.
Treno 10917 Milano Greco Pirelli-Brescia: ritardo di 34 minuti per guasto al treno.
Treno 2077 Milano-Verona: 13 minuti di ritardo per guasto temporaneo che rallenta la circolazione ferroviaria su tutta la direttrice.
Treno 2079 Milano-Verona: ritardo di 22 minuti per guasto al treno.

Menzione d'onore all'arroganza del passeggero bresciano che sull'interregionale 2077 ha tenuto occupato un posto per una sua collega dalla stazione di Milano Centrale alla stazione di Milano Lambrate, negandolo a tutti i passeggeri rimasti in piedi, nonostante il convoglio continuasse a riempirsi.
Alle proteste dei passeggeri indignati dal suo inconcepibile comportamento arrogante e strafottente, il passeggero ha avuto la faccia di bronzo di rispondere che i passeggeri non si sarebbero indignati, se colui che chiedeva il posto (un indiano) non avesse avuto il biglietto. Anzi, in quel caso sarebbero stato zitti.
Un ragionamento insensato: per sapere che il passeggero indiano non è munito di biglietto, qualcuno deve chiederglielo. Se emerge che ne è privo, è perchè c'è il capotreno che gliel'ha chiesto e che se ne sta quindi occupando. Che motivo c'è per protestare e indignarsi?
I passeggeri si indignano quando, in assenza di capotreno a dirimere la questione, un bresciano arrogante e presuntuoso si mette a spadroneggiare dei posti su un mezzo pubblico, decidendo lui a chi assegnarli.
Il passeggero bresciano ragiona anche in termini ancor più demenziali, affermando che lui non è il primo a occupare un posto nella storia dei treni. Complimenti per la logica: se qualcuno domani sparasse a questo bresciano, allora non sarebbe certo il primo nella storia delle armi a sparare a qualcuno, per cui l'atto è legittimo.
Ancora complimenti al  bresciano per aver usato il sarcasmo (insensato) e il razzismo implicito ("se l'indiano fosse stato senza biglietto, sareste stati zitti") per giustificare l'abuso che stava commettendo.
Complimenti finali al bresciano per essersi atteggiato a vittima, come è tipico di questo genere di personaggio meschino, accusando chi lo criticava di "alzare la voce" e "aggredirlo": questo tipo di abuso, evidentemente, lo scandalizza.  Invece l'abuso di occupare un posto su un mezzo pubblico per qualcuno che non c'è, negandolo invece ai passeggeri presenti che devono restare in piedi, non lo scandalizza. Forse perchè questo è un abuso che viene fatto in silenzio, senza clamore. Sembra di osservare il metodo delle politiche della Lega Nord in Lombardia: fare tutto sottovoce, dietro le quinte, per arricchire gli amici, ma senza turbare l'opinione pubblica informandola dell'operato svolto col denaro pubblico.
Complimenti anche alla collega del bresciano, che a Milano Lambrate si è seduta sul posto a lei riservato dal suo amichetto "padrone del treno", e che alle critiche ha saputo solo rispondere con tronfia supponenza "è meglio che non vi risponda". Forse perchè la signora non aveva elementi con cui spiegare il diritto divino di cui è stata investita, o forse perchè avrebbe dovuto rivelare che lei è la padrona del treno a cui bisogna riservare il posto, mentre gli altri passeggeri sono feccia indegna.

Il treno 2077 ha la vettura di prima classe, che Trenord ha "ripristinato" quando la Regione Lombardia erogò alcuni nuovi treni di modello Vivalto; Trenord dichiarò che la prima classe è stata ripristinata per "motivi commerciali" e per la richiesta da parte dei "clienti".
Chi ha mai visto queste richieste? Solo Trenord ci garantisce che esistono.
Quanti sono i "clienti" che avanzano questa richiesta?
E quanti sono invece i "clienti" che da anni richiedono non la vettura di prima classe, ma cose come le seguenti?
a) treni in orario
b) treni più capienti
c) maggior frequenza delle corse nelle ore di punta
d) manutenzione dei treni
e) informazioni puntuali sui disservizi a bordo del treno
...e via di malagestione elencando?
Perchè Trenord scatta con solerzia alla richiesta di un numero infimo di passeggeri, e ignora invece da anni le richieste della stragrande maggioranza dell'utenza?

I dettagli sul guasto al treno della corsa 10917 mostrano che il ritardo di 32 minuti è successivo alla cancellazione del treno dalla stazione di Milano Greco Pirelli a Milano Lambrate.








Sulla linea Mantova-Cremona-Milano, il treno 2659 subisce 12 minuti di ritardo per guasto a un altro treno (quale?).



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